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SCRITTORI
DEL PRIMO SECOLO
TOMO PRIMO
page: [iii]
Editorial Note (page ornament): Publishers' ornament depicting a hinged box with a crank, possibly representing a
hand-organ, surmounted by a banner with the motto
“IL PIU BEL FIOR NE
COGLIE”.
POETI
DEL PRIMO SECOLO
DELLA
LINGUA
ITALIANA
IN DUE VOLUMI RACCOLTI
VOLUME PRIMO
FIRENZE
1816.
page: [iv]
Sunt enim illi Veteres, qui ornare nondum poterant quae
dicebant,
omnes prope praeclare locuti: quorum sermone
assuefacti qui erunt, ne cupientes quidem
poterunt loqui,
nisi Latine. Neque tamen erit utendum verbis iis, quibus
jam
consuetudo nostra non utitur, nisi quando ornandi
causa parce, quod ostendam: sed
usitatis ita poterit uti,
lectissimis ut utatur, is, qui in veteribus erit
scriptis
studiose et multum volutatus.
Cicer. de Orat. lib. 3, cap. 10.
page: v
Quanto può per quest' Opera desiderarsi
così rispetto
all' origine ed al progresso,
come alla forma e alle proprietà del
no–
stro Idioma, avrassi in aggiunta all' Opera
secondochè fu
proposto nell' annanuziarla.
Qui dee soltanto sommariamente avver–
tirsi
ciò che risguardia i Poeti ne' due Vo–
lumi raccolti. Sono essi i
padri di nostra
lingua, qualli che il primo secolo ne com–
pongono, e le
cui rime partitamenta non
possono in un volume di qualche ampiezza
ordinarsi.
Succedonsi per età, come fu–
rono dal Crescrimbeni e dal Quadrio
princi–
palmente disposti, rettificantone però gli
er–
rori co' lumi sparsi da miglior critica so–
pra gl' ingegni
de' secoli più tenebrosi d' Ita–
lia. Quindi non solo secondo le
osserva–
zioni del dottissimo Abate Fiacchi dalla
metà
trasportammo al declinare del secolo
Gianni Alfani e Francesco Ismera; ma
n'
escludemmo le rime e di Ubaldino Dal
Cervo e di Frate Elia contraddette da
page: vi
sommi uomini, conservando a San
Fran–
cesci d' Assisi il numero e l' onor de' suoi
Cantici, per non averne
il Padre Affò
combattuta la tradizione con argomenti
valevoli, a parer
nostro, ad infrangerne
l' autorità. Quanto v' ha dunque di tai
Poeti
già sparsamenta impresso, emenda–
tolo con più Codici in
questi Volumi s' of–
fre, unito a quato di loro o d' altri
coe–
tanei loro scontrammo in essi d'inedito. Sette
son eglino i Codici, un
Barberino, due
Vaticani, il Codice di Rime Antiche, già
dello Strozzi, or
posto nella Libreria Lau–
renziana, l' altro di Pier del Nero
spet–
tante alla Riccardiana, e due Codici am–
bedue trascritti
dall' antichissimo Codice,
sgraziatamente smarrito, di Rime Antiche
del Redi, uno da
Anton Maria Salvini,
l' altro da Anton Maria Biscioni e da
lui con altri tre Codici
confrontato, som–
ministratici entrambi con altro Codice di
Rime inedite di
Fra Guittone da' chiaris–
simi Cesare e Giacomo Lucchesini per
la
benevolenza del Marchese Gorolamo lor
fratello, il cui minor pregio non
è sostenere
e promuovere per sè medesimo lacanzani
dignità
della patria Letteratura. Ed il Salvini e
il Biscioni di note
ornaron que' Codici,
page: vii
e note ancora s' incontrano assai
fre–
quenti ne' Codici Vaticani: le quali noi
trascrivemmo assortite,
segnando queste
C.V.; quelle indicando con le iniziali
degli Scrittori, cui spettano.
Ad accer–
tarne l' età dentro il secolo decimo
terzo basta l'
autorità del Salvini, che in–
nanzi al Codice da lui trascritto
affermò
l' antico Testo essere certamente scritto nel
mille dugento,
cioè avanti al mille tre–
cento.
Vero è che
alcuni ve ne ab–
biam posti, che a sei però non
aggiun–
gono, i quali attinsero di qualch' anno il
secolo decimo quarto. Ma
non dee porsi,
come è costume del Crescimbeni, il fiorire
d' uno Scrittore
nel punto in ch' egli cessa
di vivere; sì bene in quello, in cui venne
a
celebrità, spezialmente se lunga età lo
condusse sino all' estrema
vecchiezza. Ci
siam giovanti de' Codici secondo l' ammo–
nizion del
Salviati, di non attenersi mai
totalmente a niuno, ma di coglierne da
ciascuno il
meglio che ne paresse: ed
usando l' ortografia moderna, senza nuo–
cere
all' etimologìe, abbiamo atteso princi–
palmente a chiarire i sensi
con ragione–
vole punteggiatura; lo che disse grazio–
samente il
Salvini essere cortesìa, ove con
page: viii
iscritture manchevoli d' ogni segno
non
fosse necessità. Non sempre però ci av–
venne di
risarcirne ogni sconcio, e per es–
sere di già spento il significato
di assai
vocaboli, come si dolsero gli Editori del
Passavanti, e perchè
molti ne offusca la
breve ed aspra sintassi, e perchè l' uso di
ordir
canzoni, le quali scherzino nel di–
verso significato della medesima rima,
or
tutta una parola ed ora diversa, l' empie
di motti inintelligibili, de' quali, al
parer
del Salvini, fontana è la vecchia orto–
grafia senza
segni. Nè vuol tacersene la
più feconda sorgente, della qual
tanto
pur si doleva il Petrarca, l' ignoranza e
la temerità de' Copisti. Ma
qualor c' im–
battemmo a storpj per niuna cura sana–
bili,
seppure non si volesse arditamento
correggerli di fantasìa, abbiam seguito
il
Biscioni, il qual nel Codice da lui co–
piato notò, ch' ove
di tali autori non potè
cogliere il sentimento, avea le parole
po–
ste quali si stavano per l' appunto nel Te–
sto, lasciando
ad altri la cura di trarne
un qualche significato; lo che fu pure nel
Codice di Rime
Antiche ed avvertito ed
usato da Pier Del Nero. Che se taluno
irritatone domandasse: a
che dunque l'inu–
page: ix
tile suppellettile? risponderemo
tranquilla–
mente che vuol di questi Poeti dirsi ciò
che il
Salvini de' Provenzali asserì,
cioè
che non ostante la
difficoltà, e in alcuni
Autori impossibilità d' intendere le rime
loro,
sarebbe cosa utilissima per le origini e pro–
prietà della
nostra Lingua dargli fuori tali
quali egli sono, con farvi attorno quell'
os–
servazioni che si potessero.
Ognuno intan–
to,
istruito della necessità che ne stringe
a purgare il nostro Idioma d' ogni
me–
schianza straniera, vedrà che il meglio che
a ciò
ne giovi gli è certo addimenticarsi con
quegli Autori, che nel frastuono di
ac–
centi barbari e nel discordine d' ogni civil
disciplina foggiarono
cotal lingua, per cui
l' Italia potè di corto a grand' agio non
invidiare
al Lazio la gravità de' numeri e
contrastare alla Grecia il pregio dell'
ar–
monìa.
page: 1
Manuscript Addition: X
Editorial Description: DGR's pen notation at top left of poem.
DI VINCENZO Detto
CIULLO
D'ALCAMO
Impressa in forma assolutamente inintelligibile, e tronca di assai versi,
dall'Allacci.
Transcribed Note (page 1):
Anno 1197.
-
AM.
- Rosa fresca aulentissima,
- Ch'appari in ver l'estate,
- Le donne te disiano
- Pulzelle e maritate:
- Traemi d'este focora,
- Se t'este
1 a bolontate;
- Perchè non aio abento notte e dia
- Pensando pur di voi, Madonna mia.
-
AM.
- Se li cavelli artonniti
3,
- Avanti foss' io morto;
- Cà i' sì mi perderìa
-
20Lo solazzo e diporto.
- Quando ci passo e veioti
4,
- Rosa fresca dell' orto,
- Bono conforto donimi tutt' ore,
- Poniamo che s'aggiunga il nostro amore.
-
MAD.
- Che il nostro amore aggiungasi
- Non boglio m' attalenti
5.
- Se ci ti trova paremo
6
- Cogli altri miei parenti,
- Guarda non t' arricolgano
-
30Questi forti correnti
7.
Transcribed Note (page 2):
1 Vuol dire
potresti prima rompere il mare per
siminar-
vi, e ragunare a tale effetto tutto il legname di questo
mondo, che
possedermi.
2
Arritondo, ritondo, cioè
avanti mi taglio la
chioma
C.V. o sia
mi faccio monaca, come più sotto.
3
Ti arritondi, ti ritondi.
4
Veggioti, ti veggio
5
Patremo, mio padre Salv.
6 Cioè
mi venga in talento Salv.
7 Vuol dire
guarda di non esser gittato in queste
correnti
impetuose.
page: 3
Note: There is a vertical pencil line drawn on the left of the page.
- Como
1 ti seppe bono la venuta,
- Consiglio che ti guardi alla partuta
2.
-
AM.
- Se i tuoi parenti trovanmi,
- E che mi posson fari
3?
- Una difesa mettoci
- Di dumilia agostari
4;
- Non mi toccarà patreto
5
- Per quanto avere ha 'n Bari.
- Viva lo 'mperadore, grazi' a Deo;
-
40Intendi, bella, quel che ti dich'eo.
-
MAD.
- Tu me non lasci vivere
- Nè sera, nè mattino.
- Donna mi son di perperi
6,
- D' auro massa amotino
7.
- Se tanto aver donassimi,
- Quanto ha lo Saladino,
- E per aggiunta quant'ha lo Soldano,
- Toccareme no poterìa la mano.
Transcribed Note (page 3):
1
Come, dal Latino
quomodo Salv.
2
Partita; vuol dire
come ti piacque il venirci,
così fa
di partirti, pensa a partirti
Salv.
3 Siciliano, per
fare
4
Sorta di monete, dette augustales.
5
Tuo padre Salv.
6
Perero ì moneta d' oro. Salv. e vuol dire
son
donna
di danari: donna ricca.
7
Raguno, onde
ammutinarsi: Salv.
page: 4
Editorial Description: A single vertical lines marks line 51 and lines 63-64.
-
AM.
- Molte sono le femine,
-
50Ch' hanno dura la testa,
- E l' uomo con parabole
1
- Le dimina
2 e ammodesta
3;
- Tanto intorno percacciale
4
- Sinchè l' ha in sua podesta.
- Femina d'uomo non si può tenere:
- Guardati, bella, pur di ripentere
5.
-
MAD.
- Ch' eo me ne pentesse
6?
- Davanti
7foss' io auccisa,
- Ch'a nulla bona femina
-
60Per me fosse riprisa
8.
- A sera ci passasti,
- Correndo alla distisa
9:
- A questi ti riposa canzoneri
10;
- Le tue paraole
11 a me non piaccion gueri
12
Transcribed Note (page 4):
1
Parole Salv.
2
Domina, signoreggia Salvini.
3
Modera; tiene a modo :Lo Spagnolo
ha amonestar Salv.
4
Le perseguita.
5
Ripentire, per
ripentirti, quì per
pentirti.
6
Pentissi.
7
Prima, innanzi, più tosto Salv.
8
Ripresa.
9
Distesa.
10
Baie, cioè
ti conforta con queste baie.
11
Parabole, parole Salv.
12
Guari, punto, dal Francese
guére Salv.
page: 5
Note: A vertical line in the left margin marks lines 67-68.
-
AM.
- Quante sono le sciantora
1,
- Che m' hai mise
2 allo core!
- E solo pur pensandoci
- Latr' i' quando vo fore.
- Femina d' esto secolo
-
70Non amai tanto ancore
3,
- Quant'amo te, rosa invidiata:
- Ben credo che mi fosti distinata.
-
MAD.
- Se distinata fosseti
4,
- Caderìa delle altezze;
- Chè male messe forano
- In te le mie bellezze.
- Se tutto addivenissemi,
- Tagliaràmi
5 le trezze
6,
- E con Suore
7 m'arrendo a una magione
-
80Avanti che mi tocchin le persone.
-
AM.
- Se tu con Suore arrenditi,
- Donna, col viso aèro
8
Transcribed Note (page 5):
1
Gl' incanti Salv.
2
Messe.
3
Ancora.
3
Ti fossi .
4
Taglieriami, mi taglierei
5
Trecce, cioè
mi farei monaca.
6
Monache.
7 Come
aeroso, adoperato dal Castiglione nel
Cortigiano,
per manieroso.
Usiamo Toscanamente
arioso
per
soverchia-
mente ardito,
lo che qui suona
aèro.
page: 6
- Allo Mostero
1 vengoci,
- E tengomi al Mostero.
- Per tanta prova vincerti
- Faràlo
2 volontiero:
- Con teco stao
3 la sera e lo mattino:
- Mi sogno ch'io ti tenga al mio dimino
4.
-
MAD.
- Oimè tapina misera,
-
90Com' ho reo distinato
5!
- Geso Cristo, l'altissimo
- Del core me'
6 aitato
7,
- Concepistimi a abbatterre
8
- In uomo blestiemato.
- Cerca la terra, ch'este grande assai,
- Chiù
9 bella donna di me troverai.
-
AM.
- Cercat' aio Calabria,
- Toscana, e Lombardia,
- Puglia, Costantinopoli,
-
100Genoa, Pisa, Soria,
- La Magna, e Babilonia,
Transcribed Note (page 6):
1
Monastero, il Francese ha
Monstier Salv.
2
Lo farei.
3
Sto Salv.
4
Domino, dominio
5
Destino; il Francese
ha destinée Salv.
6
Mèo, mio.
7
Aita, aiuto Salv.
8
Abbattermi, incontrararmi.
9 Siciliano e Napoletano per
più.
page: 7
Note: Three single vertical lines in the left margin mark lines 115, 116, and 118.
- Tutta la Barberia;
- Donna non trovai in tanti paesi;
- Onde sovrana di mene te presi.
-
MAD.
- Poi tanto trabagliastiti
- Faccioti meo pregheri,
- Che tu vadi, addomandimi
- A mia mare
1 e a mon peri
2,
- Se dare mi ti degnano
-
110Menami allo Mosteri
3;
- E sposami davanti dell'Avvento
4,
- E poi farò lo tuo comandamento.
-
AM.
- Di ciò che dici, vitama
5,
- Niente non ti bale
6;
- Cà
7 delle tue parabole
- Fatto n' ho ponti e scale:
- Penne pensasti mettere,
- Son ricadute l'ale;
- E dato t' aio la bolta
8 sottana;
-
120Dunque, se puoi, tieniti villana.
Transcribed Note (page 7):
1 Veneziano per
madre.
2
Mio padre, dal Francese
mon pere Salv.
3
Mostero, monastero
4
Prima dell' Avvento.
5
Vita mia Salv.
6
Vale
7
Chè, perchè.
8
Volta: dar la volta sottana, o la volta di sotto vuol
dir
rovesciare.
page: 8
Editorial Description: A singel vertical line in the left margin marks lines 125-126.
-
MAD.
- In paura non mettermi
- Di nullo manganello
1;
- I' stommi nella grolia
2
- D' esto forte castello;
- Prezzo le tue parabole
- Men che d' uno zittello.
- Se tu non levi e vattine di quaci
3,
- Se tu ci fossi morto, ben mi chiaci
4.
-
AM.
- Dunque vorresti, vitama,
-
130Cà per te foss' eo strutto?
- Se morto essere debboci,
- Od intagliato tutto,
- Di quaci non mi movera
5
- Se non aio dello frutto,
- Lo quale stae nello tuo giardino;
- Disìolo la sera e lo mattino.
-
MAD.
- Di quel frutto non abbero
6
- Conti, nè Cavalieri.
- Molto lo disiano
Transcribed Note (page 8):
1 Diminutivo
di mangano, antico stromento da guerra
da tirare e scagliare.
2
Gloria.
3
Qua: Dante disse
laci per
là
Salv.
4
Piaci: anch' oggi
chiacere per
piaccere
usasi da' Napo-
letani.
5
Moverìa Salv. e C.V.
6
Ebbero Salv.
page: 9
-
140Marchesi e Giustizieri
1;
- Avere non ne pottero
2
- Gir onde
3 molto feri.
- Intendi bene ciò che boglio dire;
- Men este di mill' onze lo tuo avire.
-
AM.
- Molti son li garofani,
- Che a casata
4 mandai.
- Bella, non dispregiaremi,
- Se avanti non m' assai
5.
- Se vento è in proda
6, e girati,
-
150E giungeti alle prai
7,
- A rimembrare t' hai este parole,
- Cà di esta animella assai mi duole.
-
MAD.
- Macára
8, se dolesseti,
- Che cadesse
9 angosciato;
- La gente ce accorressono
- Da traverso e da lato;
- Tutt' a meve
10 dicessono:
Transcribed Note (page 9):
1
Signori, che amministrano giustizia Salv.
2
Poterono.
3
Onde girono, per lo che ne andarono molto adirati.
4
Casa tua Salv.
5
M' assaggi Salv. e C.V.
6
In prua, contrario d'avere il vento in poppa Salv.
7
Praie, plagie, piagge dal Latino
plaga Salv.
8
Dio volesse, dal Greco
μαχαζ; Salv., anch' oggi in uso in
molti luoghi d' Italia.
9
Cadessi
10
Tutti a me Salv.
page: 10
Note: A single vertical line in the left margin marks lines 159-160.
- Accorri
1 esto malnato:
- Non ti dignàra
2 porgere la mano,
-
160Per quanto avere ha 'l Papa e lo Soldano.
-
AM.
- Dio lo volesse, vitama,
- Cà te fos'
3 morto in casa.
- L' arma
4 n' anderia consola
5 ;
- Cade notte
6 , pantasa
7
- La gente ti chiamàrano
8
- Oi periura malvasa,
- Ch'hai morto l' uomo in casata. Traita
9 ,
- Dammi uno colpo, levami la vita.
-
MAD.
- Se tu non levi, e vattine
-
170Colla maledizione,
- Li frati miei ti trovano,
- Dentro questa magione,
- Bello mio socio, giuroti,
- Perdici la persone
10
Transcribed Note (page 10):
1
Soccorri, aiuta Salv.
2
Degnerìa Salv.
3
Fossi.
4
Alma, anima.
5
Consolata: i nostri Contadini dicon anch' oggi
consolo
e sconsolo
Salv.
6
Ciascuna notte, Salv.
7
Tutta, dal Greco
παυτασ;α
Salv.
8
Chiameriano Salv.
9
Traditrice, femminino di
Traito, traditore.
10
Persona, dal Francese
personne, Salv.
page: 11
- Ch' a mene se' venuto a sermonare;
- Parente e Amico non t' ave ad aitare.
-
AM.
- A mene non aitano
- Amici nè parente;
- Istranio me son, carama
1 ,
-
180Infra esta bona gente;
- Or fa un anno, vitama,
- Ch' entrata mi se' in mente;
- Dic' anno, ti vestisti lo traiuto
2 ;
- Bella, da quello giorno son feruto.
-
MAD.
- Ahi tanto innamorastiti
- Giù dallo traìto
3 ,
- Come se fosse porpora,
- Iscarlatto o sciamito!
- Se all' Evangelie giurimi,
-
190Che mi si' a marito,
- Avere me non poterà esto monno;
- Avanti in mare gittomi al profonno.
-
AM.
- Se tu nel mare gittiti,
- Donna cortese e fina,
- Direto
4 mi ti misero
5
Transcribed Note (page 11):
1
Cara mia.
2 Forse lo
strascico, come
traino,
e poco poi
traite, Salv.
forse dall' Antico
traire per
tirare.
3 Vedi la nota antecedente.
4
Dietro.
5
Metterò, cioè ti verrò dietro, Salv.
page: 12
Note: A single vertical line in the left morgin marks line 205.
- Per tutta la marina:
- Poi che annegasseti
1
- Trovarèti
2 all' arina
3,
- Solo per questa cosa ad impretare:
-
200Con teco m'aio a giungere o 'mpiccare.
-
MAD.
- Segnomi in Padre e in Figlio
- Ed in Santo Matteo.
- So che non se' tu eretico,
- O figlio di Giudeo;
- E cotali parabole
- Non udii dire anch'eo.
- Cà, mortasi la femina, allo 'ntutto
- Perdesi lo sabore
4 e lo disdutto
5.
-
AM.
- Bene lo saccio, carama,
-
210Altro non posso fare,
- Se chisso
6 non accomplimi
7
- Lassone lo cantare;
- Farlo, mia donna, piacciati,
- Chè bene lo puoi fare.
Transcribed Note (page 12):
1
Ti fossi annegata.
2
Ti troverei.
3
All' arena, cioè
sul lido del mare, Salv.
4
Sapore
5
Disdotto, diporto, dal Francese antico
déduit
Salv.
6 Napoletano, per
questo C.V.
7
Se non mi contenti in ciò; se non mi rechi a compimen-
to
questa mia brama.
page: 13
- Ancora
1 to non m' ami, molto t' amo;
- Sì m' hai preso, com' è lo pesce all' amo.
-
MAD.
- Saccio che m' ami, ed amoti
- Di core paladino
2:
- Levati suso e vattine,
-
220Tornaci allo mattino.
- Se ciò, che dico, facimi
3,
- Di bon cor t' amo e fino.
- Chisso ben t' imprometto, e senza faglia
4
- Te' la mia fede, che m' hai in tua baglia
5.
-
AM.
- Per ciò che dici, carama,
- Niente non mi movo.
- Innanti prendi, e scannami,
- Tolli esto cortel nuovo.
- Esto fatto far puotesi
-
230Innanti scalfi un uovo
6.
- Ahi compli mio talento, amica bella,
- Chè l' arma con lo core mi s' infella
7.
-
MAD.
- Ben saccio l' arma doleti,
Transcribed Note (page 13):
1
Anchorchè Salv.
2
Di cuor generoso e leale.
3
Mi fai.
4
Senza dubbio, dal Francese antico
faille, Salv.
5
Balìa, potere, dal Francese
bail, baillage,
Salv.
6
È come bere un uovo Salv.
7
S' infiela da
felle, fiele.
page: 14
- Com' uomo ch' ave arsura.
- Esto fatto non potesi
- Per null' altra misura:
- Se non all' Evangelie,
- Che mo ti dico, giura
- Avere me non puoi in tua podesta;
-
240Innanti prendi, e tagliami la testa.
-
AD.
- L' Evangelie, carama,
- Che io le porto in sino,
- Allo Mostero presile,
- Non ci era lo patrino;
- Sora esto libro giuroti,
- Mai non ti vegno mino
1.
- Ah compli mio talento in caritate,
- Chè l' arma me ne sta in sottilitate
2.
-
MAD.
- Meo Sire, poi
3 giurastimi,
-
250Eo tutta quanta incendo:
- Sono alla tua presenzia,
- Da voi non mi difendo.
- S' eo menespreso
4 abbiti
5,
Transcribed Note (page 14):
1
Meno, cioè
mai non ti mancherò.
2 Cioè
tengo l'anima co' denti, Salv.
3
Poichè, Salv.
4
Disprezzo, dalo Spangnolo
menosprecio, Salv.
5
Ebbiti, t' ebbi, come di sopra
abbero per
ebbero;vuol
dire,
se io ti usai dispregio, perdonami, or mi t'
arrendo.
page: 15
Note: There is a pencilled X drawn on the right of the “Folcachiero De'
Folcachieri”
Manuscript Addition: selvaggio
Editorial Description: Gabriele Rossetti's pencil notation next to the final underlined word of the sixth
line.
- Mercè, a voi m' arrendo.
- Allo letto ne gimo alla bon' ora,
- Chè chissa cosa n'è data in ventura.
DI FOLCACHIERO DE' FOLCACHIERI
Cavalier Senese.
Note: There is a typo on the first line of this poem: the large initial T is followed by a
misprinted capital U as the second letter of the first word.
Impressa nella raccolta dell' Allacci.
Transcribed Note (page 15):
Anno 1200.
- Tutto lo mondo vive sanza guerra
- Ed io pace non posso aver neiente.
- O Deo, come faraggio!
- O Deo, come sostenemi la terra!
- E' par ch' io viva in noia della gente:
- Ogni uomo m'è salvaggio:
- Non paiono li fiori
- Per me com' già soleano,
- E gli augei per amori
1
-
10Dolci versi faceano agli albori.
- E quando veggio gli altri Cavalieri
- Arme portare e d' amore parlando
2,
- Ed
3 io tutto mi doglio:
- Sollazzo m' è tornato in pensieri
4;
- La gente mi riguardano parlando,
- S' io sono quello, che essere soglio.
Transcribed Note (page 15):
1 Signolare, per
amore.C.V.
2 Cioè
parlare C.V.
parlanti Salv.
3
È per
allora.
4 In vece di
pensiere, cioè
in affanno Salv.
page: 16
Note: Double vertical pencil lines in the left margin mark lines 31-34.
- Non so ciò ch' io mi sia,
- Nè so perchè m' avvene
- Forte
1 la vita mia:
-
20Tornato m'è lo bene in dolori.
- Ben credo, ch' eo finisco, e n' ho 'ncomenza
2
- E lo mio male non porìa contare,
- Nè le pene ch' io sento.
- Li drappi di vestir non mi s' agienza
3,
- Nè bono non mi sa lo manicare,
- Così vivo in tormento,
- Nè so onde fuggire,
- Nè a cui m'accomandare:
- Convenemi soffrire
-
30Tutte le pene amare in dolzori
4.
- Eo credo bene, che l' Amore sia,
- Altro Deo non m' ha già a giudicare,
- Così crudelemente.
- Chè l' Amor è di tale signoria,
- Che le due parti a sè vuole tirare,
- E 'l terzo è della gente
5.
- A Dio per ben servire
- S'io ragione trovasse,
Transcribed Note (page 16):
1
Aspra, dura, faticosa Salv.
2
Incomincia, incomincio, incominciamento, e vuol dire
io
credo mancare, e già comincio a mancare
3
Mi piace, mi aggrada.
4
Dolzore, cioè
gioia, contento; e vuol dire
mi conviene
soffrir con gioia tutte le pene.
5
Della gentile Salv.
page: 17
- Non doverìa fallire
-
40A lui così ch' i' amasse
1 per cori
2.
- Dolce Madonna, poich' eo mi moraggio,
- Non troverai chi s' abbia in te servire
- Tutta sua volontate;
- Ch' unque non volli, nè vo', nè vorraggio
- Se non di tutto a fare a piacere
- Alla vostra amistate.
- Mercè di me vi prenda,
- Che non mi sfidi
3 amando:
- Vostra grazia discenda,
-
50Però ch' eo ardo e incendo da fori.
Transcribed Note (page 17):
1
Amassi.
2
Cori, singolare, per core, cioè
coralmente, di
core
Salv.
3
Mi disfidi, mi disperi Salv.
page: 18
Note: There are double horizontal pencil lines drawn on the top left of the page.
DI LODOVICO DELLA VERNACCIA
Impresso dal Crescimbeni nei Commentarj della Volgar Poesìa.
Transcribed Note (page 18):
Anno 1200.
- Se 'l subietto preclaro, o Cittadini,
- Dell'atto nostro ambizioso e onesto
- Volete immaginar, chiosando il testo,
- Non vi parrà che noi siamo fantini?
- S' alli nostri accidenti ed intestini
- Casi ripenserete, con modesto
- Aspetto inchinerete il cor molesto;
- Fien radicati al cor in duri spini.
- Quando ragion corregge li difetti
-
10Del diverso inimico; e lor conturba
- Non della spada il trionfar posarse,
- Ma imbratta
1 con forza e'
2 sensi eretti,
- Se vuole usar
3 contra la falsa
4
turba,
- Solo la spada vuol magnificarse.
Impressa dal Crescimbeni nel suddetto luogo.
Note: A single vertical pencil line in the left margin marks line 1.
DI SAN FRANCESCO D'ASSISI
Impresso tra gli Opuscoli di S. Francesco pubblicati
da F. Waddingo in Lione
1637.
Transcribed Note (page 19):
Anno 1216.
- In foco l' Amor mi mise:
- In foco l' Amor mi mise:
- In foco d' amor mi mise
- Il mio Sposo novello
- Quando l' anel mi mise
- L' agnello amorosello.
- Poichè in prigion mi mise
- Ferimmi d' un coltello,
- Tutto il cor mi divise.
-
10In foco l' Amor ec.
- S' eo moro innamorato,
-
20Non ven' maravigliate,
- Chè 'l colpo mi fu dato
- Da lancie smisurate
- Di ferro lungo e lato
- Cento braccia, sappiate
- Che m'ha tutto passato.
- In foco l' Amor ec.
- Dopo le lance spese
- Li mangani gettaro:
- Allor presi un pavese;
-
30E i colpi più spessaro,
- Che niente mi difese;
- Tutto mi fracassaro;
- Con tal forza gli stese.
- In foco l' Amor ec.
- Le sorti, che mandava,
- Eran pietre piombate,
- Che ciascuna gravava
- Mille libbre pesate:
- Sì spesse le gittava,
- Non le arei numerate;
- Nulla mai ne fallava.
-
50In foco l'Amor ec.
- Non mai arebbe fallato;
- Sì ben trarle sapeva.
- In terra ero io sternato,
- Aitar non mi poteva;
- Tutto ero fracassato;
- Niente più mi senteva
2,
- Com' uom, ch' era passato.
- In foco l'Amor ec.
- Passato, non per morte,
-
60Ma di gioia adescato:
- Poi rivissi sì forte
- Dentro dal cor fermato,
- Che sequii quelle scorte,
- Che m'aveano guidato
- Nella superna Corte.
- In foco l'Amor ec.
Transcribed Note (page 21):
1
Trabocco, stromento bellico da traboccare.
2
Sentiva.
page: 22
Note: A vertical pencil line in the left margin marks lines 67-74, 75-78, and 79-83.
- Poichè tornato fui,
- A Cristo feci guerra:
- Tosto armato mi fui,
-
70Cavalcai in sua terra:
- Scontrandomi con lui
- Tostamente l' afferra'
1,
- Mi vendicai di lui.
- In foco l' Amor ec.
- Poichè fui vendicato
- Sì feci con lui pace
- Perchè prima era stato
- L' amor molto verace:
- Di Cristo innamorato
-
80Or son fatto capace:
- Sempr' è lo cor formato
- Di Cristo consolato.
- In foco l'Amor ec.
Impresso ne' suddetti Commentarj del Crescimbeni.
- Innanzi ch' i'l provasse, domandava
- Amar Gesù, pensando ciò dolzura
2:
- E 'n pace di dolcezza star pensava
- Fuor d' ogni pena, possedendo altura.
- Provo tormento, qual non cogitava;
-
20Chè 'l core mi si fende per calura
3.
- Non posso dar figura
- Di che veggio sembianza;
- Ch' io moro in delettanza,
- E vivo senza core.
- Per comperar amor, tutto aggio dato
- Lo mondo, e mene tutto, per baratto,
- Se tutto fosse mio quel ch'è creato,
- Darìalo per amor senza ogni
1 patto.
- E trovomi d'amor quasi ingannato;
-
40Chè tutt' ho dato, e non so do' i' son tratto;
- Per amor son disfatto,
- Pazzo sì son creduto:
- Ma perchè son venduto,
- Di me non ho valore.
- Credevami la gente revocare,
- Amici, che mi fuoro, d' esta via;
- Ma chi è dato, più non si può dare,
- Nè servo far, che fugga signorìa.
- Nanzi la pietra porriasi mollare,
-
50Che amore, che me tene in sua balìa.
- Tutta la voglia mia
- D' Amore si è infocata,
- Unita, trasformata:
- Chi le torrà l'Amore?
- Già più non posso veder creatura:
- Al Creator grida tutta mia mente.
- Cielo, nè terra non mi dà dolzura.
- Per Cristo amore tutto
2 m' è fetente;
-
70Luce del sole sì mi pare oscura,
- Veggendo quella faccia risplendente.
- Cherubin son niente
- Belli per ensegnare,
- Serafin per amare,
- Chi vede lo Signore.
- Nullo donca
3 oramai più me riprenda,
- Se tal amore mi fa pazzo gire.
- Già non è core, che più si difenda,
- D' amor sì preso, che posssa fuggire.
-
80Pensi ciascun como cor non si fenda,
- Fornace tal come possa patire,
- S' eo potesse invenire
- Alma, che m' intendesse,
- Di me pietade avesse;
- Chè mi si strugge il core.
Transcribed Note (page 25):
1
Sei, del Latino
es Salv.
2
Tutto amore, cioè
ogni amore.
3
Dunque.
page: 26
Note: Single vertical pencil lines in the left margin mark lines 92-95, 100-105, and 108.
- Chè cielo e terra grida, e sempre clama
1
- E tutte cose, che io sì debbia amare.
- Ciascuna dice: con tutto core ama
- L'amor, ch' ha' fatto briga d' abbracciare;
-
90Chè quell' amore, per ciò che t'abbrama
2,
- Tutti noi ha fatti per a se tirare.
- Veggo tanto abbondare
- Bontade e cortesìa
- Da quella luce pia,
- Che si spande di fore.
- Amore, voglio più, se più potesse;
- Ma com' eo' faccia 'l cor già non ritrova;
- Più che me dare, con ciò che
3
volesse,
- Non posso: questo è certo senza prova.
4
-
100Tutto l' ho dato, perch' io possedesse
5
- Quell' Amator, che tanto me rinnova.
- Bellezza antiqua e nuova,
- Da poi che t' ho trovata;
- O luce smisurata
- Di sì dolce splendore!
- Veggendo tal bellezza, sì son tratto
- Fuori di me, non so o'
6 son portato.
- Lo cor si strugge, come cera sfatto.
Transcribed Note (page 26):
1
Grida.
2
Abbramare, bramare ardentemente.
3 Per
comechè Salv.
4
Non ha bisogno di prova Salv.
5 Cioè
perchè io potessi
possedere.
6
Ove, dove.
page: 27
Note: Single vertical pencil lines in the left margin mark lines 109, 111-115, and 126-129.
- Di Cristo si ritrova figurato.
-
110Già non si trovò mai tale baratto;
- Per vestir Cristo, tutto me ho spogliato.
- Lo cor sì trasformato,
- Amor grida, che sente
- Annegata la mente:
- Tanto sente dolzore.
- Annegata è la mente con dolcezza,
- E tutta se distende ad abbraciare;
- E quanto più risguarda alla bellezza
- Di Cristo, fuor di se più fa gittare
-
120In Cristo tutta possa con ricchezza;
- Di sè memoria nulla può servare:
- Or mai a se più dare
- Altra cosa non cura;
- Nè può perder valura
- Di se ogni sentore
1.
- In Cristo trasformata, quasi è Cristo;
- Con Dio unita tutta sta divina:
- Sopra ogni altura è così grande acquisto,
- Di Cristo, e tutto lo suo, star Regina.
-
130Or donca come potrìa star più tristo
- Di colpa, domandando medicina?
- Nulla c'è più setina,
- Dove trovi peccato:
Transcribed Note (page 27):
1
Sentimento, senso.
page: 28
Note: Single vertical pencil lines in the left margin mark lines 134-135, 136-139, 141-145,
146, and 150-151.
- Lo vecchio n' è mozzato,
- Purgato ogni fetore.
- In Cristo è nata nova creatura;
- Spogliat' ha uom vecchio e uom fatto novello:
- Ma tanto l' amor monta con ardura,
- Lo cor par che si fenda con coltello:
-
140Mente con senno tolle tal calura:
- Cristo a se me trae tutto, tant' è bello.
- Abbraccio me con ello,
- E per amor sì clamo:
- Amor, che tanto bramo,
- Fa me morir d'amore.
- Per te, Amor, mi consumo languendo,
- E vo stridendo per te abbracciare:
- Quando ti parti, sì moro vivendo,
- Sospiro e piango per te ritrovare:
-
150E, ritornando, il cor si va stendendo,
- Che in te si possa tutto trasformare.
- Donca più non tardare;
- Amor, or mi sovveni,
- Legato sì mi tieni,
- Consumami lo core.
- Cor m' è furato; non posso vedere,
- Che debba fare, e che spesso mi faccia;
- E chi mi vede, dice, e vuol sapere,
- Amor senz' atto, se a te, Cristo, piaccia:
-
170Se non ti piace, che posso valere?
- Di tal mensura
1 la mente m' allaccia
- L' amor, che sì m' abbraccia;
- Tollemi lo parlare,
- Volere, ed operare;
- Perdo tutto sentore
2.
- Sappi
3 parlare, ed or son fatto muto:
- Vedeva, e mo son cieco diventato:
- Sì grande abisso non fu mai veduto:
- Tacendo, parlo; fuggo, e son legato;
-
180Scendendo, salgo; tengo, e son tenuto;
- Di for, son dentro; caccio, e son cacciato.
- Amore smisurato,
- Perchè mi fai 'mpazzire,
- E in fornace morire
- Di sì forte calore?
Transcribed Note (page 29):
1
Misura, modo.
2
Ogni sentimento Salv.
3
Seppi, dal Latino
sapui Salv.
page: 30
Note: A sinlge vertical pencil line in the left margin marks lines 1-4.
- Ordina quest' amore, o tu che m' ami:
- Non è virtù senz' ordine trovata:
- Poichè trovare tanto tu me abbrami,
- Sia la mente con virtù rinovata.
- A me amare
1 voglio, che tu chiami
- La caritate, quale sia ordinata.
- Arbore sì è provata
- Per l' ordine del frutto,
- Lo qual dimostra tutto
-
10D'ogni cosa il valore.
- Tutte le cose, che aio
2 create
- Sì son fatte con numero e mensura,
- Ed al lor fine son tutte ordinate;
- Conservansi per ordin in valura:
- E molto più ancora caritate
- Sì è ordinata nella sua natura.
- Or como per calura,
- Alma tu se' ’mpazzita?
- For d' ordin tu se' uscita;
-
20Non t' è freno el fervore?
Transcribed Note (page 30):
1 Cioè
ad amar me, per amar me.
2
Ho.
page: 31
Note: Single vertical pencil lines in the left margin mark lines 1-4, 7-10, 15-16, 17-18, and
19-20.
- O Cristo, che lo cor m' hai sì furato,
- Dici, che ad amor ordini la mente,
- Como, da poi che in te sono mutato,
- Di me rimasto fusse convenente
1.
- Sì come ferro, ch' è tutto infocato,
- Ed aere dal Sol fatto rilucente,
- Di lor forma perdente
2
- Son per altra figura;
- Così la mente pura
-
10Di te è vestita, Amore.
- Ma, da che perde la sua qualitate,
- Non può la cosa da se operare;
- Como è formata, sì ha potestate,
- Ed opera con frutto, qual può fare.
- Donca, se è trasformata in veritate
- In te sol, Cristo, che se' dolce amare,
- A te si può imputare,
- Non a me quel ch' eo faccio.
- Però s' eo non ti piaccio,
-
20Tu a te non piaci, Amore.
- So ben questo, che s' eo sono 'mpazzito,
- Tu, somma sapienza, me l' hai fatto.
- E questo fo
3 da che io fui ferito,
Transcribed Note (page 31):
1
Particolarità, modo, qualità
2
Perdenti, cioè
per altra figura perdono la
propria forma.
3
Fu.
page: 32
Note: Single vertical pencil lines mark lines 24-26 and 27-30.
- E quando con l' amor feci baratto,
- Che me spogliando fui di te vestito;
- A nova vita, non so come, tratto;
- Di me tutto disfatto
- Or son per amor forte;
- Rotte sono le porte,
-
30E giaccio teco, Amore.
- A tal fornace perchè mi menavi,
- Se tu volei
1 ch' avesse temperanza?
- Quando sì smisurato mi ti davi,
- Tollevi
2 da me tutta misuranza.
- Da poi che picciolello mi bastavi,
- Tenerti grande non aggio possanza.
- Onde, se c' è fallanza,
- Amor, la è tua, non mia.
- Però che questa via
-
40Tu la facesti, Amore.
- Ti dall' Amore non ti difendesti;
- Di cielo in terra el ti fe' venire.
- Amore, a tal bassezza discendesti,
- Com' uom despetto
3 per lo mondo gire.
- Casa, nè terre già non ci volesti:
- Tal povertate, per noi arricchire,
- In vita e nel morire
- Mostrasti per certanza,
Transcribed Note (page 32):
1
Volevi.
2
Toglievi.
3
Dispetto, disprezzato, dal Latino
despectus Salv.
page: 33
Note: A single vertical pencil line in the left margin marks lines 55-58.
Editorial Description: A capital Q, in pencil, is drawn next to line 51, noting the printing error at the
beginning of the line, which does not have a hanging indent.
- Amor di smisuranza,
-
50Che ardeva lo tuo core.
- Quando a piè per lo mondo scalzo andavi,
- Sì ti menava amor, com' uom venduto:
- In tutte cose amor sempre mostravi,
- Di te quasi niente perceputo:
1
- Chè stando in lo templo sì gridavi:
- A bever vegna chi ha sostenuto
- Sete d' amor avuto;
- Chè 'l gli sarà donato
- Amore smisurato,
-
60Che pasce con dolzore.
- Con sapienza non ti contenesti,
- Che 'l tuo amore spesso non versasse.
- D' amore, non di carne tu nascesti,
- O umanato Amor, che ne salvasse.
- Per abbracciarne in croce sì corresti.
- Io credo, che però tu non parlasse,
- Nè te, Amor, scusasse
- Daventi da Pilato,
- Per compir tal meracto
-
70In croce dell' amore.
- La sapienza veo
2 che si celava,
- E solo amore si potea vedere;
- E la potenza già non si mostrava,
Transcribed Note (page 33):
1
Accorto Salv.
2
Veggio vedo.
page: 34
- Che l' era la virtute in discpiacere.
- Grand' era quell' amor, che sì versava,
- Altro che amore non potendo avere
- Nel viso e nel volere
- Amor sempre legando,
- Ed in croce abbracciando
-
80L' uomo con tanto amore.
- Donca, Gesù, s' io son sì innamorato
- Inebriato per sì gran dolcezza,
- Chè mi riprendi, s' io ne vo impazzato,
- Ed in me perdo senno e ogni fortezza?
- Poichè l' amore t' ha così legato,
- Quasi privato d' ogni tua grandezza.
- Qual saría mai fortezza
- In me di contraddire
- Ch' io non voglia impazzire
-
90Per abbracciar te, Amore?
- E quell' Amore, che mi fa impazzire,
- Pare che a te tollesse sapienzia.
- E quell' Amor, che sì me fa languire
- A te per me sì tolse la potenzia.
- Non voglio ormai, nè posso sofferire:
- D' amor son preso, non fo renitenzia.
- Data m' è la sentenzia,
- Che d' amore io sia morto.
- Già non voglio conforto,
-
100Se non morir d' amore.
- Amore, Amor Gesù, son giunto a porto;
- Amore, Amor Gesù, dammi conforto;
- Amore, Amor Gesù, sì m' hai infiammato;
- Amore, Amor Gesù, io sono morto;
- Fammeti stare, Amor, sempre abbracciato
- Con teco trasformato
- In vera caritate
- E in somma veritate
- Di trasformato amore.
-
120Amore, amor grida tutto 'l mondo:
- Amore, amore ogni cosa clama:
- Amore, amore tanto se' profondo,
- Chi più t' abbraccia sempre più t' abbrama.
- Amore, amor, tu sei cerchio rotonodo;
- Con tutto 'l cor, chi c' entra, sempre t' ama;
- Chè tu se' strame e trama:
- Chi t' ama di vestire
- Dai sì dolce sentire,
- Che sempre grida amore.
page: 36
Note: Single vertical pencil lines in the left margin mark lines 154-156.
-
130Amore, amor tanto pernar mi fai,
- Amore, amore, nol posso patire:
- Amore, amore, tanto mi tì dai,
- Amore, amore, ben credo morire:
- Amore, amore, tanto preso m' hai,
- Amore, amore, fammi in te transire:
- Amor dolce languire
- Amor mio desioso
- Amor mio dilettoso
- Annegami in amore.
-
140Amore, Amore, lo cor sì mi si spezza,
- Amore, Amore, tal sento ferita:
- Amor Gesù, trammi alla tua bellezza,
- Amore, Amor, per te sono rapita:
- Amore, Amor vivere disprezza,
- Amore, Amore, l' alma teco unita.
- Amor, tu sei mia vita:
- Già non si può partire,
- Perchè la fai languire
- Tanto struggendo, Amore.
Noi quì diamo questo famoso Cantico del Sole,
secondo che sta
impresso ne' Commentarj della
Volgar Poesìa del Crescimbeni. Lo
daremo,
quale si legge in prosa in tutte l' Edizioni delle
Opere di S. Francesco,
nel Volume delle Prose
antiche.
- Altissimo Signore,
- Vostre sono le lodi,
- La gloria e gli onori;
- Ed a voi solo s' hanno a riferire
- Tutte le grazie; e nessun uomo è
- Degno di nominarvi.
- Siate laudato, Dio, ed esaltato,
- Signore mio, da tutte le creature,
- Ed in particolar dal sommo Sole,
-
10Vostra fattura, Signore, il qual fa
- Chiaro il giorno, che illumina;
- Onde per sua bellezza, e suo splendore,
- Egli è vostra figura.
- E dalla bianca Luna, e vaghe Stelle,
- Da voi nei Ciel create
- Così lucenti, e belle.
Transcribed Note (page 37):
1
Ove.
page: 38
- Laudato sia il mio Signor pel fuoco,
- Da cui la notte viene illuminata
- Nelle tenebre sue;
-
20Perch' egli è risplendente,
- Allegro, bello, vago, e vigoroso.
- Laudato sia il mio Signor dall' aere,
- Dai venti, e dal sereno,
- Dal nuvolo, e da tutti
- Gli altri tempi, pe' quali
- Vivono tutte queste
- Altre basse creature.
- Laudato sia il mio Signor per l'acqua,
- Elemento utilissimo a' mortali,
-
30Umile, casta, e chiara.
- Laudato sia il mio Signor per la nostra
- Madre terra, la quale
- Ci sostenta e nudrisce col produrre
- Tanta diversità
- D' erbe, di fiori, e frutti.
- Laudato sia il mio Signor per quelli,
- Che perdonan per suo
- Amore, e che sopportano i travagli
- Con pazienza e le infermità
-
40Con allegrezza di spirito.
- Laudate e rendete
- Grazie al mio Signor, siategli grate,
- E servitelo voi, tutte Creature,
- Con quella umiltà, che voi dovete.
DI PIERO DELLE VIGNE
Impressa nella Bella Mano di Giusto de' Conti.
Transcribed Note (page 39):
Anno 1220.
- Amore, in cui disío ed ho fidanza,
- Di voi, bella m' ha dato guiderdone;
- Guardomi infin che vegna la speranza,
- Pure aspettando buon tempo e stagione;
- Com' uom, ch' è in mare, ed ha speme di gire,
- Quando vede lo tempo
1 ed ello spanna
2;
- E giamai la speranza non lo 'nganna:
- Così facci' eo, Madonna, in voi venire
3.
- Vostro amore mi tiene in tal disire,
- E donami speranza con gran gioi’
1,
- Ch' eo non curo s' eo doglio od ho martire,
-
20Membrando l' ora, ched io vegno a voi:
- Chè s' eo troppo dimoro, aulente cera,
- Pare ch' io pera, e voi mi perderete.
- Adunque, bella, se ben mi volete,
- Guardate, ch' eo non mora in vostra spera
2.
- In vostra spera vivo, donna mia,
- E lo mio core adesso voi dimanda;
- E l' ora tardi mi pare che sia,
- Che fino
3 amore al vostro cor mi manda:
- E guardo tempo, vi sia in piacimento
-
30E'
4 spanda le mie vele in ver voi, rosa,
- E prenda porto là ve si riposa
- Lo mio core allo vostro insegnamento.
Impressa nell' Allacci, erroneamente sotto il nome
di Stefano da
Messina.
- Assai cretti
1 celare
- Ciò che mi convien dire,
- Cà lo troppo tacere
- Noce manta stagione
2;
- E di troppo parlare
- Può danno addivenire
3:
- Perchè m' avven
4 temere
- L' una e l' altra cagione.
- Quando uomo ha temenza
-
10Di dir ciò, che convene,
- Lievemente
5 addivene,
- Che 'n suo dire è fallenza:
Transcribed Note (page 41):
1
Credetti, da
creo per
credo.
2
Fiata, volta, manta stagione, cioè
molte volte,
come
tutta stagione si usa per
sempre; dal
Francese antico
mainte
saison
Salv.
3
Avvenire Salv.
4
Avviene, conviene.
5
Facilmente, di leggeri Salv.
page: 42
- Uomo temente non è ben suo signore;
- Però, s' eo fallo, el mi perdoni Amore.
- Certi ben son temente
- Di mia voglia mostrare:
- E quando creo
1 posare,
- Meo cor prende arditanza.
- E fa similemente
-
20Come chi va a furare,
- Che pur veder li pare
- L'ombra di chi ha dottanza,
- E poi prende ardimento
- Quant' ha maggior paura:
- Così Amor m' assicura,
- Quando più mi spavento,
- Chiamar mercè a quella, a cui son dato
- Ma, poi
2 la veo
3,
oblío ciò ch' ho pensato
- Così pianto e lamento
- Mi dà gran benenanza,
- Ch' eo sento mia gravanza
- Per sospiri amentare
2.
- E dammi insegnamento
- Nave, ch' ha tempestanza,
- Che torna in allegranza
-
50Per suo peso alleggiare.
- E quando aggio alleggiato
- Dello gravor
3, ch' eo porto,
- Eo credo essere in porto
- Di risposo arrivato.
- Così m' avven, come alla cominciaglia
4,
- Che creo aver vinto, e ancor sono a battaglia.
- Come a Fenice avvene
- Vorría m' addivenisse,
- Se Amor lo consentisse,
Transcribed Note (page 43):
1
Teme in suo cuore Salv.
2 Cioè
diminuirsi, menovarsi, dal Latino
adminuere, fre-
quentativo Salv.
3
Gravezza, pesanza Salv.
4
Incominciaglia, imperfetto e tedioso incominciamento.
page: 44
Manuscript Addition: +)
Editorial Description: Pencil notation drawn alongside to the left of “Amor, da cui nuove tuttora
e vene”.
Note: A vertical pencil line drawn in the peft margin marks lines 1-8 in the lower poem.
-
60Poi
1 tal vita m' è dura,
- Che s' arde, e poi riviene.
- Chè forse, s' eo m' ardesse
- E di novo surgesse,
- Ch' eo muterìa ventura:
- O ch' eo mi rinovasse
- Come Cervo in vecchiezza,
- Che torna in sua bellezza.
- Così, se m' incontrasse,
- Forse che rinovato piacerìa
-
70Là onde ogni ben sol mercè sarìa.
Impressa nell' Allacci, erroneamente sotto il nome
di Iacopo da
Lentino.
- Amor, da cui move tuttora e vene
- Pregio, e larghezza
2, e tutta beninanza
- Vien nell' uomo valente ed insegnato
3;
- Ch' eo non porría divisare lo bene,
- Che 'nde
4 nasce ed avvene a chi ha leanza,
- Ond' eo ne sono in parte tralasciato.
- Ma sì dirò, come Amor m' ha locato,
- Ed onorato più d' altro amadore
Transcribed Note (page 44):
1
Poichè Salv.
2
Liberalità dal Latino
largitas Salv.
3
Accostumato, scienziato, ammaestrato, dallo Spagnolo
ensenado
Salv.
4
Indi, ne nasce Salv.
page: 45
Note: Single vertical pencil lines in the left margin mark lines 9-12, 13-24, and 29-30.
- Per poco di servire;
-
10Che s' eo voglio ver dire,
- Di sì gran guisa m' ave fatto onore,
- Che sè ha slocato, e miso m' ha in suo stato
- Stato sì ricco ed alto non fu dato
- Di sì poco servire al mio parvente
1;
- Ond' eo mi tegno bene avventuroso;
- E veggio ben ch' Amor m' ha più onorato
- Intra gli altri amadori certamente,
- Ond' eo m' allegro, e vivo più gioioso.
- Chè m' ha donato a quella ch' ha per uso
-
20Bellezze ed adornezze, e piacimento;
- Onore e canoscenza
- In lei senza partenza
- Fanno soggiorno, ed halle a suo talento;
- Senno la guida, e fin pregio amoroso.
- Pregio e valore ad essolei avanza,
- Ed è sì ammisurata di gran guisa
- D' avere in tutti beni provedenza
- Ver me, che Amor m'ha miso in sua possanza,
- La canoscente senza lunga attesa
2
-
30Mi meritao
3 della sua benvoglienza.
- Però val meglio poco di ben senza
- Briga, noia, ed affanno acquistato,
Transcribed Note (page 45):
1
A mio parero.
2
Senza stare a bada; senza attendere lungamente; senza
far troppo tempo
all' amore
Salv.
3
Meritò, mi premiò Salv.
page: 46
Note: Single vertical pencil lines mark lines 36, 37-42, and 51-54.
- Che un ricco
1 per ragione
2:
- Poichè passa stagione
- Che l' uomo ricco deve esser laudato:
- Però i' non ne ho fatto penitenza.
- Penitenza non aggio fatta niente,
- Al mio parvente poc' aggio servito;
- Ma tuttavia seraggio
3 servidore
-
40Di tutto, chè Amor m' ha fatto gaudente
- Dell' avvenente, per cui vado ardito,
- E tegno me sovr' ogn' altro amadore;
- E non vorrei esser lo signore
- Di tutto il mondo per aver perdita
4
- La sua benivoglienza,
- Ch' i'ho agio sanza temenza,
- Che mi mantene in amorosa vita;
- Si, che ne sta contento lo meo core.
- Lo meo core tenesi contento
-
50Del grande abento
5, ove Amore m'ha miso:
- Mille grazie ne aggia ciascun' ore,
- Chè aggio tutto ciò, che m' è a
talento,
- Dall' amorosa donna col chiar viso,
- Che mi donò conforto con valore;
- E non si porìa pensare per core
- Com' ha tutte bellezze a compimento.
Transcribed Note (page 46):
1 Cioè
bene.
2
Giustizia ottenuta con brighe e piati.
3
Sarò
4
Perduta.
5
Agio, riposo.
page: 47
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation drawn to the left of “Poi tanta
canoscenza”.
Note: A single vertical pencil line in the left margin marks lines 59-60. Double horizonal
pencil lines in the right margin mark the opening of the lower poem. In line six the letter
"o" in the word "sorò" has been crossed out in pencil and the letter "a" has been
written over the word.
- Dunqu' eo non fallo,
- Se non ne parlo;
- Chè lingua non può avere in parlamento
-
60Di dire più, che il cor sia pensatore.
Impressa nell' Allacci sotto lo stesso nome.
- Poi tanta canoscenza
- A compimento di tanto bellore
1
- Senza mancare natura le ha dato,
- Non è mai increscenza
- Penare lungiamente per suo amore:
- Quant' io più peno, più
s
o
arò inalzato.
- In sì gran sicuranza Amor m' ha miso
- Dello suo gran valore,
- A cui son tutto dato,
-
10Ed infiammato di sì bon amore,
- Com' albero, che d' ellera è sorpriso.
- Lo veder mi sottrasse;
- Siccome il ferro fa la calamita,
- Così parmi ch' Amor mi sottraesse
2,
- Parve che mi furasse
- Snbitamente core, corpo, e vita,
- Ch'io non son mio quanto un ago pungesse
3
- In Amor mess' ho tutto mio pensare,
- Ed in sua suggezione:
Transcribed Note (page 47):
1
Tanto senno a perfezione di tanta bellezza Salv.
2
Sottraesse me a me, me mihi surripuit Salv.
3
Io non son mio in minima parte di me stesso Salv.
page: 48
Note: An arrow pointing to the left marks line 25, and the word “me” is
underlined twice. Single vertical pencil lines in the left margin mark lines 23-25, 29-31,
34-36, 40-44.
-
20Ch' io sono innamorato,
- Ed alterato di mia opinione,
- Ch' eo vo al morire, e parmene ben fare
- Son menato al morire
- Per forza, ed eo medesmo mi c' invio,
- E la mia morte me farà vedere.
- Non ho tanto d' ardire,
- Ch'io possa isforzar lo meo disío;
- Così m'ha tolto Amore ogni podere.
- A ciò mi dona gran confortamento
-
30Contra lo meo penare,
- Ch' eo son da lei amato,
- E cominciato m'ave a meritare:
- Bon fine aspetta bon cominciamento.
- A sì alta incominciaglia
- Amore m'ha inorato
1 di venire
- Perchè più acquisto, che non ho meritato:
- Non ho giucato a faglia
2,
- Chè ben sovente vedemo avvenire
- Amare fortemente e non amato.
-
40Ma in lei è tanto di canoscimento
- D' amore, che la 'ntenza
- Pur mi fa rallegrare,
- Come de' fare chi sì ben comenza,
- Quant' ha più delle donne insegnamento
3.
Transcribed Note (page 48):
1
Onorato Salv.
2
Fallo, in fallo.
3
Esperienza.
page: 49
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation drawn to the left of the first line on the page.
Editorial Description: A single vertical pencil line in the left margin marks lines 1-4. Double vertical
pencil lines mark line 16.
- Amando con fin core e con speranza,
- Di gran gioia fidanza
- Donommi Amor più ch' eo non meritai,
- Chè m' ha 'nnalzato coralmente d' amanza,
- Dalla cui rimembranza
- Lo meo coraggio
1 non diparto mai.
- E non porìa partire,
- Per tutto 'l meo volire,
- Così m' è sua figura al core impressa,
-
10Ancor
2 mi sia partente
- Da lei corporalmente
3;
- La morte amara crudele m' è ingressa.
- La morte m' este
4 amare, chè l'amore
- Mutommi in amarore
- Crudele, che punìo senza pensare
- La sullimata
5 stella dell' albore
6:
- Senza colpa a tutt' ore,
- Per cui servire mi credea salvare
- Ingressa m' è la morte
-
20Per affrettosa
7 sorte,
- Non aspettando fine naturale
- Di quella, in cui natura
Transcribed Note (page 49):
1
Core Salv.
2
Ancorchè.
3 Cioè
anchorchè mi parta col corpo
da lei.
4
M' è Salv.
5
Sublimata; onde
solimato Salv.
6
Stella di Venere Salv.
7
Affrettata, accelerata.
page: 50
Note: A single vertical pencil line marks lines 29-31.
- Mise tutta misura,
- For che termin di morte corporale.
- Per tal termino mi compiango e doglio,
- Perdo gioia, e mi svoglio,
- Quando sua contezza mi rimembra,
- Di quella, ch' io amar e servir soglio.
- Di ciò viver non voglio,
-
30Ma dipartire l'alma di le membra.
- E farìa ciò ch' eo dico,
- Se non ch' allo nemico,
- Che mi ha tolta la donna piacentera
1,
- Cioè la morte fera,
- Che non guarda cui fera,
- Per lei potere ancidere eo morria.
- Non la posso ancider, nè vengiamento
2
- Prendere a meo talento,
- Più che darmi conforto e buona voglia,
-
40Ed ancor
3 non mi sia a piacimento
- Nessun confortamento.
- Donqua, vivendo io,
- Veggio del danno mio
- Servendo che alla morte fo guerra.
- E a lui serviraggio;
- Mentre ch' eo viveraggio;
- In suo domin rimembranza mi serra.
Transcribed Note (page 50):
1
Piacentiera, piacente.
2
Vendetta Salv.
3
Ancorchè Salv.
page: 51
Note: Single vertical pencil lines in the left margin mark lines 56-59 of the upper poem and
lines 1-3 and 4-6 of the lower poem.
- Rimembranza mi serra in suo domino,
- Onde ver lui m' inchino,
-
50Mercè chiamando Amore chè mi vaglia.
- Vagliami per cui non rifino,
- Ma senza speme affino;
- Chè, a lui servendo, gio' m' è la travaglia.
- Donimi alcuna spene,
- Ma di cui mi sovvene.
- Non voi'
1 che men per morte mi sovvegna
- Di quella, in cui son mise
- Tutte bellezze assise,
- Senza le quali Amore in me non regna.
Impressa nella Raccolta delle Rime antiche.
- Uno possente sguardo
- Coralmen'
2 n' ha feruto;
- Ond' eo d' Amore setimi infiammato.
- A me ferìo d' un dardo
- Pungente forte aguto,
- Che mi passoe lo core mantato;
- E sono in tali mene,
- Ch' eo dico : ohi lasso me, come faraggio,
- Se da voi, Donna mia, ajuto non aggio?
-
10Gli occhi miei c' incolparo,
- Che volsero isguardari
3:
Transcribed Note (page 51):
1
Voio, voglio.
2
Coralmente.
3 Siciliano, per
riaguardare.
page: 52
Note: There is a comma drawn in pencil after the word "punto" in line 27.
- Perch'hanno ricevuto male a torto;
- Quando egli s' avvisaro
- Agli occhi micidiari
1;
- E quelli occhi m' han conquiso e morto:
- E lo riso avvenente,
- E gli sguardi piacenti m' han conquiso
- E tutte l' altre gioi' dello bel viso.
- Traditrice ventura
-
20Perchè mi ci menasti?
- Non era usato mai in esta partuta:
- Pensai partire allora,
- E tu mi assicurasti;
- Onde allo core aggio mortal feruta:
- Non avea miso mente
- Allo viso piacente, e poi sguardai:
- In quello punto
, ed io m' innamorai.
- Di quella innamoranza
- Eo mi sento tal doglia,
-
30Che nulla medicina a me non vale.
- Ancor tegno speranza,
- Che si le muti voglia,
- A quella, che m' ha fatto tanto male:
- Ancor m' aggia scondotto,
- Eo udiraggio altro motto, che disdire,
- Poich' ella vederà lo mio servire.
- Se dello suo parlare
Transcribed Note (page 52):
1
Micidiali.
page: 53
- Non m' fos'
1 tanto fera,
- Dicesse alcuna cosa al meo parere,
-
40Solo per confortare
- In ciò, che mi dispera,
- Ch' eo pugnasse pur di ben servire,
- Che s' eo fosse oltra mare
- Converriami tornare a sta contrata:
- Ben faría cento millia la giornata.
Impresso nell' Allacci.
- Però ch' Amore non si può vedere,
- E non si tratta corporalemente;
- Manti
2 ne son di sì folle sapere,
- Che credono ch' Amore sia niente
- Ma po' ch' Amore si face sentère
3
- Dentro dal cor signoreggiar la gente,
- Molto maggiore pregio de' avere,
- Che se 'l vedesse visibilemente.
- Per la virtute della calamita
-
10Como lo ferro attrae, non si vede,
- Ma sì lo tira signorevolmente.
- E questa cosa a credere m' invita
- Che Amore sia; e dammi grande fede,
- Che tuttor dia creduto fra la gente.
Transcribed Note (page 53):
1
Fosse.
2
Molti.
3
Sentire.
page: 54
DI FEDERIGO II. IMPERADORE
Impressa nelle Rime anliche.
Transcribed Note (page 54):
Anno 1220.
- Poichè ti piace, Amore,
- Che eo deggia trovare
1
- Farò onne
2 mia possanza
- Ch' io vegna a compimento.
- Dato aggio lo mio core
- In voi, Madonna, amare,
- E tutta mia speranza
- In vostro piacimento:
- E non mi partiraggio
-
10Da voi, Donna valente,
- Chè eo v' amo dolcemente,
- E piace a voi ch' eo aggia intendimento
- Valimento mi date, Donna fina;
- Chè lo meo core adesso a voi s' inchina.
- S' eo 'nchino, ragion n' aggio
- Di sì amoroso bene;
- Chè spero e vo sperando,
- Che ancora deggio avere
- Allegro meo coraggio,
-
20E tutta la mia spene.
- Fui dato in voi amando,
- Ed in vostro volere:
- E veggio li sembianti
Transcribed Note (page 54):
1
Cantare, poetare,
2
Ogni.
page: 55
Manuscript Addition: “ (pari”
Editorial Description: DGR's pen notation to the right of line 36; he also added a semi-colon after the word
“bella”.
Manuscript Addition: (Pare che sia la Chiesa che / [gira?] del Papa, detto suo m[?]”
Editorial Description: Gabriele Rossett's pencil notation on the lower right of the page.
Note: There are horizontal red lines drawn on the lower right of the page, under Gabriele's
notation.
- Di voi, chiarita spera,
- Ch' aspetto gioia intera;
- Ed ho fidanza che lo meo servere
1
- Aggia a piacere a voi, che siete fiore,
- Sor l'altre donne e avete più valore.
- Valor sor l'altre avete,
-
30E tutta canoscenza;
- Null' uomo non porìa
- Vostro pregio contare;
- Di tanto bella siete.
- Secondo mia credenza
- Non è Donna, che sia
- Alta, sì bella
; pare
- Nè ch' aggia insegnamento
- Di voi, Donna sovrana.
- La vostra cera umana
-
40Mi dà conforto, e facemi allegrare.
- Allegrare mi posso, Donna mia;
- Più conto mi ne tegno tuttavia.
- Di dolor mi conviene cantare
- Com' altr' uom per allegranza;
- Ch' io non lo so dimostrare
- Lo male, ch' i' ho, per sembianza
- In cantando lo voglio contare
- A tutta gente, e dare dottanza;
Transcribed Note (page 55):
1
Servire.
page: 56
Note: “rosa fronzuta”, “pellegrino”, and
“l'uomo, che l'ha in balía” are underlined lightly in
pencil.
Manuscript Addition: il Papa
Editorial Description: Gabriele Rossetti's pencil notation in the right margin beside line 15.
- E dico, oimè tapino!
- Di colei, cui sono al chino,
- Di sospirar mai non rifino
-
10Della
rosa fronzuta
- Diventerò
pellegrino;
- Ch'io l'aggio così perduta.
- Perduta non voglio che sia,
- Nè di questo secolo gita,
- Ma
l'uomo, che l'ha in balía
- Da tutte gioie l'ha partita.
- E pens'a ciascuna dia
- Lo giorno, che fui partita,
- Non fuss' eo nata nel mondo.
-
20Ciascun giorno, che m'appressa,
- Sospiro ed aggrondo.
- Al mondo non foss'eo nata,
- Chè a tal marito son data
- Che d'amore non mette cura.
- Nel mondo non foss'eo nata
- Femina con ria ventura,
- Chè a tal marito son data,
- Che d'amare non mette cura.
- Se m'allegro alcuna fiata,
-
30Tutto'l giorno sto in paura
- Però ch'io non sia veduta
- Da così sozza paruta
1:
- Incautamente sono battuta.
Transcribed Note (page 56):
1
Apparenza, aspetto.
page: 57
- Non fore chi dicere, basta:
- Se Dio del Cielo non m' aiuta
- Morta sono a guasta.
- Dio del Cielo, tu che lo sai,
- Or mi dona il tuo conforto:
- Del peggiore, che sia giammai,
-
40Vengiami
1; il vedess' io morto
- Con pene e dolori assai,
- Poi ne saría a buon porto;
- Chè io ne saría gaudente;
- A tutto lo mio vivente
2;
- Piangerialo infra la gente,
- E batteriami a mano,
- Poi diria infra la mia mente,
- Lodo Dio sovrano.
- Sovrano Dio, or tu che 'l sai,
-
50Gran mestiero mi fa ch' io pianga
- D'un cattivo, ch' io pigliai.
- Non mi vale chiave nè stanga
- Semprechè
3 mi tiene in guai,
- Che nel mondo più non rimanga.
- A ciascuno della magione
- Si ranuzza
4 il suo sermone,
Transcribed Note (page 57):
1
Vendicami.
2
Per tutta la mia vita.
3
Sempre mai.
4
Ranetta, diminutivo di
rana, si appellò
primitivamente
la
Bussola, invenzione Amalfitana, e le si appose tal
no-
me, perchè l'
ago ponendosi in un fluido vi
soprannotava
aggirandosi finchè quetamente al polo s' indirizzasse. Da
tal
voce dunque può essere derivato
ranuzzare, che qui
visi-
page: 58
- Che guardin bene la prigione,
- Che io non n'esca fore,
- Sì ardente è lo foco
-
60Che m'arde infra lo core.
- Voglio che l'amore mio canti,
- Di bella Druda si vanti,
- Di mio amore vo che s'amanti,
- E portine ghirlanda:
- Ch'io farò tanti sembianti,
- Quanti Amore comanda.
- Della primavera
- Ciascuna rivera
1
- S'adorna;
- Di quella, como
2 spera,
- D'amore vertue soggiorna
3
- In gioia manera
4
- Tuttora Imprimera
- Ritorna.
Transcribed Note (page 58):
bilmente suona
indirizzare a varie orecchie inquietamente
il
discorso. Tal crede essere l'Eruditissimo Accademico della
Crusca Sig. Dottore
Giovanni Lessi l'etimologia ed il signi-
ficato di tal vocabolo, che limpidamente e
concordemente
leggesi in due Codici, talchè non può sospettarsi
nè di
storpio, nè di scambio nella scrittura, e di cui
abbiamo
indarno cercata l'originazione nelle lingue sì antiche,
che
straniere, e ne'viventi dialetti d'Italia.
2
Riviera, campagna, contrada.
3
Come.
4
Ristora.
5
Maniera, piacevole.
page: 59
Note: Single vertical pencil lines in the left margin mark lines 10-12, 19-20, 24-25.
- Ed i' così fazzo
1,
-
10Che gioco e sollazzo;
- Per la più gioiosa,
- Che viva amorosa
- Piagente
2.
- Per ciò non golìo
3,
- Nè non disio
- Mai cosa tanto
- Vedere quanto
- Lo tuo chiaro visaggio
4,
- Rosa di Maggio,
-
20Colorita e fresca,
- Occhi hai fini
5;
- E non rifini
- Di gioie dare.
- Lo tuo parlare
- La gente innamora,
- Castella ed altura.
- Mercè, non incresca
- Se i' ho diporto
- In allegranza,
-
30Bela, per voi
- Ogni conforto
- Pose in prestanza
Transcribed Note (page 59):
1
Faccio.
2
Piacente.
3 Da
goliare per
golare,
cioè
agognare, appetire.
4
Viso.
5
Di tutta bellezza.
page: 60
Note: Single vertical pencil lines in the left margin mark lines 39-42, 47-48, and 51-53.
- La gio'
1 d' altroi
2.
- Cotanto porto
- Ricca speranza,
- Bella, di poi ch' alla verdera
- Riva d' Impremera
- Così fui conquiso di voi piagiente.
- Poi ch' in parlando
-
40Diceami infrattanto:
- Assai dona, quando
- Donna consente.
- Ed io lo 'ntesi,
- E non attesi
- Dove già dimora.
- Ed intesi,
- Sì compresi
- Grande bona ventura
- Là ond' eo aggio
-
50Lo coraggio
3.
- Tuttora gaudiosa
- Tuttora bella,
- Amore, Rosella,
- Col viso gioiosa.
- Occhi fere
4
- Guerrere
5,
- Che fere
Transcribed Note (page 60):
1
Gioia.
2
Alltrui.
3
Core.
4
Fieri.
5
Guerrieri, nemici.
page: 61
Note: Single vertical pencil lines in the left margin mark lines 63-70, 78-79, and 80-81.
- A guisa di ladrone;
- In guardare,
-
60Mostrare,
- E amare
- Mett' elli intenzione.
- E gli amanti,
- Che tanti
- Sembianti
- Fanno a chi li guarda.
- E non vede
- La Fede,
- E crede,
-
70Ed Amore la riguarda.
- E fa bene,
- Che 'n pene
- Li tene
- E metteli in tormento,
- All' Amore
- A tutt' ore,
- Dico, se fanno orgogliamento.
- Sento da voi, bella
- Rosa tenerella,
-
80Non mi si ribella
- Vostra amanza
1;
- Chiara stella,
- Bionda testa,
- Altra festa,
- Siavi 'n rimembranza
Transcribed Note (page 61):
1
Amore.
page: 62
Note: A single vertical line in the left margin marks lines 108-110.
- Lo diporto,
- Laond' io porto
- Gioia ed allegranza.
- Rinovella
-
90Mia più bella
- Gioia d' amore
- Fina, tu ch' avanze
- Per sembianze,
- Dell' altre Reina.
- Tien fallanza
- Prima credanza
1;
- Chè nessuna parte di bellezze,
- Nè d' altezze,
- Null' uomo può trovare,
-
100Nè tanta piagienza
2,
- Donna di valenza
3,
- Quanta per voi s' agienza
4.
- Donna di piagienza,
- Per voi sono gioioso
- Gaio ed amoroso.
- Viso prezioso,
- D' amore lezioso.
- Pregovi Donna mia,
- Per vostra cortesía,
-
110E pregovi che sia
Transcribed Note (page 62):
1
Credenza.
2
Piacenza, vaghezza, e bellezza.
3
Virtù, valore.
4
S' abbella, s' ingentilisce, piace.
page: 63
Note: Single vertical pencil lines in the left margin mark lines 111 and 120-129.
- Quello che lo core disía.
- Non fa bria
1,
- E tuttavía
- N' averò compagnía,
- Che di ciaschedun giorno
- Ritorno,
- Soggiorno
- D' amore mi trovo
- Sì ch' io poi rinovo.
-
120Di fino core
- A tutte l' ore
- Voglio a voi, Donna, seguire.
- A cui mi sono attenduto?
- A voi, Madonna,
- Cui diedi mia intendanza
2
- Quando ambodue stavamo in allegranza
- Alla dolce fera
- Prezioso più ch' . . . . .
- E che possa o . . . .
-
130Di tutte adornezze
- Tue bellezze
- Danno splendore,
- Stella d' albore
- Essere miratore
- Tanto tenga valore
- Nel vostro core.
Transcribed Note (page 63):
1
Misura
2
Intendenza.
page: 64
Note: Double horizontal lines in the left margin mark the opening of the lower poem.
- Lo mio valore
- Con voi si soggiorna,
- Ne ritorna
-
140Tanto innamorato.
- Tal è la speranza d' amore,
- Che l' adorna,
- Che non torna
- A cui s' è accomodato;
- Che mai non rimembra
- Le membra,
- Poichè con voi, Donna, sembra.
- Per la fera membranza
- Dello mio gran disío
- Malamente fallío
1,
- Che mi fece partire
- La gran gioia ch' avea.
- Ma senza dubitanza
2
- Lo mio Signor sentío
3,
- Allor che mi partío
4,
- Del mio pregio gradire,
-
10Che fallir non volea, nè non porea
5
Transcribed Note (page 64):
1 Cioè
fallii Salv.
2
Senza dubio Salv.
3 Cioè
sentii Salv.
4 Cioè
partii Salv.
5 Cioè
porìa Salv.
page: 65
- E non comportarìa
- La mia pena sapesse,
- Che tanto mi stringesse
- Quanto temesse della vita via
1.
- Perchè sì converrìa
- Che tal gioia si desse,
- Che s' altri la prendesse
- Dir non potesse che li fosse ria.
- Farò come l' augello
-
20Quando altre
2 lo distene
3,
- Che vive nella spene,
- La quale ha nello core,
- E non more sperando di campare:
- E aspettando quello,
- Viveraggio
4 con pene,
- Ch' io non credo aver bene:
- Tant' è lo fino amore,
- E 'l grande ardore ch'aggio di tornare
- A voi, Donna, d'amare,
-
30Di tutte gioi'
5 compita,
- Ch' avete la mia vita
- Di gio'
6 partita, e da rallegranza;
Transcribed Note (page 65):
1 Cioè
mi stringesse mortalmente Salv.
2 Cioè
altri Salv.
3
Distenere, ritenere, tener con violenza, dal Latino
di-
stinet
Salv.
4
Viverò
5
Gioie
6
Gioia.
page: 66
Note: Double horizontal lines in the left margin mark the opening of the poem. Single vertical
pencil lines in the left margin mark lines 14-19.
- E mille anni mi pare,
- Che fu la dipartita;
- E parmi la redita
1
- Quasi fallita per la disianza.
- Della mia disianza,
- Ch' ho penata ad avere,
- Mi fa sbaldire
2,
- Poi ch' i' n' ho ragione;
- Chè m' ha data fermanza
- Come possa compière
- Senza ogne cagione
- Alla stagione,
- Ch' io l' averò possanza
-
10Senza fallanza
- Vogliano le persone;
- Per cui cagione
- Facciamo membranza.
- A tuttor rimembrando
- Dello dolce diletto,
- Ched io aspetto,
- Sonne allegro e gaudente.
- Vaio
3 tardando,
- Che paura mi metto,
Transcribed Note (page 66):
1
Ritorno, reddire, dal Latino
redire Salv.
2
Allegrare, dal Provenzale Salv.
3
Vo C.V.
page: 67
Note: Single vertical pencil lines in the left margin mark lines 20-21, 22-23, 24-25, 26-27, and 42-46.
-
20Ed ho sospetto
- Della mala gente,
- Che per neiente
- Vanno disturbando,
- E rampognando
- Chi ama lealmente;
- Ond' io sovente
- Vado sospirando.
- Sospiro e sto in rancura,
- Ch' io son sì disioso.
-
30E pauroso
- Mi fate penare.
- Ma tanto m' assicura
- Lo suo viso amoroso,
- E lo gioioso
- Riso, e lo sguardare,
- E lo parlare
- Di questa Criatura,
- Che per paura
- Mi face penare,
-
40E dimorare:
- Tant' è fina e pura.
- Diviso m' ha lo core,
- E lo corpo ha 'n balìa,
- E tienemi in Milìa
3
- Forte incatenato.
- La fiore d' ogni fiore
- Prego per cortesìa
-
60Che più non mi sia
- Lo suo detto fallato,
- Nè disturbato
- L' Imperadore,
- Nè suo valore
- Non sia menovato,
- Nè abassato
- Per altro amadore.
Transcribed Note (page 68):
1
Offesi.
2
Che.
3
Nome di una Prigione Salv.
page: 69
DI GUIDO GUINICELLI
Transcribed Note (page 69):
Anno 1220.
- Lo fin pregio avanzato
- Ch'allo mio cor sarrea
1,
- Acciò come sarrea
2,
- Ch' ell' ha ogni valore
- In ver me ch'ho provato
- Per fino Amor sarrea,
- Che a dire non sarrea ,
- Tutto quanto valore.
- Perch' eo non vorrea dire
-
10Perchè m' incresce dire,
- Che non posso 'l meo core
- Dimostrare finero
3,
- Acciocchè non finèro
4 la mia
vita.
- La sua beltà piacente ,
- E il fine amor, ch' è puro ,
- In ver me che son puro
1,
-
30In lei tutta piagenza
2
- Regna pregio valente
- E valor ch' è non puro,
- Di gir sì alto puro :
- Tanta vi è piagenza
- Già per cui lo meo core
- Altisce in tal lucore
3 ,
- Che come salamandra
- S' alluma e 'n foco vive ,
- Sì in ogni parte vive lo meo core.
-
40 D' un'amorosa parte
- Mi vien voler che sole,
- Ch' è in ver me più sole
- Che non fa la Pantera ,
- Che usa in una parte
- Che levantisce 'l Sole
4,
- Che di più color suole
- Suo viso, che pantera .
Transcribed Note (page 70):
1
Pure, puramente dal Latino
pure Salv.
2
Piacere.
3
S' innalza in tal luce Salv.
4
Nella quale nasce il Sole.
page: 71
Note: Single vertical pencil lines in the left margin mark lines 53-54 and 57-59. A pencil cross in parenthesis marks the opening
of the lower poem.
- Ancora in voi spero
- Mercè, che non dispero,
-
50Perchè è in voi pietate
- Fin pregio, e ben volere
- Perchè a voi volere lo meo cor pare.
- Raddobla
1 canoscenza
- Che 'n voi tuttora mira,
- Che chiunque vo'
2 mira
- Non ha consideranza
- Ma avete ben saccenza
- Che chi voi serve e smira
3
- Non può fallir, se mira
-
60Vostra consideranza:
- Perch' eo non arò fallo,
- Perchè
4 eo dimori in fallo,
- Che già lunga speranza
- In voi d' amor che aggio,
- Ch non credo se aggi' altro in voi venire.
Impressa nella Rime Antiche, ma imperfettamente;
perchè ivi
incomincia alla quinta Strofa.
- Dare allegranza amorosa natura ,
- Senz'esser l' uomo a dover gioi'
3 compire,
- Inganno mi somiglia :
- Chè Amor, quand' è di propria ventura
- Di sua natura dovere a morire,
- Così gran foco piglia.
- Ed eo, che son di tale amor sorpriso,
-
20Tegnomi a grave miso,
- Ch' eo non so che
4 natura de' compire;
- Se non ch' audit'
5 ho dire
- Che quello è male e periglioso inganno,
- Ch' all' uomo a far diletta e porta danno.
- Sottile voglia vi porrìa mostrare
- Come di voi m'ha preso amore amaro.
Transcribed Note (page 72):
1
Lo intendimento Salv.
2
Mena
3
Gioia.
4
Ciò che, quid Salv.
5
Udito.
page: 73
Note: Single vertical pencil lines in the left margin mark lines 37, 40-42, an 43-46.
Manuscript Addition: Verso gli alpi / i Vau?
Editorial Description: Gabriele Rossetti's notation in margin at line 49
- Ma ciò dire non voglio ,
- Chè 'n tutte guise vi deggio laudare
- Perchè più dispietata ven dichiaro.
-
30 Se biasmo non ne coglio,
- Fiami forse men danno a sofferire ;
- Ch' Amor pur fa bandire ,
- Che tutta sconoscenza sia in bando;
- Solo ritrae 'l comando
- All' accusanza di colui ch' ha il male.
- Ma voi non biasmerìa; istia, se vale.
- Madonna, da voi tegno ed ho 'l valore.
- Questo m' avvene, stando a voi presente,
- Ch' eo perdo ogni vertute ;
-
40 Chè le cose propinque al lor fattore
- Si parton volentieri e tostamente
- Per gire u' son nasciute.
- Da me fanno partut'
1 e venno
2
in vui
- Là u' son tutte e piui
3.
- E ciò vedemo fare a ciascheduno,
- Ch' el si mette in comuno
4
- Molto più volentier tra gli assai boni.
- Che non stan sol, se in ria parte li poni.
- In quelle parti sotto tramontana
-
50 Sono li moti della calamita ,
Transcribed Note (page 73):
1
Partenza.
2
Vennono, vegnono Salv.
3
Più Salv. Bisc.
4
Comune.
page: 74
Note: A single vertical pencil line in the left margin marks lines 57-58.
Manuscript Addition: petra
Editorial Description: Gabriel Rossetti's note in the left margin, beside the word "petra," which is underlined in line 53.
- Che dan virtute all' a're
1
- Di trar lo ferro ; ma perch' è lontana
- Vuole di simil petra avere aita
- A farla adoperare ,
- Chè si dirizzi l' ago ver la stella .
- Ma voi pur sete quella ,
- Che possedete i moti del valore,
- Onde si spande amore;
- E già per lontananza non è vano,
-
60 Chè senz' aita adopera lontano .
- O Deo non so ch'eo faccia, nè in qual guisa,
- Che ciascun giorno conto all' avvenente
2
- E intender me non pare
- Chè in lei non trovo bona alcuna intisa
3
- Là ond' io ardisca a mandare umilmente
- A lei mercè chiamare.
- E saccio ch' ogni saggio eo porto fino
- D' amor, che m' ha in dimino
4 .
- Pare ch' ogni parola ch' eo fuor porto
-
70 Porti uno core morto ,
- Feruto alla sconfitta del meo core,
- Che fugge alla battaglia u' vince Amore
- Madonna, le parole ch' eo vi dico
- Mostrano che eo mi sia a dismisura
Transcribed Note (page 74):
1
Aere.
2
Alla ventura, conforme al Francese
a l'avenente Salv.
3
Intendenza Salv.
4
Dominio.
page: 75
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation drawn to the left side of “Madonna,
dimostrare”.
- D' ogni for falsitate
1;
- Nè in voi trovo mercè, ciò ch' eo
fatico,
- Nèpar che Amor por me possa a drittura
2
- In vostra potestate;
- Nè posso unqua sentire onde m'avvene;
-
80Se non ch' io penso bene,
- Che amor non porrìa avere in voi, Amanza.
- E credolo in certanza
3
- Ch' ello a voi dica; tiello innamorato,
- Chè alla fine poi more; e disamato.
- D' ora in avanti parto lo cantare
- Da me, ma non l' amare;
- E stia ormai in vostra provedenza
- Lo don di benvolgienza;
- Chè i' credo aver per voi tanto cantato:
-
90Se ben si paga, molto è l' acquistato.
- Madonna, dimostrare
- Vi vorria com' eo sento
- La grave pena, che per voi sostegno,
- Da poi che mi fa stare
- A voi fedel servente
Transcribed Note (page 75):
1 Cioè
fuor d' ogni falsitate Salv.
Bisc.
2
Giustizia Salv.
3
Per certo, in fede mia Salv.
page: 76
Note: A single vertical pencil line in the left margin marks lines 6-23. Another vertical pencil line is added to emphasize lines
15-20.
- Amor, vedendo 'l vostro viso clero
1 ,
- Di cui amico vero
- Credea esser temente;
- Però ch' Amor sovente
-
10Suol, per servir, gli amanti meritare
2
- E s' eo per aspettare
- Di servir fedelmente
- Mi trao'n inganno, mettrommi
3 in dispero
4
- Ed arò a consumare
5
- Com' uom d' amor perdente ,
- Che si distrugge, come al foco cero;
- Cà eo non ho sentero
6
- Di Salamandra neente,
- Che nello foco ardente
-
20Vive; e a me convien morte pigliare.
- S' eo moio, Donna, a biasmare
- Credo v' arà la gente ;
- Però sacciate che 'n tal guisa pero,
- Com' uom ch' è in lo mare
- E la Serena
7 sente
- Quando fa dolce canto, ch è sì fero;
Transcribed Note (page 76):
1
Chiaro Salv.
2
Premiare , rimeritare Salv.
3
Mi metterò, metterommi Salv.
4
In disperazione Salv.
5 Cioè
a consumarmi Salv.
6
Sentimento, natura Salv.
7
Sirena; il nostro popolo usa anch' oggi dirla
Serena Salv.
page: 77
- E l' uom ch' è piacentiero
1
- Dello canto piacente
- Si fa 'n ver lei
2 parvente
3,
-
30E la Serena ancidelo in cantare.
- Oi lasso sì empiamente
- Sono feruto d' uno dardo intero ,
- Ciò è il vostro guardare ,
- Che sì amorosamente
- Mi dimostraste, ch' ora m' è guerrero
4.
- E sì como
5 sparviero
- Posso dir veramente,
- Che io sono preso malamente,
- Quando l'augello vede cimbellare
6.
-
40Però san
7 dimorare ,
- Canzonetta piacente
- Va, dì a Madonna esto motto vertiero
8
- Como non può avanzare
- La beltà lungamente
- Se pietà non l'adduce primero
9.
Transcribed Note (page 77):
1
Che sente piacere , che si compiace
2 Cioè
verso la Sirena Salv.
3
Visibile; cioè
si mostra a lei, si accosta a lei
visibili-
mente.
4
Guerriero, cioè
nemico alla Provenzale Salv.
5 Dal Latino,
sic quomodo; noi
siccome
Salv.
6
Zimbellare Salv.
7
Sanza, senza, dal Francese
sans Salv.
8
Veritiero Salv.
9 Cioè
primieramente da Latino
primo, e conforme allo
Spagnolo
primero Salv.
page: 78
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation drawn to the left of “Contra lo meo
volere”.
- Ed io pietanza chiero,
- E ritorno temente
- Al vostro suon frangente,
- Sì com' uomo , ch' è lasso di cacciare.
- Contra lo meo volere
- Amor mi face amare
- Donna di grande affare, troppo altera.
- Perchè lo meo servère
1
- Non mi porìa aiutare
- Ver lo suo disdegnare; tant' è fera.
- E la sua fresca cera
- Già d' amar non si dotte
2;
- E 'l giorno non ha notte
-
10Là do'
3 par
4; donqua
se aggio provato
- Li affanni e li martire,
- Ch' Amor mi fa sentire, a cui son dato,
- Amor, prend' eo comiato, e vuo' partire.
- Quando fra dui amanti
- Amore ogualemente
2
- Si mostra benvogliente , nasce e vene.
-
30Di quello amore, manti
3
- Piaceri ond' uomo sente ,
- Gioia
4 lo cor; parvent' è tutto bene
5;
- Ma s' ello pur si tene
- Ad uno, e l'altro lassa.
- Chi desperando atassa
6, è sofferente
- Del mal d' amor gravoso.
- Pieno di disianza,
- Eo vivo 'n disperanza vergognoso,
- Ch' eo son dottoso d' ogni fina amanza.
-
40Sì com' uomo distretto,
- Che non puote fuggire,
Transcribed Note (page 79):
1
Poichè Salv.
2
Egualmente Salv.
3
Molti Salv. cioè
onde, dal
quale l'uomo sente molti piaceri.
4 Da
gioiare, gioire, per
godere.
5 Cioè
gode tutto il bene apparentoe,
sensibile di quell' amore.
6
Quegli, cui Amore atassa, cioè
turba, travaglia,
di-
sperandolo, soffre ec.
page: 80
Note: A single vertical line in the left margin marks line 61, “Che foco mi
travaglia, e non si spegna”.
- Conveneli seguire l' altrui voglia,
- Mi tene Amore astretto,
- Che mi face servire,
- E amando gradire ù' pur m' orgoglia
- Madonna, che mi spoglia
- Di coraggio e di fede .
- Ma s' ello val mercede consentire
- Tutto lo meo corrutto
1 ,
-
50Ch' eo ragiono, è dolzore,
- Ma
2 più l'affa
3
onore, se a postutto
4
- Mi tornasse in disdutto di bon core.
- Ahi piacente persona,
- Ciera allegra e benegna,
- Di tutte altezze degna e d' onore,
- Ciascun uomo ragiona:
- Quella donna disdegna,
- Che mercede non degna ed amore.
- Donqua vostro valore,
-
60E mercede mi vaglia,
- Che foco mi travaglia, e non si spegna
5
- E vostra conoscenza
- Ver me d' amor s' infiame
6 ,
- E assai mi richiame benvoglienza,
- Avendo al cor sofferenza ch' io l' ame.
Transcribed Note (page 80):
1
Cruccio Salv.
2 Per
se non che.
3
Gli si conviene onore , se ec.
4
Al postutto, al tutto , in tutto e por tutte.
5 Cioè
spegne da
spegnare
Salv.
6
S' infiamme, s' infiammi.
page: 81
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation drawn to the left of the first line on the page.
Note: Single vertical pencil lines in the left margin mark lines 66-76, 77-79, and 86-87.
- Con gran disío pensando lungamente
- Amor che cosa sia,
- E donde, e come prende movimento,
- Deliberar mi pare infra la mente
-
70Per una cotal via,
- Che per tre cose sente compimento;
- Ancorch' è fallimento
- Volendo ragionare
- Di così grande affare;
- Ma scusami che eo sì fortemente
- Sento li suoi tormenti, ond'io mi doglio.
- E' par che da verace piacimento
- Lo fino
1 amor discenda ,
- Guardando quel ch' al cor torni piacente;
-
80Che poi ch' uom guarda cosa di talento
- Al cor pensieri
2 abb' enda
3
- E cresce con disío immantinente ;
- E poi dirittamente
- Fiorisce, e mena frutto .
- Però mi sento isdutto
4:
- L'amor crescendo mess' ha foglie e fiore;
- E ven
5 lo tempo, e 'l frutto non ricoglio.
- Di ciò prender dolore deve e pianto
- Lo core innamorato,
Transcribed Note (page 81):
1
Perfetto.
2
Pensiere Salv.
3
Enda per
ende, indi, ne, cioè
ne abbia.
4 Cioè
sdutto, da
sdurre,
deviare,
Salv.
5
Viene.
page: 82
Note: A vertical pencil line in the left margin marks lines 101-103.
-
90E lamentar di gran disavventura :
- Perocchè nulla cosa
1 all' uomo
è tanto
- Gravoso riputato,
- Che sostenere affanno e gran tortura
- Servendo per calur'
2 d' esser mertato
3 ,
- E poi lo suo pensato
4
- Non ha compita la sua disianza ,
- E per pietanza
5 trova pur
6
orgoglio;
- Orgoglio mi mostrate, Donna fina,
- Ed io pietanza chero
-
100A voi cui tutte cose al mio parvente
7
- Dimorano a piacere; a voi s' inchina
- Vostro servente, e spero
- Ristauro
8 aver da voi, donna valente:
- Chè avvene spessamente
- Che 'l bon servire a grato
- Non è rimeritato,
- Allotta
9 che 'l servente aspetta bene,
- Tempo riven
10 che merita ogni scoglio .
Transcribed Note (page 82):
1
Nulla cosa, cioè
nulla , niente Salv.
2
Calura, cioè
ardore , brama .
3
Premiato
4
Pensiero , pensamento .
5
Pietà.
6 Cioè
o solamente dal Latino
pure, o pretto Salv.
7 Dal Latino barbaro
meo videri, cioè
a mio parere Salv.
8
Ristoro.
9
Allora.
10
Riviene.
page: 83
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation marking the first line of the poem. A single vertical line marks lines 1-3.
- In quanto la natura
- E 'l fino insegnamento
- Han movimento dello senno intero,
- Ond' ha più dirittura
- Lo gran conoscimento
- Da movimento o da natura, chero
1
- Se , la gran conoscenza,
- Dicess' uom per ventura ,
- Che vien più da natura
-
10Direbbe fallimento
2;
- Chè nessuna scienza
- Senz' ammaestratura
- Non saglie in grande altura
- Per proprio sentimento ;
- Ma per lo nodrimento
- Uom cresce in conoscenza,
- Che dà valenza , d' ogni gio' compita
- Poi ha compimento
- Di bene in tal sentenza
-
20Senza fallenza
3 persona nodrita .
- Adunqua perchè 'l senno
- E la natura insieme
- Vivano ad una speme.
- In un sentire stando,
Transcribed Note (page 83):
1
Cerco.
2
Fallo, errore.
3
Senza fallo; certamente.
page: 84
Editorial Description: Two small vertical pencil lines mark lines 25 and 29.
- Com' adoven
1 d' un legno
- Ch' a dui nomi s' attene
2 ,
- E pur una cosa ene
3,
- Lo subbietto guardando.
- Però provedimento
-
30Di conquistar convene
- Valor di bene, cioè conoscenza
- Se lo cominciamento
- Perseveranza tene
4
- Cert' è che vene
5a fino sua sentenza
- E la perseveranza
- Si manten
6 per soffrire ,
- Ond' e' vuole ubbidire,
- Ed ogni bene avanza
7.
- Adunqua, per certanza
8,
-
40Non si porìa compire
- Senza lo sofferire
- Alcuna incomincianza.
Transcribed Note (page 84):
1
Addivieue Salv.
2
S' attiene.
3
È.
4
Tiene.
5
Viene.
6
Mantiene.
7
Cresce.
8
Per certo, certamante
page: 85
Editorial Description: A single vertical pencil line in the left margin marks lines 1-12.
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation drawn to the left of the first line, “Donna , l' amor mi
sforza”.
Impressa nella Bella Mano.
- Donna , l' amor mi sforza,
- Ch' eo vi deggia contare
- Com' eo son 'namorato
- E ciascun giorno inforza
- La mia voglia d' amare:
- Pur foss' eo meritato
1.
- Sacciate in veritate,
- Che sì preso è il meo core
- Di voi, incarnato Amore,
-
10Che more di pietate ,
- E consumar lo fate
- In gran foco e in ardore.
- Nave, ch' esce di porto
- Con vento dolce e piano,
- Fra mar giunge in altura ;
- Poi vien lo vento torto ,
- Tempesta e grande affanno
- Le adduce la ventura;
- Allor si sforza molto
-
20Come possa scampare,
- Che non perisca in mare.
- Cosi l' Amor m' ha colto ,
- E di buon loco tolto,
- E messo a tempestare.
Transcribed Note (page 85):
1
Rimeritato Bisc.
page: 86
- Madonna, udit' ho dire
- Che in aere nasce un foco
- Per rincontrar de' venti;
- Se non more al venire
- In nuvoloso loco,
-
30Arde immantinenti
- Ciò che ritrova loco
1.
- Così le nostre voglie ,
- Per contraro
2 a s' accoglie,
- Onde mi nasce un foco ,
- Lo qual s' estingue un poco
- Per lagrime e per doglie.
- Greve cosa è servire ,
- Signor contra talento,
- E sperar guiderdone
-
40E mostrare in parire
3
- Che sia gioia il tormento
- Contra sua opinione.
- Dunque si de' aggradire,
- Se eo voglio ben fare,
- E ghirlanda portare
- Dello vostro orgoglire;
- Che s' eo voglio ver dire ,
- Credo dipinger l' a're
4.
Transcribed Note (page 86):
1 Cioè
quivi Salv. Bisc.
2
Contrario.
3
Parere.
4
Aere, aria.
page: 87
Manuscript Addition: Dante in
Vulg : Elog: / ascribes this canzone to / Cino da
Pistoia.
Editorial Description: Pencil notation written in the right margin, above the opening of the lower poem.
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation drawn next to “Avvegna ched eo m' aggio più per
tempo” and above a vertical line.
Note: A single vertical line in the left margin marks lines 1-8 of the lower poem. Double
horizontal lines in the right margin mark the first line of the lower poem, “Avvegna ched eo m' aggio
più per tempo”
- A pinger l' aer son dato,
-
50Poichè a tal son condutto:
- Lavoro, e non acquisto;
- Lasso, non ben fatato
1
- L' Amor mi ci ave addutto:
- Coloro l' ametisto.
- Oimè dolente e tristo,
- Perchè fu' eo sol nato
- A stare innamorato?
- Poi
2 Madonna m'ha visto,
- Meglio è ch' eo mora in quisto
3;
-
60E sia suo lo peccato.
Impressa nell' Allacci.
- Avvegna ched
4 eo m' aggio più per tempo
- Per voi richiesto pietade ed amore
- Per confortar la nostra grave vita;
- Non è ancor sì trapassato il tempo,
- Che 'l mio sermon non trovi il vostro core
- Piangendo star con l' anima smarrita,
- Fra se dicendo, già s' eri in ciel gita,
- Beata gioglia
5, ch' uom chiamava, o me
Transcribed Note (page 87):
1
Con cattivo destino.
2
Poichè.
3
Questo.
4
Che.
5
Gioia Salv.
page: 88
Manuscript Addition: ? il Corso, l'una nel Cielo, e l'altro nella
Editorial Description: Gabriele Rossetti's note at the top of the page
Manuscript Addition: Anima
Editorial Description: Gabriele Rossetti's note in left margin of line 14
Manuscript Addition: A line is / evidently / wanting here.
Editorial Description: “ Chè in” is heavily underlined, and DG Rossetti's
pencil notation written to the left
Note: Double vertical lines in the left margin mark lines 15-27. Single vertical lines mark
lines 9-14 and 28-31.
- Lasso, e quando, e come
-
10Vedervi potrò io visibilmente?
- Sì ch' ancora a presente
- Vi posso fare di conforto aita.
- Donque m' odite, poi ch' io parlo a posta
- D' amor alli sospir
1ponendo sosta
2.
- Noi provamo che in questo cieco mondo
- Ciascun si vive in angosciosa doglia
- Chè in ogni avversità ventura il tira;
- E va nel ciel, dov' è compita gioglia ,
- Gioglioso
3 il cor, fuor di corrotto
4 e d' ira
-
20Or donqua di che il vostro cor sospira,
- Che rallegrar si de' del suo migliore?
- Che Dio, nostro Signore,
- Volse di lei, com' avea l' Angel detto,
- Fare il cielo perfetto.
- Per nova cosa ogne Santo la mira,
- Ed alla sta davanti alla Salute
5,
- Ed in ver lei parla ogni virtute
6.
- Di che vi stringe il cor pianto ed angoscia,
- Che dovreste d'amor sopraggiore,
-
30Che avete in ciel la mente e l' intelletto?
- Li vostri spiriti trapassar da poscia
7
Transcribed Note (page 88):
1
Sospiri d' amore, cioè
amorosi Salv.
2
Quiete, posa.
3
Gioioso.
4
Cruccio, lutto Salv.
5
A Dio.
6
Virtutes Angelorum Salv.
7
Da poi Salv.
page: 89
Note: Single vertical lines in the left margin mark lines 32-41 and 42-53.
- Per sua virtù nel ciel : tal è il desire,
- Che Amor lassù li pinge per diletto.
- O uomo saggio, o Dio, perchè distretto
- Vi tien rosi l'affannoso pensiero?
- Per suo onor vi chero
- Che all'egra mente prendiate conforto
- Nè aggiate più cor morto ,
- Nè figura di morte in vostro aspetto.
-
40 Perchè
1 Dio l' aggia allocata fra i
suoi,
- Ella luti' ora dimora con voi.
- Conforto già, conforto l'Amor chiama,
- E Pietà prega, per Dio, fate resto
2.
- Or v' inchinate a sì dolce preghiera;
- Spogliatevi di questa vesta grama,
3
- Da che voi sete per ragion richiesto.
- Chè l'uomo per dolor more e dispera.
- Com'
4 voi vedreste poi la bella ciera,
- Se v' accogliesse morte in disperanza ?
-
50 Di sì grave pesanza
- Traete il vostro core ormai, per Dio,
- Chè non sia così rio
- Ver l' alma vostra , che ancora spera
Transcribed Note (page 89):
1
Con tutto che, tutto chè Salv.
2 Cioè
restate di piangere Salv.
3
Gramaglia Salv.
4
Come; vuol dire,
come vedreste la
vostra donna; se
moriste voi per disperazione non potreste esser salvo, e
ve-
derla
Salv.
page: 90
Note: Single vertical lines in the left margin marks lines 54-55 and 56-69.
- Vederla in cielo, e star nelle sue braccia;
- Donque di spene confortar vi piaccia.
- Mirate nel piacer, dove dimora
- La vostra Donna, ch' è in ciel coronata
- Ond' è la vostra spene in paradiso.
- E tutta santa ormai vostra memora
1
-
60Contemplando nel ciel mente locata
2,
- Lo core vostro , per cui sta diviso,
- Che pinto tene in sì beato viso;
- Secondo ch' era qua giù meraviglia,
- Così lassù somiglia;
- E tanto più, quanto è me'
3
conosciuta.
- Come fu ricevuta
- Dagli Angioli con dolce canto e riso,
- Li spirti vostri rapportato l' hanno,
- Che spesse volte quel viaggio fanno.
-
70 Ella parla di voi con li Beati,
- E dice loro : mentre ched io fui
- Nel mondo , ricevei onor da lui,
- Laudando me ne' suoi detti laudati.
- E prega Dio, lo Signore verace ,
- Che vi conforti sì, come vi piace.
Transcribed Note (page 90):
1
Memoria Salv.
2 Cioè
contemplando una mente, un' anima
locata nel cielo.
3
Meglio.
page: 91
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation drawn in the left margin, marking the opening line of the poem, “Al cor gentil ripara sempre
Amore”
Impressa nelle Rime Antiche.
- Al cor gentil ripara sempre Amore,
- Come l'augello in selva alla verdura
- Ne fe' Amor, anti
1 che gentil core,
- Nè gentil cor, anti che Amor, Natura
- Chè adesso
2 com' fu il Sole
- Sì tosto lo splendore fu lucente,
- Ne fu davanti il Sole.
- E prende Amore in gentilezza loco,
- Così propriamente,
-
10Come calore in clarità
3 di foco.
- Foco d'amore in gentil cor s'apprende,
- Come virtute in pietra preziosa;
- Chè dalla stella valor non discende,
- Anzi
4 che il Sol la faccia gentil cosa;
- Poi che n'ha tratto fuore
- Per sua forza lo Sol ciò che li è vile
- La Stella i
5 dà valore.
- Così lo cor, ch' è fatto da natura
- Schietto, puro, e gentile,
-
20Donna, a guisa di stella, lo innamora.
- Amor per tal ragion sta in cor gentile,
- Per qual lo foco in cima del doppiero.
Transcribed Note (page 91):
1
Avanti.
2
Subito Bisc.
3
Chiarezza .
4
Avanti, prima
5 Cioè
li per
le, come
nel verso antecedente.
page: 92
Note: The first “o” of the final word in the line 32 has been crossed out, and
an “a/” written to the right of the line. Also, a single vertical line in
the left margin marks lines 41-46.
- Isplende al suo diletto, chiar, sottile;
- Non li staria altrimenti; tanto è fero.
- Così prava natura
- Ricontra Amor, come fa l'acqua il foco
- Caldo per la freddura.
- Amore in gentil cor prende rivera,
1
- Per suo consimel
2 loco,
-
30Com' diamante del ferro in la miniera.
- Fere lo Sol lo fango tutto 'l giorno;
- Vile riman, nè il Sol perde colore;
- Dice uom altier; gentil per schiatta torno;
- Lui sembro
3 al fango, al Sol gentil valore:
- Chè non de' dare uom fe
- Che gentilezza sia fuor di coraggio
4
- In degnità di Re,
- Se da virtute non ha gentil core;
- Com' acqua porta raggio;
-
40Ma il Ciel riten le stelle e lo splendore.
- Splende in la intelligenzia dello Cielo
- Deo Creator, più ch' a' nostr' occhi il Sole
- Ella intende 'l suo fattor oltra 'l velo;
- E 'l Ciel, a lui vogliendo obedir, cole
- E consegue al primero
- Del giusto Dio beato compimento,
Transcribed Note (page 92):
1
Stanza, contrada.
2
Consimile.
3
Somiglio .
4
Del cuore, dell' anima.
page: 93
Note: A single vertical line in the left margin marks lines 47-60. Double horitzontal lines in the right margin mark the opening
of the lower poem.
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation marks the opening of the lower poem.
- Così dar dovrìa il vero
- La bella Donna, che negli occhi splende,
- Del suo gentil talento
-
50A chi amar da lei mai non disprende.
1
- Donna, Dio mi dirà, che presumisti
2?
- Stando l'anima mia a lui davanti;
- Lo ciel passasti, e in fino a me venisti
- E desti in vano amor me per sembianti;
- Chè a me convien la laude
- E alla Reina del reame degno,
- Per cui cessa ogne fraude.
- Dir li potrò: tenea d'Angel sembianza,
- Che fusse del tuo regno;
-
60Non mi fu fallo, se in lei posi amanza.
3
Impressa nella Scelta di Rime Antiche pubblicate in Firenze
dal chiarissimo Sig. Abate Luigi Fiacchi.
- Tegno di folle impresa, allo ver dire,
- Chi s'abbandona ver troppo possente,
- Sì come gli occhi miei, che fer rismire
4
- In ver di quelli della più avvenente.
- Che sol per lor son vinti
Transcribed Note (page 93):
1
Disapprende, disimpara.
2
Presumesti.
3
Amore.
4
Risguardi, da
rismirare.
page: 94
Note: A single vertical line in the left margin marks lines 21-28.
- Senza ch'altre bellezze lor dien forza,
- Ch'a ciò far sono spinti:
- Sì come gran baronìa di signore;
- Quando vuole usar forza
-
10Tutta s'appresta in donarli valore.
- Di sì forte valor lo colpo venne,
- Che gli occhi nol ritenner di neente,
- Ma passò dentr' al cor, che lo sostenne,
- E sentissi piagato duramente;
- E poi gli rendè pace,
- Sì come troppo aggravata cosa,
- Che pons' in letto e giace,
- Ed ella non si cura di neente,
- Ma vassen disdegnosa
-
20Che si vede alta e bella ed avvenente.
- Ben si può tener alta quanto vuole;
- Chè la più bella donna è che si trove;
- Ed infra l' altre par lucente sole,
- E falle disparere a tutte pruove:
- Chè in lei enno
1 adornezze
- Gentilezze, savere, e bel parlare,
- E compiute bellezze;
- Tutto valor in lei par che si metta.
- Posso in breve contare:
-
30Madonna è delle donne gioia eletta.
- Amor m' ha dato a Madonna servire:
- O voglia io o non voglia, così este;
- Nè saccio certo ben ragion vedere
- Di come sia caduto a 'ste tempeste.
- Da lui non ho sembiante,
3
- Ed ella non mi fa vista amorosa,
- Perch'eo divenga amante,
- Se non per dritta forza di valore,
- Che la renda gioiosa
-
50Onde mi piace morir per suo amore.
Transcribed Note (page 95):
1
D' intorno.
2
Invidia.
3
Segno.
page: 96
Note: The ornamental capital letter that begins the poem appears to be an "I" instead of
an "L".
Questa Canzone fu impressa dal Pilli sotto il nome di
Cino da Pistoja.
Nella Raccolta delle Rime antiche
impressa in Venezia l' anno 1740 fu tolta a
Cino,
e data a Dante- Il Professor Ciampi l' ha restituita a
Cino. Non si allega
Codice, il quale o all' uno o
all' altro di loro l' attribuisca . Frattanto l' antico
Codice Vaticano 4823, che s' intitola ricopiato
dall'antichissimo Codice 3793,
l' assegna a Guido
- I a bella stella, che il tempo misura.
- Sembra la donna, che m'ha innamorato,
- Posta nel ciel d'amore.
- E come quella fa di sua figura
- A giorno a giorno il mondo alluminato,
- Così fa questa il core
- Delli gentili, e di quei ch' han valore,
- Col lume, che nel viso le dimora;
- E ciaschedun l'onora,
-
10 Però che vede in lei perfetta luce,
- Per la qual nella mente si conduce
- Piena virtude a chi se n'innamora.
- E quest' è, che colora
- Quel ciel d' un lume, ch' alli buoni è duce
- Con lo splendor, che sua bellezza adduce.
- Da bella donna, più ch'io non diviso,
- Son io partito innamorato tanto,
- Quanto conviene a lei.
- E porto pinto nella mente il viso,
-
20 Onde pur cade il doloroso pianto,
- Che fanno gli occhi miei.
page: 97
- O dolce donna, luce, ch'io vedrei,
- Se fossi là dond'io mi son partito
- Dolente, sbigottito.
- Dice, tra se piangendo il cor dolente:
- Più bella assai ti porto nella mente,
- Che non sarà nel mio parlare udito;
- Perch'io non son fornito
- D'intelletto a parlar sì altamente,
-
30 Nè a pianger lo mio mal perfettamente.
- Da lei si move ciascun mio pensiero
- Perchè l' anima ha preso qualitate
- Di sua bella persona.
- E viemmi di vederla un desidero
1
- Che mi reca il pensier di sua beltate,
- Che la mia voglia sprona
- Pur ad amarla; più non m' abbandona,
- E fallami
2 chiamar senza riposo.
- Lasso, morir non oso,
-
40 E la vita dolente in pianto meno.
- Non mel voglio però tenere ascoso
- Ch'io ne farò pietoso
- Ciascun, cui tiene il mio Signore a freno,
- Per tutto ch'
3 io ne dica alquanto meno.
-
60 L' innamorata mia si fugge
- Dietro al disio , che a Madonna mi tira ,
- Senza niun ritegno ;
- E il grande lacrimar, che mi distrugge,
- Quando mia vista bella donna mira,
- Diviene assai più pregno.
- Nè saprei io dir qual io divegno,
- Ch' io mi ricordo allor com' io vedia
2
- Talor la donna mia .
- E la figura sua, ch'io dentro porto,
-
70 Surge sì forte, ch' io diveguo morto:
- Ond' io lo stato mio dir non potrìa,
- Lasso! ch' io non vorria
Transcribed Note (page 98):
1
Ammorza, estingue.
2
Vedea, vedeva
page: 99
Manuscript Addition: religiosa
Editorial Description: Gabriele Rossetti's notation at right margin of line 3, glossing the word
“pietosa”
- Giammai trovar chi mi desse conforto
- Finchè io sarò dal suo bel lume scorto
1.
- Tu non se' bella, ma tu sei pietosa,
- Canzon mia nova, e cotal te n' andrai
- Là dove tu sarai
- Per avventura da mia donna udita.
- Parlerai riverente e sbigottita,
-
80 Pria salutando, e poi sì le dirai;
- Com'io non spero mai
- Di più vederla anzi la mia finita
2,
- Perch' io non credo aver sì lunga vita.
Transcribed Note (page 99):
1 Cioè
veduto C. V.
2
Il mio fine.
page: 100
Note: Double horizontal lines in the left margin mark the opening of the sonnet.
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation appearing next to “Chi”in the first line.
- Chi vedesse a Lucia un var
1 cappuzzo
- In co'
2 tenere, e come la sta gente
3,
- Non ha uom di qua in terra d'Abruzzo,
- Che non innamorasse coralmente.
- Par Sirolina, figliuola d'un Tuzzo
- Della Magna o di Francia veramente:
- E non si batte co'
4 di serpe muzzo,
- Come fa lo meo cor sì spessamente
- Di prender lei a forza oltre a suo grato,
-
10E basciarle la bocca e 'l bel visaggio,
- E gli occhi suo' ch'en
5 due fiamme di fuoco.
- Ma pentomi però che m'ho pensato,
- Ch' esto fatto porrìa portar dannaggio,
- Ch'altrui dispiacerìa forse non poco.
Transcribed Note (page 100):
1
Varo, vario.
2
Capo
3
Gentile.
4
Capo.
5
Enno, sono.
page: 101
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation in the left margin appearing above “O caro” in the first line .
A FRA GUITTONE
- O caro Padre meo, di vostra laude
- Non bisogna ch' alcun uomo s' embarchi;
- Chè in vostra mente entrar vizio non aude
1,
- Che fuor di se vostro saver non l' archi .
- A ciascun reo sì la porta, e l' aude
2,
- Che sembra più via che Venezia marchi,
- Entr' a' gaudenti ben' vostr' alma gaude.
- Che al me' parer li galdj
3 han sovra l'archi.
- Prendete la canzon, la qual io porgo
-
10Al saver vostro che l' aguinchi
4 e cimi:
- Chè a voi 'n ciò solo, com'a Mastr' accorgo
5;
- Ch' ell'è congiunta certo a debel
6vimi
7:
- Però mirate
8, di lei ciascun borgo
- Per vostra correzion lo vizio limi.
Transcribed Note (page 101):
1
Osa.
2
Ode.
3
Gaudj.
4
Avvinchi.
5
Accorro Salv.
6
Debili.
7
Legami, dal Latino
vimen.
8Cioè
mirate che.
page: 102
Impressa nella scelta di Rime Antiche pubblicate
in Firenze.
- Pure a pensar mi par gran maraviglia,
- Come l'umana gente è sì smarrita,
- Che largamente questo mondo piglia,
- Come regnasse qui senza finita
1.
- E d' adagiarsi ciascun s'assottiglia,
- Come non fusse mai più altra vita;
- Poi vien la morte e ogni cosa scompiglia,
- E tutta sua 'ntenzion li vien fallita.
- E sempre vede l'un l'altro morire,
-
10E vede ch'ogni cosa muta stato,
- E non si sa il meschino rinvenire.
- E però credo, solo che il peccato
- Acceca l'uomo, e sì lo fa finire,
- Che vive come pecora nel prato.
Transcribed Note (page 102):
1
Fine Bisc.
page: 103
Note: Double horizontal lines in the right margin mark the opening of the sonnet.
Impressa nella suddetta Scelta di Rime Antiche.
- Sì son io angoscioso e pien di doglia,
- E di molti sospiri e di rancura,
- Che non posso saper quel che mi voglia,
- Nè qual possa esser mai la mia ventura.
- Disnaturato son come la foglia,
- Quando è caduta della sua verdura;
- E tanto più ch' è 'n me secca la scoglia
1
- E la radice della sua natura.
- Sì ch' io non credo mai poter gioire,
-
10Nè convertire mia disconfortanza
- In allegranza di nessun conforto.
- Soletto, come tortora vo' gire,
- Sol partire mia vita in disperanza,
- Per arroganza di così gran torto.
Transcribed Note (page 103):
1
Scorza, buccia. Bisc.
page: 104
Impressa nella suddetta Scelta di Rime Antiche.
- Fra l'altre pene maggior credo sia
- Por la sua liberiate in altrui voglia;
- Lo saggio dico pensa prima via
1
- Di gir che vada, che non trovi scoglia
2.
- Uomo, ch' è preso, non è in sua balìa;
- Conveneli ubbidir, poi
3 n'aggia doglia:
- Chè a uccel lacciato dibattuta
4
è ria,
- Chè pur lo stringe, e di forza lo spoglia.
- In pace dunque porti vita serva
-
10Chi da signore alcun merito vuole,
- A Dio via più che volontate chere
5.
- E voi, Messer, di regola conserva,
- Pensate allo proverbio, che dir suole,
- A buon servente guiderdon non pere.
Transcribed Note (page 104):
1
Prima via, cioè
anzi tratto Bisc.
2
Scoglio.
3
Benchè Bisc.
4
Dibattimento; vuol dire
perchè all' augello, preso
al
laccio, il dibattersi fa danno, e lo stringe, e li to-
glie le forze.
Bisc.
5 Cioè
chiede a Dio assai più altre
cose, che libertà
.
page: 105
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation appearing above “Ch' i' core” in the first line
and on the left side of the page.
Note: Double vertical lines in the left margin mark lines 7-8, 9, and 12-14.
Impressa nella suddetta Scelta di Rime Antiche.
- Ch' i' core avessi mi potea laudare
1
- Avanti, che di voi fossi amoroso;
- Ed or son fatto, per troppo adastare
2
- Di voi e di me fero ed orgoglioso
- Che sovent' ore
3 mi fa svariare
4
- Di ghiaccio in foco, e d' ardente geloso,
- E tanto mi profonda nel pensare,
- Che vivo sembro, e morto sto nascoso.
- Ascosa morte porto in mia possanza ,
-
10E tale inimistate aggio col core,
- Che sempre di battaglia mi minaccia.
- E chi ne vuole aver ferma certanza,
- Risguardimi; se sa legger d'amore,
- Ch' i' porto morte scritta nella faccia.
Transcribed Note (page 105):
1
Vantare Bisc.
2
Trattenermi.
3
Sovente, spesso, come
tutt' ore, tuttora.
4
Cangiare.
page: 106
Impressa nella suddetta Scelta di Rime Antiche.
- Gentil Donzella, di pregio nomata,
- Degna di laude e di tutto l' onore,
- Che par di voi non fue ancora nata,
- Nè sì compita di tutto valore.
- Pare che in voi dimori ogni fiata
- La Deità dell' alto Dio d'Amore;
- Di tutto compimento sete ornata
- E di adornanza, e di tutto bellore,
- Che 'l vostro viso dà sì gran lumera
1,
-
10Che non è donna, ch' aggia in se beltate,
- Che a voi davanti non s'oscuri in cera
2.
- Per voi tutte bellezze so'
3 affinate,
- E ciascun fior fiorisce in sua maniera
- Lo giorno quando voi vi dimostrate.
Transcribed Note (page 106):
1
Luce, splendore.
2
In viso.
3
Sono Bisc.
page: 107
Impressa nella Rime Antiche, e nella Bella Mano.
- Lamentomi di mia disavventura,
- E d' un contrarioso distinato
1,
- Di me medesmo, ch' amo for misura
2
- Una donna, da cui non sono amato.
- E dicemi speranza, sta alla dura
3,
- Non cessar mai per reo sembiante dato;
- Chè molto amaro frutto si matura,
- E divien dolce per lungo aspettato
4
- Dunque creder vogl' io alla speranza;
-
10 Credo che mi consigli lealmente,
- Ch' io serva alla mia donna con leanza
5
- Guiderdonato sarò grandemente;
- Ben mi rassembra Reina di Franza,
- Poichè dell' altre mi par la più gente
6.
Transcribed Note (page 107):
1
Destino.
2
Fuor di misura, sena misura Bisc.
3
Sta forte.
4
Aspettamento, aspettanza, lo aspettare.
5
Lealtà
6
Gentile.
page: 108
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation drawn to the left of “Lo vostro bel saluto e gentil
guardo,”
Manuscript Addition: oltre in parte
Editorial Description: Pencil notation by Gabriele Rossetti, written to the left of line 6,
glossing“Che d' oltre in parti”
Manuscript Addition: [?]nde figura
Editorial Description: Truncated pencil notation by Gabriele Rossetti, written to the left of line 14, glossing
“la figura. . .rende”
Impressa nella Rime Antiche, e nella Bella Mano.
- Lo vostro bel saluto e gentile guardo,
- Che fate quando v' incontro, m' ancide.
- Amor m'assale, e già non ha riguardo
- S'egli face peccato, o ver mercide
1.
- Che per mezzo lo cor mi lancia un dardo,
- Che d' oltre in parti lo taglia e divide.
- Parlar non posso, chè in gran pena io ardo,
- Sì come quello, che sua morte vide.
- Per gli occhi passa, come fa lo trono
2
-
10 Che fer
3 per la finestra della torre,
- E ciò, che dentro trova, spezza e fende.
- Rimagno come statua d' ottono
4,
- Ove vita, nè spirto, non ricorre,
- Se non che la figura d' uomo rende.
Transcribed Note (page 108):
1
Mercede
2
Tuono, fulmine.
3
Fere, ferisce, cioè
percuote.
4
Ottone.
page: 109
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation drawn to the left of the first line of the poem.
Note: Double vertical lines in the left margin mark the first quatrain.
Impressa nella Rime Antiche, e nella Bella Mano.
- Vedut' ho la lucente stella diana,
- Ch' appare anzi che 'l giorno renda albore,
- Ch' ha preso forma di figura umana;
- Sovr' ogn' altra mi par che dea
1 splendore:
- Viso di neve colorato in grana,
- Occhi lucenti, gai, e pien' d' amore,
- Non credo che nel mondo sia cristiana
- Sì piena di beltate e di valore.
- Ed io dal suo valor sono assalito
-
10Con sì fera battaglia di sospiri,
- Che avanti lei di gir non saria ardito.
- Così conoscess' ella i miei disiri,
- Che, senza dir, di lei saria servito,
- Per la pietà, che avrebbe de' martiri.
Transcribed Note (page 109):
1
Dia.
page: 110
Note: Double vertical lines in the left margin mark lines 7-8, 9-11, and 12.
Impressa nella Rime Antiche, e nella Bella Mano.
- Dolente, lasso, già non m'assicuro,
- Che tu m' assali, Amore, e mi combatti.
- Diritto al tuo riscontro in piè non duro,
- Che 'mmantenente a terra mi dibatti,
- Come lo truono
1, che rompe lo muro,
- E il vento gli arbor per li forti tratti.
- Dice lo core agli occhi: per voi moro.
- Gli occhi dicono al cor: tu n' hai disfatti.
- Apparve luce, che rendè splendore,
-
10 Che passando per gli occhi il cor ferio,
- Ond' io ne sono a tal condizione .
- Ciò furon li vostr' occhi, pien' d' amore,
- Che mi feriron lo cor d' un disio,
- Come si fere augello di bolzone
2.
Transcribed Note (page 110):
1
Tuono, fulmine
2
Sorta di freccia.
page: 111
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation drawn to the left of the first line.
Manuscript Addition: Tutto color di / porpora e vermi / -glio
Editorial Description: Pencil notation by Gabriele Rossetti, written to the right of
“Tutt'è color di fior giallo e vermiglio”
Manuscript Addition: Come un sonetto / di Dante /
Editorial Description: Very faint pencil notation in the right margin beside lines 9-10.
Manuscript Addition: cui bassa / orgoglio e cui / dona salute
Editorial Description: Pencil notation by Gabriele Rossetti, written to the right of “Ch'abbassa
orgoglio a cui dona salute”
Note: Single vertical lines in the left margin mark lines 1-4, 12, and 13-14. In the footnotes, the "P" of "Priviere" (note #2)
and the "r" of "Gioire" (note #4) have been crossed-out in pencil.
Impresso nelle Rime Antiche, e nella Bella Mano.
- Io vo'del ver
1 la mia donna lodare,
- E rassembrarla alla rosa ed al giglio.
- Più che stella Diana splender pare,
- E ciò, che lassù è bello, a lei
somiglio.
- Verdi rivere
2 a lei rassembro, e l' a're
3
- Tutt' è color di fior giallo e vermiglio,
- Oro, ed argento, e ricche gio'
4 preclare,
- Medesmo Amor per lei raffina
5 miglio
6.
- Passa per via sì adorna e gentile,
-
10Ch'abbassa orgoglio a cui dona salute,
- E fal
7 di nostra fe', se non la crede.
- E non la può appressar uom, che sia vile:
- Ancor ve ne dirò maggior virtute;
- Null' uom può mal pensar, finchè la vede.
Transcribed Note (page 111):
1
In vero, veramente.
2
Priviere.
3
Aere, aria.
4
Gioi
re.
5
Per raffinarsi, cioè
affinarsi, perfezionarsi,
divenir
perfetto.
6
Meglio.
7
Lo fa.
page: 112
Editorial Description: Double vertical lines in the left margin mark lines 12-14.
Impresso nell'Allacci, erroneamente sotto il nome
di Fra Guittone.
- Uomo, ch'è saggio, non corre leggiero,
- Ma pensa e guarda, come vuol misura.
- Poi ch'ha pensato, ritien suo pensiero,
- In fino a tanto che'l ver l'assicura;
- Uom non si debbe tener troppe altero;
- Ma dee guardar suo stato e sua ventura.
- Foll' è chi crede sol veder lo vero,
- E non crede, ch'altrui
1 vi pogna cura.
- Volan per l'aria augei di strane guise,
-
10Nè tutti d'un volar, nè d'uno ardire;
- Ed hanno in sè diversi operamenti;
- Dio in ciascun grado sua natura mise,
- E fe' dispari senni e movimenti:
- E però ciò ch'uom pensa, non dee dire.
Transcribed Note (page 112):
1
Altri Salv.
page: 113
Impresso nell'Allacci.
Transcribed Note (page 113):
Anno 1230.
- O Padre meo, pognam che mi cacciassi,
- E vaginassi
1 ver di me il coltello,
- Teco farò, come fa lo catello
2,
- Quando il signore gli ha dato de' sassi.
- Che a piè gli torna con giacchiti
3 passi,
- Lecandol tutto uman più d'un agnello
- Subitamente, non stando rebello;
- Ché eo da te la essenzia e carne trassi.
- E quando in tutto estraniar
4 non vogli
-
10 Dagli altri padri, cui l'amore stringe,
- Sentir te della carne filiale,
- Eo ti confesso pur ch' ho fatto male;
- Ma conoscenza a ritornar mi pinge;
- E come serpe conven ch' eo mi spogli.
Transcribed Note (page 113):
1
Sguainassi.
2
Cagnolo, cagnolino.
3
Giecchiti, umili Salv.
4
Essere diverso Salv.
page: 114
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation appearing above the first line, “Deh che fera”, in the left margin.
Note: A single vertical line in the left margin marks lines 5-7.
Impresso ne' Commentraj della Volgar Poesia
del
Crescimbeni.
Transcribed Note (page 114):
Anno 1230.
- Deh che fera pesanza
- Lo meo core mantene,
- Poichè cangiò lo bene
- Dà fuor ragione di perir dottanza.
- Per tal rimesso stato
- Meo vivere è gravoso
- E dubitoso di dover morire.
- E se fosse locato
- In viso grazioso
-
10 Est' amoroso cesserìa languire
1,
- Però meo porgo dire
2
- A tal difinitore.
- Cui nome
3 dico Amore,
- Che il soprappeso renderà possanza
- Lo dolce membramenio
4,
- Che spesso al cor mi vene,
- Talor di pene mi spero alleggiare:
Transcribed Note (page 114):
1
Cesserebbe quest' amoroso languire.
2 Cioè
porgo il mio dire.
3 Cioè
per nome.
4
Membranza, rimembranza.
page: 115
Note: A single vertical pencil line in the left margin marks lines 1-8.
- Ma in tal paventamento
- In quel punto lo tene,
-
20 Che sta in mene
1 e non sa che lasciare.
- Onde mercè chiamare
- La mia mente non fina
- Cui
2 per Signore inchina,
- Chè tal sospetto vinca sicuranza.
- Contra voler m' avanza
- Greve doglia di pene,
- Se chiamar mi convene
- Amor, che di gioir rende speranza.
Impresso nell' Allacci.
Transcribed Note (page 115):
Anno 1230.
- Allegramente eo canto
- Certo ed a gran ragione,
- Come amador ch' ha gioia a suo volere;
- Ma non ch' eo già per tanto
- Dimostri la cagione
- Della mia gio', chè ciò sarìa fallire.
- Ma io farò parere,
- Ch' io sia meno gioioso,
Transcribed Note (page 115):
1
Stare in mene, cioè
in brighe, in faccende
ec.
2
A cui, cioè
a quello, cui.
page: 116
Note: There is a single pencil line drawn next to the first lines on the left side of the
page, and an “x” is drawn in pencil next to the line beginning with
“Chèamar senza.”
- Ch' a mia gioi' non s' avvene.
-
10Ch'uomo senza temere
- Non par che sia amoroso
1;
- Chè amar senza temer non si convene.
- E se la mia temenza
- Nasce di bene amare,
- Ben deggio più cantare innamorato,
- E lo farò, ma senza
- Vano dismisurare ,
- Sì ch' alla donna mia ne serva in grato
2.
- Ch' uomo dismisurato
-
20Non può gran gioi' acquistare,
- Che duri lungamente:
- Però è più laudato
- Quello, che sa guardare
- Lo suo acquistato
3 ammisuratamente.
Impresso nell' Allacci.
- D' un amoroso foco
- Lo meo core è sì preso,
- Che m' ave tanto acceso .
- Languisco innamorando,
- Ond' eo non trovo loco;
- Chè Amore m' ha conquiso.
- Tolto m' ha gioco e riso ,
- Preso m' ha tormentando;
- A ciò pensando vivo sì doglioso,
-
10Ch' ardo in foco amoroso ,
- E vassi consumando la mia vita
- Per voi, chiarita mia Donna valente,
- A cui sono ubidiente;
- Mercè vi chiero, che aggiate pietanza
- Pietanza a voi chiero,
- E domando mercede;
- Cà
2 lo meo core crede
- Morire in disianza.
Transcribed Note (page 117):
1
Rio, fiume, o flusso Salv.
2
Che, perchè, da quia Salv.
page: 118
Note: A single vertical pencil line in the left margin marks lines 29-37.
- Ma in tutto non dispero,
-
20 Cà bona donna vede
- Quand' uomo per sua fede
- Mantien bona speranza.
- Non sia tardanza di darmi conforto,
- Chè l' uom, da poi ch' è morto,
- Non vale alcuna gioia dimostrare,
- Che ritornare il possa nel suo stato.
- Donque, chi è gravato
- In tale guisa, abbia soccorrimento.
- O Deo! che in tal tormento
-
30 Non pera il mio disire;
- Chè sana gran fallire
- A voi, donna amorosa:
- Da poi che il mio talento
- È miso in obedire,
- Vaglia lo ben servire,
- Ch' è sopra ogn' altra cosa,
- Che per voi, fresca rosa, eo non pera.
- La vostra bella cera
- Se mi dona d' amore sembianti,
-
40 Sarò tra gli altri amanti più avanzato.
- Se il meo servir v'è a grato
1,
- Perchè
2 io languisca, non credo
morire.
Transcribed Note (page 118):
1
Grado.
2
Tuttochè Salv.
page: 119
Impresso nell' Allacci.
Transcribed Note (page 119):
Anno 1230.
- Ben mi deggio allegrare,
- E far versi d' amore,
- Chè a chi son servidore
- M' ha molto grandemente meritato
1.
- Non si porìa cantare
- Lo gran bene e l' onore.
- Ben aggia lo martore
2
- Ch' io per lei lungamente aggio durato.
- Però consiglio questo a chi è amadore,
-
10Non disperi, ma sia buon servidore;
- E non gl' incresca la gran dimoranza:
- Chi vuole compiere sua intendanza
3,
- Viva a speranza.
- Chè non mi par che sia di valimento,
- Da che uom viene tosto a compimento.
- Ben ho veduto innante
- A cui par forte
4 amare,
- E non vuole penare.
- E' fa come lo nibbio certamente,
Transcribed Note (page 119):
1
Rimeritato, premiato.
2
Martoro, martire.
3
Intenzione Salv.
4
Grave Salv.
page: 120
Manuscript Addition: stia da haste
Editorial Description: Pencil notation by Gabriele Rossetti, written to the left of line 35, “Pria
s'adastia al ben fare”
-
20 Ch' egli è bello e possante
1,
- E non vuole pigliare
- Per non molto affannare,
- Se non cosa, qual sia appariscente.
- Così fa quegli, che ha povero core
- Di sofferire pene per amore.
- E già sann' ei che null' altra amistanza
- Non guadagna uomo mai per vilitanza
2.
- Sia rimembranza:
- Chi vuole amor di donna, viva a spene;
-
30Contisi in gran gioia tutte le pene.
- Così dovemo fare.
- Come il buon marinaro,
- Che corre tempo amaro,
- E per affanno già non s' abbandona,
- Pria s'adastia
3 al ben fare,
- Ancor che li sia caro.
- Mentrunque ha buon dinaro
- Non si ricrede della sua persona;
- Vede la morte, ed ha sempre speranza,
-
40 E sta in tormento, e dassi buon conforto,
- Finchè campa il rio tempo, e giunge a porto;
- Ed in diporto
- Non li rimembra poi di quelle pene:
- Dolc' è lo male, ond' uomo aspetta bene.
Transcribed Note (page 120):
1
Possente, Salv.
2
Viltà
3
S' affretta, si studia Salv.
page: 121
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation drawn above a pencil line and next to the first line on the left side of
the page.
Note: A single pencil line in the left margin marks lines 1-10.
Impresso nell' Allacci.
- Oi lasso, non pensai
- Si forte mi parisse
1
- Lo dispartire da Madonna mia.
- Da poi ch' io m' allongai
2
- Ben parìa, ch' io morisse ,
- Membrando di sua dolce compagnia:
- E giammai tanta pena non durai,
- Se non quanto alla nave addimorai;
- E or mi credo morire certamente,
-
10 Se da lei non ritorno prestamente.
- Tutto quanto eo vio
3
- Sì forte mi dispiace ,
- Che non mi lascia in posa
4 in nessun loco;
- Sì mi stringe il disìo,
- Che non posso aver pace,
- E fammi reo parere viso e gioco.
- Membrandomi suoi dolci segnamente
5,
- Tutti diporti m' escono di mente;
- E non mi vanto che a disdotto
6 sia,
-
20Se non là ov' è la dolce donna mia.
Transcribed Note (page 121):
1
Paresse.
2
Allontanai.
3
Veio, veggio Salv.
4
In riposo Salv.
5
Segnamenti, segni, contrassegni Salv.
6
Didotto, cioè diporto dal Francese
antico
déduit Salv.
page: 122
Note: Double vertical pencil lines in the left margin mark lines 31-32.
- O Deo! come fui matto,
- Quando mi dipartivi
1
- Là ov' era stato in tanta degnitate:
- E s' io caro l' accatto,
- E scioglio come nivi
2,
- Pensando ch'altri l'aia in potestate,
- Ed a me pare mill' anni la dia
3,
- Ched io ritorni a voi, Madonna mia.
- Lo reo pensiero sì forte m' atassa
4,
-
30 Che rider, nè giocare, non mi lassa,
- Canzonetta gioiosa,
- Va alla fior di Sorìa,
- A quella, che in prigione ha lo mio core:
- Dì alla più amorosa,
- Ca
5 per sua cortesìa
- Si rimembri del suo servidore,
- Quelli, che per suo amore va penando,
- Mentre non faccio tutto il suo comando.
- E priegalami
6 per la sua bontante,
-
40 Che a me deggia tenere lealtate
7.
Transcribed Note (page 122):
1
Dispartii.
2 Siciliano, per
neve.
3
Die, dì, giorno.
4
Mi travaglia, m' opprime.
5
Che Salv.
6
La prega per me.
7
Tener lealtà, cioè
fede; mantener la
fede
Salv.
page: 123
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation next to the first line on the left side of the page.
Manuscript Addition: l'orminosa
Editorial Description: Pencil notation by Gabriele Rossetti, written to the right of “I qual per
luminosa Italia sparti”; “luminosa” has been
underlined
Note:
Impresso nell' Allacci.
Transcribed Note (page 123):
Anno 1230.
- Or fuss' eo il gran Tartaro, o Soldano,
- Signor del luminoso Paganesmo,
- E s'eo non distruggesse il Cristianesmo,
- Ch' el mi sia in ira il Criator soprano.
- Legge di Papi o di Giustiniano
- Non si ricorderebbe, nè millesmo;
- Consumerìa l' orgoglio il grande scesmo
1,
- E la superbia d'ogni Cristiano.
- Mercè de' Guelfi e degli Ghibellini,
-
10 I qual per luminosa Italia sparti,
- Che fan di lor medesmi tagli e quarti.
- Mi ciò non fan Tartar'
2 nè Saracini
- In darsi cura di sì fatte parti;
- E noi però siam dolenti e meschini.
Transcribed Note (page 123):
1
Soisma, divisione
2
Tartari.
page: 124
Manuscript Addition: Sonetto d' un misantropa per troppa [?]
Editorial Description: Pencil notation by Gabriele Rossetti, written directly underneath “
Impresso nell' Allacci”
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation drawn to the left of the first stanza.
Impresso nell'Allacci.
- Se alcun volese la cagion savere
- Perchè aggio obliato il dire in rima,
- E 'l bel cantare, ch'eo solea far prima,
- Dirollo in un Sonetto al meo parere
1.
- Chè veggio d'ora in ora il ben cadere,
- E profondare; e'l mal sormonta in cima:
- Onde'l meo core si consuma e lima,
- Sì che niente più non può valere.
- Or non vi sento più alcun remeggio
2,
-
10Sol che veder finire l'universo:
- E quest'e l'argomento
3, che in ciò
veggio.
- Da po'che il bene è profondato o perso,
- Null'altra cosa domando, nè cheggio,
- Che il fragil mondo vederlo sommerso.
Transcribed Note (page 124):
1
Come mi pare.
2
Rimeggio, rimedio, alla Provenzale Salv.
3
Il modo Salv.
page: 125
Impresso ne' Commentarj della Volgar Poesia
del Crescimbeni.
Transcribed Note (page 125):
Anno 1230.
- Come in Samaria nato for di fe',
- Ferm' é lo nome sovra quello ch' aggio:
- Così come ver voi son dritto in fe',
- Messer Polo, però del senno caggio.
- Sono
1 vi mando, ch' al vero Dio fe'
2
- E chi rincontra lui, vantene che ha gio'
3.
- L' udite volte mante
4
- Ad anime ch' ha mante
- Probate
5 son parole
-
10 Di ciò, che
6 fo parole.
Transcribed Note (page 125):
1
Sonetto, Canzone, conforme all' Inglese
Song Salv.
2
Feci.
3
Gioia.
4
Molte, cioè
molte volte. Salv.
5
Provate.
6 Cioè
di che.
page: 126
Manuscript Addition: Questo sonnetto fino ritarrsi nella riflessioni sul canto 20
Editorial Description: Pencil notation by Gabriele Rossetti, written directly underneath the printers
horizontal line ornament.
- Fals' indivini
1 ha tal tempo, che 'n danno
- Per avanzare, e non son me' che capra,
- Piacer si vede a tai men pro, che danno,
- Però che 'l lor affar mistier fa ch' apra.
- Savete assimgliaste or' è men danno
- A ciò per canto verso, e più non capra
- Si prova falso alle parole, danno
- Incontra lor, sì che nessuna capra,
- Che ripresa non sia da gente giusta,
-
10 E del contradio già nessun la creda
- Tant' ha ridotta in doglia ogni allegrezza.
- Ma ciascun dice: oimè! quant' era giusta,
- Ma noi dovem, come da quei che crede
- For mento
2 per parenza l'allegrezza
Transcribed Note (page 126):
1
Indovini
2 Cioè
fora mento Salv.
page: 127
Note: Single veritcal lines in the left margin mark lines 5-6, 8, 9-11, 12-14.
Transcribed Note (page 127):
Anno 1230.
- Sì como il balenato
1 foco acciso
- Sembra fra l'aire
2 iscura
3 e
poi risprende
4:
- Poi lo suo lume appare, e distiso
5
- Per gran fortuna forte tron
6 discende
- Ch' uom trema di paura, ed è d' avviso
- Che ciò poss' esser vero a chi lo 'ntende;
- Così isguardando, ch' eo sono sì priso ,
- Dalli suoi occhi risplendor
7 mi rende.
- Poichè lo suo splendore è apparito
-
10 Le lingue croie, vaghe di maldire,
- Tronan
8 parlando, ed hannomi ferito.
- Ripreodon chi me fa contra te gire;
- Sovente
9 di dolor sarìa perito,
- Ma fino amor giammai non de' fallire.
Transcribed Note (page 127):
1
Baleno.
2 Aere, aria
.
3
Oscura.
4
Risplende.
5
Disteso.
6
Trono, tuono; onde
intronati
Salv.
7
Risplendore, splendore.
8
Tuonano Salv.
9
Molte volte, più volte.
page: 128
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation drawn to the left of the first quatrain.
- Ladro mi sembra Amore poi che fese
1
- Sì come fel
2 ladrone fa sovente,
- Che se in via trova quel d'altro paese
- Fa i
3 creder ch' el fal
4 cammin
certamente,
- E inganna quello, che sua guida prese,
- Promettendol menar seguramente:
- E menalo là o'
5no i
6 vallon difese,
- E poi sì 'l prende, e trattal malamente.
- Sembiantemente
7 mi deven
8 d' Amore,
-
10Che lui seguii, credendo di lui bene;
- Ello mi prese, e 'n tal loco m'addusse;
- E sì mi stringe, ch' i' non ho valore,
- Che di nullo sollazzo mi sovene
9:
- Meglio mi fora , che morto mi fusse
10.
Transcribed Note (page 128):
1
Fece.
2
Fello.
3
A lui per
li.
4
Falli, fagli Salv.
5
Ove.
6
Non gli vaglion Bisc.
7
Simigliantemente Salv.
8
Diviene, avviene.
9
Sovviene, soccorre.
10
Fussi.
page: 129
Manuscript Addition: lemon (?) / su vol 2 / p 177
Editorial Description: Pencil notation by Gabriele Rossetti, written to the right of line 4, “Ed una
bestia, ch'ha nome Pantera”, under an arrow pointing to the right of the
line
- Sì como quel, che porta la lumera
1
- La notte, quando passa per la via
- Alluma assai più gente della spera
2,
- Che se medesmo, che l' ha in balìa ;
- Ed una bestia, ch'ha nome Pantera
- Ch' aulisce
3 più che rosa , o che lumia
4
- E repien
5 d' aulimento
6 ogn'
altra fera,
- Ed ella par che cura non ne dia
7:
- Così, Madonna, delle gran bellesse
8
-
10 Non par che v' inalziate la persona,
- Ma rallegrate ciascun, che vi mira.
- Ma se vedeste un' altra, che l' avesse,
- Anzi la prendereste ch' è corona,
- Nè gabbereste 'l cor, che 'nde
9
sospira.
Transcribed Note (page 129):
1
Lnmiera.
2
Lume; alluma della spera, cioè
rischiara con il
lume.
3
Olisce, odora.
4
Lumia, sorta d' agrume Salv.
5
Ripiena, riempie
6
Aulimento, odore
7Cioè,
non sene dia Salv.
8
Per bellezze, alla Pisana.
9
Che ne Salv. Bisc.
page: 130
Manuscript Addition: Proposta
Editorial Description: Notagtion by Gabiele Rossetti at the top of the poem
Note: Single vertical lines in the left margin mark lines 1-4, 5-6, 7-8, and 9-11.
Manuscript Addition: [Indecipherable] du la setta antipapale dovesse far impresa [?] / soddisfare il loro
affetto; e questo era Madonna
Editorial Description: Pencil notation by Gabriele Rossetti written underneath the footnotes
- Non si cangi la fina benvoglienza,
- Che é nata fra noi, Donna valente,
- S'eo non faccio mostranza per temenza,
- Che aggio, bella, della noiosa gente,
- Che sturbano l' amor, grand' è parvenza
1
- Più tosto, che se sta celatamente:
- Ond' eo porto in cor la vostra intenza
2
- Celata, che di fuor non par neiente.
- Chè Amore è cosa molto dubitosa,
-
10 Sì come uomo, ch' a morte è piagato,
- Che muor tenendo sua piaga nascosa.
- A simil pena per voi, Amor, son dato;
- Se non m' aitate voi, ciera amorosa.
- Celando amor, morraggio disperato
Transcribed Note (page 130):
1
Vista, mostra.
2
Intenzione Bisc.
page: 131
Manuscript Addition: Risposta
Editorial Description: Pencil notation by Gabriele Rossetti, written at the left top of the first
stanza.
Manuscript Addition: +
Editorial Description: Pencil notation drawn to the top left of the first word.
Note: A single vertical line in the left margin marks lines 12-14.
- Poi chè tanto in ver me umiliate
1,
- Cherendomi mercè con pietanza,
- Mostrando per vostro dir, che m' amate,
- Sì come pare per ferma certanza,
- Ragione è che 'l meo voler sacciate,
- Poich' i' vi veggo in cotanta pesanza
2:
- Per meo amor voglio, che confortiate
3,
- Chè 'n voi ho messo il core e la speranza,
- E son di voi sì coralmente presa ,
-
10 Che giorno e notte non posso posare,
- Anzi incendo ed ardo più che foco.
- Ma sì vi prego, che da voi sia intesa,
- Che vi piaccia lo vostro amor celare ,
- In fin tanto che vegna tempo e loco.
Transcribed Note (page 131):
1
Vi umiliate.
2
Peso, gravenza, qui metaforicamente
tormento, affanno.
3
Vi confortiate.
page: 132
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation drawn to the top left of the first word.
Impressa ne' Commentarj della Volgar Poesia
del Crescimbeni.
- La gran nobilitate,
- Che in voi, Donna, ho trovata
- M' inforza ogni fiata di trovare
1,
- E donami ardimento
- Però con umiltate
- Nova canzon trovata
2
- Ho per voi , pregiata
- Sovra ogn' altra di meglioramento ;
- E vogliola cantare,
-
10 E far cantare altrui,
- Gentil Donna , per vui,
- Siccome uccello , che per gran frescura
- Diletta
3 in dolci versi, che li piace.
- Io canto, e mi conforto,
- Sperando bene avere,
- Com' uomo, ch' ha grande avere campato
- Di periglioso loco,
- Ed è arrivato a porto,
- Ch' è tutto in suo piacere,
-
20 Pensando che 'l nocere
- Li tornerà in gran sollazzo e gioco.
- Similelente avvene
Transcribed Note (page 132):
1
Cantare, poetare.
2
Composta.
3 Cioè
si diletta.
page: 133
- A me , che sono stato
- In mi-mar
1 tempestato,
- Or sono a porto, e gittato paro
2
- Sovr' àncora, chè mai non sa lasciare .
- Madonna, poi vi piace,
- Ch'io dica apertamente,
- Lo meo core e la mente
-
30 Dimorano con voi ogni fiata
3.
- E 'l fino amor verace,
- A cui sono ubbidiente ,
- Mi fa di voi presente
- Che eo vi tegna stretta ed abbracciata.
- Ben mi par quel ch' eo dico ,
- Non perché il vero sia,
- Chè non vo' dir bugia,
- Ma faccio come fantolin, che crede
- Quanto lui sogna esser gran veritate.
-
40L' adorno portamento,
- E la gaia sembianza
- Mi dà ferma speranza
- Di avere vostra buona volontate.
- Però mi rappresento
- A voi con sicuranza ,
- Pensando che onoranza
- Sì vi si accresce di tale amistate .
Transcribed Note (page 133):
1
Mezzo del mare, come
mi-luogo
nel
mezzo del luogo.
2
Paio, sembro.
3 Cioè
sempre.
page: 134
Note: A single vertical line in the left margin marks lines 53-65.
- E dico a voi paleso
- Ch' ho udito tenzonare,
-
50 Colui è da biasmare,
- Che suo pregio danna, ed ha tormento,
- Poichè s' è messo in sua confidanza .
- Eo somiglio alla state,
- Che adduce foglie e fiori.
- Divisato ha i colori
- Quella, per cui io sto fresco e gioioso
- Ch' ogni gran novitate
- N' apparan li cantori ,
- Che danno agli amadori gran conforto.
-
60A qual sta più pensoso
- Un suo dolce risguardo
- Fa cìascuno allegrare .
- Qualunque vuole amare,
- Sia in amore giacchito e sofferente;
- Chè piace a me donna orgogliosa e fera.
page: 135
Impresso nell' Allacci.
Transcribed Note (page 135):
Anno 1230.
- Uomo non prese ancor sì saggiamente
- Nessuno
1 a far che talor adevene
2 ,
- Che l'usanza, che corre fra le gente,
- Noi tegna folle, s'egli minesvene
3.
- E quel, ch' al mondo fa più follemente
- Cogliali ben
4 che per ventura vene,
- Secondo l' uso serà cognoscente
5;
- Ch' è tenuto saggi' uom, cui prende bene.
- Però in ver la gente è grande erranza ;
-
10 Chè la ventura fa el fol parer saggio,
- E ciascuno che piace al suo volere;
- E non guarda ragion, non mesuranza;
- Anzi fa bene, a cui devrìa dammaggio
6
- E male a chi bene devrìa avere .
Transcribed Note (page 135):
1
Nessun che cioè
nessuna cosa
che
.
2
Addiviene, conviene Salv.
3
Vien meno Salv.
4
Gli colga bene cioè
se gli riesca bene per
fortuna
.
5
Prudente, saggio.
6
Danno.
page: 136
Editorial Description: A single vertical line in the left margin mark marks lines 1-4 of the lower poem.
Manuscript Addition: (+) Preziosissimo
Editorial Description: Pencil notation by Gabriele Rossetti, written above “Audte
forte”.
DI FARINATA DEGLI UBERTI
Impresso ne' Commentarj della Volgar Poesìa
del
Crescimbenì.
Transcribed Note (page 136):
Anno 1230.
- Come Asino sape
1,
- Così minuzza rape:
- Così va capra zoppa,
- Se il lupo non la 'ntoppa.
D'INGHILFREDI SICILIANO
Impresso nell' Allacci.
Transcribed Note (page 136):
Anno 1235.
- Audite forte
2 cosa, che m'avvene:
- Eo vivo in pene, stando in allegranza;
- Sacco ch' io amo, e sono amato bene
- Da quella, che mi tene in disianza.
- Da lei neente vogliomi celare;
- Lo meo tormentare,
- Como pien' è, 'ndurisce,
- E vivo in foco, come salamandra.
- L'uomo selvaggio ha in se tal natura,
- Che piange quando vede il tempo chiaro;
- Però che la tempesta lo spaura
2.
-
20 Simil a me lo dolce torna amaro;
- Ma sono amato da lei senza inganno;
- A ciò mia mente mira ,
- Sì mi solleva d'ira,
- Come la tigra
3 lo speglio sguardando.
- Gioia aggio preso di giglio novello ,
- E vago, che sormonta ogni ricchezza,
- Dono m' è senza noia lo più bello;
- Per tanto non s'abbassa sua grandezza.
- Alla mia vita
4 mai non partiraggio,
-
30 Sua dottrina m' affrezza
5,
- Così mi coglie e olezza
6,
- Come Pantera le bestie selvagge
7.
Transcribed Note (page 137):
1 Per
incarnandola.
2
Lo 'mpaurisce, lo spaventa Salv.
3
Tigre.
4
Per tutta la mia vita, per fin ch' io viva.
5
M' assaetta Salv.
6
Odora.
7
La pantera coll' odore prende le bestie Salv.
page: 138
Manuscript Addition: e si estolle
Editorial Description: Pencil notation by Gabriele Rossetti, written to the right of line 39, “Ma nasce, e
tollem' onta”.
- Pogna ben cura, dicam'
1 di buon core,
- Per soffrire non perda malamente:
- Lontanamente m' ha tirato Amore,
- Perchè vil m' aggio lo ditto presente;
- Lo sofferir m'ha condotto a buon posto.
- Lo meo lavor non smonta,
- Ma nasce, e tollem'
2 onta
-
40E spine, e fior a certo online grana.
- Conoscenza, penosa e angosciosa
- Assai se' più che morte naturale
- Al mio parire.
- Fussi gioiosa tanto e amorosa;
- Con cui tu gissi mai non sentrìa
3 male.
- Senza fallire
- Serìa gaio e giocondo a vera gioi'
4
- E tutta beninanza
- Nulla giammai vedrìa contar lianza
5
-
10Appare in ogni loco,
- E chi a torto falle, o fa increscenza;
- Di piacer penza
6 assai, poi che si pente.
- Però mi pasco di bona credenza,
Transcribed Note (page 138):
1
Dicami.
2
Togliemi, mi toglie.
3
Sentirìa, sentirebbe Salv.
4
Gioia, a vera gioia, cioè
di vera gioia.
5
Leanza, lealtà, fede.
6
Pensa.
page: 139
- Chè Amor comenza prima a dar tormente.
- Serìa sovente
- Più ricca la gioì' mia,
- Se per mio amor l' argoglio
1 s'umilia,
- E la ferezza torna a pietanza:
- Ben lo può fare Amor, chè ell' è su'
usanza.
-
20Que', che desiano onore mantenere
- E fermi stare in alto paraggio
2,
- Son più sfallenti
3;
- Reggonsi in servitude per avere
- Auro e argento, e non gentil coraggio
4
- D' esser piacenti.
- Grandezza si consuma;
- L' erbe devrìan granire, e non fiorire,
- Nè arbori foglire
5, nè far
frutto:
- Veder lo male più che 'l bene salire
-
30 Non pare di barnaggio
6 in nulla parte,
- Che si pensi gradire, nè avanzare.
- Però cordoglio
7,
- Ciascuno tal mistieri si comparte.
- Lo meo cor parte vedendo
8 regnare:
Transcribed Note (page 139):
1
Orgoglio.
2
Parentaggio, nobilità, dal Provenzale
parage
Salv.
3
Fallenti, cioè
fallano di più.
4
Core.
5
Frondeggiare, metter foglie, Salv.
6
Baronaggio, dal Provenzale
barnage Salv. vuol
dire,
non pare in niun modo cosa nobile, signorile.
7
Mi rammarico, mi dolgo di cuore
8Cioè
il vedere.
page: 140
- Follie ed orgoglio.
- Riguardando m' ammiro,
- Donne e donzelle veggio di grand' ire
- Senza sostegno tornare niente
1.
- Sì malamente gentilezza spare
2,
-
40 Non deverìa lucèr
3 Luna,
nè stelle;
- Devrìa lo sol freddare
4, e non calere
5
- L'aigue
6turbare,
- Nè mai augelli posare in ramelle
7
- Giacchiti
8 a terra tristare
9 e
languire,
- Più non vernare
10
- Contasi mal per meglio,
- Vedesi il peggio tuttora avanzare;
- Per contrattare
11 vince malenanza
12;
- È l' onoranza natural perita:
-
50 Villane non conoscer da mercieri
13
- Nè gentil donna da altra borghese
- Poss' io sovente,
Transcribed Note (page 140):
1 Cioè
a niente.
2
Sparisce.
3
Lucère, risplendere.
4
Gelare.
5
Riscaldare.
6
Acque.
7
Ramelli, ramoscelli.
8
Gecchiti, umili prostrati.
9
Lamentarsi.
10
Non venir più primavera.
11
Far contratti Salv.
12
Malignità.
13
Merciai Salv.
page: 141
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation in the left margin above the first line of the lower poem.
Note: A single vertical line in the left margin 1-12.
- Nè amoroso donzello da lanieri,
- Nè leanza avere, e ciò è palese
- Veracemente .
- Dimmi lo meo parvente per esempli,
- Cà dì è nell' aria scura
- Lo vil augel sovrassaglie
1 il falcone,
- Pres' ha 'l Leon natura di topino
2.
- Dal meo voler dir l' ombra
- Comincio scura rima,
- Como di dui congiunta amor mi noglia
3;
- Sì natural
4 m' adombra
- In lavorèo
5 e lima,
- Essendo du'
6 semo un, com' chi ami e doglia
7,
- E di ragion poi membra
8
- La scrittura le membra,
- Che di tal guisa tale amor congiunge,
-
10 Sì che quando l'aggiunge
- Dal ditto amar n' aggiunge
- Chi lo manten, null' altra gio' li sembra.
Transcribed Note (page 141):
1
Soprassale Salv.
2
Picciolo topo.
3
Noia Salv.
4
Naturalmente Salv.
5
Lavorìo, dal Latino barbaro
laborerium Salv.
6
Due.
7
Com' uomo che ami e doglia Salv.
8
Ricorda Salv.
page: 142
- Ed io, ch' a provar miro,
- Suono salvando sperdo
1,
- Sicchè doglio quando più miro
- Lo guadagno che perdo,
- Che più mi pura
2, che l' aigua la
spugna,
- E ciò mi fa cui
3 sono,
- Chè 'l cor m' ha miso un suono
-
20 Di ben voler sì forte, che m'abbatto
- In tai pene, che batto
- Le mani, e gio' m'ha fatto,
- E son giocondo, di piauger fo dono.
- Stringe lo core , e gronda
- Lo viso di condutto
- Dell' aigua, che da tal fonte risurge,
- Non ne conta a gronda,
- Chè lo mal, che m' è addutto
- Covrir potesse, se non risurge
-
30Con il desio, ond' è
- Che sì spesso mi conde
- D'un agghiacciato pensier crudo e resto,
- Onde di duol non resto,
- Quand' a pensar m' assesto
4,
- Là ve 'l disio il mio male nasconde.
Transcribed Note (page 142):
1
Sperdo suono, conforme al
disperdere carmen di
Vir-
gilio Salv.
2
Netta, asciuga Salv.
3 Cioè
quella, a cui sono Salv.
4
Mi metto Salv.
page: 143
Note: Single vertical lines in the left margin mark lines 45-47 and 49-53.
- S' eo tegno dritto o inverso
- Ed a lei il cor mi membra
- Tal la sente, non meraviglia parmi;
- Tanto nascosto inverso
-
40Del mio core ella sembra,
- Chè nullo amante di ciò non è, parmi.
- D' essere amato appunto
- Da lei, per cui sou punto ,
- Da lungi più, che quando le son presso.
- Onde a dire m' appresso
- Qual io n' aggio lo presso,
- E di tutto non posso dire un punto.
- Del mio disir non novo
- Chiuso parlare
1 spargo
-
50 Ca chiusamente
2 doglio sopra cima:
- Nullo parlar m' è novo,
- Chè tal porto lo carco in dritto amore
- Che ognaltro decima ;
- La mia fede è più casta,
- E più dritta ch' asta,
- Ch' in signoria s' è recata a serva,
- E più lealtà serva ,
- Ch' in suo dir non conserva
- Lo bon Tristan, a cui presso s'adasta.
Transcribed Note (page 143):
1
Parole coperte Salv.
2
Copertamente
page: 144
Note: A square bracket, in pencil, is drawn next to “Chi non è
saggio”. Double horizontal lines in the left margin mark the opening of the poem. Faint single vertical pencil lines mark
lines 1-4 and 17-18.
Note: The eleventh line, which may be the first line of the second stanza, is not outdented.
This may well be due to printer error.
- Greve
1 puot' uom piacere a tutta gente,
- Perch'eo
2 parlo dottoso,
- E sì com' uom, che vive in grande erranza,
- Poi
3 veo
4 salire inganno
malamente,
- Di tal guisa odioso,
- Che a chi nol commise n' è data pesanza
5.
- Eo veo salir lo non saggio in montanza
6,
- E sovrastar li savj addottrinati,
- E li argomenti creduti appensati
-
10Mette pazzia per folle oltracuitanza
7.
- Chi non è saggio non de' ammaestrare;
- E chi folle comenza
- Mal può finir, che a saggio sia approvato;
- Perchè 'l meo cor sovente de' penare,
- Poi mala provedenza
- Vuole giacchir
8 naturale appensato;
- Ed è in tal guisa corso sormontato,
- Che veo signori a servi star subietti,
Transcribed Note (page 144):
1
Difficilmente Salv.
2
Per lo che io,
3
Poichè Salv.
4
Vedo, veggo.
5
Carico.
6
In altezza.
7
Oltracotanza, tracotanza.
8
Umiliare.
page: 145
Manuscript Addition: bella sentenza
Editorial Description: Pencil notation by Gabriele Rossetti, written in the right margin beside line 30.
Note: Single vertical lines in the left margin mark lines 19-20, 22-24, and 31-33.
- E servi a signoria essere eletti:
-
20Non può finir chi non ha cominciato.
- Non laudo cominciar senza consiglio,
- Nè non m'è a piacimento
- Dar lodo
1 a chi commette falligione
2.
- Chi ciò consente cade in gran ripiglio
3,
- E chi tace è contento
- Di no avanzar chi sa mostrar ragione
- Che giusto hae di venir chi nd' ha
4 cagione,
- Se bon consiglio crede, va montando
- E di follìa solleva bassando:
-
30Lo frutto lauda 'l fior, quand'è stagione.
- Non piace fior senza frutto a Signore:
- A cui falla speranza
- Considera lo tempo ch'è a venire;
- Vana promessa messo m'ha in errore;
- E folle sicuranza
- Mi fa del parpaglion
5 risovvenire,
- Che per clartà
6 di foco va a morire:
- Così mi spiglio
7, credendo avanzare,
- Che molti doglion per troppo affidare:
-
40Lo pesce inesca l'amo, ond'ha a perire.
Transcribed Note (page 145):
1
Lodo, per
lode, come
frodo per
frode Salv.
2
Fallo.
3
Riprensione Salv.
4
Chi n' ha Salv.
5
Farfalla Salv.
6
Chiarità, splendore Salv.
7
Spiglio, onde
spliglioso Salv.
page: 146
Note: Single vertical lines in the left margin mark lines 41-43 and 51-54.
- Poi che tant'aggio contrario
1 veduto,
- Cangiato m'è il disìo;
- E sto com' uom, ch'è di duol quasi vinto;
- E ciò, che di gioi' mi donava aiuto,
- M'ave miso in oblio,
- In fera vampa di foco m' ha 'stinto
2;
- E son di pene d'intorno sì accinto,
- Ch' ogni sustanza di ben m'abbandona
- A for del tempo ch'un pensier mi dona,
-
50Che a me medesmo dispiacciomi pinto.
- Tant' è lo mal, lo ben da se distinto,
- Che chi più falla di lodo ha corona;
- E chi ben opra, di lui mal si suona
3:
- Ogni buon pregio di buon loco è spinto.
- Poi la noiosa erranza m' ha sorpriso,
- E saggiato di sì crudel conforto,
- Voglio mostrare qual è il mio corraggio
4;
- Ch' io sono in parte di tal loco miso,
- Ch' io son disceso, e non son giunto a porto;
- In gran bonaccia greve fortun' aggio.
- E son dimiso
5 dalla signoria,
Transcribed Note (page 146):
1
Contrarietà Salv.
2
Estinto.
3
Si parla Salv.
4
Core Salv.
5
Dimesso Salv.
page: 147
- Da reggimento, là 'nde
1 son signore:
- Tant' è l'affanno, che porta 'l meo core ,
-
10 Ove allegranza vince tuttavia:
- Vinco e ho vinciuto, e tuttora perdo;
- Là u' son riceputo istò cacciato;
- In isperanza amarisco
2 mia spene:
- Di gran gio' mi consumo e mi disperdo;
- Sì mi distringe là u' sono allargato;
- In allegrezza pianger mi convene .
- Adunqu' è Amor, che la vita m' accresce,
- Poi
3 sono amante di ciò, che disamo,
- E vo negando ciò, che voglio e bramo,
-
20 E vivo in gioi', come nell' aigua il pesce.
- Però, Madonna, senza dir parlate
4,
- Poi non l' avete, datelmi, chè amore
- Non vuol che donna quel, ch' ha, deggia dare
- E fate vista di scura cartate
5;
- La caccia è presa là v' è il
cacciatore;
- Non trovo d' aigua, e vo per essa in mare
6;
- A tal son miso, che fuggendo caccio ;
- E sono arieto
7 com' più vado avante ,
Transcribed Note (page 147):
1 Per
là onde come
là ve per
là ove Salv. qui sta per
di cui.
2
Amareggio Salv.
3
Poichè
4 Vuol dire,
vorrei senza parlare essere inteso
Salv.
5
Caritate Salv.
6
Ch' è acqua amare Salv.
7
A dreto, indietro Salv.
page: 148
Note: A single vertical line marks lines 1-2 of the lower poem.
- Se non m' accorre
1 di voi lo sembiante,
-
30Ch l' uom disciolto ten
2 legato a laccio.
- Sì alto intendimento
- M' ave donato Amore;
- Ch' eo non saccio avvenire in che guisa
- Possa mercè trovare.
- Però lo mio talento
- Mi ha miso in errore ,
- Ca non volle soffrire
- Di non volere sì altamente amare.
- Ma poichè è in piacere all' Amore,
-
10 Che tant' è poderoso,
- Ciò è
3 lo mio volere.
- Ha miso il core in affanno gravoso;
- Non saccio loco, che v' aggia ragione.
- Ben so se narramento
- E fatto a alcun Signore
- Per dover diffinire
- A qual de' dui s' accorda, più ver pare.
- Non m' è gran fallimento
-
20 D'amar, poi che 'l meo core
- È voluto assentire a tal volere,
Transcribed Note (page 148):
1
Soccorre
2
Tiene
3
È ciò Salv.
page: 149
- Ch' eo nol posso abentare
1,
- E però deggia avere
- L'Amore forza in loco dubitoso
2,
- E faccia a lei sapere
- Che son le pene del male amoroso.
- Forza d'amor mi mette a condizione.
- Lo meo innamoramento
- M'ha sì tolto 'l valore
-
30 Per il gran valimento
- Di Lei, cui chiamo fiore.
- Vorria, s' eo l' auso
3 dire,
- Umilemente di mercè pregare,
- Di darmi alleggiamento
- Di piccolo sentore,
- La dolce cera sol d'uno isguardare;
- Perchè lo meo dolore
- Avesse via di non esser dottoso
4.
- Contra l'alto parere
-
40 Di lei, che m' è come l'uomo nascoso
5,
- Che per aguaito
6 face offensione .
Transcribed Note (page 149):
1
Acchetare, calmare da
abento, riposo, quiete.
2
Pauroso, pericoloso Salv.
3
Oso Salv.
4
Pericoloso, dubioso Salv.
5 Cioè
che m' è insidiatrice
Salv.
6
Aguato.
page: 150
Note: A single vertical pencil line marks lines 14-19.
- Un giorno avventuroso
- Pensando in la mia mente
- Come Amor m'ha inalzato,
- Stava, com' uom dottoso ,
- Da che mertatamente
1
- Non serve a chi l'ha onrato.
- Però volli contare
- Lo certo affinamento,
- Perchè l' amor più flore
2,
-
10 E luce, e sta in vigore
- Di tutto piacimento ,
- Gioia tene in talento,
- E fa ogn'altro pregio sormontare.
- Monta sì ogni stagione,
- Per fronde e fiore e frutta
- La fina gioi' d'amore :
- Per questa sola ragione
- A lui è data, e condutta
- Ogni cosa ch' ha sentore
3,
-
20 Siccome par, gli augelli
- Chiaman sua signoria
- Tra lor divisamenti
4
Transcribed Note (page 150):
1
Meritamente Salv.
2
Fiorisce Salv.
3
Sentimento Salv.
4 Cioè
nel lor linguaggio, Il Poliziano
disse
in lor latino Salv.
page: 151
Note: A single vertical pencil line in the left margin marks lines 27-29.
- Tanto pietosamente,
- E l'amorosa via
- Commendan tuttavia,
- Perchè comune volle usar con elli.
- Dunque la comune usanza
- Ha l'amor così aggradito,
- Che da tutti il fa laudare.
-
30 Gentil donna , pietanza
- In ver me, che sono ismarrito,
- E tempesto più che mare.
- Non guardare in me, fina,
- Ch'eo vi son servidore.
- Traggete
1 simiglianza
- Dall' amorosa usanza,
- Che da picciolo onore
- Ingrandisce talore
2;
- E 'l ben possente alla stagion
3 dechina.
- E s'eo l'ho detto, temo molto piui
- Non spiaccia a vui ,
- A cui servir mi sforzo, donna fina,
- Cà semo per leanza, ch'è tra nui,
- D' uno cor dui.
- Temer mi face Amore, che mi mena,
-
20 E se la mia temenza penserete,
- Più m' amerete, chè le mie paure
- Non son se non d'Amore.
- Chi ciò non teme, male amar porìa;
- E tutta mia paura è gelosìa.
- Geloso son d'Amore, ma dov' ene;
- Così mi stene
3,
- Chè Amore è piena cosa di paura;
- E chi ben ama una cosa, che tene,
- Vivene in pene,
-
30 Chè teme non la perda per ventura.
Transcribed Note (page 152):
1
Gentile .
2
M' intenziona, mi mette in mente Salv.
3
Ristiene Salv.
page: 153
Note: A single vertical pencil line in the left margin marks lines 33-36.
- Dunque è ragion ch' eo trovi pietanza
- E perdonanza;
- Cà s'eo in voi troppo isparlo,
- Non son eo che parlo;
- Amor è, ehe tacente fa toruare
- Lo ben parlante, e lo muto parlare.
- Dunque se Amore non vole ch'eo taccia,
- Non vi dispiaccia
- Se Amore è d'uno folle pensamento.
-
40 Quell' è la gioia, che più mi solazza,
- Par che mi sfazza
1,
- Ch'eo ebbi di voi, donna , compimento.
- Ma non lo vorria avere avuto intanto,
- Che vo pensando, e convemmi partire,
- E in altra parte gire.
- La gioi' che di voi, donna, aggio avuta
- Non la mi credo aver mai sì compiuta.
DI SER NOFFO NOTAIO
D'OLTRARANO.
Impressa ne' Commentarj della Volgar Poesìa
del
Crescrimbeni.
Transcribed Note (page 154):
Anno 1240.
- La dilettanza, ch'ho del mio disire,
- Volendola celare,
- Mi fa lontano stare ,
- Che voi, Madonna, non vegno a vedere.
- Volendo 'l meo coraggio
1
- Celare onde
2 gioioso,
- È fatto dubitoso
- Di voi guardare, Donna, solamente.
- E fammi gir selvaggio
-
10 Di ciò, che più è amoroso;
- Allegro e dilettoso
- Sente piacere l'amorosa mente;
- Perchè sovente, sì come a fedele,
- Amor m' impera, e vole ;
- E certo non mi dole,
- Che amor celato deggia mantenere.
Transcribed Note (page 154):
1
Core .
2 Cioè
la cosa per la quale di glorioso
è fatto timoroso.
page: 155
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation marks the opening of the lower poem.
Note: Single vertical lines in the left margin mark lines 17-28 of the upper poem.
- Poichè gli è piacimento
- D'Amor, Madonna mia,
- Che mia parvenza
1 sia
-
20 Di voi stranera
2, nostra gioia celando.
- Contra lo suo talento
- Lo meo cor non porìa;
- E non vuol, nè disìa
- Gioia sentire contra 'l suo comando.
- Dunque, se amando, mostrovi sembianti,
- Ch' i' sia di voi stranero
3,
- Però mercè vi chero,
- Ver me non cangi il vostro cor volere.
- Non spero che giammai per mia salute
- Si faccia, o per virtute di soffrenza 4,
- O d'altra cosa
- Questa sdegnosa di pietate amica ,
- Poi non s' è mossa da ch'ell' ha vedute
- Le lacrime venute per potenza
- Della gravosa
- Pena, che posa nel cor, ch'affatica.
Transcribed Note (page 155):
1
Vista, aspetto.
2
Straniera, ignota a voi.
3
Straniero.
4
Sofferenza.
page: 156
Note: Double vertical lines in the left margin mark lines 10-18. A single vertical line in the left margin marks lines 19-22.
- Però trovando pianger la mia mente,
-
10Vado così dolente tuttavia,
- Com' uomo, che non sente,
- Nè sa dove si sia
- Da campar, altro che in parto ria;
- Nè so di ciò chi faccia conoscente
- Più tra la gente che la vista mia,
- Che mostra apertamente
- Come l'alma desìa
- Per vedere lo cor partirsi via.
- Questa mia donna prese nimistate
-
20Allor contra piatate, che s' accorse
- Ch'era apparita
- Nella smarrita figura ch' io porto:
- Però che vide tanta nobiltate,
- Che si pone in villate, che mi porse
- Quella ferita,
- La quale è ita, che m'ha 'l cor mortato
- Piatanza lo dimostra, ond' è sdegnata
- Ed adirata, che per questo vede,
- Ch' ella fu risguardata
-
30Negli occhi, ove non crede
- Ch' altri risguardi, per virtù che fiede
- D'una lancia mortal, ch' ogni fiata
- Affilat' ha, che di piacer procede.
- Io l' ho nel cor portata
- Da poi ch' Amor mi diede
- Tanto d'ardir, ch' io vi mirai con fede.
page: 157
Editorial Description: Double vertical lines in the left margin mark lines 37-45, and a single verticaal line marks lines 46-53.
- Io la vidi sì bella e si gentile
- Ed in vista sì umile, che per forza
- Del suo piacere
-
40A lei vedere menar gli orchi e 'l core.
- Partirsi allora ciascun pensier vile,
- Ed Amor, ch' è sottile sì ch'ei sforza
- L'altrui sapere
- Al suo volere, mi si fe' signore.
- Dunque non muove ragione il disdegno;
- Chè io convegno seguire isforzato
- Il disio, ch'io sostegno
- Secondo che gli è nato,
- Ancor che da virtù sia scompagnato;
-
50 Perchè non è cagion, ch' io non son degno,
- Ch'a ciò vegno come quei ch' è menato;
- Ma sol questo n'assegno,
- Morendo sconsolato,
- Chè Amore fa ragion ciò che gli è
grato.
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation drawn next to the first line on the left side of the page.
Impressa nella Scelta di Rome Antiche pubblicate
in Firenza.
- Volendo dimostrare
- Novellamente amore,
- Per rallegrare ciascun gentil core,
- Nella mia donna degna fe' riposo;
page: 158
Note: Double vertical lines in the left margin mark lines 13-25 and 26-30.
Manuscript Addition: questo ora
Editorial Description: Pencil notation by Gabriele Rossetti, written alongside the final stanza.
- E perchè senza pare
- Fosse lo suo valore,
- Interamente le donò riccore
- Di tutto piacimento dilettoso.
- Che l'anima gentile, che la mira,
-
10 In ciascun membro amor vedesse scorto,
- E di pietate sempre accompagnata,
- E d'umilità, che mai non l'abbandona.
- E infra le Donne pare
- Lumera di splendore,
- Ch'a ciascun' altra sempre rende onore;
- Tant' è 'l suo portamento grazioso.
- Chi la puote affisare
- Pinger si sente fore
- Subitamente ciaschedun dolore,
-
20 E di tormento ritornar gioioso.
- Ma non concede questo Amor gentile,
- Tant' è la sua possanza
- Al cor che villan sia,
- In nulla guisa sua gran signoria,
- Nè 'l suo valor imaginar neente.
- Che'n lei dimora un atto signorile,
- Che sempre la pietanza
- Par che aggia in oblìa;
- Sì fere ciascun, ch'altro non disia
-
30 Che gentilezza nella pura mente.
page: 159
Manuscript Addition: Prezioso
Editorial Description: “Prezioso” is written in pencil above the first line of the poem
on the left of the page.
Manuscript Addition: lo Co
Editorial Description: Note by Gabriel Rossetti in the left margin beside line 19.
Note: Single vertical lines in the left margin marks lines 1-5, 6-9, 12-15, and 22-26.
- Se blasmo fosse onore,
- Direi lo gran piacere,
- E lo bene amoroso
- Che per temenza ascoso
- Io porto dentro al core.
- Ascondo per temenza
- La gioia e lo valore,
- Che di piacer m'abbonda;
- E vienemi voglienza
-
10 Assai sovente al core
- Di dir mia gio' gioconda.
- Mi trema 'l cor, le membra,
- Ch' io non fosse blasmato
- Di ciò ch'aggio acquistato,
- Sforzandomi l' amore .
- Forza d'amor mi vinse,
- Contro di cui podere
- Non val cui stretto tene ;
- Ed in tal loco pinse
-
20 Lo meo cor per piacere,
- Che certo mi mantene.
- Dell' amoroso bene
- Chi prende lo diletto
- Blasmo me ne darìa,
- Ch' i' non sentisse prìa
- Sua possanza e valore.
page: 160
Note: Double vertical lines mark lines 27-37 of the upper poem.
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation next to the first line of the second poem on the page.
- Se amorosa possanza
- Stringesse alli blasmanti
- E lo core e la mente,
-
30 Non avrien tal dottanza
- Di far vista e sembianti
- Di gio' ch' ho spessamente.
- Ma io veggio sovente,
- Chi non prova, a blasmare.
- Però debb' io parvente
- In far dirmostramento
1
- D' amorosa riccore.
Impressa nella scelta di Rime Antiche pubblicate
in Firenza.
- Vedete s' è pietoso
- Lo meo signore Amore
- A chi 'l vuole ubidire,
- E s' 'egli è grazioso
- A ciascun gentil core
- Oltre a l' uman desire.
- Ch' io stava sì doglioso,
- Ch' ogn' uom diceva, el muore,
- Per lo meo lontan gire
-
10 Da quella , in cui io poso
Transcribed Note (page 160):
1
Dimostramenti.
page: 161
Note: A single vertical line runs the length of the lower poems, with another line added to mark lines 7-14.
Manuscript Addition: (+) Preziosissimo
Editorial Description: Pencil notation by Gabriele Rossetti, written above “In un
gioioso”
- Piacer tutto è valore
- Dello mio fin gioire.
- E stando in tal maniera
- Amor m'apparve scorto,
- E 'n suo dolce parlare
- Mi disse umilemente.
- Prendi d'amore spera
- Di ritornar a porto;
- Nè per lontano stare
-
20 Non dismagar neente.
- In un gioioso stato mi ritrovo,
- Che 'n nulla guisa prende il mio cor posa,
- S'io non mi sfogo alquanto in mio parlare,
- In dire e dìmostrare
- Come gioioso amor m'affata e tene.
- E s'io per abbondanza di gran gioia
- In mio parlar versasse oltr' a misura,
- Prego Amore che sempre mi difenda
- Da quel che mi riprenda.
-
10 Ch'io pur dirò quanto di gio' son colmo;
- Ma celerò infra la mente mia
- Per tema de' noiosi parlatori,
- Non mostrando di fori
- Onde goioso sostegno la vita.
- Or voglio dimostrar ragione aperta
-
30 Com' è la gio' che dentro al mio cor giace:
- Ella è sovrana d'ogni piacimento
- Però ch' ha movimento
- Della gentil una Donna graziosa,
- La qual è adorna di sì nobil piacere
- Che se li guarda alcun d'alma gentile,
- Che degno sia di mirarla fiso
- Scorto lei vede in viso
- Umiliate che mai non l'abbandona
- In quella parte ov' ella gli occhi gira
-
40 Ne' degni cori abonda uno dolzore,
- Che ciascun chiama Amore
- Per dilettanza, nè altro non pon dire.
- Dunque se al cor tanta gioia m'abbonda,
- Che l'anima, vivendo in dilettanza,
- Adobblo
1 più ch'io non so proferere,
- Non dee però parere
-
60 A saggio opinion contrarioso,
- Però che quella onde 'l gioir mi viene
- Amor per bona e degna provedenza
- In ciascun membro le donò virtute
- Con intera salute
- A ciascun cor, d' amor compreso degno
2.
Transcribed Note (page 163):
2
Addoppio.
3 Cioè
compreso, conosciuto degno d'
amore.
page: 164
DI LANZALOTO O LANCELLOTTO
SICILIANO.
Impresso ne' Commentarj della Volgar Poesia
del Crescimbeni.
Transcribed Note (page 164):
Anno 1240.
- Como lo Sol lo giorno fa schiarire
- Per la vertù della gran claritate ;
- Così mi fan li vostri occhi sbaldire
- Quando amorosamente mi guardate.
- E donami conforto di guarire
- Vedendo
1 lo bel guardo, che mi fate;
- Chè 'l frutto dello fior conviene escire,
- Ma la radice dalla potestate.
- Ed eo per lo sembiante. Donna, spero
-
10 Aver lo frutto della gioi' d' amore,
- Credendo che di fino amor si mova.
- Similemente come dal doppiero
- Si parte, quando ell' arde, lo splendore;
- Per Deo mercè , chè'l bon servir mi giova.
Transcribed Note (page 164):
1
Il vedere.
page: 165
Manuscript Addition: (+) Prezioso
Editorial Description: Pencil notation drawn to the top left of the begining of the stanza.
DI BARTOLOMMEO, O MEO,
O MINO MACONI DA SIENA
Impresso nell' Allacci.
Transcribed Note (page 165):
Anno 1242
- Non pensai che distretto
1
- Amor tanto m' avesse,
- Che donna mi tenesse
- Tutto in sua signorìa .
- Or mi trovo in disdetto
2,
- E non creo ch' io potesse
- Partirmi , s' eo volesse,
- Ned averla in oblìa.
- Tanto mi tene a freno,
-
10 Che eo non porrìa in disfreno
- Aver sua benvoglienza :
- Così m' este in piacenza ed in volere,
- Ch' eo non porria orgogliare
3
- In ver lo suo piacere
4.
- In piacer sì mi tene
- Lo suo avvenimento
5,
- E lo bel portamento,
- Che dona misurauza
6,
Transcribed Note (page 165):
1
Legato Salv.
2
Disdetta, disgrazia Salv.
3
Insuperbirmi, menar orgoglio Salv.
4 Perifrasi, cioè,
in lei, verso lei
Salv.
5
Avvenenza, grazia Salv.
6
Misura, moderazione, modestia Salv.
page: 166
- Che d'amar mi convene.
-
20 Tiemmi in distringimento
1
- Però for
2 fallimento
3
- Ho misa mia speranza
- In loco di valere
4,
- Pensando , che è tenere
- A beltà
5, come soglio,
- Però doglio, e mi spoglio
6 e fo partire
- In lei sempre avanzare
- Sovr' ogni altra ubidire.
- E da ogni altra intendanza
7
-
30 Esser voglio lontano,
- E farmene selvaggio;
- Averla in trascuranza
8
- E fermar con fidanza
- Meo pensero
9 in sua mano.
- Pensando tanta gioia,
- Mi trovo senza noia
- D' Amor , che m' ha locato,
- E' n tal signorìa dato a mia parvenza
10
Transcribed Note (page 166):
1
Strettezza.
2 Cioè
fuor di Salv. quì
vale
senza.
3
Fallo.
4 Cioè
di profitto Salv.
5
Tenere a beltà, essere vassallo di beltà Salv.
6 Cioè
d' ogn' altro amore Salv.
7
Amanza, amore, innamoramento Salv.
8
Averla in non cale.
9
Pensiero.
10
A mio parere, secondo il mio parere Salv.
page: 167
Note: A single vertical line marks lines 55-59. Also, horizontal doubles lines mark line
53, “Chi serve co' umiltata” on the left side of the page.
- Che non trovaria pare
1,
-
40Sì è sovra sua valenza
2.
- Sua valenza m' acchina
3,
- E fammi fermo stare,
- E lealmente amare
- Mi dà voglia e talento .
- Com' oro in foco affina,
- Così mi fa affinare
- L' amoroso pensare
- Dello suo valimento;
- Così mi sta in core ,
-
50Però senza fallore
4 .
- Di core innamorata
- Non credo che sia nata chi più vale.
- Chi serve co' umiltata
5
- Assai più in amor vale.
- Perchè accertata
6 sia
- La miscredente gente,
- Che dicono inpiamente
- Ch' eo vado vaneando
7.
- Venuta m' è desìa
8,
Transcribed Note (page 167):
1
Pari Salv.
2 Cioè
così è sovra l'
altre il suo valore
Salv.
3
M' abbassa, m' umilia Salv.
4
Fallo.
5
Con umiltate Salv.
6
Chiarità Salv.
7
Vaneggiando Salv.
8
Desìo Salv.
page: 168
Note: The word “qui” is written next to line 64 on the left side of the
page. A single vertical pencil line in the left margin marks lines 60-68 of the upper poem.
Double red horizontal lines mark the opening of the lower poem.
-
60Avvegnachè
1 neiente
- Credesse veramente,
- Andarmi più intenzando
2
- Di qui mia stanza fare
- Perchè ver dire dare
- Voglio a de' madicenti
3,
- Ca non dican neiente, ma fallenza
- Dicano
4, e di noia
- Trovino lor credenza.
DEL RE ENZO
Transcribed Note (page 168):
Anno 1245.
- Amor mi fa sovente
- Lo meo core pensare.
- Dammi pene e sospiri,
- E son forte temente
- Per lungo addimorare
- Ciò che porìa avveniri
5.
- Non ch' aggia dubitanza
- Della dolce speranza,
- Che 'n ver di me fallanza ne facesse;
Transcribed Note (page 168):
1
Con tutto che Salv.
2
Intenzionando.
3
Madicenti per
maldicenti, come
mafattori
per
malfat-
tori
Salv.
4
Dir fallenza, fallare.
5 Siciliano, per
avvenire.
page: 169
-
10Ma tenemi in dottanza
- Da lunga dimoranza
- Di ciò che addivenir me ne potesse.
- Però n'aggio paura,
- E penso tuttavia
- Lo suo grande valore;
- Se tropp' è mia dimora
- Eo viver non porìa.
- Così mi stringe Amore,
- Ed hammi così priso,
-
20 E in tal guisa conquiso ,
- Che in altra parte non ho pensamento ;
- Ma tuttora m' avviso
- Di veder lo bel viso,
- E tegnolomi in gran confortamento.
- Conforto
1 e non ho bene;
- Tant' è lo meo penare ,
- Ch' io gio' non posso avere .
- Speranza mi mantene
- E fammi confortare,
-
30 Che spero tosto gire
- Là v' è la più avvenente ,
- L' amorosa piacente,
- Quella, che m' ave e tene in sua balìa.
- Non falserò neente
- Per altra al meo vivente.
- Va , Canzonetta mia,
- E saluta Messere,
- Dilli lo mal, ch' i' aggio.
-
50 Quella, che m' ha in balìa
- Sì distretto mi tene ,
- Ch' eo viver non poraggio.
- Salutami Toscana ,
- Quella ched è Sovrana,
- In cui regna tutta cortesìa;
- E vanne in Puglia piana ,
- La magna Capitana ,
- Là dove è lo mio core notte e dia.
Transcribed Note (page 170):
1
Veia, veggia.
2
A lei.
page: 171
Note: Double red horizontal lines in the right margin mark the opening line, “S' eo trovasse
pietanza”
Impressa nella Rime Antiche.
- S'eo trovasse pietanza
- In carnata figura
- Mercede le cherrea
1
- Ch' allo meo male desse alleggiamento .
- E ben fare' accordanza
- Infra la mente pura,
- Se 'l pregar mi varrea
2
- Vedendo lo meo umile gecchimento
3.
- E dico, ahi ! lasso , spero
-
10 Di ritrovar mercede .
- Certo 'l meo cor nol crede ;
- Sì sono isventurato ;
- So che per me pietà verrea
4
crudele.
- Ecco pena dogliosa,
- Che 'nfra lo cor m'abbonda,
-
30 E spande per li membri
- Sì ch'a ciascun ne ven soverchia parte:
- Nullo giorno ho di posa,
- Se non come 'n mar l'onda:
- Cor meo, chè non ti smembri?
- Esci di pene, e dal corpo ti parte
2;
- Chè assai val meglio un' ora
- Morir, che pur penare,
- Da che non puoi scampare.
- Uomo, che vive in pene,
-
40Nè gaudio nullo invene
3,
- Nè pensamento ha, che di ben s'apprenda.
- Amor fa come 'l fino uccellatore,
- Che gli augelli sguardare,
Transcribed Note (page 172):
1
Cesso.
2
Parti.
3
Trova, Bisc.
page: 173
- Si mostra più ingegnieri d'invescare.
- Ben vedut' ho giocando
- Da fora li selvaggi sparvieri
- Prendere, e far maneri
1 diventare,
- E quel, che più si rende, più rinfresca,
- Qual più involve, più invesca.
- Ed eo sì preso fui,
- Guardandomi da lui,
- Che non pensai che Amor tanto sapesse,
-
10Che sua valenza sì mi ditringesse
- Distretto m'ha l'amore in suo tenere,
- Ch' eo non posso pensare
- Altro che bene amar quella che avanza
- Le altre di savere.
- Odendola pregiare
- Fammi tutto infiammare e risbaldire
2
- Chè mia Donna si conta fra la gente
- La più fina piacente;
- E 'nfra lo core mio
-
20 La porto e la disio ,
- Membrando come lo fresco verdore
3
- Per fina gioi' mi diè lo primo fiore.
- Lo primo fior gioioso
- Mi mise in disianza,
- Che eo per amistanza rinovasse
Transcribed Note (page 173):
1
Manieri, manzi Salv.
2
Rallegrare, dal Provenzale
esbaudir
Salv.
3
Verdura, giardino Salv.
page: 174
- L'amoroso diletto ch'io lassai,
- Perchè avea dottanza
- Che la sua onoranza non spregiasse
1:
- Dotto Marino
2 fugge tempestanza,
-
30 Ed attende chetanza
3.
- E per cheta piacenza
- M'accolse benvoglienza ;
- E rinovando la nostra amistate
- Le ricche gioi' mi trovo raffinate.
- Sì finamente Amor m'ha meritato
- Dello mio ben volere,
- Che lo mal sofferire non mi doglia;
- Chè, assai più ch' eo non chiesi, m'ha donato,
- Che vale oltra valere,
-
40 E di null' altr' avere prendo voglia,
- Se non vedere , e allegramente stare
- In solazzo e 'n parlare.
- Che se adira
4 o nasconde,
- Ben m'ancide e confonde
- Quella, per cui sono miso al morire:
- Chè ben Amor non è senza infollire.
- Per lealtà conven che si mantegna,
- E per bel servimento ,
-
60 Fora di fallimento, fino Amore,
- Acciò che là 'nde vene si ritegna
- Dallo fin piacimento
- Per dolce pensamento tutte l' ore;
- E chi ben ama, non può guerriare
2,
- Nè 'l suo con elevare .
- Amor non guarda vista ,
- Che per piacer s' acquista.
- Per costumi, e per simile natura:
- Amor pien' è e cresce di paura.
Transcribed Note (page 176):
1
Poeteggio, compongo.
page: 177
Note: Double red horizontal lines in the right margin mark the opening line of the poem.
Impressa nella Raccolta dell' Allacci sotto il nome
di Fra
Guittone.
- Tempo vien di salire e di scendère,
- E tempo è di parlare e di tacere,
- È tempo di ascoltare e d'imprendère,
- Tempo di molte cose provedere,
- E tempo è di vegghiare e d'offendère,
- E tempo di minacce non temere,
- E temp'è d'ubbidire e riprendère,
- E tempo è d'infinger non vedere.
- Però io tengo saggio e conoscente
-
10Colui che fa suoi fatti con ragione,
- E che col tempo si sa comportare,
- E che si mette in piacer
1 della gente,
- Che non si trovi nessuna cagione,
- Che sol d'un fatto si possa biasmare.
Transcribed Note (page 177):
1
Mettersi in piacere, cioè
farsi grato Salv.
page: 178
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation drawn next to the first line on the left of the page.
Note: A single vertical line marks the first stanza.
DI ARRIGO TESTA DA LENTINO
Impressa nell' Allacci.
Transcribed Note (page 178):
Anno 1245
- Vostra orgogliosa ciera,
- E la fera sembianza
- Mi trae di fina amanza
1,
- E mettemi in errore.
- Fammi tener manera
- D' uomo , ch' è in disperanza,
- Che non ha in se membranza
- D' avere alcun valore.
- E in ciò biasimo Amore,
-
10Che non mi dà misura,
- Vedendo voi sì dura
- Ver naturale usanza.
- Ben passa costumanza;
- Ed è quasi for d' uso
- L'affar vostro noioso
- Per levezza
2 di core.
- Del vostro cor certanza
- Ben ho veduto in parte;
- Chè assai poco si parte
-
20 Vista da pensamento.
- Se non fosse a fallanza
3
Transcribed Note (page 178):
1
Di puro, di perfetto amore Salv.
2
Levità. leggerezza Salv.
3
A fallo, cioè
per
inganno.
page: 179
- Proponimento d'arte,
- Che dimostrasse in parte
- Altro, ch' ave in talento.
- Ma lo fin piacimento,
- Da cui l' Amor discende,
- Sola vista lo prende,
- Ed il cor lo nodrisce,
- Sì che dentro s'accresce,
-
30 Formando sua maniera ;
- Poi mette fuor sua spera ,
- E fanne mostramento.
- Però, Madonna mia,
- Non può mondo passare,
- Nè stagione obliare;
- Ogni cosa in suo loco
- Convien ch' ella pur sia,
- Chè manifesto pare,
- E tutto l'appostare
1
-
40 Ver la natura è poco.
- Vedete pur lo foco,
- Che finchè sente legna,
- Infiamina, e non si spegna
2,
- Nè può stare nascoso.
- Cosi ha l' Amore in uso
Transcribed Note (page 179):
1 Cioè
il fingere Salv.
2
Spegna, da spegnare, che si trova nell'
Albertano, e
ne'
Gradi di San Girolano, ambedue
manoscritti ap-
presso di me Salv.
page: 180
- Per fermo signoraggio,
- Che cui tien per vassaggio
1
- Convien che mostri gioco.
- Non mi mostrale gioco
-
50 Nè gaio sembramento
2
- D' alcuno buon talento,
- Ond'io avesse allegranza;
- Ma mi tenete in loco,
- Ond' io gran noia sento,
- Chè fate infingimento
- Di verace amistanza:
- E ciò è gran fallanza
- Che così mi tradite.
- Poichè tanto savite
3,
-
60 Trovate alcuna guisa,
- Che non siate riprisa
- Di sì gran fallimento;
- Di vista o pensamento
- Aggiate in cor fermanza.
- Di me fermanza avete,
- Ch'io son vostra tenuta
4;
- Poi
5 lo mio cor non muta
- Di far leale omaggio.
Transcribed Note (page 180):
1
Vassallo, Salv.
2
Sembianza, vista, aspetto.
3
Savete, sapete.
4
Possesso, cioè
vostro
schiavo.
5
Poichè Salv.
page: 181
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation in the left margin marks the opening of the lower poem. Also a single vertical pencil
line marks lines 1-2.
- Dunqua, se voi mi siete
-
70 Di sì fera paruta
1;
- Ben è strana partuta
2
- Per bene aver dannaggio.
- Poi
3 savete ch' è oltraggio,
- Cacciate la ferezza,
- Chè non è pregio altezza
4
- Verso umiliate usare:
- Chè uom di grande affare
- Perde lo suo savere:
- Chè lo 'nganna volere
-
80 Per soverchio coraggio.
DI GUIDO DELLE COLONNE
Transcribed Note (page 181):
Anno 1245.
- La mia vita è si forte, dura, e fera
- Che eo non posso viver nè morire,
- Anzi distruggo, come al foco cera,
- E sto com' uom, che non si può sentire;
- Escito son del senno là ov' era,
- E sono incominciato ad infollire
5.
Transcribed Note (page 181):
1
Apparenza, aspetto Salv.
2
Strano partito Salv.
3
Poichè Salv.
4
Alterezza, orgoglio.
5
Impazzire Salv.
page: 182
Note: Double vertical lines in the left margin mark lines 11-22 and 29-30.
Manuscript Addition: qui
Editorial Description: Pencil notation by Gabriele Rossetti, written to the left of lines 11-12.
- Ben mi porrìa campare
- Quella, per cui m'avvene
- Tutto questo penare;
-
10Per bene amare 'l meo cor si ritene,
- Mercè farìa, se ella m'aiutasse,
- Da ch'eo per lei son così giudicato,
- E qualche bon conforto mi donasse,
- Ch' eo non fosse così allapidato.
- Peccato farìa, s'ella mi lassasse
- Esser sì fortemente condennato;
- Ch'eo non mi trovo aiuto,
- Nè chi mi dar
1 conforto;
- Ond'eo sono ismarruto,
-
20 E venuto ne sono a malo porto.
- Se Madonna savesse li martore
2,
- E li tormenti là v' eo sono intrato,
- Ben credo che mi darea
3 lo su' amore,
- Ch' eo l'ho sì fortemente goliato
4:
- Più di null'altra cosa mi stà 'n core,
- Sì ch'eo non ho riposo in nullo lato;
- Tanto mi ten distretto,
- Che eo non ho balia:
- Sto com' uomo sconfitto;
-
30 Senza delitto sono in mala via;
Transcribed Note (page 182):
1 Cioè
darmi Salv.
2
Martori.
3
Darìa, darebbe.
4
Sospirato, bramato Salv.
page: 183
Manuscript Addition: qui
Editorial Description: Pencil notation to the left of line 36.
Note: Vertical lines in the left margin mark lines 32-34; 33-36; 36-39; and 40-42.
- Or com'firaggio
1 oi lasso addolorato?
- Ch'eo non trovo chi mi consigliare
2;
- Di tanto mondo, quant'aggio cercato,
- Nullo consiglio non posso trovare
- Se non in quella donna, ch'ha valore
- Di darmi morte o vita
- Senza nullo tenore
- Lo su' amore m' è manna saporita.
- Va, Canzonetta mia fresca e novella,
-
40 A quella, che di tutte è la corona:
- E va, saluta quell'alta donzella:
- Dì, ch'eo son servo della sua persona:
- E dì, che per suo onor questo facc' ella
3,
- Traggami delle pene, che mi dona,
- E faccia conoscenza;
- Da che m'ha così priso,
- Non mi lassi in pendenza,
- Ch'eo non ho scienza: in tal doglia m'ha miso
Manuscript Addition: +
Editorial Description: Pencil notation marking the beginning of the poem.
Note: Double red horizontal lines in the right margin mark the opening line of the poem. A
vertical line in the left margin marks lines 1-5.
- Pi non mi vai mercè, nè ben servire
- In voi, Madonna, in cui tegno speranza,
- E amo lealmente,
- Non so che cosa mi porìa valere.
- Se di me non le prende pietanza
Transcribed Note (page 183):
1
Farò Salv.
2
Mi consigli.
3
Faccia ella Salv.
page: 184
Manuscript Addition: qui
Editorial Description: Pencil notation by Gabriele Rossetti, written to the left of the first line on the
page.
Manuscript Addition: qui
Editorial Description: Pencil notation by Gabriele Rossetti, written to the left of line 19
Note: Single vertical lines in the left margin mark lines 6-9 and 19-20.
- Ben morrò certamente.
- Per neente mi cangiò lo suo talento,
- Ond'io tormento
1, e vivo in gran dottanza,
- E son di molte pene sofferente.
-
10Poi
2 sofferente sono al suo piacere,
- Di bon cor l'amo e di pura leanza,
- E servo umilemente
- Anzi vorrea
3 per essa bene avere,
- Che per null'altra gioia con baldanza:
- Tanto le so'
4 ubidente:
- Ardente son di far suo piacimento:
- Mai non allento d'aver rimembranza,
- In quella, in cui disìo ispessamente.
- Spessamente disìo, e sto al morire
5,
-
20 Membrando che m'ha messo in obllanza
- L' amorosa piacente :
- Senza misfatti non doveami punire
- Di far partenza dalla nostra amanza
6;
- Poi tant' è conoscente
- Temente son, nè ho confortamento
- Nè valimento non ha mia possanza
- E fallami di tutto 'l suo convente
7.
Transcribed Note (page 184):
1Cioè
mi tormento Salv.
2
Poichè.
3
Vorrìa,
4
Sono.
5
Sto per morire Salv.
6
Amore Salv.
7
Convento, convenuto, convenzione Salv.
page: 185
Note: Single vertical lines in the left margin mark lines 28-37 and 38-46.
- Convento ben mi fece di valere,
- E donommi una gio' per rimembranza
1,
-
30Ch'eo stesse allegramente:
- Or la m' ha tolta con molto savere;
- Dice che 'n altra parte ho mia intendanza
2.
- E io so veracemente,
- Non sente lo mio cor tal fallimento,
- Non ho talento di far misleanza,
- Ch' eo la cangi per altra al meo vivente
3.
- Vivente, Donna, non creo che partire
- Potesse lo mio cor di sua possanza,
- Non fosse sì avvenente,
-
40 Perch' io lasciar volesse d' ubidire
- Quella, che pregio, e bellezza inavanza.
- Fammi slare sovente
- La mente d'amoroso pensamento.
- Non aggio abento
4, tanto 'l cor mi lanza
5
- Con li riguardi degli occhi ridente
6.
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation in the left margin marking the first line of the poem.
Note: Double red horizontal lines mark the beginning of the poem.
Manuscript Addition: Citata da Dante
Editorial Description: Pencil notation by Gabriele Rossetti, written to the right of line 1, “Ancor che
l'aigua per lo foco lasso”
- Ancor che l'aigua
7 per lo foco lasse
8
- La sua grade freddura,
Transcribed Note (page 185):
1
Per ricordo Salv.
2
Intendimento, amore.
3
In mia vita.
4
Pace, riposo.
5
Lancia.
6
Ridenti.
7
Acqua.
8
Lasci.
page: 186
- Non cangerea
1 natura,
- Se alcun vasello in mezzo non vi stasse
- Anzi avverrea
2senza lunga dimura
3
- Che lo foco stutasse,
- O che l' aigua seccasse;
- Ma per lo mezzo l' uno e l' altro dura.
- Così, gentil Criatura,
-
10 In me ha mostrato Amore
- L'ardente suo valore,
- Che senz' amore era aigua fredda e ghiaccia
- Ma el m'ha sì allumato
4
- Di foco, che m'abbraccia
5,
- Ch'eo fora consumato,
- Se voi, Donna sovrana,
- Non foste voi mezzana
- Infra l'amore e meve
6,
- Che fa lo foco nascere di neve.
-
20 Immagine di neve si può dire
- Uom, che non ha sentore
- D' amoroso calore ;
- Ancor
7 sia vivo, non si sa sbaldire
8
- Amore è uno spirito d'ardore,
Transcribed Note (page 186):
1
Cangerìa.
2
Avverrebbe, avverrìa.
3
Per dimora, Siciliano Salv.
4
Acceso Salv.
5 Cioè
mi abbracia, mi abbrucia Salv.
6
Me.
7
Anchorchè Salv.
8 Dal Provenzale
esbaudeiar Salv.
page: 187
Note: Single vertical lines in the left column mark lines 34-38.
- Che non si può vedire
1,
- Ma sol per li sospire
2
- Si fa sentire a quello ch' è amadore.
- Così, Donna d'onore,
- Lo mio gran sospirare
-
30 Vi porìa certa fare
- Dell' amorosa fiamma: ond' eo so'
3 involto,
- E non so com' eo duro;
- Sì m' ave preso e tolto:
- Ma parmi esser sicuro.
- Chè molti altri amanti,
- Per amor tutti quanti,
- Furon perduti a morte,
- E non amaro quant' eo, nè sì forte.
- Eo v'amo tanto, che mille fiate
-
40 Il giorno mi s'arranca
4
- Lo spirito che manca,
- Pensando, Donna, la vostra beltate .
- E lo disio, che ho, lo cor m' abbranca,
- Crescemi volontate ,
- Mettami in tempestate
- Dello grave pensier, che mai non stanca
5.
- O colorita e bianca
- Gioia dello mio bene,
Transcribed Note (page 187):
1
Vedere.
2
Sospiri.
3
Sono.
4
Si strappa dal Francese
s'arrache
Salv.
5 Cioè
si stanca Salv.
page: 188
Note: Single vertical lines in the left margin mark lines 49-57, 59-65,
and 71-73.
Manuscript Addition: qui
Editorial Description: Pencil notation to the left of line 50.
Manuscript Addition: Come l'invenzio = / di Brasma d' Goia / di Frate 'Alberigo
Editorial Description: Pencil notation by Gabriele Rossetti, written to the left of the first full stanza on
this page.
- Speranza mi mantene,
-
50E s'eo languisco, non posso morire,
- Cà mentre viva sete,
- Eo non porea
1 fallire,
- Ancor che fame e sete
- Lo meo corpo tormente.
- Ma sol ch'io tegna a mente
- Vostra gaia persona,
- Oblìo la morie: tal forza mi dona.
- La calamita, contano i saccenti
1,
- Che trarre non porìa
- Lo ferro per maestrìa,
-
80 Se non che l' aire
2 in mezzo gliel consenti.
- Ancor che calamita petra sia,
- L'altre pelre neenti
3
- Non son così potenti
- A traer, perchè non n'hanno balìa.
- Così, Madonna mia,
- L'Amor s' ha perceputo
4,
- Che non m'avria potuto
- Traere a se, se non fusse per vui:
- E sì son donne assai,
-
90 Ma non nulla, per cui
- Eo mi movesse mai,
- Se non per voi piacente,
- In cui è fermamente
- La forza e la vertute:
- Adonque prego Amore, chè m' aiute.
Transcribed Note (page 189):
1
Sapienti Bisc.
2
Aere, aria.
3
Niente.
4
S' è accorto, ha compreso.
page: 190
Note: Double red horizontal lines in the left margin mark the beginning of the poem.
Note: Double vertical lines in the left margin mark lines 13-15 and 16-19.
Impressa nell' Allacci.
- Gioiosamente canto,
- E vivo in allegranza ;
- Cà per la vostra amanza,
- Madonna, gran gio' sento:
- S' eo travagliai cotanto,
- Or aggio riposanza.
- Ben aggia disianza,
- Che viene a compimento;
- Cà tutto mal talento torna in gioi',
-
10 Quandunque la speranza vien di poi:
- Ond' io m' allegro di grande ardimento;
- Chè un giorno vene, che val più di cento.
- Ben passa rose e fiore
- La vostra fresca cera,
- Lucente più che spera:
- E la bocca aulitosa
1
- Più rende aulente aulore
2,
- Che non fa una fera,
- Ch' ha nome la Pantera,
-
20Che in India nasce ed usa.
- Sovr' ogn' altra amorusa mi parete
- Fontana, che m'ha tolta ognunque sete;
Transcribed Note (page 190):
1
Olitosa, odorosa.
2
Olente odore.
page: 191
Note: Double red horizontal lines seem to have bled through from the other side of the leaf.
Manuscript Addition: That sheds itself + springs
Editorial Description: Pencil notation by DGR, to the right of line 26.
- Perch'io son vostro più leale e fino,
- Che non è al silo Signore l'Assessino
1.
- Come fontana piena,
- Che spande tutta quanta,
- Così lo mio cor canta.
- Sì fortemente abonda
- Della gran gioi', che mena
-
30Per voi, Madonna tanta,
- Che certamente è tanta ,
- Non ha dove s' asconda.
- E più ch'augello in fionda son gioioso.
- E ben posso cantare più amoroso,
- Che non canta giammai null' altro amante,
- Uso di bene amare, o trapassante.
- Ben mi deggio allegrare
- D' Amor, che imprimamente
- Commosse la mia mente
-
40 D'amar voi, donna fina.
- Ma più deggio laudare
- Voi, donna conoscente,
- Donde lo mio cor sente
- La gio' che mai non fina.
- Che se tutta Messina fosse mia,
- Senza voi, Donna, niente mi saria.
- Quando con voi a sol mi sto, avvenente,
- Ogn' altra gioia mi par che sia neente.
Transcribed Note (page 191):
1
Assessino; vedi
Vecchio della Montagna in M.
Polo
Salv.
page: 192
- La vostra gran beltate
-
50 M' ha fatto, Donna, amare;
- E lo vostro ben fare
- M' ha fatto cantadore.
- Chè s'eo canto la state,
- Quando la fiore appare,
- Non porìa ubriare
1
- Di cantare alle fredd' ore .
- Così mi tene Amor lo cor giulente
2,
- Che voi scie la mia Donna valente.
- Solazzo e gioco mai non vene mino
3:
-
60Così v' adoro , come servo , e inchino
Impressa nell' Allacci.
- La mia gran pena e lo gravoso affanno,
- Ch' ho lungamente per amor patuto
4,
- Madonna lo m' ha 'n gioia ritornato.
- Pensando l' avvenente del mio danno,
- In sua mercede m'ave receputo,
- E lo soffrire mal m' ha meritato.
- Ch' ella m' ha dato tanto bene avire.
- Che lo soffrire molta malenanza
5
- Aggio ubriato
6, e vivo in allegranza.
Transcribed Note (page 192):
1
Obliare.
2
Giulivo Salv.
3 Siciliano per
meno Salv.
4
Patito.
5
Avvenimento sinistro
6
Obliato.
page: 193
Note: Double vertical lines in the left hand margin mark lines 19-24 and
29-32.
-
10Allegro son, cà tale signoria
- Aggio acquistata per mal sofferire,
- In quella
1 che d' amor non vao
2 cessando.
- Certo a gran torto lo mal biasmerìa.
- Che per un male aggio visto avvenire
- Poco di bene andare ammigliorando,
- Ed attardando per molto adastiare
- Un grande affare ritornare a niente:
- Chi vuole amar dev' essere ubidiente.
- Ubidiente son stato tuttavia
3,
-
20 Ed ho servito adesso
4 con leanza
- Alla sovrana di conoscimento,
- Quella, che lo mio core distringìa
5,
- Ed ora in gioia d'amor me inavanza.
- Sofferendo aggio avuto compimento,
- E per un cento m' ha più di savore
6
- Lo ben, che Amore mi face sentire
- Per lo gran mal, che m' ha fatto soffrire.
- Se Madonna m' ha fatto sofferire ,
-
30 Per gio' d' amore avere compimento,
- Pena e travaglia
7, ben m' ha meritato.
- Poi che a lei piace, a me beu dee piacire
Transcribed Note (page 193):
1
In quella ora, in quello Salv.
2
Vo Salv.
3 Cioè
sempre C.V.
4Cioè
subito.
5
Distringea.
6
Sapore.
7
Travaglio.
page: 194
Note: Double vertical lines in the left margin mark lines 34-35 and 39-42.
- Ch'end'
1 aggio avuto tanto valimento.
- Sovr' ogni merto m' ave più onorato,
- Che se Morgana fosse infra la gente,
- In ver Madonna non parìa neiente.
- Neiente vale amar senza penare;
- Chi vuole amar conviene mal patire.
- Onde mille mercè n' aggia lo male,
-
40Che m'ha fatto in tanto ben montare,
- Che io non aggio infra la gente ardire
- Di dir la gioia, dove il mio cor sale.
- Or dunque val meglio di poco avire,
- Che sentir troppo bene alla stagione:
- Per troppo ben diventa l' uom fellone.
Impressa nelle Rime Antiche.
Note: A circle and double red horizontal lines in the left
margin mark the beginning of the poem.
- Oi dolce ciera, con sguardo soave,
- Più bella d'altra, che sia 'n vostra terra,
- Traete lo mio core ormai di guerra,
- Che per voi erra, e gran travaglio n'ave:
- E sì gran trave poco ferro serra.
- Però, Madonna, non v'incresca e grave
2,
- Se Amor vi sforza ch' ogni cosa inserra.
-
20E certo non gli è troppo disonore
- Quand'uomo è vinto dallo suo migliore;
- E tanto più da Amor, che vince tutto:
- Perciò non dutto
3, che Amor non vi smova
- Saggio guerrero vince guerra e prova.
- E'
1 l' amo dentro, e sforzo in far sembianza
- Di non mostrare ciò, che 'l mio cor sente.
-
40Or quant' è dura pena al cor dolente
- Istar tacente, e non far dimostranza:
- Chè la pesanza
2 alla ciera consente
- E fanno vista di lor portamente
3.
- Così son volontieri in accordanza
- Gli occhi con lo core insembremente
4.
- Forza di senno è quella, che soverchia,
- Ardir di core, asconde ed incoverchia.
- Ben è gran senno, chi lo puote fare,
- Saper celare, ed essere signore
-
50Dello suo core, quand' este in errore.
- Amor fa disviare li più saggi;
- E chi più ama, meno ha in se misura.
- Più folle è quello, che più s'innamura:
- Amor non cura di far suoi dannaggi
5,
- Chè li coraggi
6 mette in tal calura,
- Che non pon raffreddare per freddura.
- Gli occhi allo core sono li messaggi
Transcribed Note (page 196):
1
Eo, io.
2
Peso, gravezza, affanno, tormento.
3
Portamenti.
4
Insiememente, insieme.
6
Danni, rovine.
7
I cori.
page: 197
Manuscript Addition:
pennelle
Editorial Description: Pencil notation by Gabriele Rossetti, written to the right of
line 63.
- De' lor cominciamenti per ventura.
- Dunque, Madonna, gli occhi e lo mio core
-
60Avete in vostra man dentro e di fore:
- Chè Amore il viver mio mena e combatte,
- E batte, come nave il vento inonda:
- Voi siete il mio pennel, chè non affonda.
Impressa nell' Allacci.
Transcribed Note (page 197):
Anno 1245.
- Distretto
1 core e amoroso
- Gioioso mi fa cantare.
- E certo s' io son pensoso,
- Non è da maravigliare;
- Chè Amor m'ha usato
2 a tal uso,
- Chè m' ha sì presa la voglia,
- Chè disusarm' è doglia
- Vostro piacer amoroso.
- L'amoroso piacimento,
-
10 Che mi donava allegranza,
- Veggio che mo
3 parlamento
- Me ne ha diviso
4 speranza
Transcribed Note (page 197):
1
Innamorato Salv.
2
Accostumato, assuefatto Salv.
3
Ora Salv.
4
Divisato Salv.
page: 198
Note: Double vertical lines in the left margin mark lines 17-24; 26-31;
and 32-35 .
- Ond' io languisco e tormento
- Per fina disianza;
- Cà per lunga dimoranza
- Troppo m' adastia
1 talento.
- Lo pensoso adastiamento
2
- Degnate, Donna, allegrare
- Per ira e spiacimento
-
20 D' invidioso parlare,
- E dar confortamento
- Ai leali amadori,
- Sì che i rei parladori
- N' aggian sconfortamento.
- Sconfortamento n' avrano
3
- Poi
4 comandato m' avete,
- Ch' io mostri tal viso vano,
- Che voi, hella, conoscete.
- E con ciò crederano
5.
-
30Ch' io ci aggia mia dilettanza
- Del falso dir che fano
6.
- Fannomi noia e pesanza
- Di voi, mia vita piacente,
- Per mantener loro usanza,
- La noiosa e falsa gente.
Transcribed Note (page 198):
1
M' infastidisce, m' annoia Salv.
2
Fastidio, conforme allo Spagnolo
hastio Salv.
3
Avranno.
4
Poichè Salv.
5
Crederanno.
6
Fanno.
page: 199
Note: Double vertical lines in the left margin mark lines 36-39.
- Ed io, com' aura in bilanza,
1
- Vi son leale, Sovrana,
- Fiore d'ogni Cristiana
- Per cui lo mio core s'inavanza.
- Oi lassa, innamorata,
- Contar voglio la mia vita,
- E dire ogni fiata,
- Come l'Amor m' invita,
- Che io son, senza peccata,
- D'assai pene guernita
- Per uno, ch'amo, e voglio,
- E non aggio in mia balìa
- Sì come avere soglio:
-
10 Però pato travaglìa,
- Ed or mi mena orgoglio,
- Lo cor mi fende e taglìa.
- Lassa, che mi dicia
3,
- Quando m'avia in celata
4;
- Di te, o vita mia,
- Mi tegno più pagata,
- Che s' i' avessi in balìa
-
30Lo mondo a signorata.
- E dormo a disdegnanza,
- E fammi conoscenza,
- Par ch' aggia d'altro amanza,
- O Dio, chi lo m' intenza
5
- Mora di mala lanza
6,
- E senza penitenza.
- O ria ventura e fera!
- Trammi d'esto penare.
- Fa tosto ch' io non pera,
-
40Se non mi degna amare
- Lo mio Sire; chè m' era
- Dolce lo suo parlare.
- Ed hammi innamorata
Transcribed Note (page 200):
1
Mi soccorre.
2
Viene, per
venga.
3
Dicea.
4 Cioè
in celato, nascosamente.
5
Lo m' innamora, chi è la sua dama, la sua inten-
denza
Salv.
6
Lancia, cioè
di rio
colpo.
page: 201
- Di se oltre misura.
- Ora, lo cor cangiata
1,
- Sacciate, se mi dura
2,
- Sì, come disperata,
- Mi metto alla ventura.
- Va, canzonetta fina,
-
50 Al buono avventuroso,
- Ferilo
3 alla corina
4;
- Se il trovi disdegnoso
- Nol ferir di rapina,
- Che sia troppo gravoso.
- Ma ferì là chi 'l tene,
- Ancidela sen
5 fallo.
- Poi faccia ch' a me vene
6
- Lo viso di cristallo,
- E sarà fuor di pene,
-
60 E avrò allegrezza e gallo.
Transcribed Note (page 201):
1 Cioè
mutata di core.
2Cioè
se egli mi dura così sdegnato
Salv.
3
Lo feri, lo ferisci.
4
Core, Salv.
5
Senza, dal Latino
sine Salv.
6
Viene per
venga.
page: 202
Impressa nell' Allacci.
Transcribed Note (page 202):
Anno 1250.
- Assai mi piacerìa,
- Se ciò fosse, ch' Amore
- Avesse in se sentore
1
- D 'intendere e d' audire;
- Ch' eo li rimembrerìa,
- Come fa servitore
- Perfetto a suo signore,
- Meo lontano
2 servire,
- E farìali assavire
3
-
10 Lo mal, di che non oso lamentare
- A quella, che 'l meo cor non può obliare.
- Ma Amor non veo, e di lei son temente;
- Per che 'l meo male adesso è più pungente.
- Amor sempre mi vede,
- Ed hammi 'n suo podere;
- Ma eo non posso vedere
- Sua propia figura.
- Ch' eo son ben di tal fede,
- Che se Amor può ferire,
Transcribed Note (page 202):
1
Sentimento Salv.
2
Diuturno, lungo Salv.
3
Assapere Bisc.
page: 203
-
20Che ben puote guarire
- Secondo sua natura.
- Ciò è che m' assicura,
- Ch' io sono tutto alla sua signoria;
- Come Cervo incalzato mante via
1,
- Che, quando l' uomo gli grida più forte,
- Torna ver lui, non dnbitando
2 morte.
- Non doverìa dottare
- D'Amor veracemente,
- Poi leale e ubidiente
-
30 I' li fui da quel giorno:
- Ch' el mi seppe mostrare
- La gioi', ch' ho sempre in mente.
- Che m' ha distrettamente
- Tutto legato intorno:
- Sì come l' Unicorno,
- Di una pulcella vergine innaurata.
- Ch' è dalli cacciatori ammaestrata,
- Della qual dolcemente s' innamora
- Sì, che lo lega, e non se ne dà cura.
-
40 Da poi m'ebbe legato,
- Alzò gli occhi, e sorrise,
- Sì ch' a morto mi mise.
- Come lo basalisco,
- Che ancide chi gli è dato,
- Co' suoi occhi m' ancise
Transcribed Note (page 203):
1
Molte volte.
2
Temendo Salv.
page: 204
- La mia mente cortise.
- Moro e poi revivisco.
- O Deo! in che forte visco
- Mi pare che sian prese le mie ale;
-
50Chè il vivere e il morire non mi vale;
- Com' uomo in mar, che si vede perire,
- E camperìa, potesse
1 in terra gire.
- Terra mi fora porto
- Di vita e sicuranza.
- Ma mercede e dottanza
- Mi ristringe e fa muto,
- Da poi mi sono accorto
- D' amor, che non m' avanza.
- E per lunga speranza.
-
60Lo Giudeo è perduto.
- Ma s'eo non aggio aiuto
- D'Amor, che m'ebbe messo in sua prigione
- Non so a che Corte dimandi ragione.
- Faraggio, como lo penitenziale
2,
- Che spera bene, sofferendo male.
Transcribed Note (page 204):
1 Cioè
se potesse.
2
Colui, che fa penitenza per salvarsi.
page: 205
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation in the left margin next to line 1.
Impressa nell' Allacci.
Transcribed Note (page 205):
Anno 1250.
- L' amoroso vedere
- M' ha miso a rimembranza
- Com' io già lungiamente
- All' avvenente
1 ho tanto ben voluto,
- Ch' io non porìa tacere
- La gran gioia e l' allegranza,
- Che mi dona sovente.
- Allegramente son da lei veduto.
- A ciò mi riconforto,
-
10E mercede le chero,
- Ch' a se m'accolga senza dimoranza.
- Perch' io non fosse morto
- Lo suo visaggio altero
- Mi si mostra piacente per pietanza.
- Grande d'amor pietanza
- M' ha toccato allo core,
- E secondo ch' i' crio
2 con gran disìo
- L' ha fatta rimembrare
- La dolce innamoranza
3
Transcribed Note (page 205):
1
Alla leggiadra Salv.
2
Creo, credo Salv.
3
Amata Salv.
page: 206
-
20Allo suo servidore
- La mal, che sofferìo,
- E non partìo giammai per spaventare
1.
- Ma s' ella rimembrando
- L' amoroso vedere,
- Null' altra cosa feci alla pietosa,
- Ma quando al suo comando
- Me le dono a servire,
- E vita assai soffersi angosciosa.
- Ancora
2 sì asomata
-
30 La natura m'avesse
- Ben ti de' rimembrare
- Cà di mal fare è troppo gran peccato.
- Molta fora spietata
- Donna, ch' uomo ancidesse.
- Ben porìa ragionare,
- Che a ciò mendare
3 non è a
nullo dato.
- Ma voi pur m'ancidate,
- Se voi più mi sperate
4.
- E poi null' altro mi potete fare
-
40 Adosso mi venite,
- Piangete e lagrimate,
- Pregate Dio, chè m' aggia a perdonare.
Impressa nell' Allacci.
- Amore sento tanto,
- Donna, ch' altro non fazzo
3;
- Son divenuto pazzo, troppo amando.
- E moro considrando
4,
- Che sia l' amore, che tanto m' allaccia.
- Non trovo chi lo saccia,
-
20Ond'io mi schianto: ch' è vicin di
5
morte
- Crudele e forte mal, che non ha nomo
6,
- Che mai non lo pot' uomo ben guerire.
- Dunque pur vorrìa dire
- Come sentire Amor mi fa tormento;
- Forse per mio tormento lo mi lascia.
- Amor mi fa fellone,
- Sfacciato e vergognoso;
-
40Quanto più son doglioso, allegro paro;
- E non posso esser varo
1.
- Da poi che 'n cristallo aven
2 la neve,
- Isquagliar mai non deve per ragione.
- Così eo, che non rifino,
- Son poco mino
3 divenuto, Amore.
- L'acqua per gran dimore torna e sale.
- Cotal doglia mortale,
- E grave male da me stesso è nato,
- Che non aggio nul
4 lato, che non ami.
DI RINALDO D'AQUINO
Transcribed Note (page 210):
Anno 1250.
Note: A single vertical line in the left margin marks lines 1-10.
- Blasmomi
2 dell' Amore,
- Che mi donao ardimento
- D' amar sì alta amanza.
- Di dire ho tal timore,
- Che sol del pensamento
- Mi trovo in disvianza.
- Assai faccio accordanza
- Di dire, e poi mi scordo.
- Tutto in fra me mi stordo
-
10 Per la gran dubitanza.
- Però faccio sembianza
- Allo cor, che sia sordo,
- Che mi dice, m'accordo
- Ch' i' addomandi pietanza.
- Così l' Amor m' ha miso
-
30In due contenzione
2;
- Ciascuna m' è guerrera
3;
- Chè l'una m'ha diviso
- Di dire mia ragione;
- E l'altra mi par fera.
- Ma s' eo faccio preghera,
- Tema aggio, e vo pensando,
- Ch' unque a lei non dimando
4;
- Perch' ella è tanto altera.
- Però di tal manera
-
40 D'Amor mi vo biasmando,
Transcribed Note (page 211):
1
Vinchi, vinca.
2
Convenzioni.
3
Nemica Salv.
4 Per
dimandi.
page: 212
- Che sì mi stringo amando,
- Dottando ch' io non pera.
- Ben amo follemente,
- S'io peno per dottanza
- Di dir lo meo penare.
- Ben morrò certamente,
- S' io faccio più tardanza.
- Tante ho pene a portare,
- Che Amor non vuol mostrare
-
50 Le pene, ch' io tant' aggio,
- A quella, ch' eo dovraggio
- Tuttor per lei amare.
- Ond' io mi vo' provare
- Di dir lo mal, ch' i' aggio
- Allo suo signoraggio
1;
- E noi vo' più celare.
- Però mi torno a vui,
- Piacente Criatura;
- Che sia per voi intiso,
-
60Che già non posso piui
- Soffrir la pena dura
- D' Amor, che m'ha conquiso.
- S'io però son mispriso
2,
- L' Amore ne biasmate,
- E la vostra beltate,
- Che m' ha d' amor sì priso.
Transcribed Note (page 212):
1
Signoria Salv. Bisc.
2
Disprezzato Salv.
page: 213
- Mercè, piacente viso,
- Prendavene pietate:
- Di meve non mostrate,
-
70 Ch' io sia da voi diviso.
- Certo, Madonna mia,
- Ben saria convenenza,
- Che Amor voi distringesse;
- Chè tanto par che sia
- In voi piena piacenza,
- Ch' all' altre dà manchesse
1.
- Però, se voi tenesse
- Amor distrettamente,
- Ben so, che doblamente
- Varrian vostre bellesse
2,
-
80 Ed anco a vostre Altasse
3
- Biasmo serìa parvente
4,
- Poi
5 sete sì piacente,
- Se Amore in voi fallesse
6.
Transcribed Note (page 213):
1
Manchezze, cioè
che fa l' altre manchevoli
Salv.
2
Bellezze.
3
Altezze.
4
Chiaro, palese.
5
Poichè Salv.
6
Fallisse Salv.
page: 214
- Poi le piace, ch' avanzi suo valore
- Di novello cantare,
- Onde allegranza n' aggio con paura,
- Perch' io non son sì saggio laudatore,
- Ch' io sapesse avanzare
- Lo suo grau pregio fino oltre misura;
- E la grande abondanza,
- E lo gran bene ch' eo ne trovo a dire,
- Me ne fa soffrettoso
1.
-
10 Così son dubitoso
- Quando vegno a ciausire
2,
- Che ne perdo e savire e rimembranza.
- Meglio val dire ciò ch' uomo ha 'n talento,
- Che vivere in penare, stando muto,
- Solo ched aggia tal cominciamento,
- Che dipo' 'l dire non vegna pentuto
1
- Puot' uomo fare tale movimento,
- Pur agio n' aggia, non este intenduto
2.
-
30 Perciò di dire aggio avvedimento,
- Che non si biasmi dello suo creduto
3.
- E saccio ben, ch' a molti è addivenuto.
- Ciò ch' ha detto non ha loco neiente.
- Sempre di lor de' uomo avere spera;
- Chè folleggiando avuto
- Han ciò ch' hanno voluto,
- Non per saper, ma per esser temente;
- Chi così fa, certo bene finèra
4.
Note: Double red horizontal lines mark the beginning of the poem.
- Venuto m'è in talento
- Di gio' mi rinovare
1,
- Ch' eo l' avea quasi miso in obrianza.
- Ben fora fallimento
- Dello 'n tutto lassare
- Per perdenza cantare in allegranza;
- Poichè son dato nella signoria
- D'Amor, che solo di piacere è nato,
- Piacere lo nodrisce, e dà crescenza
2.
-
10Vuol che fallenza
- Non aggia l'uomo, poich'è suo servente
- Ma sia piacente
- Sì che piaccia alli buoni e serva a grato
3:
- A pianger vuol che l'uomo allegro stia.
- Sia di tal movimento,
- Che si faccia laudare
- Chi 'n fino Amore vuole aver speranza:
Transcribed Note (page 216):
1 Cioè
di rinnovarmi gioia Salv.
2 Cioè
gli dà Salv.
3 Cioè
gratis, o con grato, con grade
Salv.
page: 217
Note: Double vertical lines in the left margin mark lines 18-20; 21-23;
and 35-37.
- Chè per gran valimento
- Si deve conquistare
-
20Gioia amorosa di bona intendanza
1.
- Poichè tal este l'amorosa via.
- Chi vuole pregio ed essere onorato,
- La via ritegna, onde Amor incomenza,
- Cioè piacenza,
- Chè per piacenza avene
2 uomo valente.
- Perchè alla gente
- Deve piacere, ed essere inalzato
- L'Amore, che si mette in sua balìa.
- In balìa e in servimento
-
30Sono stato, e vo stare;
- A tutta mia vita amare con leanza.
- Poichè per uno cento
- M' ha saputo mendare
3
- Del mal ch'eo aggio avuto e la pesanza.
- A tal m'ha dato, che non si porìa
- Trovare, quando ben fosse tentato,
- Una sì bella con tanta valenza:
- Onde m'agenza
4,
- Se tuttor l'amo così finamente;
-
40Ch' al mio parvente
- Io non porìa d'affanno esser gravato,
- Poi di bon cor tal donna servirìa.
Transcribed Note (page 217):
1
Da buona dama Salv.
2
Avviene, addiviene Salv.
3
Emendare Salv.
4
Mi piace, m' abbella Salv.
page: 218
Editorial Description: Double vertical lines in the left margin mark lines 52-56 and 66-67.
- Servirìa a piacimento
- La più fina ad amare,
- Ond' io son ricco di gioia d'amanza:
- E lo mio allegramento
- Non si porìa cantare
- Per ciò che la mia donna ha perdonanza
- E nullo core non lo penserìa,
-
50Ched i' pensando fosse sì penato.
- Adunque mi facete conoscenza.
- Mia penitenza
- Aggio compiuta ormai e son gaudente,
- Sicchè niente
- Ho rimembranza dello mal passato,
- Poi chè a Madonna piace ch' i' 'n gio' sia.
- Gioia e confortamento
- Di bon cor deo
1 pigliare,
- Vedendomi in cotanta beninanza;
-
60Aver sofferimento,
- E non unque orgogliare
- In ver l'amore; con umilianza
- Piacentemente servir tutta via;
- Chè nullo buon servente è ubriato
2;
- Gran guiderdone ha molta sofferenza;
- Chi per temenza
- Di troppo dir ne deve esser tacente
Transcribed Note (page 218):
1
Debbo, deggio.
2
Obliato.
page: 219
Note: Double vertical lines in the left margin mark lines 68-70 and 1-4 .
Manuscript Addition: Subject & obedient in [?] & day
Editorial Description: Pencil notation by DGR in the right margin, next to line 70.
- Talor si pente.
- A voi mi laudo, donna, a cui son dato,
-
70Umile e servente notte e dia.
Note: Double red horizontal lines in the right margin mark the beginning of the poem.
- Amorosa Donna fina,
- Stella, che levi la dia,
- Sembran le vostre bellezze.
- Sovrana fior di Messina,
- Non pare che donna sia
- Vostra para
1 d'adornezze.
- Or dunque non è maraviglia,
- Se fiamma d'amor m'appiglia,
- Guardando lo vostro viso;
-
10 Chè l'Amor m'infiamma in foco.
- Sol ch' i' vi riguardo un poco
- Levatemi gioco e riso.
- Lo meo core non è con mico,
- Chèd eo tutto lo v'ho dato,
- E io ne son rimaso in pene;
- Di sospiri mi notrico;
- Membrando da voi sono errato;
-
30 Ed io non so perchè m' avvene
- Per li sguardi amorosi,
- Che savete, sono ascosi
- Quando mi tenete mente;
- Che li sguardi micidiali
- Voi facete tanti e tali
- Che aucidete la gente.
- Altrui aucidete; che meve,
- Chè m' avete in foco miso,
- Che d' ogni parte m' alluma.
-
40 Tutto eslo mondo e dimeve
- Di tal foco soracciso,
- Che meve arde è consuma,
- E con foco che non pare,
- Che la neve fa allumare,
- Ed incendo tra lo ghiaccio.
- Quell' è lo foco d' Amore,
- Ch' arde lo fino amadore
- Quando e' non ha sollaccio
1.
Transcribed Note (page 220):
1
Sollazzo.
page: 221
- Se lo sollazzo non avesse
-
50 Se non da voi lo sembiante
- Con parlamento isguardare
- La gran gioia quando volesse;
- Perchè pato pene tante,
- Ch' io non le porìa contare;
- Nèd a null' uomo che sia
- La mia voglia non dirìa,
- Dovesse morire penando
- Se non este in Montellese,
- Cioè 'l vostro serventese
-
60 A voi lo dico in contando.
Impressa nell' Allacci.
Note: Red double horizontal lines in the right margin mark the beginning
of the poem.
- In amoroso pensare,
- Ed in gran disianza
- Per voi, bella, son miso,
- Sì ch' eo non posso posare:
- Tant' aggio tempestanza.
- Vostro amor, che m' ha priso
- Al cor tanto coralmente
- Mi distringe e distene
- La voglia e la spene,
-
10 E donami martire,
- Ch' io nol porrìa mai dire
- Come m'avete preso fortemente.
- Fortemente mi avanza,
page: 222
- E cresce tutta via
- Lo meo innamoramento;
- Perchè m' ha miso in erranza.
- Ormai la vita mia
- Non ha confortamento
- Di voi, più d'altra gentil creatura,
-
20 Che mi sete piacente,
- E gaia e avvenente,
- A cui mi sono dato
- Distretto ed abbracciato;
- Perchè son tutto vostro ed in quell' ora.
- In quell' ora, ch' eo voi vidi
- Danzar gioiosamente,
- Ed eo con voi danzando
- Pensando 'l meo cor cridi
1,
- Che cosi brevemente
-
30 Morrò pur disiando
- Che lo meo core a me medesmo sperde
2.
- Aggiatene pietanza
- E senza dubitanza.
- E chi bene vuol fare
- Non doverìa tardare.
- Io so, chi tempo aspetta, tempo perde.
Transcribed Note (page 222):
1 Siciliano, per
crede.
2
Si perde, vien meno, disperdesi Salv.
page: 223
Note: Double red horizontal lines in the right margin mark the first line
of the poem.
Manuscript Addition: B
Editorial Description: Pencil notation in the right margin.
Note: The last letters of lines 1, 2, 4, 5, and 6 are underlined in pencil.
Impressa nell'Allassi.
- Oramai quando flore,
1
- E mostrano verdura
- Le prata e la rivera;
- Gli augei fanno sbaldore
2
- Dentro della frondura,
- Cantando in lor manera,
- La primavera, che vene presente
- Frescamente sì frondita
3,
- Ciascuno invita ad aver gioia intera.
-
10Confortami d'amare
- L'aulimento
4 de' fiori,
- E 'l canto degli augelli.
- Quando lo giorno appare
- Sento li dolci amori
- E li versi novelli,
- Che fan sì dolci, e belli, e divisati
- Lor trovati
5 a provagione
6;
- A gran tenzone stan per gli arbuscelli.
- Quando l'alloda
7 intendo
Transcribed Note (page 223):
1
Fiorisce, nascono i firori Salv.
2
Allegranza, dal Provenzale
esbaldor Salv.
3 Onde
rinfronzire Salv.
4
Olimento, odore Salv.
5
Canti, versi Salv.
6
A prova, a gara Salv.
7 Dal Latino
alauda Salv.
page: 224
Note: Parentheses are added in pencil around the word
“Bene” in line 26.
-
20E' l rusignol vernare
1
- D' amor lo cor m'affina,
- E maggiormente intendo
- Ch' è 'l legno del truffare
- Che d' arder non rifina,
- Vedendo quell' ombrìa del fresco bosco
- Bene conosco che accertatamente,
- Sarà gaudente l' amor, che m' inchina.
- China, ch' eo sono amata,
- E giammai non amai;
-
30Ma 'l tempo m' innamora,
- E fammi star pensata
- D' aver mercè ormai
- D' un fante
2, che m' adora.
- E saccio che costui per me sostene
- Di gran pene; l' un core mi dice
- Che si disdice, e l' altro m'incora.
Impressa nell' Allacci.
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation in the left margin marking the beginning of the poem.
Note: Single vertical lines in the left margin mark lines 1-4 and 11-20.
- In un gravoso affanno
- Ben m' ha gittato Amore,
- E nol mi tegno a danno
- Amar sì alta fiore:
- Ma, ch' io non sono amato,
- Amor fece peccato,
- Che in tal parte donò mio intendimento.
- Conforto mia speranza,
- Pensando che sì avanza.
-
10 Buon sofferente aspetta compimento.
- Perciò non mi dispero
- Di amar sì altamente.
- Adesso mercè chero
- Servendo umilemente.
- Chè a pover' uomo avvene,
- Che per ventura ha bene,
- Che monta ed ave assai di valimento.
- Perciò non mi scoraggio;
- Ma tuttor serviraggio
-
20A quella, ch' ave tutto insegnamento.
Transcribed Note (page 225):
1
Dia.
page: 226
Editorial Description: Single vertical lines in the left margin mark lines 31-40 and 42-43-.
- Da ciò la mia 'ntendanza
1
- Giammai non si rimove;
- E servo in gran leanza
- Che in essa mercè trove.
- Solo questo mi faccia
2,
- S' i' l' amo, non le spiaccia,
- E tengolomi
3 in gran
consolamento.
- Com' uomo, ch' ha disagio,
- Aspetto d' aver agio,
-
30Pietà di bene piglia per talento
4.
- Tanto m' este a piacere
- D' aver sua signorìa,
- Che non desidro
5 avere
- Altra donna, che sia.
- Come quello, che crede
- Salvarsi per sua fede,
- Per sua legge venire in suo talento.
- A meve così pare,
- Non credo mai scampare
-
40Sed ella a me non dà consolamento.
- Mia canzone di gran gecchimento
6
- Va là 've il piacimento, pregio, e onore
- Tutto vi si agenza;
Transcribed Note (page 226):
1
Intenzione, pensiero, intendimento Salv.
2
Mi giovi Salv.
3 Cioè
mi tengo ciò
4 Cioè
volentieri Salv.
5
Desidero.
6
Giacimento, umiltà Salv.
page: 227
Note: Single vertical lines in the left margin mark lines 44-48 and
47-52.
- Ed ivi è il compimento
- Di tutta la valenza,
- Senza nessuna intenza
1
- Là u' la mia donna, fa dimoramento.
- Dille, che mi perdoni
- S' aggio fallato in dire,
-
50 Ch' io non posso covrire
- Ch' io di lei non ragioni:
- Ch' Amore ed ella m' han fatto credente,
- Che più gioia, che' n loro, non sia niente.
Impressa nell' Allacci.
- Guiderdone aspetto avire
- Di voi, Donna, cui servire
- Non m' è noia.
- Ancorchè mi siate altera,
- Sempre spero avere intera
- D' amor gioia.
- Non vivo in disperanza,
- Ancor che mi disfidi
- La vostra disdeguanza:
-
10Chè spesse volte, vidi
- Ed è provato,
- In disperanza non mi getto,
- Ch' io medesmo m' imprometto
- D'aver bene.
-
20Di buon core è la leanza,
- Che io vi porto, e la speranza
- Mi mantene.
- Però non mi scoraggio
- D'Amor, che m' ha distretto:
- Sì com' uomo salvaggio
- Faraggio, com' è detto
1
- Ch' ello face.
- Per lo reo tempo ride,
- Sperando che poi pera
2
-
30La laid' ara
3, che vide;
- Di donna troppo fera
- Spero pace.
- S' io pur spero in allegranza,
- Fina donna, pietanza
- In voi si mova.
- Fina donna, non siate
- Fera, poi tanta beltate
- In voi si trova.
Transcribed Note (page 228):
1 Cioè
com' è detto che fa.
2
Cessi, finisca.
3
Aere, aria C.V.; cioè
la brutt'
aria, tempestosa
C.V.
page: 229
- Chè è donna, ch' ha bellezze
-
40 Ed è senza pietate,
- Com' uomo, ch' ha ricchezze
- Ed usa scarsitate
- Di ciò ch'ave.
- Suo nome bene è appreso,
- Nè dritto, nè insegnato;
- Da ogni uomo n' è ripreso,
- Onuto
1 e dispregiato;
- E posto a grave.
- Donna mia, ch' io non perisca
-
50 S' io vi prego, non v' incrisca
2
- Mia preghiera:
- La bellezza, che in voi pare,
- Mi distringe, e lo sguardare
- Della ciera.
- La figura piaciente
- Lo core mi diranca
3,
- Quando vi tegno mente,
- Lo spirito mi manca,
- E torna in ghiaccio.
DEL CAVALIERE
IACOPO O GIACOMINO PUGLIESI
Da Prato.
Transcribed Note (page 230):
Anno 1250.
Note: Single vertical lines in the left margin mark lines 1-4 and line 14.
- Morte, perchè m'hai fatto sì gran guerra,
- Che m' hai tolta Madonna, ond' io mi doglio?
- La fior delle bellezze mort' hai in terra,
- Perchè lo mondo n' è rimaso spoglio.
- Villana morte, che non hai pietanza,
- Disparti pura amanza,
- Affini e dai cordoglio;
- Or la mia allegranza
- Post' hai in gran tristanza,
-
10Chè m' hai tolto sollazzo e beninanza
- Ch' aver soglio.
- Solea aver sollazzo e gioco e riso
- Più che null' ltro Cavalier che sia.
- Or n'è gita Madonna in Paradiso;
- Portonne la dolce speranza mia.
- Lasciò me in pene e con sospiri e pianti,
- Levommi gioco e canti,
- E dolce compagnìa,
- Ch' io m' avea degli amanti.
-
20Or non la veggio, nè le sto davanti,
page: 231
Note: Single vertical lines in the left margin mark lines 30, 33, 34, 35,
and 36.
- E non mi mostra li dolci sembianti,
- Che solìa
1.
- Oi Deo! perchè m' hai posto in tale stanza?
- Ch' io son smarato, nè so ove mi sia;
- Chè m' hai levata la dolce speranza,
- Partit' hai la più dolce compagnìa.
- Oimè, che sia in nulla parte avviso,
- Madonna, lo tuo viso.
- Chi 'l tene in sua balìa?
-
30Lo vostro insegnamento e dond' è miso?
- E lo tuo franco cor chi me l' ha priso,
- Donna mia?
- Ov'è Madonna? e lo suo insegnamento?
- La sua bellezza e la sua canoscianza
2 ?
- Lo dolce riso, e lo bel parlamento?
- Gli occhi, e la bocca, e la bella sembianza?
- Lo su' adornamento, e la sua cortesìa?
- La nobil gentilìa
3,
- Madonna, per cui stava tuttavia
-
40In allegranza?
- Or non la veggio nè notte nè dia
- E non m' abbella, sì com' far solìa,
- In sua sembianza.
- Se fosse mio 'l regname d' Ungarìa
- Con Grecia e la Magna infino in Franza,
Transcribed Note (page 231):
1
Solea, soleva.
2
Conoscenza.
3
Gentilezza.
page: 232
- Lo gran tesoro di Santa Sofia,
- Non porìa ristorar sì gran perdanza,
- Che omè in quella dìa, che sì
n' andao
- Madonna, e d' esta vita trapassao
-
50Con gran tristanza,
- Sospiri e pene e pianti mi lasciao,
- E giammai nulla gioia mi mandao
- Per confortanza.
- Se fosse al meo voler, Donna, di voi,
- Direi a Dio Sovran, che tutto face,
- Che giorno e notte istessimo ambondoi.
- Or sia il voler di Dio, dacchè
1 a lui
piace.
- Membro e ricordo quand' era con mico,
- Sovente m' appellava dolce amico,
-
60Ed or nol face.
- Poi Dio la prese, e menolla con sico.
- La sua vertute sia, Bella, con tico,
- E la sua pace.
Note: Double red horizontal lines in the left margin mark the beginning of the poem.
- Tuttora la dolce speranza
- Di voi, Donna, mi conforta;
- Membrando la tua sembianza,
- Tant' è la gioia, che mi porta,
- Che nulla pena mi pare soffrire;
- Cotanto è lo dolzore
Transcribed Note (page 232):
1
Poichè C.V.
page: 233
- Ch' a tuttora lo core
- Mi fa sbaldire:
- Non pensai, dolce amore,
-
10 Ch' a null' ore
1,
- Dovessi da me partire.
- Donna dolce e piacente,
- La vostra grande conoscenza
- Non falli sì grevemente,
- Che abassi vostra valenza.
- Se abbandonassi ciò che hai conquiso
2,
- Perderea lo gran pregio.
- E 'l dispregio vostro è miso
- Post' ho, Donna, in tutto disìo
-
20 Sì alt' amor disciso.
- Oi bella dolcetta mia,
- Non fare sì grande fallimento
3
- Di credere alla gente rìa
- Del loro falso parlamento.
- Le loro parole son viva lanza
4,
- Che li cori vanno pungendo,
- E dicendo per mala indivinanza;
- Donna, mercè, ch' io incendo, veggendo
- Partire sì dolce amanza.
- Oi Donna, se 'n ver me falsassi,
- Ben lo saccio tanto fino,
- Che lo vostro amore sì m'abbassi,
- Di voi dirìa Giacomino,
- Che vostra usanza sia spessamente
- Che s' infinga d' amare,
- Poi
5 pare a noi treccherìa
6 parvente
7,
- Donna, mercè, non fare,
- In fallare
-
50 Non aggi core nè mente.
Transcribed Note (page 234):
1
Fallo.
2
Dei, devi.
3
Non sia, non avvenga.
4
Fu dal Latino
fuit.
5
Poichè.
6
Inganno.
7
Palese, manifesto, chiaro.
page: 235
Editorial Description: Single vertical lines in the left margin mark lines 1-2 and 5-7.
- Or m' abbraccia
- Alle tue braccia;
- Amorosa
-
30Dubitosa,
- Con lo dolce riso
- Conquiso
- M' avete, fino Amore:
- Vostro sono leale servidore.
- Voi siete la mia donna a tutt'ore;
- Aulente rosa col fresco colore,
- Che 'nfra l'altre ben mi par la fiore.
- Voi siete mia spera
- Dolce ciecra.
- Si potèra
1,
- Se non fosse lo conforto
- Che mi donasse in diporto,
- Ch' eo mi disperèra
2.
- Ma vedèra
3
- Sì guerrera
4.
-
60 Ma voi siete la fiore dell' orto;
- Per li mai
5 parlieri
6 a
torto;
- Rosa fresca,
- Già non t' incresca
- Sed io canto e dispello
- Per vostro amore
- A tuttora son novello;
- Mentre vivo, a voi non son rubello.
- La ferruta
- Non si muta
-
70 De' vostri sguardi.
- Ancora
7 gli mi mandate tardi
Transcribed Note (page 237):
1
Poria, potrebbe.
2
Disperassi.
3
Vedrìa.
4
Nemica.
5
Mali.
6
Parlatorl.
7
Ancorchè C.V.
page: 238
Note: Double vertical lines in the right margin mark lines 77-78; 81-82;
87; and 89-90.
Manuscript Addition: (Può servirmi oral
Editorial Description: Pencil notation by Gabriele Rossetti, written above “Lontano
Amore”.
- Passano balestrieri Turchi e Sardi.
- Si m' hanno feruto i vostri sguardi:
- Tutto incendo.
- Pur veggendo
- Fina Donna, a voi m' arrendo.
- Rendomi in vostra balìa;
- Voi siete la donna mia,
- Fontana di cortesìa,
-
80Per cui tutte gioie s' invia.
- Reina se' d' adornezze
- E donna se' d' insegnamento.
- Messo m' hanno in smagamento
- Le vostre bellezze,
- Chiarita in viso più che argento.
- Donami allegrezze;
- Ben eo morto,
- E mal colto,
- Se non mi dai conforto,
-
90Fior dell' orto.
Note: A single vertical line in the left margin marks line 1.
Manuscript Addition: +
Editorial Description: Pencil notation marking the beginning of the poem.
- Di ciò s' inganna, se ella ha sospetto
- Che piacimento d' altra mi sia;
-
10 Chè in altra donna già non mi diletto,
- Se non in voi, che siete la gioia mia:
- Vista nè riso d' altra mi s'agenza,
- Mi tegnon anzi in forte penitenza
- I be' sembianti, ch' altra mi facìa.
- Se m' intendesse a non crucciare,
- Lo mio diritto senza cagione
- Innanzi voglio bene confessare;
- Ch' i' aggia torto della mia ragione.
- Ma faccia che
1 le piace, ch' io
m' arrendo
-
20 A sua mercè, che già non mi difendo;
- Chè ver l' amore non fo diffensione.
- Se la mia Donna bene si pensasse,
- Ch' io son più ardente della sua amanza,
- Ch' ella si pensa chr io la fallasse
- Chè m' ha donato sì grande leanza
- Dello suo amore, che m' ha raddoppiato;
- Ch' ella si pensi, ch' io non fia vietato;
- Lo cor m' incende di grande adiranza.
-
MES.
- Donna, di voi mi lamento;
- Bella, di voi mi richiamo
- Di sì grande fallimento,
- Chè eo peno tuttora ed amo.
- Lo vostro amor pensai tenere
- Fermo senza sospicione;
- Or m' assembra
1 d'altro volere,
- E trovolo in falsa cagione.
-
MAD.
- Meo Sire, se tu ti lamenti,
-
10 Tu non hai dritto, nè ragione;
- Per te sono in gran tormenti;
- Dovresti guardare stagione.
- Ancora
2 ti sforzi la voglia
- D'amore, e la gelosìa,
- Con senno porta la doglia,
- E non perdere per tua follìa.
Transcribed Note (page 240):
1
Sembra.
2
Ancorchè.
page: 241
-
MES.
- Madonna, s'io pene porto,
- A voi non ne scresce baldanza.
- Di voi non aggio conforto;
-
20 È falsa la tua leanza,
- Quella, che voi mi mostraste,
- Là ov' avea tre persone,
- La sera, che mi serraste
- In vostra dolce prigione.
-
MAD.
- Meo Sire; se tu ti compiangi.
- Ed io mi sento la doglia;
- Lo nostro amore falsi e cangi.
- Ancora che mostri tua voglia,
- Non sai che per te mi tegna,
-
30 Di voi, onde sono smarruta,
- Tutto falsi di convegna,
- E morta m' ha la partuta.
-
MES.
- Madonna, non ti pesa fare
- Fallimento o villanìa;
- Quando mi vedi passare
- Sospirando per la via
- Asconditi per mostranza;
- Tutta gente ti rampogna,
- A voi ne torna bassanza,
-
40 E a me ne riscresce vergogna.
page: 242
Note: Double red horizontal lines in the left margin mark lind 53.
-
MAD.
- Meo Sire, a forza m' avviene,
- Che io m' appiatti ed asconda,
- Chè sì distretto mi tiene
- Quegli, che in me sempre abonda.
- Poi non m' auso
1 fare alla porta,
- Ond' io son confusa in fidanza,
- Ed io mi vi dico morta,
- E tu non n' hai nulla pietanza.
-
MES.
- Madonna, non ho pietanza
-
50 Di voi, chè troppo m' inganni,
- Chè sempre vivi in allegranza,
- E ti diletti in miei danni.
- L'Amor non ha in ver voi forza,
- Chè tu non hai fermaggio
2;
- D'Amor non hai se non scorza;
- Ond' io di voi son selvaggio.
-
MAD.
- Meo Sire, se ti lamenti a me
- Tutta inde
3 prendi ragione
- Ch' io vegno la ove mi chiame
-
60 E non diguardo persone.
- Poi che m'hai al tuo dimino
- Piglia di me tal vengianza,
Transcribed Note (page 242):
1
Oso.
2
Fermezza.
3
Indi, da ciò
page: 243
- Che lo libro di Giacomino
- Lo dica per rimembranza.
-
MES.
- Madonna, in vostra intendanza
- Neiente mi posso fidare,
- Chè molte fiate in perdanza
- Trovomi di voi amare.
- Ma s' io sapessi in certanza
-
70Esser da voi meritato,
- Non averei rimembranza
- Di nessun fallo passato.
Note: Red double horizontal lines in the right margin mark the beginning
of the poem.
- Quando veggio rinverdire
- Giardino e prato e rivera,
- Gli augeletti odo bradire;
- Ridendo la primavera,
- Hanno loro gioia e diporto;
- Ed io voglio pensare e dire,
- Canto per donare conforto,
- E li mali d'amore covrire,
- Che gli amanti perono a gran torto.
-
10L'amore è leggiere cosa;
- Molt' è forte essere amato.
- Chi è amato ed ama in posa
1,
Transcribed Note (page 243):
1
Pace, quiete.
page: 244
- Lo mondo ha dal suo lato
1;
- Le donne n' hanno pietanza,
- Chi per loro patisce pene.
- Se v' è nullo, ch' aggia amanza,
- Lo suo core in gioia mantene,
- Tuttora vive in allegranza.
- In gioia vive tuttavia.
-
20Al cor sento, ond' io mi doglio,
- Madonna, pure gelosìa.
- Lo pensamento mi fa orgoglio.
- Amor non vuole inveggiamento,
- Ma vuol essere sofferitore
- Di servire a piacimento.
- Quello, che tende Amore
- Si conviene a compimento.
- Vostra fia la' ncomincianza,
- Chè m' invitaste, d' amore;
-
30Non guataste in fallanza,
- Chè comprendeste il mio core.
- Donna per vostra onoranza
- Sicurastemi la vita,
- Donastemi per amanza
- Una treccia d' auro ponita,
- Ed io la porto a rimembranza.
Transcribed Note (page 244):
1
Per se, è tutto per lui C.V.
page: 245
Note: Red double horizontal lines in the right margin mark the beginning
of the poem.
Note: Double vertical lines in the left margin mark lines 1-4.
- Isplendiente
- Stella d' albore,
- E piacente
- Donna d' amore,
- Bella, lo mio core,
- Ch'hai in tua balìa,
- Da voi non si diparte in fidanza
- Or ti rimembra, bella, la dìa,
- Che noi fermammo la dolce amanza
-
10Bella, or ti sia
- A rimembranza
- La dolce dia,
- E l' allegranza,
- Quando in diportanza
1
- Stava con vui.
- Basciandomi dicevi, anima ima,
- Lo dolce amore ch' è intra noi dui,
- Non falsassi per cosa che sia.
- Donna valente,
- La mia vita
- Per voi, piacente,
-
30 È isrmarrita.
- Se non fosse la dolce aita,
- E lo conforto,
- Membrando ch' ei
2 te, bella, allo mio brazzo
3,
- Quando scendesti a me in diporto
- Per la finestra dello palazzo.
- Allora t' ei
4, bella,
- In mia balìa.
- Rosa novella,
- A me reina,
-
40 Di voi presi, amorosa mia,
- Vengianza.
- O in fede, rosa fosti paruta,
- Se in mia balìa avesse Spagna e Franza
- Non averei sì ricca tenuta.
- Or vi sia a mente,
- Donna mia,
- Ch' entrava gente
- V' ha 'n balìa,
- Lo vostro core non falsasse.
- Di me, bella, vi sia rimembranza.
- Tu sai, Amore, le pene ch'io trasse.
-
60 Chi ne diparte, mora in tristanza.
- Chi ne diparte,
- Fiore di rosa,
- Non abbia parte
- In buona cosa.
- Chè Deo fece l'amore dolce e fino
- Di due amanti, che s' aman di core.
- Assai versi canta Giacomino,
- Che si parte di reo amore.
Note: Double red vertical lines in the right margin mark the beginning of
the poem.
- La dolce ciera piacente,
- E li amorosi sembianti
- Lo core m'allegra e la mente,
- Quando mi pare davanti.
page: 248
- Sì volontier la vio
1,
- Quella cui eo amai,
- Quella cui me fidai,
- Ancor l'aspetto e disio.
- Dall' aulente bocca venne
-
10Un sospir che mi toccao
2
- Sì che il core nol sostenne:
- Piangendo m' addomandao
3,
- Messere, se venite a gire,
- Non facciate addimoranza;
- Chè non è bona usanza
- Lassar l'amore e partire.
- Allotta ch' eo mi partivi
4
- E dissi, a Deo v' accomando,
- La bella guardò ver mivi
5,
-
20Sospirava lagrimando.
- Tant' erano li sospiri,
- Ch' appena mi rispondìa
6:
- La dolce donna mia
- Non mi lassava partire.
- Io non fuivi sì lontano
- Che il mio amor v'ubriasse
7.
Transcribed Note (page 248):
1
Veggio Salv.
2
Toccò, commosse.
3
Mi domandò.
4
Partii.
5
Meve, me Salv.
6
Rispondea.
7
Obliasse Salv.
page: 249
- E non credo che Tristano
- Isotta tanto amasse.
- Quando veggio venire,
-
30E l' aulente donna apparire,
- Lo cor mi trae di martire,
- E rallegrami la mente.
Manuscript Addition: +
Editorial Description: Pencil notation marking the beginning of the poem.
Note: Double horizontal lines in the right margin mark the first line of
the poem. A single vertical line is drawn in the left margin, marking
lines 1-14.
DI NOTARO IACOPO DA LENTINO
Impressa nelle Rime Antiche.
Transcribed Note (page 249):
Anno 1250.
- Madonna, dir vi voglio
- Come l' amor m' ha priso.
- Inver lo grande orgoglio,
- Che voi, bella, mostrate, e' non m' aita.
- Ahi! lasso, lo mio core
- Che 'n tanta pena ha miso,
- Che vive quando more
- Per bene amare, e teneselo
1 a vita.
- Dunque morira' eo
2?
-
10No; ma lo care meo
- More spesso e più forte,
- Che non farìa di morte naturale,
- Per voi, Donna, cui ama.
- Più che se stesso brama,
Transcribed Note (page 249):
1 Cioè
se lo tiene.
2
Moriraio, moriraggio morrò, io.
page: 250
Note: Single vertical lines in the left margin mark lines 17-20 and 33-37.
- E voi pur lo sdegnate
1;
- Amore vostr' amistate vide male.
- Lo meo 'nnamoramento
- Non può parere in detto.
- Così, com' io lo sento,
-
20Core nol penserìa, nè dirìa lingua.
- Ciò, ch' eo dico, è neente
- ln ver ch'
2 io son distretto.
- Tanto coralemente
- Foco aggio, che non credo mai s' estingua;
- Anzi, se pur alluma,
- Perchè non mi consuma?
- La salamandra audivi
3,
- Che 'nfra lo foco vivi
4 stando sana;
- Eo sì fo per lungo uso,
-
30 Vivo iu foco amoruso,
- E non saccio che dica,
- Chè il mio lavoro spica, e poi non grana.
- Madonna, sì m' avvene,
- Ch' i' non posso invenire
- Com' io dicesse bene
- La propria cosa, ch' io sento d' Amore,
- Sì com' uomo impedito.
- E' parmi uno spirito
5;
Transcribed Note (page 250):
1
L' avete in fastidio, a noia. C.V.
2
Riguardo, rispetto a ciò che.
3
Udii.
4
Per vive, alla Siciliana.
5
Spirito colla penultima lunga in grazia della rima.
page: 251
- Lo cor mi fa sentire,
-
40 Che giammai non ho chito
1
- Fintanto che non viene al suo sentore
2.
- Lo non poter mi turba,
- Com' uom che pinga e sturba,
- E pure gli dispiace
- Lo pingere che face, e se riprende.
- Chè non è per natura
- La propria pintura;
- E non è da biasmare
- Uomo, che cade in mare, a che s' apprende
3.
-
50Lo vostro amor, che m'ave
- In mare tempestoso
- Così, come la nave,
- Ch' alla fortuna getta ogni pesanti
4,
- E campa per lo getto
- Di loco periglioso.
- Similemente eo getto
- A voi, bella, li miei sospiri e pianti.
- Che s' eo non li gittasse
- Parrea
5 che soffondasse.
-
60 E bene soffondàra
6
Transcribed Note (page 251):
1
Abento, quiete, riposo C.V.
2
Sentimento.
3 Cioè
non è da biasimare a qual
cosa si appigli un
uomo, che cade in mare, per salvarsi.
4
Pesante, cioè
ogni peso.
5
Parrìa.
6
Soffonderìa C.V.
page: 252
- Lo cor, tanto gravàra
1 in suo
disìo.
- Tanto si frange a terra
- Tempesta, che s' atterra
2.
- Ond' io così mi frango;
- Quando sospiro e piango e
3 posar crio
4.
- Assai mi son mostrato
- A voi, bella spietata,
- Com' eo son 'namorato;
- Ma creio
5 ch' i'
dispiacerìa a voi pinto
-
70Poichè a me solo, lasso!
- Cotal ventura è data.
- Perchè non minde
6 lasso
7?
- Non posso: di tal guisa Amor m' ha vinto.
- Vorria ch' or avvenisse,
- Che lo meo core uscisse
- Come incarnato tutto,
- E non facesse; mutto
8 a voi, sdegnosa:
- Chè Amore a tal m'addusse,
- Che se vipera fusse
-
80 Natura perderea
9,
- Ella mi vederea
10, fora pietosa.
Transcribed Note (page 252):
1
Graveria C.V. cioè
peserìa.
2
S' abbassa, si cheta, si calma.
3 Cioè
allora
4
Creo, credo.
5
Credo.
6
Me ne.
7 Cioè
perchè non abbandono quest'
amore?
Bisc.
8
Motto.
9
Perderìa.
10
Vederìa.
page: 253
Impressa nell' Allacci.
Note: Double horizontal lines in the right margtin mark the first line of
the poem.
- Ben m' è venuta prima al cor doglienza
1,
- Poi benvoglienza d' orgoglio m'accende
- In voi, Madonna, contro a mia soffrenza.
- Non è valenza far male a soffrente.
- Ma sì è potente vostra signorìa,
- Ch' avendo male, più v' amo ogni dìa.
- Però tuttor la troppa sicuranza
- Obria
2 canoscenza ed amoranza
3.
- Adunque, Amor
4, ben fora convenenza
-
10D' aver temenza, come l'altra gente.
- Che tornano di lor discanoscenza
- Alla credenza
5 di lor benvogliente
6.
- Chi è temente fugge villanìa,
- E per coveria
7 tal fa cortesía,
- Ch' io non vorrìa da voi bella sembianza
8,
- Se dallo cor non vi venisse amanza.
- Ch' io non vi faccio, donna, contendenza
9,
- Mad
10 ubidenza
11, ed amo
coralmente
Transcribed Note (page 253):
1
Doglio dal Provenzale
dolenza Salv.
2
Oblìa.
3 Cioè
dimentica gratitudine e amore
Salv.
4
O amanza, o amata Salv.
5
Alla fede Salv.
6 Cioè
di chi vuol loro bene.
7
Coperta, simulazione, infingimentoSalv.
8
Mostra, apparenza, aspetto.
9
Contrasto, ripugnanza.
10
Ma.
11
Ubbidienza.
page: 254
- Però non dev' io pianger penitenza,
-
20Chè nullo senza colpa è penitente.
- Naturalmente avvene tuttavia
- Ch' uomo s' orgoglia a chi lo contrarìa
1.
- Ma 'l vostro orgoglio passa sor
2 costanza,
- Che si misura constra umilianza.
- Chi a torto batte o fa increscienza,
- Di far piacenza pensa, e poi si pente.
- Però mi pasco di bona credenza,
- Che Amor comenza prima a dar tormente.
- Dunque sarìa più gente la gio' mia,
-
30Se per soffrir l' orgoglio s' umilìa,
- E la ferezza torna in pietanza:
- Ben lo può far Amor, che ell' è su' usanza.
- E voi, che sete senza percepenza
3,
- Como Fiorenza, che d' orgoglio sente,
- Guardate a Pisa, ch' ha in se conoscenza,
- Che fugge intenza
4 d' orgogliosa gente.
- Già lungamente orgoglio v' ha in balìa;
- Melena
5 lo caroccio
6 par che
sia.
- E se sì tarda l' umile speranza,
-
40Chi soffre sgombra e vince ogn' indugianza.
Transcribed Note (page 254):
1
Contraria.
2
Sovra
3
Senz' accorgimento Salv.
4 Cioè
amore Salv.
5 Cioè
Maddalena, che tarde dovea essere il
nome della
Dame
Salv.
6 Cioè
par, che Maddalena sia lo Caroccio,
nel quale
consisteva molto l' albagia de' Fiorentini, che meni
guerra ed orgoglio
Salv.
page: 255
Editorial Description: Red double horizontal lines in the right margin mark the first line
of the poem.
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation next to the first line of the first stanza on the left of the
page.
- Madonna mia, a voi mando
- In gioi' li miei sospiri;
- Cà lungamente amando
- Non vi porea mai diri
1
- Com' era vostro amante,
- E lealmente amava:
- Ma, però ch' io dottava,
- Non vi facea sembiante.
- Tanto sete alta e grande,
-
10Ch' io v' amo pur dottando,
- E non ao
2 cui vi mande
- Per messagger parlando.
- Ond' eo prego l'amore,
- A cui prega ogni amanti,
- Li miei sospiri e pianti
- Vi pungano lo core.
- Ben vorrìa, s' eo potesse,
- Quando sospiri getto,
- Ch' ogni sospiro avesse
-
20Spirito ed intelletto,
- Ch' a voi, Donna d'amare
- Domandasser pietanza
- Da poi ch' eo per dottanza
- Non m'auso
3di mostrare.
Transcribed Note (page 255):
1 Siciliano per
dire.
2
Aggio, ho Salv.
3
Non m' oso, non m' ardisco Salv.
page: 256
Note: A single vertical pencil line on the left side of the page.
- Voi, Donna, m' ancidete,
- E fatemi penare,
- Da poi che mi vedete
- Ch' io vi dotto parlare.
- Perchè non mi mandate,
-
30Madonna, confortando
1,
- Ch' io non disperi, amando,
- Della vostra amistate?
- Vostra ciera piacente,
- Mercè quando a voi chiamo,
- M'incalza fortemente
- Ch' io v' ami più ch' io v' amo.
- Ch' io non vi poterìa
- Più coralmente amare,
- Ancor che più penare
-
40Porìasi, donna mia.
- In gran dilettanza era,
- Madonna, in quello giorno,
- Quando vi formai in cera
- Le bellezze d' intorno.
- Più bella mi parete,
- Che Isotta la bionda,
- Amorosa, gioconda,
- Fior delle donne sete.
Impressa nelle Rime Antiche e nell' Allacci
Manuscript Addition: +
Editorial Description: Pencil notation in the left margin marking the beginning of the
poem.
Note: Red double horizontal lines in the right margin mark the beginning
of the poem.
- Maravigliosamente
- Un amor mi distringe,
- E mi tene ad ognora;
- Com' uomo, che pon mente
- In altro esemplo, e pinge
- La simile pintura;
- Così bella facci' eo,
- Dentr' allo core meo
- Porto la tua figura.
- Avendo gran disìo,
-
20Dipinsi una figura,
- Bella, voi somigliante.
- E quando voi non vio
1
- Guardo quella pintura,
- E par ch' eo v' aggia avante.
- Sì com' uom, che si crede
- Salvare per sua fede,
- Ancor non veggia avante.
- Allor m'arde nua doglia,
- Com' uom, che tene il foco
-
30Allo suo seno ascoso;
- E quanto più lo invoglia
2,
- Tanto prende più loco.
- E non può star rinchioso
3.
- Similemente eo ardo,
- Quando passo, e non guardo
- A voi, viso amoroso.
- Se voi siete, quando passo,
- In ver voi non mi giro,
- Bella, per voi guardare.
Transcribed Note (page 258):
1
Veo, veio, veggio Salv. Bisc.
2 Cioè
lo involge Bisc.
lo
involga
Salv.
3
Rinchiuse.
page: 259
-
40Andando, ad ogni passo
- Eo gitto un gran sospiro,
- Che mi face angosciare.
- E certo bene angoscio,
- Ch' appena mi conoscio
1:
- Tanto forte mi pare.
- Assai v' aggio laudato,
- Madonna, in molte parte
2
- Di bellezze ch' avete:
- Non so se v' è contato
-
50Ch' io lo faccia per arte,
- Chè voi ve ne dolete.
- Aggiatelo per singua
3
- Ciò che vuo' dire a lingua,
- Quando voi mi vedrete.
- Mia Canzonetta fina,
- Va, canta nova cosa.
- Moviti la mattina
- Davanti alla più fina,
- Fiore d' ogni amorosa,
-
60Bionda più ch' auro fino;
- Lo vostro amor, ch' è caro,
- Donatelo al Notaro,
- Ch' è nato da Lentino.
Transcribed Note (page 259):
1
Conosco.
2
Parti, cioè
molto luoghi Salv.
3
Signa, segni.
page: 260
Note: Double horizontal lines on the upper left side of the page mark the
beginning of the poem.
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation on the left side of the page, above line 1.
Note: Single vertical lines in the left margin mark lines 1-3; 13-15,
16-18; and 19-20.
Impressa nelle Rime Antiche e nell'Allacci
- Membrando ciò, che Amore
- Mi fa soffrire e sento
- Del mal rimerto
1, ond' io sono al morire,
- Chè, amando, sto in dolore,
- In lutto e pensamento,
- Dal mio tormento non posso partire:
- Chè tuttor ardo e incendo,
- Sospirando, e piangendo,
- Chè Amor mi fa languire
-
10Di quella, che
2 m' arrendo,
- Di me mercè cherendo,
- E non mi degna audire.
- Condotto l' Amor m' ave
- In sospiri ed in pianto
- Di gioia, m' ha affranto e messo in pene.
- Son rotto, come nave,
- Che pere per lo canto,
-
30Che fanno tanto dolce le Sirene.
- Lo marinaio s' oblìa,
- Che tene per tal via,
- Che perir gli convene.
- Così la morte mia,
- Quella, che m' ha in balìa,
- Che sì dura si tene.
- Novella Canzon, prega,
-
50Quella, che senza intenza
1
- Tuttor s' agenza
2 di gentil costumi,
- Fuor ch' ella d' amar nega:
- Chè in lei regna valenza
- E canoscenza, più ch' arena in fiumi:
- Chè doglia
3 del mio lutto;
- Anzi ch' i' arda tutto,
- Che'l suo amor mi consumi:
- Dell' amoroso frutto,
- Prima ch' i' sia distrutto
-
60Mi conforti e m'allumi.
Transcribed Note (page 262):
1
Intendimento, amore Salv.
2
S' aggentilisce Salv.
3 Cioè
si dolga.
page: 263
Note: Triple vertical lines in the left margin mark lines 1-10; 11-12;
13-14; 16-18; and 19.
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation in the left margin next to the first line.
Impressa nell' Allacci
- Amor non vuol ch' io clami
1
- Mercè, com' uomo ch'ama.
- Nè ch' io m'avanti
2, ch'ami,
- Che ogn' uom s' avanta, ch'ama:
- Chè lo servir, ch' ogni uomo
- Sape far, non ha nomo
3;
- E non è pregio laudare
- Quel che sape ciascuno.
- A voi, bella, tal duno
4
-
10Non vorria appresentare.
- Perciò l' Amor m' insigna
5
- Ch' io non guardi all'altra gente,
- Non vuol ch' io rassembri a scigna
6
- Che a ogni viso tene mente
7
- Perciò, Donna mia,
- A voi non dimanderìa
- Mercè, nè pietanza;
- Chè tanti son gli amadori
- Ch' este
8 sorte di savori;
-
20Meno è pro per troppa usanza.
Transcribed Note (page 263):
1
Gridi Salv.
2
Mi vanti Bisc. Salv.
3
Non ha fama Salv.
4
Dono .
5
Insegna.
6
Scimia Salv.
7
Che pon mente ad ogni viso, ad ogni veduta Salv.
8
È, dal Latino
est.
page: 264
Editorial Description: Vertical lines in the left margin mark lines 21-30; 31-34; 35;
36-39; and 42-46. A horizontal line crossed by two short vertical lines
marks line 40.
- Ogni gioia, ch' è più rara,
- Tenut' è più preziosa;
- Ancora che non sia cara,
- Dell' altre è più graziosa.
- Cà, se este orientale,
- Lo Zaffiro assai più vale,
- Ed ha meno di vertute.
- E però nelle mercede
- Lo mio core non v' accede,
-
30Perchè l' uso l' ha invilute
1.
- Inviluti son li colosmini
2
- Di quel tempo ricordato,
- Ch' erano sì gai e fini.
- Nulla gioia non n' è trovato.
- E le merci siano strette,
- Che in nulla parte sian dette;
- Perchè paiano gioie vere
- In nulla parte sian trovate,
- Nè dagli amadori chiamate,
-
40Infin che compia anni nove.
Impressa nell' Allacci
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation in the left margin above the first line of the
poem.
- Dal cor mi vene,
- Che gli occhi mi tene,
- Rosata
1.
- Spesso m' avvene,
- Che la cera
2 ho bene
- Bagnata,
- Quando mi sovvene,
- Che mia bona spene,
- Ch' ho data
-
10In voi, amorosa,
- Ben avventurosa,
- Ho spento.
- Però se m' amate
- Già non v' ingannate
- Neiento
4.
- Chè pure aspettando,
- In voi immaginando
- L' amor ch' aggio in voi
Transcribed Note (page 265):
1
Rugiada, Francese
rosée Salv.
2
Viso C.V.
3
Neiente, niente C.V.
page: 266
Note: Vertical lines in the left margin mark lines 30-31; 32-35; 36-37;
38; 39-41; and 42.
Manuscript Addition: ? Pellegrina ? / ? Virginilio e Stazio / voleva andare costile
Editorial Description: Truncated pencil notation by Gabriele Rossetti written in the left
margin next to lines 36-38.
- Lo cor mi distringe,
-
20 Avvenente
1.
- Che s' io non temesse,
- Ch'a voi dispiacesse,
- Ben m' anciderìa,
- E non vi dorrìa
- D' este tormente.
- Ma pur penare
- È disiare,
- Giammai non fare
- Mia dilettanza.
-
30 La rimembranza
- Di voi, aulente rosa,
- Gli occhi m' arrosa
2
- D' un' aigua d'amore.
- Or potess' eo,
- O Amore meo,
- Come Romeo
3,
- Venire ascoso,
- E disioso.
- Con voi mi vedisse
4,
-
40 Non mi partisse
5
- Dal tuo dolciore.
- Dal vostro lato
Transcribed Note (page 266):
1
Avvenente, o leggiadra Salv.
2
M' annaffia, Francese
roser Salv.
3
Pellegrino, Spagnolo
romero Salv.
4
Vedessi.
5
Partissi.
page: 267
Note: Single vertical lines in the left margin mark lines 43-45 and
48-49. Double vertical lines mark lines 50-51, 53-55, 56-58, 59-62, and
60-66.
Manuscript Addition: Dialogo
Editorial Description: Pencil notation by Gabriele Rossetti, written to the left of line
59 .
Manuscript Addition: Core
Editorial Description: Pencil notation by Gabriele Rossetti, written to the left of line
61.
- Allungiato
1
- Ben ho provato
- Mal, che non salda.
- Tristano e Isalda
2
- Non amar sì forte.
- Ben mi par morte
- Non vedervi fiore
3.
-
50Vostro valore,
- Che adorna e invìa
4
- Donne e donzelle.
- L' avvisatore
- Di voi, donna mia,
- Son gli occhi belli.
- Pensa tu, core,
- Quando vi vedia
5
- Con gioi' novelle.
- Oi tu, meo core,
-
60 Perchè non ti more?
- Rispondi, che fai?
- Perchè duoli così?
- Non ti rispondo,
- Ma ben ti confondo,
- Se tosto non vai
- Là ve' vuo' con mi:
Transcribed Note (page 267):
1
Allontanato Salv.
2
Isotta, dal Francese antico
Isaut Salv.
3
Punto Salv.
4 Cicè
inviva Salv.
5
Vedea.
page: 268
Note: Double vertical lines in the left margin mark lines 67-75; 76; and
83-85. Single vertical lines mark lines 86-88 and 89-92.
- Chè la fresca ciera
- Tempesta e dispera;
- In pensier m' hai
-
70Messo e in cordoglio per ti.
- Così, bella,
- Si favella
- Lo mio cor con meco.
- Di null' altra persona
- Non mi ragiona:
- Nè parla, nè dice.
- Securamente,
- E naturalmente
- Amor di voi mi piace;
-
80 Chè ogni vista,
- Mi par trista,
- Ch' altra donna face.
- Che s' io viglio
1,
- O sonno piglio,
- Lo mio core non insonna
- Senno schietto
- Sì m' ha stretto
- Pur di voi, Madonna.
- Sì m' è dura,
-
90 Scura,
- Figura
- Di quantunqu' eo vio
2.
Transcribed Note (page 268):
1
Veglio.
2
Io vedo.
page: 269
Note: Vertical lines in the left margin mark lines 93-96; 105-108; and
109-113.
- Gli ochi avere,
- E vedere,
- E volere
- Mai altro non disìo.
- Treccia sciolta,
- Ma volta
1,
- Ma colta
2,
-
100 Nè bruna, nè bianca.
- Gioia compita,
- Norita
3,
- M' invita.
- Voi sete più fina,
- Che s' io faccio
- Solaccio
4,
- Ch' io piaccio,
- Lo vostro amor mi mina
5.
- Dottrina
-
110 E benvolenza
- Mi dona conoscenza
- Di servire a piacenza
- Quella, che più m' agenza
6,
- Ed aggio renitenza
- Per la troppa sovvenenza.
Transcribed Note (page 269):
1
Ricciuta.
2
Coltivata.
3 Cioè
nodritta.
4
Solazzo.
5
Mena.
6
Mi piace Salv.
page: 270
Note: Single vertical lines in the left margin mark lines 116-121;
122-126; 127; and 128-133.
Note: The referent superscripted footnotes in the text are incorrectly
numbered; in line 132, number 4
should be number 3.
- E non mi porta
- Amore, che porta
- E tira ad ogni frino
1,
- E non corre
-
120Sì che scorre
- Per amor fino.
- La vorrìa
- E non lasserìa
- Per nulla leanza,
- S' io savisse
- Ch' io morisse;
- Sì mi stringe amanza.
- E tutto credo,
- E non discredo,
-
130 Che la mia venuta
- Dea
2 piacere,
- Ed allegrere
4
- Della veduta.
- Ma sempremai non sento
- Vostro comandamento,
- E non ho confortamento
- Del vostro avvenimento.
- Ch' i' mi sto, e non canto.
- Sì ch' a voi piaccia tanto,
-
140 E mandovi infrattanto
Transcribed Note (page 270):
1
Freno.
2
Debba.
3
Allegrare, dal Provenzale
alegraire Salv.
page: 271
Note: Single vertical lines in the left margin mark lines 142-143;
149-154; 155-156; 157-160; 161-163; 164-165; and 166.
- Saluti e dolce pianto.
- Piango per usaggio;
- Giammai non rideraggio
- Mentre non vederaggio
- Lo vostro bel visaggio
- Ragione aggio,
- Ed altro non faraggio,
- Nè poraggio.
- Tal è lo mio coraggio,
-
150 Ch' altre parole
- Non vuole;
- Ma duole
- Delli parlamenti
- Delle genti.
- Non consenti
- Nè che parli, nè che dolenti
1.
- Ed aggio veduta
- Per lasciare
- La mia tenuta
-
160Dallo mio dolce pensare.
- Sì como
- Noi, che somo
2
- D' uno cor dui;
- Ed or piui,
- Che ancora non fui,
- Di voi, bel viso,
Transcribed Note (page 271):
1
Mi dolga, faccia doglianza Salv.
2
Semo, siamo, dallo Spagnolo
somos Salv.
page: 272
Note: Single vertical lines in the left margin mark lines 167-177 and
186-191.
Manuscript Addition: !
Editorial Description: Added after “ahi” in line 188. This word is also
underlined
- Son preso e conquiso;
- Che fin tormentare
- Mi fa levare
-
170 Ed entrare
- In sì gran foco,
- Che per poco
1
- Non m' ancido.
- Che lo strido,
- Ch' io ne gitto,
- Ch' io non vegna
- Là ove siete,
- Rimembrando,
- Bella, quando
-
180 Con voi mi vedea
- Solazzando,
- Ed istando
- In gioia sì come far solea.
- Per quanto aggio di gioia
- Tant' aggio di mala noia.
- La mia vita è croia
- Sanza voi vedendo
2,
- Cantando ahi
! vo.
- In gioia or vivo
-
190 Pur pensivo
3,
- E tutta gente schivo
Transcribed Note (page 272):
1 Cioè
poco che non m' uccido C.V. e
Salv.
2 Cioè
senza veder voi.
3
Pensoso dal Francese
pensif Salv.
page: 273
Note: A single vertical line in the left margin runs down the length of
the text on this page.
- Sì ch' i' vo fuggendo,
- Pur cherendo
- Ov' io m' asconda.
- Onde lo cor m' abonda,
- E gli occhi fuori gronda
1
- Sì dolcemente l' onda,
- Come fino oro che fonda.
- Or a me risponda,
-
200 E mandatemi a dire
- Voi, che martire
- Per me soffrite,
- Ben vi dovrite
- Infra lo cor dolire
- Di mie' martire,
- Se vi sovvenite
- Come site
- Lontana
- Dallo core prossimana
2.
Transcribed Note (page 273):
1 Cioè
grondano Salv.
2
Vicina dallo per
allo; cioè
qauntunque siate
lontana, sete vicina al core
Salv.
page: 274
Manuscript Addition: +
Editorial Description: Added to the left of the first line.
Manuscript Addition: ,
Editorial Description: Pencil addition after “mercè” in line 4. This word is
also underlined in pencil.
Note: Several punctuation marks are changed in pencil on this page: in
line 3, a colon is crossed out; in line 14, a colon is replaced with a
comma; and in line 15 a comma is changed to a semicolon.
Note: Double horizontal lines in the left margin mark the beginning of the
poem. Single vertical lines mark lines 1-12 and 13-16. Double vertical
lines mark lines 23-24.
Impressa nell' Allacci
- La innamoranza disiosa,
- Ch' è dentro al mio cor nata,
- Di voi, Madonna, è pur chiamata
:
1
- Mercè
, se fosse avventurosa.
- E poi ch' io non trovo pietanza
- Per paura o per dottare,
- S'io perdo amare,
- Amor comanda ch'io faccia arditanza.
- Grande arditanza e coraggiosa
-
10 In guiderdone Amor m' ha data;
- E vuole che donna sia acquistata
- Per forza di gioia amorosa.
- Ma troppo è villana credanza.
- Che donna deggia incominciare
:
,
- Ma a vergognare
,
;
- Perch' io cominci, non è mia spregianza.
- Di mia speranza Amor mi scusa,
- Se gioia per me è cominciata
- Di voi, che tanto ho disiata,
-
20 E sonne in vita cordogliosa;
- Che abbella
2 sanza dubitanza
- Tutte fiate in voi mirare:
- Veder mi pare
- Una maravigliosa simiglianza.
Transcribed Note (page 274):
1 Cioè
il mio innamoramento s' intitola da
voi, porta il
vostro nome
Salv.
2
È bello mirare in voi.
page: 275
Note: Double vertical lines in the left margin mark lines 25-29 and 30-33.
- Tanto siete maravigliosa,
- Quand' i' v' ho bene affigurata,
- Ch' altro parete che incarnata
1;
- Se non ch' io spero in voi, gioiosa.
- Ma tanto larda la speranza.
-
30 Solamente per donare
- Ho il mal parlare,
- Amor non vuol ch' io perda mia intendanza
2.
- Molt' è gran cosa e dinoiosa
3,
- Chi vede ciò che più li aggrata
4,
- E via d' un passo è più
5
dotata
- Che d' oltre mare in Saragosa;
- E di battaglia, ov' uomo si lanza
- A spada o lanza in terra o mare,
- E non pensare
-
40 Di bandire una donna per dottanza
6.
- Nulla bandita m' è dottosa,
- Se non di voi, douna pregiata.
- Anti vorria morire di spata
7,
- Ch' i' voi vedesse corucciosa
- Ma tanto avete canoscianza,
Transcribed Note (page 275):
1
Cosa umana.
2
Intendenza, intendimento Salv.
3 Cioè
non noiosa, fuggente di noia
Salv.
4
Aggrada Salv.
5
Via più d' un passo, cioè
molto
Salv.
6
Paura; far bandita d' una dama, volerla goder sole
Salv.
7
Spada.
page: 276
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation on the left side of the page next to the first line of the second
poem.
- Ben mi dovreste perdonare,
- E comportare,
- S' io perdo gioi', chè so m' anclde amanza.
Impressa nell' Allacci
- Troppo son dimorato
- In lontano paise:
- Non so in che guisa possa sofferire,
- Che son cotanto stato
- Senza in cui
1 si mise
- Tante bellezze d' amore e servire.
- E dico che follìa
- Me n' ha fatto allungare
2
- Lasso! ben veggio e sento,
-
10 Morto fossi, dovrìa
- A Madonna tornare
3.
- Ma s'io sono allungato,
- A null' uomo non offesi,
- Quant' a me solo, e i' ne sono al perire:
- Ed io ne sono il danneggiato.
- E poi
4, Madonna, mi stesi,
- Mio è il dannaggio di ogni languire;
Transcribed Note (page 276):
1 Alla greca, cioè
senza quella in cui ec.
C.V.
2
Allontanare, star lontano Salv.
3 Cioè,
che quantunque io fussi morto,
dovria tornare e
Madonna
Salv.
4
Poichè
page: 277
- Chè lo suo avvenimento
- D' amar mi travaglia
-
20 E comandami a dare
- A quella, a cui consento
- Core e corpo in sua baglia,
- E nulla non mi pare.
- Dunqua son io storduto
1 ?
- Ciò saccio certamente.
- Com' quelli, ch' ha cercato ciò che tene,
- Così m' è addivenuto,
- Che lasso l' avvenente
2,
- E 'l vo cercando, ed ho noie e pene.
-
30 Cotanto n' ho dolore,
- E 'nveggiamento e doglia
- Vedere non potere
- Con tanto di dolzore
- Amore e bona voglia,
- Ch' io l' ho creduto avere.
- Deo! com' aggio falluto
3!
- Che così lungamente
- Non son tornato alla mia dolce spene.
- Lasso! chi m' ha tenuto?
-
40 Follìa deh veramente,
- Che m' ha levato da gioia e di bene.
- Occhi e talento e core
Transcribed Note (page 277):
1
Stordito; oggi anche e Napoli si usa
storduto Salv.
2
Il conveniente, quel che è grato Salv.
3
Fallito, errato.
page: 278
Note: Red double horizontal lines in the left margin mark the beginning
of the new poem.
Note: The S in the first line of the new poem is printed higher than the
rest of the line.
- Ciascun per se s' argoglia,
- Disiando vedere
- Madonna mia a tutt' ore,
- Quella, che non s' argoglia
- In ver lei lo mio volere.
- Non vo più sofferenza,
- Nè dimorare omai
-
50 Senza Madonna, di cui moro, stando;
- Chè Amor mi move intenza,
- E dicemi, che fai?
- La tua donna si muor di te, aspettando.
- Questo detto mi lanza
1,
- E fammi trangosciare
- Sì lo core; moraggio.
- Se più faccio tardanza,
- Tosto farò reo stare
- Di lei e di me dannaggio.
- S' io doglio non è meraviglia,
- E se io sospiro e lamento
- Amor lontano; mi piglia
- Dogliosa pena, ch' io sento,
- Memorando ch' eo sia diviso
- Di veder lo bel viso,
- Per cui peno, e sto in tormento.
Transcribed Note (page 278):
1
Lancia.
page: 279
- Allegranza lo vedere
-
10 Mi donava prossimano
1.
- Lo contrario deggio avere,
- Ch' eo ne son fatto lontano.
- S' eo, veggendo, avea allegranza,
- Or
2 non la veggio, pesanza
- Mi distringe e tene mano.
- Lo meo core aggio lassato
- Alla dolce donna mia:
- Dogliomi ch' eo sono allungato
- Da sì dolce compagnìa;
-
20 Chè in Madonna sta lo core,
- Che del meo petto è fore,
- E dimora in sua balìa.
- Dogliomi e adiro sovente
- Dello core, che dimura
- Con Madonna mia avvenente
- In sì gran bona ventura.
- Odio e invidio tale affare,
- Che con lei non posso stare,
- Nè veder la sua figura.
-
30Sovente mi doglio ed adiro:
- Fuggire mi fanno allegrezze.
- Tutta via ragguardo e miro
- Le sue adornate fattezze.
- Lo bel viso, e l' ornamento,
Transcribed Note (page 279):
1 Cioè
il vedere prossimano, vicino, da
vicino
.
2
Or che.
page: 280
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation marking the beginning of the poem.
Note: In the left margin, double horizontal lines mark the beginning of
the poem and double vertical lines mark lines 9-14.
- E lo dolce portamento,
- Occhi ahi! vaghi, e bionde trezze.
Impressa nelle Rime Antiche e nell' Allacci
- Amando lungamente
- Disio, ch' io vedesse
- Qualora ch' io piacesse,
- Com' io valesse, a voi, Donna valente.
- Meravigliosamente
- Mi sforzo, s' io potesse
- Ch' io cotanto valesse,
- Che a voi paresse lo mio affar piacente.
- Vorria ben servire a piacimento
-
10 Là u' tutt' ho piacere,
- E convertire lo mio parlamento
- A ciò ch' io sento,
- Per intendanza delle mie parole
- Veggiate come lo meo cor si dole.
- Non dole ch' aggia doglia,
- Madonna, in voi amare.
- Anzi mi fa allegrare
- In voi pensare l' amorosa voglia.
- Con gioi' par che m' accoglia
-
20 Lo vostro innamorare;
- E per dolce aspettare
- Veder mi pare ciò dio mi s' orgoglia
page: 281
- Ma bene d' una cosa mi cordoglio
- Ch' eo non so in veritate,
- Che voi sacciate lo ben, ch' eo vi voglio:
- A ciò
1 mi doglio.
- Non posso dir di cento parti l' una
- L' Amor, ch' eo porto alla vostra persuna.
- Se l' amor, ch'eo vi porto,
-
30 Non posso dire in tutto,
- Vagliami alcun bon mutto,
- Chè per un frutto piace tutto un orto,
- E per un buon conforto
- Si lassa un gran corrutto
2,
- E ritorna in disdutto
3;
- A ciò non dutto
4: tal speranza porto.
- E se alcuno torto mi vedete,
- Ponete mente a voi,
- Che bella più che per argoglio siete;
-
40 Chè sapete, ch' orgoglio nou è gioia.
- Ma a voi convene,
- E tutto, quanto veggio, a voi sta bene.
- E tutto quanto vio
5
- Ma pare avvenentezze,
- E somma di bellezze.
- Altre ricchezze nè gio' non disio;
Transcribed Note (page 281):
1
Per ciò. di cò Salv.
2
Corrotto, corruccio Salv.
3
Spasso, dal Francese
désduit Salv.
4
Dotto, cioè
di
ciò non dubito
Salv.
5
Veo, veggio.
page: 282
- E nulla donna vio,
- Ch' aggia tante adornezze:
- Chè le vostre altezze
-
50 Non son bassezze, laonde innamor' io
1.
- E se, Madonna mia, amass' io voi,
- E voi meve,
- Se fosse neve, foco mi parrìa,
- E notte e dia,
- E tuttavia, mentre che avraggio amore;
- E chi ben ama, ritorna in dolore.
- Non so, com' eo vi paro,
- Nè che di me farete;
- Aucider mi potrete,
-
60 E non mi troverete core varo
2,
- Ma tuttavia di un a'ro
3:
- Cotanto mi piacete;
- E morto mi vedrete
- Se non m' avrete al vostro riparo,
- Allo vostro conforto di pietanza,
- Che entri al core,
- E gli occhi fore piangano d'amanza;
- Ed allegranza
- Con abbondanza dello dolce pianto
-
70 Lo bel visaggio bagni tutto quanto.
Transcribed Note (page 282):
1
Io m' innamoro.
2
Vario Salv.
3
Airo, aire, aere, aria, cioè
d' un' aria Salv.
page: 283
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation on the left side of the page above the first line of the poem.
- Già lungamente, Amore,
- Sono stato in mia balìa,
- E non curava d' altro signoraggio:
- Or sono in tal tenore
- Sì ch' eo giammai non porìa partire;
- Così m' ave distretto il mio coraggio,
- E lo suo bel visaggio,
- Ch' è d' ogni beltà saggio, m'infiammao,
- E tutti gli altri pensier mi levao.
-
10Le sue bellezze tante,
- Che porta in viso, e mantene,
- Tuttor l' addobla: tant' ha di piacenza.
- Mi fa sì fino amante,
- Che gioì mi par le pene,
- E più d' amor mi cresce benvoglienza
- Quella, di cui ho temenza,
- Di dir la mia doglienza, e vorrìa dire,
- Perchè giammai non ei
1 tanto d'ardire.
- Oimè! che
2 dico, folle!
- Or già m'accoglie e inora
3
-
30 Ancor nol faccia d' amorosa intesa
4.
- Per tanto non mi tolle
- Lo sguardar, che m' assicura,
- E la speranza già non m' è difesa
5
- Di quella bene appresa:
- Chè d' amore è sì accesa la
mia mente,
- Ch' eo non lo porea dir, nè star tacente.
- Cà, s' eo lo taccio, pero;
- E s' eo lo dico ho dottanza.
- Non saccio se le piaccia, o sia spiacire:
-
40 Però mercè le chero,
- Che non le torni a pesanza,
- Perch' eo vorrìa di morte guarentire
6,
- E più per lei servire:
- Chè già d' altro voler non ho talento;
- Cà, s' eo mi moro, ell' ha lo perdimento.
Transcribed Note (page 284):
1
Per la viste Salv.
2
Che cosa, quid Salv.
3 Cioè
onora Salv.
4
Intendenza Salv.
5
Difesa, vietate, proibita Bisc.
6 Cioè
difendermi Salv.
page: 285
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation to the left of “Dolce” in the first
line.
Note: Red double horizontal lines in the right margin mark the beginning of
the poem. A single vertical line in the left margin marks lines 1-2, and
double vertical lines in the left margin mark lines 5-7.
Note: Although this canzonetta is here attributed to Jacopo da Lentino, DGR identifies it as
the work of Ruggiero di Amici, of Sicily.
Impressa nell' Allacci
Note: [Valieriani and Lampredi, eds.]
- Dolce cominciamento
- Canto per la più fina,
- Che sia al mio parimento
1
- Da qui infin a Messina,
- Ciòe la più avvenente,
- E stella rilucente,
- Che levi la mattina.
- Quando m' appar davanti,
- Li suoi dolci sembianti
-
10M' incendon la corina
2.
- Dolce meo Sir
3, se incendi,
- Or io che deggio fare?
- Tu stesso mi riprendi,
- Se mi vei
4 favellare.
- Chè tu m' hai innamorato
- E lo cor m' hai innamorato
- E lo cor m' hai laniato
- Sì che da for non pare.
- Chi membrati
5alla fiata,
-
20Quand' eo t' ebbi abbracciata,
- Ha li docli basciari
6?
- Ed io basciando stava
Transcribed Note (page 285):
1
Al mio parere Salv.
2
Core Salv.
3 Dice
dolce mio Sire alla sua dama Salv.
4
Vedi.
5
Rimembrati, ricordati.
6
Baci Salv.
page: 286
Note: Double vertical lines in the left margin mark lines 32-35 and 37-41.
Manuscript Addition: Selvaggie, cattivo
Editorial Description: Pencil notation by Gabriele Rossetti, written to the left of line
36, “Per quello,
ch' è selvaggio”. “selvaggio” is
underlined in pencil.
- In gran dilettamento,
- Con quella, che m' amava,
- Bionda e viso d' argento:
- Presente me
1, cantava,
- E non mi si celava
- Tutto suo convenente
- E disse: io t' ameraggio,
-
30E non ti falliraggio
2
- Per tutto il mio vivente
3.
- Al mio vivente
4, Amore
5,
- io non ti falliraggio
- Pera lo lusingatore,
- Che parla di tal fallaggio
6;
- Ed io sì t' ameraggio.
- Per quello, ch' è selvaggio,
- Dio li mandi dolore.
- Unqua non vegna a maggio.
-
40Tant' ha di male usaggio
- Che di state ha gelore
7.
Transcribed Note (page 286):
1
In mia presenza Salv.
2
Fallirò, ingannerò.
3
Finchè durasse la mia vita Salv.
4
Finch' io viva.
5
O mio Amore Salv.
6
Fallo, inganno.
7
Gelo Salv.
page: 287
Editorial Description: Double horizontal pencil line notation on the top right side of the page.
Impressa nell' Allacci
Note: [Valieriani and Lampredi, eds.]
- Donna, eo languisco, e non so qual speranza
- Mi dà fidanza cbe io non mi sfidi
1.
- Che se mercè e pietanza in voi non trovo
- Perduta
2 provo lo chiamar mercede:
- Chè tanto lungamente ho costumato
- Palese
3 ed in celato
4
- Pur di mercè cherire
5,
- Ch' io non saccio altro dire;
- E se altri' m' addomanda, che aggio eo?
-
10Eo non so dir, se non mercè per Deo.
- Amore non fu giusto partitoro
6,
- Ch' io pur v'adoro, e voi non m'intendete
- Sì come io presi a voi mercè chiamare.
- Ben dovea dare a voi cor di pietate,
- Ch' a tutte l' or che a Dio mercè chiamasse
7
- In voi, donna, trovasse
8
- Gran core d' umiliate;
- Se non tutte fiate
Transcribed Note (page 287):
1
Disperi.
2
Perdita.
3
Palesemente Salv.
4
Celatamente Salv.
5
Cherere, chiedere Salv.
6
Partitore, cioè
non fece
parti giuste
Salv.
7
Chiamassi.
8
Trovassi.
page: 288
Note: Double vertical lines in the left margin mark lines 21-24.
- Facestemi allo meno est' amistanza,
-
20 Mille mercè valesse una pietanza.
- Donna, gran meraviglia mi donate,
- Chè voi sembrate con tanto valore
- Passare di bellezza ogni altra cosa,
- Come la rosa passa ogni altro fiore,
- E l' adonezza, la qual v' accompagna
- Lo cor mi lancia e sagna
1
- E per me sta assai plui
2
- Mercè, che non è in vui
3;
- E se mercè con vui, bella, statesse
4
-
30 Valerìa più di quel che mi valesse
5.
- Non mi ricredo di mercè chiamare,
- Cà contare audivi molta gente
- Che lo Leone este di tale usato
6,
- Che quando è airato più fellonemente
- Per cosa
7, come face
8, si
ricrede;
- In segno di mercede
- Permette gire in pace.
- Gentil ira mi piace;
Transcribed Note (page 288):
1
Lancetta, dal Francese
saigner
Salv.
2
Piue, più Salv.
3Cioè
mi si dee maggior misericordia, che non
è in voi
Salv,
4
Stasse, stesse .
5
Valessi Salv.
6
Uso Salv.
7
Per cosa, cioè
per niente;
il Francese ha
pour rien,
il Provenzale
per re
Salv.
8 Cioè
fiaccola Salv.
page: 289
- Ond' io per mercè faccio ogni mio fatto;
-
40 Chè per mercè si paga un gran misfatto.
- Sì come que', che fanno a' lor nemici,
- Che ogni uom mi dici
1, mercede ho trovato;
- Ed io, che fo, che così ratto trovo
2.
- E non trovo mercede in cui
3 son dato.
- Madonna, in voi non acquistai gran preio
4,
- Se non
5 pure lo peio
6;
- E perciò sì combatte
- Amore in altrui fatte
7
- E s' egli in altro vince, in questo perdo,
-
50 E in voi, chi più ci pensa, più si sperde.
Transcribed Note (page 289):
1
Dice.
2
Compongo prestamente versi Salv.
3 Alla nrcca; cioè
in quella, in cui
Salv. C.V.
4
Pregio.
5
Se non, oioè
ma Salv.
6
Peggio.
7
Nei fatti d' altri Salv.
page: 290
Note: Double horizontal lines in the left margin mark the first line of the
sonnet. Single vertical lines in the left margin mark lines 1-9 and 12-14.
- Lio badalisco
1 allo specchio lucente
- Tragge a morire con isbaldimento:
- L' augel Fenice s' arde veramente
- Per ritornare a novel nascimento:
- Lo cecer
2 canta più gioiosamente
- Da ch' è egli presso allo suo finimento
3;
- Lo paon
4 turba
5, istando
più gaudente,
- Quand' ai suoi piedi fa riguardamento
6.
- A tai nature mi sono avvenuto,
-
10 Che allegro vado a morte alle bellezze;
- È forzo 'l canto presso allo finire;
- E stando gaio, divento smarruto;
- Vivendo in foco novo
7 in allegrezze
- Per voi, piacente, a cui spero reddire.
Transcribed Note (page 290):
1
Basilisco Bisc.
2
Cerco, ceceno, cigno Salv. Bisc.
3
Fine, morte.
4
Pavone.
5 Cioè
si turba.
6 Vuol dire
che il pavone, quando, va più
tronfio della
sua bellezza, s' intristisce, se riguarda a' suoi brutti
piedi.
7
Rinnovo, cioè
mi
rinnovo.
page: 291
Note: Double red horizontal lines in the right margin mark the beginning of
the sonnet. Double vertical lines in pencil, in the left margin, mark lines
12-14.
- Lo viso mi fa andare allegramente,
- Lo bello viso mi fa rinegare,
- Lo viso mi conforta ispessamente,
- L'adorno viso, che mi fa penare.
- Lo chiaro viso della più avvenente,
- L'adorno viso riso mi fa fare.
- Di quello viso parlane la gente,
- Chè nullo viso contra li può stare.
- Chi vide mai così begli occhi in viso?
-
10Nè sì amorosi fare li sembianti?
- Nè bocca con cotanto dolce riso?
- Quand' eo li parlo, moroli davanti;
- E paremi ch' i' vada in paradiso;
- E tegnomi sovrano d' ogni amanti.
page: 292
Note: Single vertical lines in the left margin mark lines 1-4; 5-8; 9;
10-11; and 12-14.
- Lo viso
1 e son diviso dallo viso,
- E per avviso credo ben visare
2;
- Però diviso viso
3 dallo viso
- Ch' altr' è lo viso, che lo divisare.
- E per avviso viso
4 in tale viso,
- Del quale me non posso divisare
5.
- Viso a vedere quell' è per avviso,
- Che non è altro se non Deo divisare.
- Entro aviso e per aviso no' è diviso,
-
10Che non è altro che visare
6 in viso;
- Però mi sforzo tuttora visare
7.
- Credo per avviso, che da viso
- Giammai me non poss' essere diviso,
- Chè l' uomo vinde
8 possa divisare
9.
Transcribed Note (page 292):
1
Lo vedo.
2
Vedere.
3
Vedo.
4
Vedo.
5
Dividere Salv.
6
Vedere.
7
Vagheggiare Salv.
8
Vene Salv Bisc.
9
Raccontare.
page: 293
Note: A single vertical line, in pencil, in the left margin runs the length of the
sonnet. A second line, parallel to the first, marks the final two stanzas,
lines 9-14.
- All' a're
1 chiaro ho visto pioggia dare,
- Poi ch' è turbato rendere chiarore:
- E fredda neve ghiaccia doventare,
- E la freddura tornare in calore :
- E cosa dolce molto amareggiare:
- E l' amarezza tornare in dolciore:
- E due guerrieri in fina pace stare:
- Fra due amanti nascere incendore
2:
- Ed ho visto d' Amor eosa più forte.
-
10 Lo meo cor, ch' arde, astutato
3 con foco;
- Sì mi ferìo, e sanommi ferendo;
- La vita, che mi diè, fu la mia morte;
- Che sì mi stringe Amor, non trovo loco:
- Lo foco che mi strinse, ora ne incendo.
Transcribed Note (page 293):
1
Aere Salv. Bisc.
2
Incendio, ira.
3
Spento Salv.
page: 294
Manuscript Addition: Jaropo da Lentino
Editorial Description: Pencil notation by Gabriele Rossetti, written above the decorative line on the
page.
Manuscript Addition: Può servirmi ora
Editorial Description: Pencil notation by Gabriele Rossetti, written above the first line of the poem.
Manuscript Addition: +
Editorial Description: Pencil notation to the left of the first line.
Note: A single vertical line in the left margin marks lines 1-4
Editorial Description: In line 5,“e spera anlente fiore” has been underlined in pencil, and there
is a arrow, pointing left, drawn at the begining of the line.
- Sì alta amanza ha presa lo meo core,
- Ch' i' mi disfido dello compimento;
- Che in aquila guerrera ho messo amore,
- Ben oste orgoglio, ma non fallimento.
- Ch' Amor le 'ncalza e spera aulente fiore,
- Ch' arbor altera inclina dolce vento,
- E lo diamante rompe a tutte l' ore
- Di lacrime lo molle sentimento.
- Donqua, Madonna, se lacrime e pianto
-
10 Del diamante frange le durezze,
- Vostre altezze porìa isbassare
- Lo meo penare amoroso, ch' è tanto,
- Umiliare le vostre durezze,
- Foco d' amore in voi, donna, allumare
1.
Transcribed Note (page 294):
1
Accendere Salv.
page: 295
Note: In line 10, the superscripted footnote is numbered incorrectly: the
1 should be a
2.
- Per soffrenza si vince gran vittoria,
- Ond' uomo vien spessora
1 in dignitate,
- Sì com' sì trova nell' antica Istoria
- Di Iobo, ch' ebbe tanta avversitate,
- Che fu soffrente, e non perdeo memoria
- Per gravi pene, ch' a lui fosser date,
- Onde li fu data corona in gloria
- Davanti la divina maiestate.
- Però conforto grande di ciò prendo;
-
10Ancor
1 la mia ventura vada torta
- Non mi dispero certo malamente.
- Chè la ventura sempre va correndo,
- E tostamente ricca gioia apporta
- A chiunque è bono sofferente.
Transcribed Note (page 295):
1
Spesso Salv. Bisc.
2
Ancorchè Salv.
page: 296
- Certo mi par, che far dea
1 buon Signore
- In signorìa sua fier cominciamento,
- Sì che lo dotti chi ha malvagio core,
- E chi l' ha buon, megliori il suo talento.
- Così porìa venire in grande onore,
- E a buon fine del suo reggimento;
- Che se dal cominciar mostra valore
- Porassi render dolce al finimento.
- Ma in te, Amore, veggio lo contraro,
-
10Sì come quello
2 pien di falligione,
- Ch' al cominciar non mostri fior d'amaro.
- Poi scuopri tua malvagia openione;
- Qual più ti serve a fe'
3, quel men hai
caro;
- Ond' eo ti approvo per signor fellone.
Transcribed Note (page 296):
1
Debba.
2 Cioè
quello, ehe sei Salv. Bisc.
3
A fè , cioè
fedelmente Bisc.
page: 297
Note: Double vertical lines in the left margin mark lines 9-14.
Manuscript Addition: p. 301
Editorial Description: Pencil notation to the right of line 14.
- Sì como 'l parpaglion, ch' ha tal natura,
- Non si rancura di ferire al foco,
- M' avete fatto gentil creatura;
- Non date cura s' eo incendo e coco.
- Venendo a voi lo meo cor s' assicura,
- Pensando tal chiarura sia gioco,
- Come 'l zitello, ed oblìa l' arsura;
- Mai non trovai ventura in alcun loco.
- Ciò è lo cor, che non ha ciò, che brama,
-
10 Se more ardendo nella dolce fiamma
- Rendendol
1 vita, come la Fenice.
- E poi l' amor naturalmente il chiama,
- E l' adornezza è che spegne la fiamma,
- Rendendol vita, come la Fenice.
Transcribed Note (page 297):
1 Cioè
rendendoli Salv.
page: 298
Impresso nelle Rime Antiche, nell' Allacci,
e nella Bella Mano.
Note:
[Valieriani and Lampredi, eds.]
- Chi non avesse mai veduto foco,
- Non crederìa che cocere potesse;
- Anzi li sembrerìa sollazzo e gioco
- Lo suo splendore, quando lo vedesse:
- Ma s' ello lo toccasse in alcun loco,
- Ben li sembrara
1 che forte cocesse.
- Quello d' amore m' ha toccato un poco;
- Molto mi coce: Deo
2, che s' apprendesse;
- Che s' apprendesse in voi, o Donna mia,
-
10Che mi mostraste dar sollazzo amando,
- E voi mi date pur pena e tormento.
- E certo l' Amor fa gran villanìa,
- Che non distrugge te, che vai gabbando;
- A me, che servo, non dà sbaldimento
3.
Transcribed Note (page 298):
1
Sembrerìa Salv.
1
Volesse Dio, che Salv. Bisc.
1
Allegrìa; s' esbaudeia, un Poeta Provenzale, cioè
si
sbaldisce
Salv.
page: 299
Impressa nelle Rime Antiche e nell' Allacci.
Note: [Valieriani and Lampredi,
eds.]
- Guardando il basalisco velenoso,
- Col suo sguardare face l' uom perire.
- È l' aspido serpente invidioso,
- Che per ingegno altrui mette a morire.
- E lo dragone, ch' è sì orgoglioso,
- Cui egli prende non lassa partire.
- A loro assembro
1 l' amor, ch' è
doglioso,
- Chè altrui tormentando fa languire.
- In ciò ha natura
2 l' amor veramente,
-
10 Che in un guardar conquide lo coraggio
3,
- E per ingegno lo fa star dolente,
- E per orgoglio mena grande oltraggio.
- Cui ello prende, grave pena sente;
- Ben è conquiso chi ha suo signoraggio.
Transcribed Note (page 299):
1
Assomiglio Salv.
2 Cioè
tale uatura ha.
3
Il core Salv.
page: 300
Note: Double vertical lines in the left margin mark lines 1-4 and 5-8.
Impressa nell' Allacci e nelle Rime Anitche.
Note: [Valieriani and Lampredi,
eds.]
- Per gli occhi miei una donna ed amore
- Passar correndo, e giunser nella mente
- Per sì gran forza, che l' anima sente
- Andar la donna a riposar nel core.
- Ond' i' 'l core sentìi, che 'l suo valore
- Non ha vertute, che vaglia neente:
- Però si muove a dir, sospir dolente,
- Vacci fuor tu, che udisti quel dolore.
- Che inforza tutta se di crudeltate,
-
10 E tua dolcezza non credo che vaglia,
- Ch' i' veggio ch' è sbandita umilitate;
- E di tue pene poco li ne caglia:
- Anzi ha le tue virtù prese e schiantate;
- E quella, che non puote, Amor la taglia
page: 301
Note: Double vertical lines in the left margin mark lines 1-4 and 5-8.
Single vertical lines mark lines 9 and 11-14.
Editorial Description: The word “Rinovellare” in line 13 is underlined, and there is a small horizontal pencil mark next to the word on the left
of the page.
Impressa nelle Rime Antiche.
Note: [Valieriani and Lampredi, eds.]
- Or come puote sì gran donna entrare
- Per gli occhi miei, che sò piccioli sone
1?
- E nel mio core come puote entrare,
- Che mentresso
2 la porto ovunque vone
3?
- Lo loco, là ond' entra, già non pare
4;
- Ond' io gran meraviglia me ne done
5:
- Ma voglio lei....assomigliare
- Agli occhi miei al cuore, ove si pone.
- Lo foro, in cui poi passa di fore
-
10Lo suo lustrare
6 sanza far rottura;
- Cesì per gli occhi mi passa allo core,
- Non la persona, ma la sua figura.
- Rinovellare mi voglio d' amore,
- Poi
7 porto insegno
8 di tal
creatura.
Transcribed Note (page 301):
1
Sono Salv.
2 Cioè
intra esso, per mezzo d' esso
Salv.
3
Vo Salv.
4
Non si vede.
5
Do.
6
La sua luce Salv.
7
Poichè Salv.
8
Insegna Salv.
page: 302
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation to the left of line 1.
Manuscript Addition: Nuova Gerusalemma.
Editorial Description: Pencil notation by Gabriele Rossetti, written above the decorative line at the top fo
the poem.
Manuscript Addition: 1 2 3 4 5 6 7 8 9
Editorial Description: Numbers written in pencil above the names of jewels. In line 1, 1 above
“Diamante”; 2 above “smeraldo”; and 3 above
“zaffino”. In line 3, 4 above “Topazo”; 5 above
“giacino”; and 6 above “rubino”. in line 4, 7 above
“aritropia”. In line 5, 8 above “amatisto” and 9 above
“carbonchio”.
Note: Double red horizontal lines in the left margin mark line 1. Also in
the left margin, a single
vertical line in pencil marks lines 1-8; double vertical lines mark
lines 9-10; and triple vertical lines mark lines 12-14
- Diamante
1, nè smeraldo
2, nè
zaffino
3
1,
- Nè vernull'
2altra gemma preziosa,
- Topazo
4, nè giacinto
5,
nè rubino
6,
- Nè l'aritropia
7
3, ch'è
sì vertudiosa,
- Nè l'amatisto
8, nè 'l carbonchio
9 fino,
- Lo quale è molto risplendente cosa,
- Non hanno tante bellezze in domino,
- Quant' ha in se la mia donna amorosa.
- E di vertute tutte l'altre avanza,
-
10E somigliante a stella è di splendore
- Colla sua conta
4 e gaia innamoranza;
- E più bella è che rose, e che fiore.
- Cristo le doni vita ed allegranza;
- E sì la cresca in gran pregio ed onore.
Transcribed Note (page 302):
1
Zaffiro.
2
Veruna Bisc.
3
Elitropia Salv.
4
Famosa Salv.
page: 303
Manuscript Addition: +
Editorial Description: Pencil notation to the left of line 1.
Editorial Description: A single vertical line in the left margin marks the whole of the
text on this page. Another parallel line, also in the left margin, marks
lines 5-11.
- Ogni uomo, ch' ama, de' amar su' onore
- E della donna, che prende ad amare.
- È folle chi non è sofferitore,
- Chè la natura dev'uomo isforzare.
- Null' uomo deve dire ciò ch' ha in core,
- Chè la parola non può ritornare:
- Da tutta gente tenut' è migliore
- Chi ha misura nello suo parlare.
- Però, Madonna, mi voglio soffrire
1
-
10 Di far sembianza in vostra contrata,
- Chè la gente si sforza di maldire;
- E facciol perchè non siate biasmata:
- Chè l' uomo si diletta più di dire
- Lo male, che lo bene, alla fiata.
Transcribed Note (page 303):
1
Astenere Salv.
page: 304
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation to the left of line 1.
Note: Single vertical lines in the left margin mark each stanza of hte sonnet.
- Madonna ha in se vertuto con valore
- Più che null' altra gemma preziosa;
- Chè isguardando mi tolse lo core;
- Cotant' è di natura vertudiosa,
- Più luce sua beltate e dà splendore,
- Che non fa 'l sole, nè null' altra cosa:
- Di tutte l' altre ell' è sovrana e fiore,
- Che nulla appareggiare a lei non osa.
- Di nulla cosa non ha mancamento,
-
10 Nè fu, ned è, nè non serà
sua pare,
- Nè in cui si trovi tanto complimento
1;
- E credo ben, se Dio l' avesse a fare,
- Non vi metrebbe
2 si su' intendimento,
- Che la potesse simile formare.
Transcribed Note (page 304):
1
Perfezione Salv.
2
Metterebbe.
page: 305
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation to the left of line 1.
- Como l'argento vivo fogge 'l foco,
- Così mi fa del viso io colore,
- Quand' eo vi son davanti in alcun loco
- Per domandarvi, bella, gio' d'amore.
- Vedendo voi, ardimento ho sì poco,
- Ch' i' non vi saccio dicer lo mio core
- Così tacendo perdo d'aver gioco,
- Se voi non fate, come 'l bon signore,
- Che nanzi ch' uom li chiera
1, se n'avvede;
-
10Tant' ha in se di bona canoscenza,
- Onde lo servidor non è perdente.
- Lo domandar non noccia a chi ben crede
- Poichè con lingua cherir
2 ho temenza,
- E con lo cor tuttor vi son cherente.
Transcribed Note (page 305):
1
Chera, chieda.
2
Cherere, chiedere.
page: 306
Manuscript Addition: Può servirmi nuesso
Editorial Description: Pencil notation written by Gabriele Rossetti above the first line of the poem.
Manuscript Addition: +
Editorial Description: Pencil notation next to line 1
Note: A single vertical line in the left margin marks the entire sonnet.
- Angelica figura e comprobata,
- Dobiata
1 di riccura
2 e di
grandezze,
- Di senno e d' adornezze sete ornata,
- E nata d' affinate gentilezze.
- Non mi parete femina incarnata,
- Ma fatta per gli fiori di bellezze,
- In cui tutta vertude è divisata,
- E date a voi tutte avvenantezze.
- In voi è pregio, senno, e conoscenza,
-
10 E soffrenza, ch' è somma dello bene,
- Come la spene, che fiorisce in grana.
- Come lo nome avete la potenza
- Di dar sentenza a chi contro voi viene,
- Sì come avvene alla Città Romana.
Transcribed Note (page 306):
1
Doppiata Bisc.
2
Ricchezza.
page: 307
- Quand' uomo ha un bon amico leiale,
- Cortesemente il de' saper tenere;
- E nol de' trar sì corto di leale,
- Che si convegna per forza partire.
- Che d' acquistar l' amico poro vale
- Da poi che non lo sa ben mantenere,
- Chè lo deve conoscer bene e male,
- Donare e torre, e saper l' aggradire.
- Ma molti creden
1 tenere amistate
-
10Sol per pelare altrui alla cortese,
- E non mostrare in vista ciò che sia.
- Ben li falla pensieri in veritate,
- Chi crede fare d' altrui borsa spese,
- Ch' uomo vivente soffrir non porìa.
Transcribed Note (page 307):
1
Credono.
page: 308
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation next to line 1.
Note: The word “core” in lines 1 and 4 is underlined in pencil.
Note: Single vertical lines in the left margin mark each stanza. Short
double vertical lines in the left margin, crossed by a single horizontal
line, mark line 14.
Impresso nelle Rime Antiche e nell' Allacci.
Note: [Valeriani and Lampredi,
eds.]
- Amore è un desìo, che vien dal core
- Per l' abbondanza di gran piacimento;
- E gli occhi in prima generan l' amore
- E lo core li dà nutricamento.
- Ben è alcuna fiata uom amatore
- Senza vedere suo 'nnamoramento;
- Ma quell' amor, che stringe con furore,
- Dalla vista degli occhi ha nascimento.
- Chè gli occhi rappresentano allo core
-
10D' ogni cosa, che veden
1, bono e rio,
- Com' è formata naturalemente;
- E lo cor, che di ciò è concepitore,
- Immagina; e piace quel disìo:
- E questo amore regna fra la gente.
Transcribed Note (page 308):
1
Vedono.
page: 309
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation in the left margin next to line 1.
Note: A single vertical line in the left margin marks lines 1-4.
Impresso nell' Allacci.
- Amore
1 gli occhi di costei mi fanno
- Apprender gli occhi miei, sì che s' apprende
- Pur dentro dallo cor sì che s'accende
- Alle mie membra angosciose, che stanno
- Vinte e distrette per paura, ch' hanno
- Di questa donna mia, che me offende ,
- Onde però la mente mia attende
- Pianti e sospiri e doglie, che diranno:
- Virtù d'amor, per cortesìa m'aita;
-
10 Chè questa donna bella non mi sdegni;
- S' i' son tuo servo, pregoti che degni,
- Non assalisca l' anima invilita;
- Non si diparta
2; chè ha veduto i segni
- Ch'è questa mia dolente indebolita.
Transcribed Note (page 309):
1 Vuol dire
gli occhi di costei fanno così
prendere il fuoco
d' amore dagli occhi miei, che s'apprende al cuore
Salv.
2 Cioè
non m' abbandoni perciochè
ha veduto i segni dell'
anima mia ingerna
Salv.
page: 310
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation in the left margin next to line 1.
Note: Single vertical lines in the left margin mark each stanza.
Impresso nell' Allacci.
- Feruto sono isvariatamente
1:
- Amore m' ha feruto; o per che cosa?
- Che a Dio deggia dir lo convenente
- Di que' che di trovar
2 non hanno posa.
- Cà dicon ne' lor detti fermamente
- Che Amore ave essa in se rinchiosa
3;
- Ed io lo dico, che non è neiente
- Che Dio d' Amore sia ad esser osa
4.
- E chi me ne volesse contrastare,
-
10 l' gliene mostrerìa ragione avanti,
- Chè in Dio non è se non una deitate;
- Ed io in vanità non vo' più stare.
- Voi, che trovate
5 novi detti tanti,
- Posatelo
6 di dir, chè voi peccate.
Transcribed Note (page 310):
1
Stranamente Salv.
2
Poetare, compor versi Salv.
3
Rinchiusa, cioè
che essa ha in se amore rinchiuso
Saiv.
4 Cioè
Ch' ella sia osa ad essere Dio d' Amore
Sa
lv.
5
Componere Salv.
6
Cessate di dir ciò Salv.
page: 311
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation to the left of line 1.
Impresso nell' Allacci.
- Cotale gioco mai non fu veduto,
- E aio
1 vergogna di dire il mio talento,
- E dettovi che non mi sia creduto,
- Perchè ogni uomo ne viva contento.
- Pur uno poco sia d' amor feruto,
- Sì si ragenza
2, e fa suo intendimento:
- E dice, donna, s' i' non ho il tuo aiuto,
- I' m' ende
3 moro, e fonne sacramento,
- Grande noia mi fanno i menzogneri,
-
10 S' improntamente dicon falsitate:
- Ma io lo vero dicol volentieri.
- Maggiore d' ogni cosa è lealtate,
- Ch' ad ogni parte amor tragge i pensieri
- Ed io leal moraggio in veritate.
Transcribed Note (page 311):
1
Aggio, ho.
2
Si raffazzona Salv.
3 Cioè
indi mi moro, io me ne moro
Salv.
page: 312
Impresso nell' Allacci
DIALOGO
-
A. Amore m'accide
B. perchè?
A. perch' io amo.
-
B. Cui?
A. la bella
B. e non
è ella saggia?
-
A. Sì, è; ben sai.
B. dunque?
A. altro non bramo,
- Se non che servir lei; fa sì che l' aggia.
-
B. Come servi?
A. eo servo, e mercè
le chiamo.
-
B. Non ti vale?
A. no.
B. dunqu' ell'
è salvaggia?
-
A. Non è, che non la fere ancora l' amo
- Dove ha 'l core.
B. ed Amor lo core assaggia.
-
A. Vorràmi
1?
B.
sì, bene.
A. oimè! troppo tarda.
-
10
B. Non tarda, no; chè io l' ho
già ripresa.
-
A. Di cui?
B. di te.
A. altro il mio
cor non guarda
-
B. Ricco se '
A. come?
B. per
far lunga tesa
2.
-
A. Che no
3? la Bella prima vuol ch' io arda
-
B. Non vuol.
A. come 'l sai?
B. non fa
più difesa.
Transcribed Note (page 312):
1
Mi vorrà.
2
Intenza, intendenza; cioè
per far lungo tempo all'
amo-
re
Salv.
3
Perchè no? quid ni? Salv.
page: 313
Manuscript Addition: ?
Editorial Description: Pencil notation at the top right of the page.
Note: Double horizontal lines in the right margin mark line 1.
- Signori, udite strano malefizio.
- Che fa il Barbuto l' anno di ricolta
1,
- Che verso l' aia rizza un tal difizio,
- Ch' è or tirato, che non falla volta.
- Or non è questo ben strano giudizio,
- Ch' a consumare ha sì la gente tolta?
- Chi gli averebbe dato questo uffizio,
- Ch' ad ogni uom va ponendo dazio e colta
2?
- Non giova che la moglie l' ammonisce:
-
10 Chè non pensi di queste tre fanciulle?
- Se non che pur sopra ti monti e lisce
3?
- Que' risponde, perchè non le trastulle?
- Corre a' compagni; non mi compatisce,
- Cà madire
4 non posso pur le culle.
Transcribed Note (page 313):
1 Cioè
al tempo della ricolta Salv.
2 Cioè
colletta Salv.
3
Lisci.
4
Maledire Salv.
page: 314
Manuscript Addition: Può servermi ora )
Editorial Description: Pencil notation written by Gabriele Rossetti above the first line of the poem.
Manuscript Addition: +
Editorial Description: Pencil notation to the left of line 1.
Note: A single vertical line in the left margin marks lines 7-8.
- Lo giglio, quand' è colto, tost' è passo
1,
- Da poi la sua natura non li è giunta
2;
- Ed io da ch' unque
3 son partito un passo
- Da voi, mia donna, dolemi ogni giunta
4.
- Perchè d' amore ogni amadore passo
5,
- In tante altezze lo mio core giunta
6.
- Così mi fere Amor là ovunque passo
7,
- Com' aquila quand' alla caccia è giunta
8.
- Oi! lasso me, che nato fui in tal punto,
-
10 Che non amasse
9 se non voi sì gente
10;
- Questo saccia, Madonna, da mia parte.
- ln prima che vi vidi nel suo punto
- Sera e dì v' inorai a tutta gente:
- Da voi, bella, lo mio core non parte.
Transcribed Note (page 314):
1
Appassisce Salv.
2
Unita, congiunta Salv.
3
Mai, cioè
da che,
poichè una volta.
4
Compagnia, congiunzione Salv.
5
Supero, avanza, Sal.
6
Arriva Salv.
7
Vo, trapasso Salv.
8
Presa, arrivata Salv.
9
Amassi.
10
Gentile Salv.
page: 315
Editorial Description: Vertical lines in the left magin mark the first, third, and fourth
stanzas.
Impresso nelle Rime Antiche e nell' Allacci
Note: [Valeriani and Lampredi,
eds.]
- Sì come il Sol, che manda la sua spera
1,
- E passa per lo vetro e non lo parte;
- E l' altro vetro, che le donne spera
2,
- Che pass' agli occhi, e va dall' altra parte:
- Così l' Amore fere, là ve spera
3,
- E mandavi lo dardo da sua parte;
- Fere in tal loco, che l' uomo non spera
4;
- Passa per gli occhi e lo core diparte.
- Lo dardo dell' Amore là ove giunge,
-
10 Da poi che dà feruta, sì s' apprende
- Di foco, ch' arde dentro, e fuor non pare.
- E due cose insieme ora lì giunge,
- Dell' arte dell' amore sì gli apprende,
- E fa che l' uno e l' altro è d' amor pare.
Transcribed Note (page 315):
1
Raggio.
2
Specchio Salv.
3 Cioè
si spera Salv.
4
Aspetta Salv.
page: 316
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation at the top of the page on the left side.
Note: A single vertical line in the left margin marks lines 7-8. Double
vertical lines mark lines 12-14.
Impresso nelle Rime Antiche.
- Molti amadori la lor malattia
- Portano in core, che' n vista non pare;
- Ed io non posso sì celar la mia,
- Ch' ella non paia
1 per lo mio penare.
- Però che son sott' altrui signorìa,
- Nè di mene
2 non ho
neiente a fare,
- Se non quanto Madonna mia vorrìa,
- Ch' ella mi puote morte e vita dare.
- Suo è lo core, e suo son tutto quanto;
-
10 E chi non ha consiglio dal suo core
- Non vive infra la gente como deve.
- Ed io non sono meo nè più nè tanto,
- Se non quanto Madon'
3 va di me fore,
- Ed un poco di spirito riceve.
Transcribed Note (page 316):
1
Apparisca Salv.
2
Me Salv.
3
Madonna Salv.
page: 317
Impresso nelle Rime Antiche e nell' Allacci
Note: [Valeriani and Lampredi,
eds.]
- Tanto sono temente e vergognoso
- A tutte l' ore ch' io vi sto davanti,
- Che non dico laond' io
1 son disioso,
- E non m' ardisco pur di far sembianti.
- Assai fiate mi movo coraggioso
- Di dirvi, come dicon gli altri amanti;
- Poichè son nanti a voi, viso amoroso,
- Li miei pensier di parlar sono affranti.
- Cotanta è la temenza, che m' abbonda
-
10 Di voi, Madonna, ch' io non vi dispiaccia,
- Che mi ritengo, e non dico neiente;
- E lo temere par che mi confonda,
- Che assai più temo la vostra minaccia,
- Che l' altrui ferita duramente.
Transcribed Note (page 317):
1
Di che io.
page: 318
Impresso nelle Rime Antiche e nell' Allacci
Note: [Valeriani and Lampredi,
eds.]
- Donna, vostri sembianti mi mostraro
- Isperanza d' amore e benvolenza;
- Ed io sent' ogni gioia : allo Notaro
- Lo vostro amore è far vostra piacenza.
- Or vi mostrate irata: dunqu' è raro,
- Senza ch' io pecchi, darmi penitenza.
- O se . . . . . della penna caro,
- Come nocchier ch' ha falsa conoscenza.
- Disconoscenza ben mi par che sia
-
10 La conoscenza, che non ha fermezza,
- Che si rimuta per ogni volere.
- Dunque non siete voi in vostra balìa?
- Nè in altrui sarà ferma prodezza,
- E non avrete bon fine al gioire.
page: 319
Impresso nelle Rime Antiche e nell' Allacci
- Io m' aggio posto in core a Dio servire,
- Com' io potesse gire in paradiso,
- Al santo loco, ch' aggio audito dire
- O'
1 si mantien sollazzo, gioco,
e riso.
- Senza Madonna non vi vorria gire,
- Quella ch' ha bionda testa e chiaro viso:
- Chè senza lei non poterìa gaudire,
- Istando dalla mia donna diviso.
- Ma non lo dico a tale intendimento,
-
10Perch' io peccato ci volesse fare;
- Se non veder lo suo bel portamanto,
- E lo bel viso, e 'l morbido sguardare;
- Chè 'l mi terrìa in gran consolamento,
- Veggendo la mia donna in gioia stare.
Transcribed Note (page 319):
1
Ove Salv.
page: 320
DI MAZZEO, O MASSEO, O MATTEO
DI RICCO DA MESSINA.
Impresso nell' Allacci
Transcribed Note (page 320):
Anno 1250.
- Amore, avendo interamente voglia
- Di sodisfare alla mia 'nnamoranza,
- Di voi, Madonna, fecemi gioioso.
- Ben mi terrìa bene avventuroso,
- S' eo non avesse conceputa doglia
- Della nostr' amorosa benenanza.
- Mentre ch' eo disiava
- Ver è ch' eo tormentava
1 disiando;
- Ma non crudelemente:
-
10 E male avendo, e pur bene aspettando,
- Lo male m' era assai meno pungente.
- Da poi che per la mia desideranza
- Amor di voi mi diede piacimento,
- La mia favilla in gran foco è tornata,
- E la picciola neve in gran gelata
2;
- Ch' aggio trovata in voi tanta fallanza,
- Onde m' è radoblato lo tormento.
- Dunque meglio mi fora,
- Donna, ch' eo foss' ancora disioso,
-
20Che andar di male in peio,
Transcribed Note (page 320):
1
Stava in tormento Salv. C.V.
2
Gelo Bisc.
page: 321
Note: In the final footnote on this page, “to” has been
added in pencil to the word “tormento”.
- Como faccio eio
1, divenendo geloso,
- Che se voi perdo e voi perdete preio
2.
- Poichè in voi trovo tanto fallimento,
- Che due partute
3 fate d' uno core,
- Da voi mi parto, ancor
4 mi sia pesanza;
- Sì come quei, che piange d' allegranza,
- Che lassa, ancor li sia dispiacimento,
- Male per bene, e bene per migliore.
- Ma voglio che sacciate
-
30 Che della vostra colpa io son pesante
5,
- Come fino amadori
6,
- Da voi partendo lassovi a un amante;
- Chè non convene un regno a due signori.
- Ben è malvagio chi buon fatto obrìa;
- Ma quegli è tramalvagio e scanoscente,
- Che gran rispetto mette in obrianza:
- Ed io abbiendo in ciò consideranza,
- Non son più vostro, e vui non tegno mia:
- Così m' avete punto duramente.
-
40Ma di questa partenza
- Pur so ch' eo n' aggio addolorato il core;
- Ma vadomi allegrando,
Transcribed Note (page 321):
1
Eo, io.
2
Pregio.
3
Partite, partì
4
Ancorchè Salv.
5
Gravato, tormenta
to.
6
Per amadore.
page: 322
- Sì come fa lo cecer
1 quando more,
- Che la sua vita termina cantando.
- Molto mi pesa ch' io non fui incolpato,
- E son dannato, come avesse colpa:
- Chè la pena, che l' uomo ha drittamente
2,
- Duole assai meno dolorosamente.
- Poichè diritto e leal vi son stato
- Nulla ragion, nò torto non vi scolpa.
-
50 Dunque ben è ragione
- Che l' nostro amore si parta in transatto
3.
- Ch' i' aggio audito
4 dire
- Che solamente per un minisfatto
5
- Si perde uno lontano
6 buon servire.
Transcribed Note (page 322):
1
Cercero, cigno Salv. C.V. Bisc.
2
Giustamente Salv.
3
Abbandono di dominio, rinunzia di possesso.
4
Udito.
5
Misfatto, quasi
minus factum Salv.
6 Ciè
lungo Salv.
page: 323
Note: Double vertical lines in the left margin mark lines 13-14 and 17-19.
Impresso nell' Allacci
-
MAD.
- Lo core innamorato,
- Messere, si lamenta,
- E fa piangere gli occhi di pietate.
- Da me siate allungato
1,
- E lo mio cor tormenta
2,
- Vegnendo a voi lo giorno mille fiate.
- Vegnendo di voi voglia,
- Lo mio core a voi mando,
- Ed ello vene, e con voi si soggiorna.
-
10 E poi
3 a me non torna,
- A voi lo raccomando,
- Non li facciate gelosìa, nè doglia.
-
MAD.
- Messer, se voi talento
- Avete di venire,
- Io ne son cento
1 tanto disiosa.
- Questo congiungimento
- Mi conduce a morire.
-
30Quanto più peno, più ne son gelosa;
- Ed ho sempre paura
- Che per altra intendanza
2
- Lo vostro cor non faccia fallimento
3;
- E di ciò
4 partimento
5
- Non ho più sicuranza,
- Che d' altra donna non aggiate cura.
-
MES.
- Di me, Madonna mia,
- Non vi convene avere,
- Nè gelosìa, nè doglia, nè
paura.
-
40Uomo non si porìa
- Negli occhi compartire,
Transcribed Note (page 324):
1 Cioè
cento volte Salv.
2
Obbietto, amore Salv.
3
Dislealtà Salv.
4 Cioè
de questo; de hoc Salv.
5
Divisione di affetti Salv.
Note: Page image is not avaliable.
- Che ne cedesse dua 'n una figura.
- Tanto coralemente
- Non mi porìano amare,
- Che 'n altra parte gisse lo mio core.
- Così mi stringa
1 Amore,
- Ch' altro non posso fare,
- Se non tornare a voi, donna valente.
Impresso nell' Allacci
- La ben avventurosa innamoranza
- Tanto mi stringe e tene,
- Che d' amoroso bene m' assicura.
- Dunque non fa lo meo cor soverchianza,
- Se smisuratamente
- Di voi, donna, vemente
2 m' innamura:
- Cà s' uomo, a dismusura
- Conservando leanza,
- Non fa dismisuranza
-
10Sì che sia da biasmare;
- Ch' ognunque cosa si può giudicare
- Perfettamente buona in sua misura.
- Da voi, Madonna, fue lo nascimento
- Della mia 'nnamoranza,
- Ond' ho ferma speranza a vostro amore.
- Chè tuttavia lo bon cominciamento
- Mi fa considerare,
- Che deve migliorare a tutte l' ore:
-
30Cà lo buon pingitore,
- Intanto è da laudare,
- Quanto fa somigliare
- Tutta la sua pintura
- Sì, che sia naturale la figura;
- Ond' io da voi aspetto la megliore
4.
Transcribed Note (page 326):
1
Ebbe Salv.
2
Folleggiare Salv,
3
A suo temp Salv.
4 Cioè
la miglior sorte, ventura
Salv.
page: 327
Note: A single vertical line in the left margin marks lines 11-12.
Manuscript Addition: Bella sentenza
Editorial Description: Pencil notation written by Gabriele Rossetti to the right of line
11.
Impresso nell' Allacci
- Madonna, dello mio 'nnamoramcnto,
- Ch' assai più caldamente
- M' ave distratto e fatto innamorare,
- Incontro Amore a voi me ne lamento.
- Ma non mi vale niente,
- Cà lo meo cor non posso rinfrenare:
- Chè Amore, che sormonta ogni ardimento,
- Mi forza e vince e mena a suo talento,
- Sì ch' io di me non aggio signorìa,
-
10Di che i' mi doglio; avere la vorrìa:
- Chè assai gran regno regge, ciò mi pare,
- Chi se medesmo può signoreggiare.
- Poi che non posso me signoreggiare
- Amor mi signorea
1;
- Dunqu' è Amore signore certamente.
- Ma non posso giammai considerare,
- Che l' Amore altro sea
2,
- Se non distretta voglia solamente.
- E se Amore è distretta volontate,
-
20 Per Deo, Madonna, in ciò
3 considerate,
- Ch' Amor non prende visibilemente,
- Ma par che nasca naturalemente.
Transcribed Note (page 327):
1
Signoreggia.
2
Sia Salv.
3 Per
a ciò Salv.
page: 328
- E poich' Amore è cosa naturale
- Mercè dovete aver dello mio male.
- Dello meo male, ch' è tanto amoroso,
- Da poi ch' è così nato,
- Non mi dispero, ma spero allegranza:
- Chè alla fine è sereno e dilettoso
- Ogni tempo turbato.
-
30 Perchè io conforto la mia innamoranza:
- E fino amore, usando dirittura
1,
- ( Voglio essere di voglia
2 sofferente, )
- Di voi, donna avvenente, m' innamura;
- Chè più de' l' uomo avere allegramente
- Di molta cosa sola intenzione,
- Che di piccola gioia processione.
- D' alta procession è gioi' piacente,
- Son procedente,
- Avente solamente alta speranza,
-
40 La quale ha tal natura interamente,
- Ch' alli maggior furori
- Maggiormente sovvene e dà lenanza
3.
- Ch' io so ch' io fallarìa villanamente
- Da poi ch' Amor vi diede ogni bellezza
- Finalemente
4, e tutta avvenantezza.
- Ben so che troveraggio in voi pietanza,
- Per ch' io vivo gioioso iu allegranza.
Transcribed Note (page 328):
1
Lealtà Salv.
2
Di voglia, cioè
volentieri Salv.
3
Lena, vigore.
4
Finamente, perfettamente.
page: 329
Note: double red horizontal lines in the right margin mark the beginning of the
poem. Double vertical lines in the left margin mark lines 1-5, 6-7, 8-10,
and 11-14.
Impressa nell'Allacci.
- Sei anni ho travagliato
- In voi, Madonna, amare;
- E fede v' ho portato
- Più assai, che divisare
- E dire vi potrìa.
- Ben ho caro accattato
1
- Lo vostro innamorare;
- Chè m' ha così ingannato
- Con suo dolce parlare,
-
10Che già nol mi credìa.
- Ben mi menò follìa
- Di fantin
2 veramente,
- Che crede fermamente
- Pigliar lo sole nell' acqua splendiente,
- E stringere si crede lo splendore
- Della candela ardente;
- Ond'ello immantenente
- Si parte, e piange, sentendo l'ardore.
- S' eo tardi mi so'
3 addato
4
-
20Dello mio folleggiare,
- Tegnomene beato,
- Poich' io sono a lasciare
5
Transcribed Note (page 329):
1
Comprato.
2
Fantino, pazzìa da fanciullo Salv.
3
Sono.
4
Accorto Salv.
5 Cioè
per lasciare.
page: 330
Note: Double vertical lines in the left margin mark lines 33-36, 38-45,
and 46-47.
- Lo mal, che mi stringìa:
- Chè l' uomo, ch' è malato,
- Poi che torna in sanare,
- Lo male ch' ha passato,
- E lo gran travagliare,
- Tutto mette in obrìa.
- Oi lasso! ch' i' credìa,
-
30Donna, perfettamente,
- Che vostri assettamente
1
- Passassero ghìaccio stralucente.
- Or veggio bene che'l vostro colore
- Di vetro è
2 fermamente,
- Che sanno saggiamente
- Li Mastri contraffare allo lavore
3.
- Speranza m'ha ingannato,
- Com'uomo ch'ha giucato,
- E crede guadagnare,
-
40E perde ciò ch' avìa.
- Or veggio ch' è provato
- Ciò che avevo a contare,
- Ch'assai ha guadagnato
- Chi si sa scompagnare
- Da mala compagnìa.
- A mene addivenìa,
- Come avvene sovente
Transcribed Note (page 330):
1
Assettamenti, maniere Salv.
2
È gioia falsa Salv.
3
Per
lavoro Salv.
page: 331
Note: Double red horizontal lines in the right margin mark the beginning
of the new poem.
Note: Double vertical lines in the left margin mark lines 48-50, and lines 1-10 and 11-12 of the new poem.
- Chi imprenta
1 buonamente
- Lo suo a mal debitore e sconoscente
-
50Imperciocch' è malvagio pagatore.
- Vacci uomo spessamente,
- E non può aver neiente,
- Onde alla fine ne fa richiamore
2.
Impressa nell' Allacci
- Lo gran valore e lo pregio amoroso,
- Ch' è in voi, Donna valente,
- Tuttor m' alluma
3 d' amoroso foco
- Che mi dispera
4 e fammi pauroso,
- Com' uom, che di neiente
- Volesse pervenire in alto loco.
- Ma se gli è distinato,
- Moltiplica lo folle pensamento,
- E la ventura gli dà piacimento
-
10Dello gran bene, ch'ha desiderato.
- Così pensando alla vostra beltate
- Amor mi fa paura:
- Tanto siete alta, e gaia, ed avvenente;
- E tanto più che voi mi disdegnate.
- Ma questo m' assicura,
Transcribed Note (page 331):
1
Presta Salv.
2
Richiamo, querela, clamore Salv.
3
M' accende Salv.
4
Fammi disperare Salv.
page: 332
Note: Double vertical lines in the left margin mark lines 21-28.
- Che dentro l' acqua nasce foco arzente
1
- E par contra natura.
- Così porrà la vostra disdegnanza
- Tornare in amorosa pietanza,
-
20Se volesse la mia bona ventura.
- Madonna, se del vostro amor son pr iso,
- Non vi paia ferezza,
- Nè riprendete gli occhi innamorati.
- Guardate lo vostro amoroso viso,
- L' angelica bellezza,
- E l' adornezze e le vostre beltati,
- E sarete sicura,
- Che la vostra bellezza mi c' invita
- Per forza, come fa la calamita,
-
30Quando l' aguglia
2 tira per natura.
page: 333
- Sì 'nnamoratamente m' ha infiammato
- La vostra dilettanza,
- Ch' io non mi credo giammai snamorare:
- Chè lo cristallo, poi ch' è ben gelato,
- Non può avere speranza,
- Ch' ello potesse neve ritornare.
- E poi ch' Amor m'ha dato
- In vostra potestate,
- Aggiate a me pietate
-
50Acciò ch' aggiate in voi tutto valore.
page: 334
Note: Double red horizontal lines in the left margin mark the beginning of
the poem.
Impresso nell' Allacci
- Chi conoscesse sì la sua fallanza,
- Com' uom conosce l'altrui fallimento,
- Di mal dire d'altrui avrìa dottanza
- Per la pesanza del suo mancamento.
- Ma per lo corso della iniqua usanza
1
- Ogni uom si crede esser di valimento
2;
- E tal uomo è tenuto in dispregianza,
- Che spregia altrui, ma non sa ciò ch' i' sento.
- Però vorrìa, che fosse distinato,
-
10Che ciascun conoscesse il suo onore,
- E 'l disinore, e 'l pregio, e la vergogna.
- Talotta si commette tal peccato,
- Che s' uomo conoscesse il suo valore,
- Di dicer mal d'altrui non avrìa sogna
2.
Transcribed Note (page 334):
1
Corso dell' usanza, voga Salv.
2
Pensiero, Francese
soin Salv.
page: 335
Note: Double horizontal lines in the right margin mark the first line of the
poem. Single horizontal lines in the left margin mark lines 1, 2, 3, 7, 11,
12, and 13.
Manuscript Addition: Può servire ora
Editorial Description: Pencil notation written by Gabriele Rossetti above the first line of the poem.
Manuscript Addition: [Indecipherable] 'n compiu
Editorial Description: Pencil notation written by Gabriele Rossetti to the left of line 14.
DI PANNUCCIO DAL BAGNO PISANO
Transcribed Note (page 335):
Anno 1250.
- Madonna, vostr' altero piacimento,
- E la gran conoscenza,
- E la valenza, che 'n voi tuttor regna,
- E stato han preso altero a compimento,
- Con sì vera potenza,
- Che ognor crescenza in altura degna,
- Han conceduto in me servo di voi
- Perfezione, in coi
1
- Han messo di volere proprio fiso,
-
10D' ogni penser diviso,
- Di voi solo in servir la signorìa
- Fermato, e ciò meo cor solo disìa.
- Del vostro signoraggio, donna, sono
- Con compiuto volere,
- E col podere intero in lui servire,
- E mai che
2 solo ciò, nente ragiono,
- Nè già d' altro piacere
- Porìa avere, potess' onde
3 gioire:
- Onde sovrana aver dunque gio'deggio,
-
20Quasi poi certo veggio
Transcribed Note (page 335):
1
Cui.
2
Mai
che, che Dante disse
ma che,
fuorchè.
Spangolo
mas que, Francese
mais que, dal latino
quam
Salv.
3 Cioè
onde potessi.
page: 336
- Che non v' è solo meo piacer servire,
- Ma stimo, al mio sentire,
- Ch' amor tanto
1 di voi in me procede,
- Che degno in tanto sia meo cor non crede
- Degn' esser quanto fo no for' amato
- Da voi, Donna piacente,
- Sì veramente, com' eo credo fiso
2,
- Ma voi pur degna siete, che sia dato
- Amor chi fermamente
-
30Per voi servente di voi è assiso.
- E come veramente, donna, è degno
- Diven che allorchè segno
- Vedeste per sembianza ch' io v' amava,
- E servir disiava,
- E l' meo cor conoscente sì com' era
- Di voi per vostra conoscenza altera.
- Senz'alcun quasi par sono in gran gioia,
-
50Poi ferma aggio voglienza,
- Servir, fior di piacenza, vostr'altura;
- Nè giammai non credo alcuna noia,
- Pesanza, nè doglienza,
- Poi la mia intenza in voi solo dimura,
- Considerando, che d'ogni vertude
- Siete, u'si conchiude
- Fontana, e di savere pregio, e orranza
- Senz'alcuna fallanza,
- Regnando in voi per se ciascuno bene,
-
60A perfezion con voi tuttor convene.
- Donna, poi immaginai
- La piacente di voi nel cor figora
2,
- È stata mia dimora
- In chiarezza lucente in parte vera,
- Che, prima
3 ciò fosse, era
- In tenebre d'errore in parte scora
4,
- Ove già alcun'ora
- Di ben non mi sovvene quasi mai,
- Ma poi ch'a voi fermai
Transcribed Note (page 337):
1
Poichè.
2
Figura Salv.
3
Prima che.
4
Scura Salv. Bisc.
page: 338
Manuscript Addition: Inanzi
Editorial Description: Written by Gabriele Rossetti to the left of ”Uom tornato di
fera”
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation in the left margin next to line 1 of the new poem.
Note: Single horizontal lines in the left margin mark lines 71-72. A
single horizontal line in the left margin marks lines 1-14 of the new
poem.
-
70Servendo, pien di gioi' son stato intera:
- Uom tornato di fera,
- Da voi sì so'
1, allumato poi
2 v'amai.
- Di sì alta valenza a signorìa,
- Cui sono immaginando,
- M' ha dato Amor, tuttor servo, piacere
3,
- Chè sua considerando alta balìa,
- E che 'n pregio montando
- Li avanza ognor servire; ond' ho volere
- E costringo 'l meo cor di sofferenza
- Nella gravosa pena,
- La qual di sua altezza, avendo fede,
-
10 Intera mi procede,
- Che già non manca a di sì gran valenza
- Signoriìa provedenza
4
- Di proveder ciascun leal servente;
- Onde m'allegro in pene sofferente.
- Rallegrando isperanza il mio coraggio
- Sì mi va sostenendo,
- Grave ognor pene credo udendo dire.
Transcribed Note (page 338):
1
Sono Salv.
2
Poichè Salv.
3 Vuol dire,
Amor mi ha concesso di piacere a signoria
di sì alto valore, la quale sto considerando, che ec.
4 Cioè
non manca provedenza a
signorìa di sì gran valenza.
page: 339
Note: In the left margin, a vertical line marks lines 18-21 and a
short horizontal line marks line 18..
- Ma la potenza, di cui son servaggio
1,
- E la figura avendo
-
20 Magginata nel core ad ubidire,
- Parte natura, e muta di suo loco;
- Disnaturando prende
- Di selvaggia mainera tanta possa
- Ond' è che non si mossa
- Giammai sperando quasi di conforto.
- La speranza di porto
- Poi sempr' ha voglia di servir s' inchina
- Sormontando 'l meo core, e mai non fina.
- Servire in me non fina voglia pare
-
30 D' amoroso; sì ha preso
- Lo meo cor di disìo volere fiso
2;
- E divisando che temo d' amare
- Ch' i' sia di lei ripreso,
- Com' uom d' altezza, ch' è 'n tutto diviso.
- Tutto temenza n' aggio, sì conforto,
- Isperando tutt' ore,
- Considerando la sua canoscenza,
- Ond' ei
3 fosse piacenza
- Mantenendo vorria mevi
4 servente,
-
40 Che sì lealemente
- Fermo mi troverebbe in cor sicuro.
- Simile quasi como l' oro puro.
Transcribed Note (page 339):
1
Servo.
2
Fermo; cioè
un volere
fermo.
3 Cioè
a lei Salv.
4
Meve, cioè
me
Salv.
page: 340
Editorial Description: Double vertical lines in the left margin mark lines 57-66.
- Servente, puro me trovando e vero,
- Di lei fermo tenesse
- Vorria, nè più disio mantener pregio,
- E me trovando come sono, e spero
- Quasi teme dimesse
- Tanto di vertù lei valere in pregio,
- La quale, come suole uso e natura,
-
50 Che non già punto viso
1
- In opera di lei, manchi in alcuna,
- Ma in lei tuttor s' aduna,
- Che non guardando di suo ben volere
- Il mio poco podere
- Mi derea
2 gioia, e mia poca possanza
- Con tutto ognor valore in lei amanza.
- Quasi como chiarezza in parte scura
- Di foco chiaror rende
- Sì m' ha inchiarito il suo piacente viso,
-
60 Che, prima
3 vista avesse mia dimura
- Lei, che chiarezza stende,
- Eran tenebre, quasi in lor compriso
4;
- Ma poi ch' io lei amando imaginai
- La sua forma in figura,
- Ogni valor, s' i' ho, da lei mi venne,
- Nè mai cura non tenne,
Transcribed Note (page 340):
1
Vedo.
2
Daria.
3
Prima che Salv.
4 Cioè
eran tenebre tali, ch' io era quasi
sepolto in esse.
page: 341
Note: Double vertical pencil lines in the left margin mark lines 67-70.
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil mark next to the first line of the second poem.
- Che solo in lei servir meo cor di cosa
1
- Sperando, in ciò posa
- Fermo, solo di lei ogni mercede,
-
70 E se pene or sosten, gioi' aver crede.
- Sofferenza vertù, onde rallegro
- In pene, sembra, poi
2 tal modo ho priso
- Che non già guaire
3 peso
4
- Quale soffrenza
5 in ben; chè non
già grande
- Virtù di lui si spande,
- Com'uom soffrenza
6 in pene e in gran doglionza;
- Ond' ho soffrir voglienza
7,
- Isforzandomi ognor; in ciò non pigro.
- Sì dilettosa gioia
- Non cred' uom nato sia
8 giammai portasse,
- Di che si contentasse;
- Ch' altro maggior disìo li dà rancura
- U' porta alcuna noia,
Transcribed Note (page 341):
1
Di cosa, cioè
di niente,
dal Provenzale
de re, donde il
Francese
di rien
Salv.
2
Poichè
3
Guari Salv.
4
Esamino, considero.
5
Soffra.
6
Soffra.
7 Cioè
voglia di soffrire.
8 Cioè
uomo, che nato sia Salv.
page: 342
- Non potendo complir sua disianza;
- Chè ciascun giorno innanza
1
- E monta in più voler d' uomo natura,
- Ond' el non mai si paga
2 nè contenta;
-
10Chè suo voler non lenta
3,
- Ma cresce disiando maggior cosa,
- Onde non non prende posa,
- Nè perfetta di gioi' port' allegranza,
- Che quant' ha più, voler d' aver più innanza
4.
- Sì perfett' allegranza,
- E compimento portai d'ogni bene.
- Se considero bene,
- Sovrano in gioia fui e in benenanza,
- Ch' avea da quella, di cui son servente;
-
20 Che li fosse piacente
- Parea lo meo servir per sua mostranza
5;
- Nè cos' altra di lei più disìando,
- Che leal solo stando
- In lei fermo servire, è ciò che m' era
- Che mi donava intera
- Di gioia benenanza e compimento;
- Nè più d' aver mi montava talento.
- E poi come alcun tempo
Transcribed Note (page 342):
1
Innanzare, avanzare.
2 Cioè
si appaga; da pagare pago, onde
pago e contente
Salv.
3
Non allenta Salv.
4
Avanza.
5
Sembianza, dimostrazione Salv.
page: 343
- Portai sì 'ntera e dilettosa gioia,
- Via maggiormente in noia
-
30Son stato doloroso e in grave pena,
- Chè partire non men pò
1
- Isperanza di tal gioia passata:
- Chè chi ha gioì' portata,
- Partendo d' ella
2, pena a morte mena
- Perocch' è 'l male avanti benenanza
3.
- Non grev' è assomiglianza
4
- Quasi nente ver bene aver sentito,
- Chè poi 'l ben è fallito,
- Appresso pena dà confusione,
-
40E maggiorment' è grave per ragione.
- La dolorosa pena,
- Ove sono distretto interamente,
- La qual mi dà sovente
- Morte, passional
5 tuttor vivendo,
- E un' ora non m' allena.
- Da quella, che i' amo, in me pro scende,
- Che ciascun ora accende
- Gravoso in me languir, lasso! dolendo.
- Che crudeltà mi mostra in sua sembianza,
-
50E con fera orgoglianza,
- Servendo, lei disdegna il mio servire;
Transcribed Note (page 343):
1
Può.
2
Di o da quella Salv.
3
Bene, il bene Salv.
4 Cioè
appetto all' avere Salv.
5
Appassionato.
page: 344
Note: In the left margin, a single vertical line marks lines 63-68, and
short horizontal lines mark lines 63 and 68.
- Onde in fero languire,
- Più ch' alcun altro, sono e doloroso
- Sostenendo tormento ogui gravoso.
- Fera ragion m' apporta
- Di sì grave tormento tal cagione,
- Poi senza offensione
- Tal ho commisa alcuna a lei doglienza;
- Ma sempr' è stata accorta
-
60E presa di voler l' anima mia
- Servir poi 'n signoria
- Di lei, fui servo intero a sua potenza;
- Ond' è, che la mia vita quasi è morte;
- In tanta pena forte
- Mi dà tormento, e 'l meo servire isdegna.
- E la morte, m' assegna
1,
- Mi fora vita, in cor perchè finita
- Sarìa mia doglia e l' angosciosa vita.
- Mia Canzone, or ti parte
2,
-
70E mostra 'l gran tormento il qual eo sento,
- Avvegna
3 il compimento,
- Non ho potuto dir quanto m' abonda;
- Che sì come in mar l' onda
- Non aggio poso
4, ne d' alcun ben parte,
- A quella, per cui sono in sì rea parte.
Transcribed Note (page 344):
1 Cioè
che m' assegna Salv.
2 Cioè
parti Salv.
3 Cioè
avvegnachè Salv.
4 Cioè
posa.
page: 345
Manuscript Addition: Puo' servir ora
Editorial Description: Gabriele Rossetti's note above line 1
Editorial Description: Double vertical in the left margin mark lines 1-3, 4-7, 8-10,
12-13, and 15-22.
- Poi
1 contra voglia dir pena convene
- A me, quasi dolendo.
- Per soverchia monianza in cui sormonta
- Nella ornai falso diletto mi tene,
- U' mi mise, vogliendo
- L' anima un disio col cor congionta
- Di quella, in cui piacer era coverto,
- Quando parea più vero,
- Ch' amor conosco di falso colore,
-
10Del qual m' ha priso poi
2 fummi proferto,
- Immaginandol clero,
- Da lei, di conoscenza fai in errore,
- Perch' io l' elessi a mio proprio signor.
- Non conoscendo falsezza stimando
- Del piacer ma pur fiso
- Dell' alma imaginai il suo diletto,
- E concedetti amore in lei fermando,
- D' ogn' intenzion diviso
- Fui a sua signorìa servo soggetto
-
20D' amore in atto, distretto in potenza
- Di lei sua forma prese;
- Al suo voler per lui i' fui congiunto,
Transcribed Note (page 345):
1
Poichè Salv.
2
Poichè Salv.
page: 346
Note: Vertical lines in the left margin mark lines 23-26, 38-39, and
40-46; a additional, parallel line marks lines 40-42.
- E sommisili arbitro
1, e mia voglienza
- Di lei servire accese,
- U' conoscendo, mai non fallai punto;
- Or d' allegrezza m' ha tutto disgiunto.
- Fermato a perfezione a suo volere,
- Di me non forza avendo,
- In ardente mi mise coral foro.
-
30Ma ciò mi porge, lassò, più dolere,
- Per difetto sentendo
- Di conoscenza aver pene non poco:
- Chè poi mi mostrò, lasso, la sembianza
- Della sua oppinione,
- La quale, avviso, in lei tuttor regnava
- Di piacer contra; ond' ho gran malenanza
- Di vita e confusione:
- Che 'l meo servir gradisse lei, pensava;
- Or mortalmente conosco, fallava
2.
-
40Fallando in conoscenza, in signorìa
- Di morte sono ognora;
- Nè morir posso, e 'n morte ognora vivo.
- E porge tal cagione in me sì ria
- Pena, che for misora
3
- Grave sembra aver vita sì pensivo
4;
- Perch' io non parto già d' intenzione,
Transcribed Note (page 346):
1
Arbitrio, gli sommisi l' arbitrio.
2 Cioè
che fallava.
3 Cioè
fuor di misura Salv.
4
Pensoso Salv.
page: 347
Note: Single vertical lines in the left margin mark lines 47-52 and 54-65.
- Che se mi fasse danno
- La morte, in vita solo un' or'
1 regnasse
2.
- Ma, tormentando, di vita ho cagione
-
50Piue mi monta affanno,
- Che se a morte lo spino mi mancasse,
- E qual più pregindicio mi portasse.
- La principal del meo doler cagione
- Aggio costretto a dire
- Nella fine per più dolor mostrare,
- E dico: più mi dà confusione
- D' ogni greve languire
- La reprension, che pote in lei montare,
- Considerando l' altera valenza
-
60Di natura discesa,
- E lo suo gentil core inganno tegna,
- Onde in alcuna guisa di fallenza
- Di vertù sia ripresa;
- Perchè maggior di ciò pene in me regna,
- Considerando in lei cosa non degna.
- La dolorosa e mia grave doglienza
- Conven ch' eo dica in canto,
- Com' altri lo piacere e l' allegrezza
- Distringendomi a ciò la mia voglienza,
- Avvegna
2 mi sia pianto,
- Como m' ha preso, lasso, in cui fermezza;
- E la chiarezza di ciò è sembianza,
- Ch' eo mi sommisi intero in signoraggio
- Fermo avendo coraggio
-
10D' altera donna di servir natura,
- U' solo un' or, nè mai feci fallanza
- Poi per piacer mi strinsi in suo servaggio,
- Ond' ho greve dannaggio,
- Che mi disdegna e dà pena su' altura
3.
- Non disiando che solo servire
-
30Di ciò contento fui
- In alcun' ora quasi per sembianza
- Dimostrando ver me fuss' ei gradire
- Gioi' lei servisse, in cui
- Di ciò sormise con gran benenanza,
- Ma poi in fallanza mea vista
3 tornando
- E viddi in tutto lo contraro aperto,
- Quasi di ciò isperto
4,
- Per sua vista fermata m' è in disdegno
- Ed io tal segno per vero approvando
-
40Di gio' m' ha miso tale in pena certo,
- Di ciascun ben diserto
5,
- E fermo in vita amara e morte regno.
Transcribed Note (page 349):
1
Fussi.
2 Cioè
le, a lei Salv.
3
La mia immaginazione Salv.
4
Sperto, esperto.
5
Disertato Salv.
page: 350
Note: A single vertical line in the left margin marks lines 43-44.
- Regnando in morte, sono in suo podere
- Nascoso, e forse pare:
- Tanto nell' alma mio monta dolore,
- Ch' è, sostenendo pena, sì piacere,
- Non sì grave penare,
- Ma grave è più via troppo e monta ardore,
- Perch' io tuttor contrar meo voler porto
-
50Poi miso in parie m'ha sì dolorosa,
- Ove pena gravosa
- M' abbonda ciascun' or', com' aigua in fonte,
- Ch' el del monte di gioi' m' ha indi sporto,
- Onde la pena m' è via più dogliosa.
- Poi di gioi' dilettosa
- M' ha miso in pene più ch' io non ho conte.
- Contat' ho parte di una pena alcona;
- Ma non quante in me regna
1
- Per non potenza a dire avendo
2 intera;
-
60Chè 'l core e 'l dire mi manca e abbandona,
- E, come foco in legna,
- S' apprende pianto in lui in simil mainera,
- Ond' è che fera lalor pena vita.
- Poi disiando servir fermo intero
- Son di ciascun ben vero,
- E di speranza d' aver gioi' lontano,
- Ma non istrano di doglia infinita,
- Ov' io consumo, com' al foco cero;
Transcribed Note (page 350):
1 Cioè
regnano.
2 Cioè
avere Salv.
page: 351
Note: A single vertical line in the left margin marks lines 71-74.
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation in the left margin, above line 1 of the new poem.
- Nè cosa mai spero
-
70Mi possa, disdegnando ella, far sano.
- D' altera signorìa,
- Magginando
1 beltate e piì valore,
- Mi misi servidore,
- Ov' io son servo quando a lei gradisse.
- Nè mai so ch' io fallisse;
- Ma per bassezza me forse disdegna.
- Ma per ciò ch' io mai vegna
- Quanto di voler manto
2 non m' è viso.
- Ma tuttora strò
3 fiso
-
80Nè per tormento alcun mutando via
4;
- Se umiltà con fermezza
- Nel suo scendesse disdegnoso core,
- Ogni pianto e dolore
- Di me mi parrea
5 gioia ed allegrezza.
- Considerando la vera partenza,
- Ch' ho fatta intera d' ogni vano amore,
- E 'l gravoso dolore,
- Ch' aggio sentito in sua star signorìa,
Transcribed Note (page 351):
1
Immaginando.
2
Molto.
3 Cioè
starò Salv. Bisc.
4 Cioè
modo Salv.
5
Parrìa.
page: 352
- Puote di gioia aver meo core essenza,
- Poichè disfatto lui ho meo guerrero
1,
- E preso in disamore
- Ogni d' amanza sua cosa e poi via,
- La qual quanto seguia
-
10Porgea tristizia in me d'ognunque pene,
- Non risentendo bene
- D' alcun piacer, ma greve ogni doglienza;
- Onde miso a perdenza
- Avea mia mente, corpo, alma, e core,
- Suo poderato
2 essendo in me furore.
- E quanto d' altro più fui doloroso,
- Ciascun dolor di lui, lasso, sentendo,
- Tanto dico gioiendo
- Deggio portar via più d' altro allegrezza;
-
20 Poichè in vertù son vero amoroso.
- E partito d' amore amor prendendo,
- E diritta seguendo
- D' anima voglia, che fu in iscurezza
3,
- La qual giunse gravezza,
- E riformando in lei iroso male
- Imperciò che pena le
- Possa seguir diritta, e torta intenza
4:
- Ma or che dipartenza
Transcribed Note (page 352):
1
Nemico Salv.
2
Fortificato; vuol dire
avendo fortificto, preso possanza
Salv.
3
In scurità Salv.
4
Intendenza, intenzione, amore.
page: 353
- Ho di lui fatto, seguo ogni memora
1
-
30 E quanto ontai
2 con esso senza mora
3.
- Non sentimento mai ebbi di gioia,
- Seguendo in lui volere fero e ontoso;
- Nè mai ebbi riposo
- Per isperanza d' alcun ben che sia;
- E che
4 sembrava a me bene era noia
- E ogni vero bene oltragravoso:
- Perchè sempre angoscioso:
- Viveva dimorando in tal follìa;
- Onde perduto avìa
-
40Ogni virtù, che mise in me natura.
- Sì che solo figura
- Mantenea d' uomo, e non punto scienza
- E l'alta canoscenza
- Della ragion, la qual or non tutt' aggio:
- Onde vivea ferale oltra selvaggio.
- E non sentiva per suo operare,
- Ma cagion era in ciò ch' era operato;
- Onde secondo stato
- Di natura mi dava isvariamento;
- Farmi voler che
5 non potea acquistare,
- E perder che
6 gradivo
7 avea
acquistato,
- E in ciascun d' esti grato
- Porgìami
8 svariato sentimento:
- E tal suo creamento
-
70Adoperava in me diversa offensa;
- E dico: uom per potenza
- Ciò ch' ha acquistato amando, u' prende gioia,
- Sed' ei perde, poi noia
- Gli abbonda maggio
9, che non
fe' il diletto;
- Perchè nostra natura è in difetto.
Transcribed Note (page 354):
1
Dove, a
cui.
2 Cioè
con tutto che Salv.
3 Intendi
amore.
4 Intendi
la cosa, dove, cioè
alla quale.
5 Ciò
ciò che, quod Salv.
6 Cioè
che.
7
Gratuito, gratis Salv.
8
Porgeami.
9
Maggiore, maggiormente Salv.
page: 355
Note: A single vertical line in the left margin markes lines 91-97.
- Come operava in mevi
1 il suo sentire
- Tutto languir, diviso ogni piacere
- Alde
2 sentir dolere
- Da me diviso d' ognunque suo male,
-
80E dammi gioia, in che fermo, gradire,
- E fammi che
3 volea tutto isvolere
4.
- E del disìo podere,
- Ch' era costretto a disìo infinale
5,
- E diverso, già quale
- Non potea aver, d' aver mai compimento,
- Ed il suo potimento
6
- Diliberato in tutto aver disìo.
- Sì che mis' ho in obrìo
- Ogni sentir di lui fermo e ricordo,
-
90Stando a membranza, di lui sempre ordo
7.
- Se disdegnanza alcuna amore ha presa,
- Volendo apporre offesa,
- Ch' eo fui in sua signorìa, or ne son fora,
- Di colui, che ristora
- Il tormento, ch' ha avuto ogni mio fallo,
- E che per vero sallo
- Mi vorrèa senza stato esser sua doglia
8,
Transcribed Note (page 355):
1
Meve, me Salv.
2
Ode.
3
Ciò che.
4
Disvolere.
5
Senza fine: che non ha conclusione Salv.
6
Ottenimento Salv.
7
Lordo, deforme, sozzo, sincope
di orrido.
8 Cioè
mi vorrìa essere stato
senza sua doglia.
page: 356
- Per la qual credo in me più gioi' s' accoglia
- Anc' ho maggio difensa,
-
100La qual misura sostien di ragione,
- A maggio offensione,
- Ch' uom non seguir dea
1 mal tutto diletto,
- Nè senta ov' ha difetto
- Maggiormente non dunque ov' ha afrizione
2
- E corporale eterna confusione.
- Mis' hanno in disguiglianza
4;
- Ragione è conculcata,
- E per loro scalcata
5,
- Li lor seguendo pur propi misteri,
- E i malvagi penseri
- Seguitando non punto in lor ragione
- La ch' era
6 comunanza
- Anno sodutta in parte,
- Ed han miso in disparte
-
30Li valorosi e degni e buon rettori,
- Per li quali e'
7 maggiori
- Con parvi
8 dividìan
9 onor comone
10
Transcribed Note (page 357):
1 Cioè
perchè.
2 Cioè
meravigliomi Salv.
3
Disuguaglianza.
4
Disuguaglianza.
5 Cioè
supplantata Salv.
6 Cioè
quella ch' era Salv.
7 Cioè
i, li.
8 Cioè
co' minori, piccoli Salv.
9
Divideano.
10
Comune.
page: 358
- Ora l' hanno condutto in proprietate
- Perchè la volontate
- Lor tanto fera il senno ha suggiugato
- E già non è mostrato
- Ch' è sol voler per lor fero e mortale,
- Il quale ha miso a male
- Ed a danno, volendo, loro Terra,
-
40 E perdute castella e piano in guerra.
- E quei ch' erano degni,
- E che vero
1 son anco,
- Mis' han dal lato manco,
- Crescendo ognor rettori, ed avanzando,
- E non quasi mancando
- Per lor ragion; ma sol era ben retta,
- Di che si ven
2 gran segni,
- Giustizia conservata
- Era per lor montata
-
50Sì, che mal fare alcun non quasi ardìa,
- Perchè 'l mal si punia,
- La Terra d'ogni scuso era ben retta:
- Or giustizia deserta
3
- E 'nd' è
4 tutta caduta,
- Con ragione perduta,
- Che più ladroni son che mercatanti.
Transcribed Note (page 358):
1
Veramente.
2
Veno, vedono.
3
Abbandonata Salv.
4
E n' è Salv.
page: 359
- E quasi certo i Santi
1
- Son dirubbati, e non solo i palagi,
- Ed ha ciascuno adagi
-
60Par de' detti Signor, ma ciò non sono,
- Che l' un perisce, e l' altri han mal perdono.
- Portano perdonanza
- I lor proprio in mal fare,
- E più che meritare
- E' intra loro alcun che l' or vorrìa,
- Però che la lor via
- La fine, e 'l primo
2 e 'l mezzo è
proprio a male.
- Ed altri, s' è 'n fallanza,
- Greve sostegnon pena,
-
70E chi lor guerra mena,
- Quant' a lor terra, son sicur' in tutto,
- E riprendon condutto
- Di ciò che volno in lor Città el quale
- E le terre, che son tante perdute,
- Non già l' hanno volute,
- Ma perdute difender si han, l' or piace
- E divietato han pace
- Solo a confusìon d' uomini in parte;
- E ciò fatt' hanno ad arte;
-
80Onde procederà in loro gran danno;
- Chè non sofferrà
3
Dio sì grande
inganno.
Transcribed Note (page 359):
1
Le chiese, le cose sacre Salv.
2
Principio.
3
Soffrirà.
page: 360
- Se mi distringe doglia,
- Non certo è meraviglia:
- Ma crudeltà somiglia
- A cui non prende doglia e pena monta,
- Veggendo che si ponta
- Alcuna parte io mal far quanto puote;
- E quei, che piena voglia
- Avìano in bene ovrare
1,
-
90E tutto il lor pensare
- Solamente era in ciò, sono a neente
- Per sì smodata
2 gente,
- Ond' ogni gioì' per me son vane e vote
- Chè sento in tutto morta ora giustizia,
- Ed avanzar malizia,
- E 'l mal ben conculcare, e sommettendo
- E montando e crescendo
- Islealtate, inganno, e disragione;
- Di che mia intenzione
3
-
100Non è che lungo tempo Dio il sostegna,
- Chè soffrir non vorrà cosa sì
'ndegna.
- Dolorosa doglienza in dir m' adduce,
- Non potendo celar, tacendo, il core:
- Tanto m' avanza ognor pena e dolore,
- Che pregio men che nente vita u
3 regno.
- Considerando, lasso, son ritegno
- D' ogni languire, avendo mia vita agra,
- E di ciascun piacer lontana e magra,
- Avendo di vertù perduta luce,
- Poi
4 del mio cor disio metter soffersi
-
10 In seguitar, perdendo ragion vera,
- E sommettendo arbitro
5, ove non era,
Transcribed Note (page 361):
1 Cioè
a far racconto Salv.
2 Cioè
a tutto podere Salv.
3
Ovvero, dal Francese
ou Salv.
4
Poichè.
5
Arbitrio.
page: 362
- Cioè servaggio di natura umana,
- U' non guardai, avendo mente sana,
- Ma or son miso; aver non vorrèa
1 dico;
- Che d' allegrezze di gioi' son mendico,
- Ritegno e di dolor fonti diversi
2.
- Disnaturando natura, seguendo
- Di sottometter voglia altrui in servaggio
- Chè chiar conosco, che l' uman lignaggio
-
20D' aver fugge signor naturalmente;
- Ma divis' è da ciò diversamente,
- Regnando in me avendo gran diletto
- D' essere servo di cui son soggetto,
- In seguitare affanno sostenendo.
- E poi
3 congiunsi mevi
4 a tal
desire
- Non mai d' intenzion tal fei partenza
- Ed altro in me poder già non ritenni,
- Che sol servendo u' manco lei
5 non venni.
- E che i'
6 fosse piacer fece mostranza;
-
30Siccome quasi me
7 parve accordanza;
- Onde alquanto mi fe' gioia sentire.
- Dimorando piacer tal quasi un' ora,
- Se più non manto
8 fu, se bene e'
9 membro
Transcribed Note (page 362):
1
Vorrìa.
2 Cioè
e ritegno fonti.
3
Poichè.
4
Meve, me Salv.
5 Cioè
a lei, non venni manco a lei, non le
mancai.
6 Cioè
li, per
le, a
lei.
7 Cioè
mi, a me.
8
Molto.
9
Eo, io.
page: 363
Note: In line 43, the superscript 6 should be a 5.
- Presente a ciò sua vista mevi
1 sembro
- Più che dir non porìa crudele e fera,
- E visai
2 la sua voglia era intera
- Di darmi pene, u' son, sì dolorose,
- Che sostenerle alcun tanto gravose
- Parva
3 in vita serèa sua dimora,
-
40E quasi dico nente ver ch' io
4 celo;
- Chè corpo alcun, non credo, è sotto il cielo
- Che regni in vita, un or' vi dimorasse,
- E che senza dimoro
6 no i
6
fallasse.
- Ma per penare più vita ho languendo,
- E soccorso di scampo non attendo
- Poi
7 non d' aver per me mai ben si conta.
- Poichè mi sembra, e che 'l conosco fallo,
- Perchè non, lasso, in ciò rimedio prendo?
- E non m' offender più, ove m' offendo,
- Partir mia voglia di tal signorìa?
- Dico che iu farlo in me non ho balìa,
- Poichè a ciò valco
5, piacer
mi congiunse;
- Che d' anima e da cor vertù digiunse,
-
70 E ciascuna potenza senza fallo.
- Perchè impossibil m' è faine partenza,
- Chè 'l mio volere a ciò è sottoposto,
- E di mainera tale sou disposto,
- Che d' alcun, qual sia, bene i'non ho segno
- E conosco
6, a ragion di ciò son degno.
- Ma non mi duol però meno 'l tormento,
- Ch' eo doloroso pur languisco e sento
- E che porti conven cor di doglienza.
Transcribed Note (page 364):
1 Cioè
il contrario
2
Arbitrio.
3
Libertà.
4
Aggiunge.
5
Valico, passo.
6 Cioè
conosco che Salv.
page: 365
- Provato folle medico somiglia
-
80 Chi segue 'l suo danneggio ed al pro contra
1.
- Emmi
2 quel, che contat' ho sopra, contra,
- Perchè alcun sia, più ch'eo folle, non credo
- Poich' eo non presi, allor
3 potea, rimedo
4,
- E di quel ch' ora seguo maggiormente
- Poi son disposto tanto malamente,
- Che s' alcun com' i' è gran meraviglia.
- Meo cordoglio e lamento ora ti move
5,
- E ti presenta avante a cui ti mando,
- E cerne
6 'l meo dolor tutto nomando
-
90Non voglio contar lui el mia tormento;
- E dì, che sguardi ben se a ragion sento,
- E corregga tuo fallo, e comendi ove.
- Cui amoroso i' sguardo,
- Dell' alma porto forma,
- Come sol varca vetro,
- Come figura isguardo,
- Entro 'n me, e non sforma,
- Cui segui mai non vetro,
- Sì forte ha miso destra
-
20Me che 'n guisa ogni destra
- Lei servir chero e larga,
- Nell' affannarmi larga
- Vita di gioia magra,
- Ch' altro savor non m' agra.
- Considerando sovra
- Di tutte l' altre donne,
- Come pur' or v' è 'n petra,
- Che non giammai sì s' ovra,
- D' ovra di pregio donne
-
30Qual maggio uomo 'mpetra,
- Chè come in fonte surge
- Aigua, s' in lei sì surge
- Virtù, che 'n lei poi regna.
Transcribed Note (page 366):
1
Ove, a cui.
page: 367
- Dunque s' ella mi regna,
- Esser sovra in gioi' parmi,
- Perchè nullo è parmi
1.
- Lo ver piacer, che porto
- Della diva lor magna,
- Più è pensando solo,
-
40Che d' ogni vertù porto,
- Ed eo nel suo cor magna
- Siccome fo, che solo
- Per sua sembianza porìa
- Mevi
2 che 'n verta
3 porta
- Per considranza
4 in mente,
- Quando 'n ciò tegno mente,
- Ch' a ciascun' or' mi membra,
- Di gioi' piene ogni membra.
- Lo meo dir parlo chiuso,
- Perchè quello in lui chiuso
- Visisi
1 quasi fiore
- Se di pregio ogni fiore
- In lui contensi e conta
- Sovra ciascuna conta
- So che porea dir uomo,
- Me perchè parlat' ho mo
2,
- Voi non sentendo folle;
-
70Dico 'n ciò, come folle
3
- Venta
4, quando si mena,
- Così voglia mi mena.
- Dunque, se in dir disovro,
- Biasmo in me già non monta,
- A cotal pena fera,
- Ch' ad ogni uom credo sovro
1
- Son di doglia, tal monta,
- E nol sofferrea
2 fera,
- E poi nel meo cor aggio
-
20A lui voler coraggio
- Con pura contar fede,
- Onde mi scende fede,
- Se non poder mi manca
- Ver mia ragion sia manca.
- Rappresento ove servo
- Sommisi il meo potere,
- Non già per mia ignoranza
- Cui 'n cor sono e' servo
- Come cert' ho potere
-
30Seguir sua magnoranza.
- Io per piacer che porto
- Fo d' ella in me un diporto,
Transcribed Note (page 369):
1
Sovra.
2
Soffrirìa.
page: 370
Note: A single vertical line in the left margin marks lines 43-48.
Manuscript Addition: Prezioso
Editorial Description: Pencil notation by Garbiele Rossetti written vertically alongside lines 43-48.
- Imaginandol pena
- A darmi affanno 'n pena
- A così mortal passo
- Son là dovunque i' passo.
- Che poi chiaro nel viso
- La mia conobbe essenza
1
- Fu ver me adesso
2 contra,
-
40E in un' ora diviso
- Fui mai di gioia e senza
- Poi fu pena mi contra,
- Tanto crudel fu punto
- Di dardo, il qual m' ha punto.
- Che già alcun no
3 di pare
- Fu, sì como mi pare
- Ch' ognora in morte vivo,
- Se par voi più vivo.
- Se dir vole soccorso
-
50Alcuno o ver diporto,
- U' gioi' potesse avere;
- Rispondo, sì son corso
- Che non venire a porto
- Per mio spero savere;
- Ma si già avvenire
- Se ciò farmi venire
- Poria volesse tale,
Transcribed Note (page 370):
1
Essere, stato.
2
Subito.
3 Cioè
niuno ne fu eguale.
page: 371
Note: A single vertical line in the left margin marks lines 61-66.
Manuscript Addition: Prezioso
Editorial Description: Pencil notation by Garbiele Rossetti written vertically alongside
lines 61-66.
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation to the right of the first line of the new poem.
- Che m' ha condutto a tale
- Per creder parto nome
-
60Cui sovra scritto nome.
- Lo meo palese dire
- Ho, per non voler dire,
- In parte scuro messo,
- E che non dir sia messo
- A ciascun lo meo corso,
- Chè non 'l intenda Corso.
- La gran sovrabbondanza,
- Che di gravose Amor mi ha dato pene
- Da poi mi fe' voi, gentil donna, amare,
- Mi tene in gran pesanza,
- D' ogni lontan sollazzo e d'ogni bene,
- E 'n gran martiri mi fa consomare,
- Perchè mostrare voi
1 non ebbi ardire,
- Mentre vi fui presente, il meo celato
- Puro e leal, ched eo vi porto, amore;
-
10Onde langore il meo dammi fallire;
- Che s' eo com' porli avesse lui mostrato
- Ogni mi sembrerea pena dolzore.
- E poi dimostramento
- Alcun non liber feine
2 dimorando
Transcribed Note (page 371):
1 Cioè
a voi.
2
Libero ne feci.
page: 372
- Per grande al cor, ch' avea di voi, temenza,
- Or ch' eo sono 'n tormento
- Di mia for possa, Amor me siringe amando
- Si coralmente, ch' eo aggio credenza
- Sì
1 sua potenza mai non mise in uomo,
-
20 E vuol che ardir il meo prenda coraggio,
- Ogni mettendo mia tema in obrìa
- Ch' aver solìa, e or vi dica como
- Eo di bon v' amo cor, ed amat' aggio,
- Non voi saccendol quasi, in vita mia.
- E non dal suo volendo
- In alcun modo dipartir volere,
- Con tutta mia ubidiraggiol
2 possa,
- Intenzione avendo
- Che 'l meo saccinto voi
3 fero dolere
-
30Magna v' arà tosto pietanza mossa,
- E sì ch' eo possa non tai pene aroe
4:
- Onde, forzando mia, dico, natura,
- Che 'n tal mainera foi
5 addesso
6 priso
- Del vostro viso, quando si giroe
- Ver parte quella, n' mia era dimora,
- Che mai da voi non partì 'l meo deviso.
- Ed ancor fusse nente,
-
50E ch' eo tormento ne portasse fero,
- In ora molto foi quella
2 gioioso:
- E ora di presente
- Chiarisco tutto, quaud' ho 'n voi pensero,
- Sì che n' obbrìo 'l mio stato gravoso,
- E glorioso si tutto divegno,
- Ch' allor non mai sentir credo di noia;
- In voi sì 'ntero 'l cor mess' aggio meo;
- E poscia ch' eo in pene me contegno
- Per sol membrar di voi e'
3 prendo gioia;
-
60Mercè, Madonna, piaccia vo'
4 per
Deo.
- Lo vostro, prego, gentil cor non sdegni
5
- D' esto meo dir, che sofficiente servo
Transcribed Note (page 373):
1
Potei.
2 Cioè
in quella ora fui molto gioiose.
3
Eo, io.
4
Voi, a voi.
5 Cioè
si sdegni.
page: 374
Note: In the left margin, a single vertical line marks lines 63-72 and
short horizontal lines mark lines 1, 3, and 12 of the new poem.
Manuscript Addition: + Può servermi ora
Editorial Description: Pencil notation written by Gabriele Rossetti above the first line
of the new poem.
- A vostr' altezza non conosco sono
- Nè d'altro alcono meo parlare indegni
- Che 'n vostro amor sì puro me couservo,
- Che sempre parlo a intendimento bono
1
- Ogne, che 'n me montò, pena e cordoglio
- Di meo fallir omai fie convertito
- In gioie, in allegrezze, e 'n gran diporto,
-
70Da poi accorto Amor, più ch' eo non soglio,
- M'ha fatto diventare, e sì ardito,
- Che l'amor v'ho contato, ch'eo vi porto.
- Lasso taupino, in che punto crudele,
- E in che villan, malvagio, e nemico
- Di mio cor e di me, fui generato!
- Ed in via, lasso, peggior molto nato
2.
- Nudo di bene e di piacer mendico,
- E d' ogni amaro pien mal più che fele!
- Poi son condutto a si gravoso passo,
- Che per me trovo casso
- Ognunque ben, che io uom mise natura,
-
10E secca ogni verdura
- Delle vertù, che in le mie mise membra:
- Di ciò quando mi membra,
Transcribed Note (page 374):
1
Con bona intenzione,
2 Cioè
ed in via molto peggiore,
cioè
punto, fui nato.
page: 375
Note: Small horizontal pencil lines in the left margin mark the first
lines 13-15.
- Son sì doglioso, che quasi in conforto
- A Deo dimando voler esser morto.
- Morte di ciò dimando rimembrando
1,
- Perch' eo poter non crederìa trovare
- In loco alcun tai pene com' sostegno,
- Che tutto addesso consumando vegno
- Per sol di mia condizion membrare.
-
20Com' cera face al foco prossimando,
- Sentendo vertù tutto isvertudiate,
- Che natura ordinate
- In ciaschedun delli mici sensi avea;
- Chè cogli occhi solea
- Gran clarità vedere, e or son orbo,
- E ch' eo non val li forbo
2;
- Sì sono infermi; e ben con miei orecchi
- Solev' audire, e or di ciò son secchi.
- E secco è d' odorare lo meo naso
-
30Cosa piacente, e di gustar mia bocca,
- E la mia d'ogni bono toccar mano;
- E 'l corpo meo, che soleva esser sano,
- In somma dico, ch' ogne male 'l tocca.
- Sì di piacer son tutto mondo e raso,
- Che di miei occhi, sì com' dissi sovra,
- Ogni dilettos' ovra,
- Piacente, netta, e clara riguardava,
- Ed al contrar cessava
Transcribed Note (page 375):
1 Cioè
dimando morte, rimembrando di
ciò.
2 Cioè
forba; construisci
e
non val ch' io li forba.
page: 376
Note: Single vertical lines in the left margin mark lines 40-42, 51-56,
and 58-64.
- Sì che non lontra voglia avìane vista
-
40Quasi, ed ora sì trista
- È la mia vita, che nente cessare
- Posso di contra voglia riguardare.
- Guardare mi conven cose angosciose,
- Oscure, dispiacenti, e lorde manto
- In cangio
1 d' esse, ch' ho sovra contate;
- E 'n cangio d' assai rose, ch' odorate
- Ho già, e d' altri fiori, in un vil canto
- Putente di magion conven ch' eo pose.
- Per dilettoso canto, ch' eo audiva
-
50 D' augei, che m' aggradiva,
- Oltr' al pensare e lo parlar piacente
- Di manta bona gente
- Ch' esso dicìan che m' era in piacimento
- Aggione in cangiamento
2
- Li gran compianti degli 'ncarcerati
- Compagni miei, quando son tormentati.
- Da poi perduta sì i miei sensi han possa,
- Non credo giammai possa
- Conforto alcuno in me di ben capere,
- Ch' eo sento posserdere
- D' angoscia tanta 'l meo cor e di doglia,
- Che d'ogni ben mi spoglia,
- E di speranza m' ha tutto digiunto,
- Dunqua, com'dissi, in mal fui nato punto.
- Al ben avventuroso meo Cugino,
-
80Il qual eo credo fino
- Aggia portato, e porti, intendimento,
- Tu, meo ne va lamento;
- E dì, che sguardi bene a che condutto
- Il mondo m' ha distrutto;
- E membrali, che molti han già pensato
- Di far, che per tardanza è lor fallato.
Transcribed Note (page 377):
1 Cioè
a me.
page: 378
Manuscript Addition: preziosissimo / (+)
Editorial Description: Pencil notation above the first line of the poem
Note: Single vertical lines in the left margin mark each stanza.
- Chiar' ha in se valore
- Di natural savere,
- Che val ogni tesoro,
- Chi este pene e dolore
- Sappia sì sostenere,
- Che n' abbia 'l gran ristoro,
- Che dà 'l signor potente.
- A chi è piacente,
- E a lui s' accomanda,
-
10 Ben diritto lo manda
- Senz' alcun fallo a surgere in del porto,
- Là ov' egli ha perpetual conforto,
- So, ch' uom non trova verso
1
- Com' ei possa portare
- Pondo così pesante,
- Com' è d' essere sperso
- Per cotai pene amare,
- E tuttora davante
- Vedersi chi gliel face;
-
20 Ma a quei ched è verace,
- E somma sopra tutto,
- Piace pur al postutto:
- Quest' è certo; che catun perdonare
- Deggia, e al suo merito aspettare.
Transcribed Note (page 378):
1
Modo.
page: 379
Note: Single vertical lines in the left margin mark the whole of the text on
this page. A second, parallel line marks lines 35-36.
- Poi ch' a tal signor piace,
- Che perdonar dobbiamo,
- Assai chiaro mi sembra,
- Che già neun fallace
- Tal paragon n' abbiamo,
-
30 Nè tra se ben si membra,
- Ched ei ben ciò non faccia
- Pensando che la faccia,
- E la persona tutta
- A tai pene condutta,
- Com' savete, fu, per catun portare,
- Del Re dei Re, quei ched è senza pare
- So, che catun lo vede
- Qualunqua più s' infinge,
- E di chiaro 'l conosce.
-
40 Dunque mercè la fede
- Abbian a chi ci spinge
- Da dosso tutt' angosce;
- A chi 'n lui ha speranza
- Assai dà gran baldanza,
- Sì che poca paura
- Han di questa bruttura,
- Ch' è poco vasta esta fallace vita,
- Chè aspettan la sempiternal compita.
- Assai chiaro è 'l partito,
- Secondo che udito
- Avete, ad operare:
- Perchè lo contastare
- Non val neente essere giunt' al danno,
- Catun si pensi a non durarvi affanno.
- Molti han già avuto pene,
- Che poi in molto bene
-
70 Hanno perseverati,
- E 'l Signor li ha aitati.
- Onde 'l nocchier, che ben sa navicare
- La gran tempesta non vuol traversare.
Transcribed Note (page 380):
1
Beni.
2
V' ho Bisc.
page: 381
Manuscript Addition:
Spero/ti puo [indecipherable]
Editorial Description: Pencil note by Gabriele Rossetti to the right of line 22. More text runs
off the edge of the page.
- Quant' aggio ingegno e forza in veritade,
- Dell' alma pietade
- Avendo, tutto metto, chè non pera.
- Ma non possente a ciò aggio; intera
- Ben è la mia mainera,
- Chè fievilezza in mie regna contrade.
- Chè sor
1 me doglia sì gravosa cade,
- Voglioso son che spade,
- Partendomi la vita, sor mi fera:
-
10Ond' ho temenza non perda la vera
- Sempiternal lumera,
- Poichè di vostra bisogno
2 cartade
3,
- Della qual mercè me porgiate chero;
- Che molto in voi spero,
- Che mi torniate fortuna a bon porto
- Dell' alma, poi ch' è morto
- Mio corpo, ch' uso: tanto è affannato.
- A campion conven, ched è forzato,
- Lui quando dimandato
-
20 Soccors' è per alcun, ch' ha 'ncontra, fero
- Lo difenda; e pero
4
- Lo gentil vostro aiuto sper
5 di corto
6.
Transcribed Note (page 381):
1
Sopra Salv. Bisc.
2
Ho bisogno Salv. Bisc.
3
Caritade.
4 Cioè
però Salv. Bisc.
5
Spero.
6
All' istante Salv.
page: 382
- Quando valore e senno d' uom si mostra
- Istando in chiostra d' ogn' intorno assiso
- Di gran piaceri, e del centrar diviso
- Non m' è avviso, ma quando i dan giostra,
- Li dispiaceri che val, si ve postra
- Di lui la mostra, come in foco acciso
- N' è sì dell' auro, che dentro v' è miso,
- S' è di bon piso, che non mai arrostra.
- Donque non chera, chi è valoroso,
-
10 D' aver riposo poi 'l valore istorba,
- E quasi l'orba sì che poco pare;
- Ma come suo nemico il de' odiare,
- E disiare mister
1 affanuoso,
- Chi 'l ten gioioso, dico, non cui torb'
2 ha.
Transcribed Note (page 382):
1
Mestiero Salv.
2
Torbido.
page: 383
- Lasso sovente sent' e'
1 che natura
- Vene d' altura pur alla mia mente,
- Che pria saccentemente alto procura
- D' uom criatura cura finalmente.
- E po' seguente gente i
2 dà drittura,
- D' ogni misura fura
3 'l vil nocente,
- Poi, se piacente sente in lui bruttura,
- Seguir rancura dura malamente.
- Ed eo dolente chent' è il mio operare
-
10 Pure 'n fallare pare, e ciò è clero
4,
- Che sia del vero però ben è spento;
- E ciò contento sento mevi
5 amare
- Vertù affondare, dare a vizio altero
- Sor mev'
6 impero; però, se non pento
7.
Transcribed Note (page 383):
1
Eo, io.
2 Cioè
il.
3
Priva.
4
Chiaro.
5
Meve, me.
6
Sovra me.
7 Cioè
mi pento.
page: 384
- Se quei, che regna in signorìa e impera,
- Avesse vera in suo stato fermessa
1,
- Serea
2 già questo al mio viso
3 mainera
- D' avere spera
4 aver non mai altessa
5.
- Uomo, ch' è basso, arìa d'aver misera
6;
- E serea fera
7 sua vita in gravessa
8,
- Ma noi veggiam, che più grandezz' altera
- Convien pur pera, e più affondar s' appressa.
- Perchè di rota ha 'l mondo simiglianza,
-
10 Che non posanza
9 ha mai, ma va vogliendo
10.
- Saggio, temendo, vive alto, mutanza
11.
- Però, chi basso è, non stia in disperanza;
- Faccia mostranz' a fortuna salendo,
- Se contenendo allegro in gran possanza.
Transcribed Note (page 384):
1 Pisano, per
fermezza Salv.
2
Sarìa.
3
Parere.
4
Speranza Salv.
5
Altezza.
6
Miseria.
7
Ferina Salv.
8
Gravezza.
9
Posa Bisc.
10
Volgendo.
11 Cioè
il saggio vive alto, temendo
mutanza.
page: 385
- Sed alcun folle si trova nell' alto,
- Senza defalto
1, suo crede esser
2 fermo.
- Poi vesi
3 spermo
4 fa di sotto
'l salto,
- Chi è 'n grande assalto non creo regni guermo
5.
- Dolendo, Amico, di gravosa pena
- D' affanno, il quale in te, avviso
6, regna,
- Dolor portando, il qual già non m' alena,
- U' doglia, Amico, doler, cosa è degna.
- Mia volontà m' ha sommosso, e mi mena
- A dir cosa, conforto onde ti vegna,
- Se già porò; e in ciò meo cor si pena.
- E si travaglia perchè ciò divegna.
- Virtute, Amico, di saggi' uom più pare
-
10 Affanno periglioso portar retto
7,
- Che allegrezza, u' ciascun si contene:
- Chè non è vero pregio comportare
- Ciò che comportali tutti, ma star retto
- Ov' ogni uom cade; tal è pregio bene.
Transcribed Note (page 385):
1
Difalta Salv.
2
Stato.
3
Vedesi Salv.
4
Sperimento Salv.
5
Guer mo, cioè
guari, molto ora Salv.
6
Stimo, vedo che regna.
7
Rottamente Salv.
page: 386
- Rappresentando a Canoscenza
1 vostra
- Meo doloroso mal, grave, diverso
2,
- Son mosso facendo voi
3 alcun verso,
- Responsion volendo vi dia giostra.
- A ciò che la vertù, che 'n voi enchiostra
4,
- Mi dia consiglio in che dir vogli' or verso,
- Che conobbi per vero
5 bianco il perso
6,
- Per ingannevil
7 fatta mi fu mostra
8.
- Ciò fu sembianza ria, la qual vi mostra
9
-
10 Il meo dir da diritto fu isperso,
- Onde diletto immaginai, e postra
- Della immaginazione ebbi il rio verso
- Ch' eo mi legai di sua potenza chiostra,
- Sommettendo mio albitro
10, ann'è ben
terso
11.
Transcribed Note (page 386):
1
Alla conoscenza.
2
Stravagante Salv.
3 Cioè
a voi Bisc.
4
S' include Salv.
5
Veramente.
6
Pe'l bianco il nero Salv.
7
Ingannevole.
8 Cioè
per mostra ingannevole, che mi fu
fatta.
9 Cioè
mostra che.
10
Arbitrio.
11
Torzo, cioè,
già è il terzo
anno
Salv. Bisc.
page: 387
- Prega chi dorme, ch' oramai si svegli,
- E nel suo core ingeneri vigore,
- E quanto può pugnando s' apparegli
1
- Gir avanzando, conquistando onore.
- Tutto
2 d' esser non sian gli uomin paregli
3,
- Ma quei, che men si tragga in ver valore
- Non si neghisca
4 in essenzia
5,
ov' invegli
6,
- Che sia divisa da vero labore
7.
- Perchè col tempo ovrar, dico, è savere,
-
10 Donque, chi sente se in tempo, sia accorto
- In sollicito stato avere altero
8;
- E quei, che ciò non fa, degno è d' avere
- Suo stato in valle, di ciascun ben corto
9;
- E chi ciò segue signorìa e impero.
- Ciascun uom general
10, che dico intenda,
- La cui dimorazion nel vallo
11 è posta,
- Intendimento d' alto montar prenda,
- Non stia tuttor la sua valenza ascosta.
Transcribed Note (page 387):
1
S' apparecchi Salv. Bisc.
2
Tuttochè Salv. Bisc.
3
Pari, eguali d' essere. cioè
di stato.
4 Forse
anneghitisca.
5
Essere, stato.
6
Invecchi Bisc.
7
Fatica.
8 Cioè
in aver presto stato altero.
9
Povero di ciascun bene.
10
Generalmente Bisc.
11 Cioè
nella valle Salv.
page: 388
- Peggiore stimo, che morso di capra,
- Ov' Amor fier
1 d' artiglio e dà becco,
- Che quasi sembro lui
2 àlbore secco
- Quale in cui regni, e bene in lui non capra
3.
- Ma dico che conven suo cor che s' apra,
- A perder sa vertù rimane istecco,
- Che non fa frutto; e in falso dir non pecco,
- Chè per me 'l provo, e per altrui si sapra
4.
- E poi
5 fu' in signorìa di suo soperchio
6,
-
10 Mis' ha 'n tormento di mia vita il corso
- Di greve affanno, e di piacer sì magra.
- Tant' è sua signorìa diversa
7 ed agra,
- Chi sottoposto è lei
8 va a morte a
corso;
- Per languir, ch' ho di lui, ciò discoperchio
9.
- Del mal diritto al contraro fa cerna,
- Perchè chi non già ha 'l meno sottoposto,
- Di bea
10 profession
11 venir
può tosto.
Transcribed Note (page 388):
1
Fiede, ferisce Salv. Bisc.
2 Cioè
a lui Bisc.
3
Cappia Salv.;
capisca Bisc.
4 Cioè
si saprà Salv.
5
Poichè Salv.
6 Cioè
oltraggiosa Salv.
7
Strana Salv.
8 Cioè
a lei Bisc.
9
Scopro, rivelo.
10 Forse
bella.
11
Perfezione Bisc.
page: 389
Impresso nelle Note al Ditirambo del Redi
Note: [Valeriani and Lampredi,
eds.]
- Lasso di far più verso
- Son, poi veggio ogni uom manco
- D' amore far tuttor del dritto inverso;
- Chè qual ten' uom più franco
- Di lealtate, perso
- Tosto fa sè veder, se può, del bianco.
- Che donna, nè converso
1
- Non sol cor aggia stanco
- Di ciò pensare e fare, ond' è ben perso,
-
10 Sicchè virtù non branco
2;
- Può dire anzi l' avverso
- Leal uom sì l' ha preso per lo fianco;
- Islealtate, inganno, ch' ognor monta,
- E lo mondo governa;
- Sicch' a quella lanterna
- Vuol gire ogni uomo, ed in ciò far si ponta,
- Tanto ch' obbriat' hanno la superna
- Membranza, dove l' onta
- E 'l ben d'ogni uom si conta,
-
20 E di ciascuno han merto in sempiterna
3.
Transcribed Note (page 389):
1 Cioè
ne' uomo Bisc.
2 Cioè
abbranco Bisc.
3
In eterno.
page: 390
DI LOTTO DI SER DATO PISANO
A PANNUCCIO.
Note: [Valeriano and Lampredi, eds.]
Transcribed Note (page 390):
Anno 1250.
- Della fera infertà
1 e angosciosa,
- Radicata in diverse e forti pene,
- La qual dentro e d' intorno al meo cor sento
- Cura tal voi'
2 pigliar per dilettosa,
- Qual fa lo 'nfermo, quand 'l gran mal tene,
- Che si compiange del suo sentimento,
- E par ch' alleggiamento
- Alcun li sia, ed eo simil
3 voi'
4 fare;
- Le doglie dimostrare,
-
10 Ch' eo soffero, con grande compagnìa
- In compianto vorrìa,
- Sì che, per gran pietà, chi ha potenza
- Di darne guerigion, vegna in voglieniza.
-
40Più greve pena assai e dolorosa
- Aven
4, ciò sono este fere catene,
- Che altra, ond' io fatt' aggia mostramento;
- Ch' ell' è tanto crudele e sì noiosa,
- Che se consolazion nulla ci vene
- Tosto da noi li fa far partimento
5,
- E lo grande tormento,
- Ch' aven
6 tuttor, ci fa rinovellare
- La noi'
7 multiplicare
- Ch' al corpo darci nullo non poria,
-
50 E all' alma bailìa
- Ha tolto, che del mal far penitenza
- Non ponno aver; ben c' è gran cordoglienza.
- Sian
8 sotto signorìa sì spietosa
9,
- Che già nulla pietà di lor non vene
- For con di gente
10 d'altro intendimento;
- S'alcun l'avesse in cor, mostrar non l' osa.
- Ma quell' è leal detto, che mantene
Transcribed Note (page 392):
1
Saveno, sapeno, sanno.
2
Girièno, giriano, andrebbono.
3
Redenzione, Salv.
4
Avemo Salv.
5
Partita, partenza.
6
Avemo.
7
Noia Salv. Bisc.
8
Siamo.
9
Spietata.
10 Cioè
fuor che con gente.
page: 393
- Suo dire, e opra a nostro increscimento.
- Molto più spiacimento
-
60Aven
1, che lingua non porea contare;
- E vedenci
2 fallare
- Parenti, amici, e mettere in obrìa.
- Esta è la malattia,
- Di che fatt' ho compianto; gran fallenza
- Fan quei, che in ciò potreno
3 dar
guirenza
4.
- A Pisa, meo lamento,
- Nostri tormenti deggi
5 divisare
- Per volere acquistare,
- E mantenere onore e signorìa
-
70Aven
6 tal cortesia,
- Consiglio ben chi di servirla ha 'ntenza
- Guardisi non cadere a tal perdenza.
Transcribed Note (page 393):
1
Avemo,
2
Vedemci, ci vedemo.
3
Potrieno, potrebbono.
4
Guerenza, guerigione Salv.
5
Dei, devi.
6
Avemo,
page: 394
Manuscript Addition:
Medela.
Editorial Description: Pencil notation written by Gabriele Rossetti next to the first line of the poem.
Note: In the first line of the poem, “medela” is underlined
in pencil.
- Magna medela
1 a grave e perigliosa
- Del tutto infermità so che convene,
- Chè parva a parvo so dà curamemento,
- E chi infima greve e ponderosa
- A possibile
2 far cherenza
3
dene
4,
- E non cui falla punto potimento
5;
- Chè non ha valimento
- Picciola cura gran piaga sanare;
- Nè poi puot' uom trovare
-
10 Guerenza in quello, dal quale divia
- Colti e grave via
- Poter sanare u' tutta è violenza,
- E non queta l' uom mai sua essenza
6.
- Però in cui è poderosa
- Avversitade, dea
3 potenze lene
4
- Metter, creando vigore sia 'ntento,
-
30 Nè de' sua voglia esser neghittosa,
- Nè di vilezza le sue opre piene,
- Nè ira fare in lui occupamento,
- Ma levar sanamento
- Se isperandoo da colui, che pare,
- Siccome vero pare,
- Non ha, nè ebbe, nè mai aver dia
5,
- Il qual sempre desìa
- Prosperità ad uom dare e valenza,
- E vuole, e può per sua magna eccellenza.
-
40 Prova vera vertù verturiosa
6
- Colui, che avversità fermo destene
7
Transcribed Note (page 395):
1
Sarebbe Salv.
2
Sarebbe Salv.
3
Debba.
4
Leno, piacevole Salv.
5
Dee Salv.
6
Vertudiosa, virtuosa.
7
Distiene.
page: 396
- Per sua valenza farne occultamento,
- E 'n tal maniera di lui graziosa
- Esser dico, se vero ei cerne bene,
- Chè come purga metallo elemento
1,
- Così ho credimento
2
- Che sia d' aversità 'l proprio purgare,
- Vincere e conculcare
- Di ciascun vizj, che parata stia
-
50 Voler, che noi
3 serìa
- For d'altro frutto, e ciò è piacenza,
- Che dà vertù in cui
4 fa su'
aderenza.
- Donqu' è provedimento
- Per fede e spera
5 voler seguitare,
- E retto in lui sperare
- Aver de' in quello, che cotidio
6 cria
7
-
70Rimedj, e quai pensrìa
8
- Animo mai, sì poca ha percepenza;
- Ma ei bensì, in cui somma è prudenza.
- Fior di beltà e d'ogni cosa bona,
- Sì forte lo mio core immaginat' ha
- L' alte virtù che fan dimora e stata
9
- In della vostra onorata persona,
- Che ardente mi dona
- Desiderio a farne mostramento
Transcribed Note (page 397):
1
Fallo, fasità Salv.
2
O, ovvero.
3
Farebbe.
4
Bisogno.
5
Speranza, Provenzale
esper Salv.
6
Quotidianamente Salv.
7
Crea.
8
Penserìa Salv.
9
Stato
page: 398
Note: Double vertical lines in the left margin mark lines 7-12, 14, 15-16,
17-19, 20, 21-23, and 25-27..
- Senno e conoscimento,
- Quanto obbrìo, e seguo volontate
- E certo in veritate
-
10 So nente
1, dir poriane assìmiglianza
- Ver che grand' abondanza
- In voi soggiorno fanno, e per ragione.
- Tanta bellezza manten lo suo viso,
- Con sì lucente chiarità innaurato,
- Che la sua chaira
2 par d' Angel provato,
- Non è donna, nè uom sì fermo assiso
- A ovrar, ebe deviso
- Non d' aggia sua 'ntenzion per riguardare
- U' sente ch' ell' appare.
-
20 Tanto i
4 simiglia nobil creatura.
- Tutt' altra sua fattura,
- Di che parlarsi puote onestamente,
- È sì adorna e gente
5
- Non
6 vi si porea apponer mancagione.
- Lo parlare, e l' andare, e 'l far dimora,
- E li atti, e li costumi, e i reggimenti,
- Umili son, cortesi, e sì piacenti,
- E di tanta onestà fan covertora
7,
Transcribed Note (page 398):
1
Non so niente, maniera Lombarda.
2
Carne.
3
Non ne.
4 Cioè
li.
5
Gentile.
6 Cioè
che non.
7
Copertura.
page: 399
Note: Double vertical lines in the left margin mark lines 29-30, 35-36,
and 38-46.
- Non
1 guarderà un' ora,
-
30 Nè punto, in parte, o' sente gente sia
2.
- Quando passa per via
- La ruga
3 per miraglio
4 al
viso porta
5:
- Se saluta
6 li è porta,
- Soavemente la rende; ed ispande
- Per u'
7 passa sì grande
- Odor, non
8 si porea dir per
sermone.
- Di senno tanto assiso ha 'l suo coraggio
9
- Con ranoscenza e con valore intero
- Con cortesìa e con fin pregio altero,
-
40 Alcun uom
10 non de
11
poterìa far saggio,
- Perchè d' uman lignaggio
- Non sembra sia, ma d' angelicale;
- E tant' è bontà, e tale,
- E sì sottil lo suo intendiment' ave,
- Nulla cosa
12 è sì grave
- Ad apprender, non
13 l' apprenda 'l suo core;
Transcribed Note (page 399):
1 Cioè
che non.
2 Cioè
ove sente che siavi gente.
3
Strada.
4
Specchio.
5 Vuol dire
tien gli occhi bassi in su la via.
6
Salute, saluto.
7
Per ove.
8 Cioè
che non.
9
Core.
10 Cioè
che alcuno, niun uome.
11
Non ne.
12 Cioè
che nulla cosa.
13 Cioè
che non.
page: 400
Note: In the left margin, single vertical lines mark lines 47-48, 50-57,
and 62-72. Double vertical lines mark line 61.
Manuscript Addition: Mi servo ora
Editorial Description: Pencil notation written by Gabriele Rossetti vertically on the left side of the poem,
from “D' ogni cosa il Signore” to “Olendo tutte
dire“.
- D'ogni cosa il Signore
- Onora, e servo senza falligione.
- A voi, Madonna, cui fior conto e chiamo,
-
50 Mercè dimando, che 'l vostro perdono
- Concediate, se 'l meo dir non è bono
- A voi, che via più molto che me amo.
- Lo senno, ch' ebbe Adamo
- Conosco ben non potorìa fornire,
- Volendo tutte dire
- Le vertù, ch' han vostro core fornito.
- Però molt' ho fallito
- A cominciar, poi non so far finita:
- Ma par che mi dia aita,
-
60 Che 'l saggio conta voglia operazione
1.
- Fior d' ogni ben, come cont' ho di sovra,
- Poi v' adorna di tante vertù Deo,
- Che tutt' altre passate al parer meo,
- Pietà aggiate, che per me il s' approva,
- E mettetela in ovra
- Ver me, che luttor son stato gecchito
2
- Di voi servir, nè quito
3
- Di ciò credo esser mai, vivo nè morto;
- Onde il vostro conforto
-
70 Dimando che spandiate sopra mene,
- Chè alcuno altro bene
- Non m' ha savor per nessuna cagione.
Transcribed Note (page 400):
1 Cioè
chè il saggio pone in conto,
cioè
a merito d' opera
la buona voglia che si ha da
operare.
2
Umile.
3
Queto, soddisfatto.
page: 401
Manuscript Addition: Preziosissimo
Editorial Description: Notation written by Gabriele Rossetti above the first line of the
poem.
Note: A single vertical line in the left margin marks the entirety of the
text on this page.
DI BACCIARONE DI MESSER BACCONE
DA PISA
.
Transcribed Note (page 401):
Anno 1250.
- Nova m' è volontà nel cor creata,
- La qual compresa l' alma e 'l corpo m' ave,
- Volendo proferisca e dica 'l grave
- Crudele stato ch' è in amor fallace:
- Però ch' alquante già feu suo seguace
- Vuol che testimonìa
1 rendane dritta,
- Alla gente faccia sconfitta,
- Che seguen
2 lui; com' ell' è denudata
- D' onor, di prode, e d'allegrezza totta
3,
-
10 E come dal piè veste infino al capo
- Tutto 'l contrar, se eo ben dir lo sapo.
- Dironne un poco, poi no 'l cor mi lascia
4,
- E come grave a portar son suoi fascia
5
- E com' sre'
6 mei'
7, cui ten,
tenessel gotta
8.
- Ora dico, chi 'l segue com' ei concia
- Che disconciando loro e il loro elloro
- Gridanne
9, punto non ne fan mormoro
10
Transcribed Note (page 401):
1
Testimonianza. Salv.
2 Cioè
seguono.
3
Tutta.
4
Poichè non mi lascia il core.
5
Suoi lacci. Salv.
6
Sare', sarebbe.
7
Meglio.
8 Cioè,
E come sarebbe meglio, che fosse
preco dalla
gotta colui, ch' è preso da un falso amore.
9
Ne gridano.
10
Mormorio, querela.
page: 402
Note: Single vertical lines in the left margin mark lines 18-28 and 30-35.
Manuscript Addition: +
Editorial Description: Pencil notation next to the first line on the left side of the page.
- Ma si rallegran, com' oro acquistasse.
- Parmi di tai son lor le vertù casse;
-
20Non più che vista han d' uomo razionale,
- Poi prenden
1 gioia, e del lor contan male
2,
- E danno laude a chi tanto li sconcia,
- Cioè Amor, che non stanchi si veno
3
- Di coronarlo impero d' ogni bene,
- E senza lui non mai nullo pervene,
- Dicono, a cosa
4 possa avere onore,
- Onde cotal discendoe loro errore
- Di lassarsi infrenar di sì reo freno.
- Non venonsi
5 gechiti
6 di laudare
-
30Il folle e vano amor, d' ogni ben nudo,
- Li matti, che si covren
7 del
suo scudo,
- Il qual manco è, che di ragnolo tela;
- E chè
8 li porta isportando a vela
9
- Mettonsi a mar, creden'
10 giungere a porto;
- E poi che nel pereggio
11 gli ave accorto
Transcribed Note (page 402):
1
Poichè prendono.
2 Cioè
cantano del lor male.
3
Si veggono. Salv.
4 Cioè
a cosa che.
5
Vedonsi, Salv.
6
Gecchiti, aggecchiti, stanchi, dal latino barbaro
abie-
ctiti.
Salv.
7
Covrono, coprono.
8
Perchè.
9
A vele gonfie Salv.
10
Credendo .Salv.
11
Peleggio, puleggio, viaggio .Salv.
12
Acccolto.
page: 403
Note: Vertical lines and addition signs are drawn down the left side of the page.
Manuscript Addition: +
Editorial Description: Pencil notation in the left margin next to lines 36, 46, and 54.
Manuscript Addition: +-
Editorial Description: Pencil notation in the left margin next to line 41.
Note: A single vertical line in the left margin marks lines 36-56.
- Alma fa, corpo, aver, tutto affondare:
- D' ogni dunque reo male è fondamento.
- Poi
1 tutto tolle bono, e 'l contrar porge,
- Come la gente non di lui s' accorge
-
40 A prender guardia de' suo' inganni felli,
- Che a Dio li fa ed al mondo ribelli?
- Meraviglia grand' è com' non è spento.
- Tai laudator lor pon far piacer reo
- Di donar pregio a cotale amore,
- Che tutto trappa
2 bene, e dà dolore.
- Non già me coglieranno a quella setta;
- Alcuna fiata fui 'n sua distretta,
- Nou si disposto che m' avesse acchiuso,
- Ch' eo non potesse giù gire e suso;
-
50Nè suo serv' era, nè signor ben meo.
- Onde m' accorsi del doglioso passo,
- Ove m' avea condotto, e conducia,
- Che parenti ed amici avea in obbrìa,
- E quasi Dio venia dimenticando;
- Per che nel tutto gli aggio dato bando,
- Non più dimorovi, nè prendo stasso
3.
- Parmi diritta dar possa sentenza
- Chi servito signor ha in sua magione,
- Se giusto, come comanda ragione,
-
60U
4 se il controre di ciò il disforma,
Transcribed Note (page 403):
1
Poichè.
2
Attrappa tutto bene, ogni bene.
3
Stazzo, stazio, stazione. Salv.
4
O, ovvero.
page: 404
Manuscript Addition: lo CO
Editorial Description: Pencil notation written by Gabriele Rossetti above the first line of the poem.
Note: A single vertical line in the left margin marks lines 75-80.
- E chi non dimorato loco
1 forma
- Di sua condizion ave neiente,
- Ma tanto
2 come a voce della gente
- Che mante fiate del vero fa 'ntenza.
- Perchè d' amor deo
3 saver far saggio
- Com' uomo, che del suo sentì tormento,
- D' ogni, dico, tristore
4 è munimento
5:
- Colpi di tuoni quasi son soavi
- A paraggio
6 de' suoi; tanto son gravi
-
70Ed empi non pensar porea 'l coraggio
7.
- Nighittoso fa l' uomo il suo difetto
- A tutte oneste e profittabil cose,
- Ed a Seguir le inique odiose
- Pronto, ardito, viziato 'l cor regge;
- Cotal d' amore è sua malvagia legge.
- Ma, assai che è, da dosso me l' ho spento
8,
- E in tal guisa, in verità che pento
9
- Lo suo mi turberea
10 veder tragetto.
- Non più triaca mi farà parere
-
80 Veneno, e fino lo venen triaca.
Transcribed Note (page 404):
1
Quivi.
2
Solamente, come ne parla la gente.
3
Debbo.
4
Tristezza.
5
Argomento.
6
A paragone.
7
Core.
8
Spinto.
9
Pinto.
10
Turberia.
page: 405
Manuscript Addition:
cantajo freso
Editorial Description: pencil notation by Gabriele Rossetti to the right of line 101.
Manuscript Addition: Inferno / di tal peccato
Editorial Description: pencil notation by Gabriele Rossetti to the right of lines
103-104.
Note: A single vertical line in the left margin marks the entirety of the
text on this page.
Note: “cantare” in line 101, “profondo” in
line 103 and “tal carco” in line 104 are underlined in
pencil.
- Chè d' esto far di neun tempo vaca
- Al denudati, ch' hanno in lui gran fede.
- Cotal decreto in sua corte possede,
- Se i suoi, non gran fatt' è, falli cadere.
- Al passo ditt' ho che m' addusse forte,
- Di sua sentendo suggezione spersa,
- E dico, come femmi parer persa
1
- Qual aspra più e pungent' era ortica;
- E come mi facea parer nemica,
-
90 Cui
2 di nomare e mi piace tuttora,
- Senza la qual di vita serea fora,
- Brobbiosa
3 sofferendo e crudel morte,
- Che là u' tutta gente hammi fallita
- E più chi più di me mostrava festa,
- Chi ditto non lassatasi la vesta
- Per poter mala persona dar campo,
- Per pioggia, nè per vento, nè per lampo,
- Di pensar ciò ne far vesi
4 gechita
5.
- Poi mi condusse in sì crudele errore,
-
100 Che mi facea del corpo il core odiare,
- Un uncia non avendo del cantare
- Di suo gravoso e sprefondato pondo
- Or de' ben dirupare nel profondo;
- Chi di tal carco addosso ave la soma,
Transcribed Note (page 405):
1
Persa, erba Salv.
2 Cioè
quella, cui.
3
Obbrobriosa Salv.
4 Cioè
vedesi Salv.
5 Cioè
stanza, data giù del far la
tal cosa
Salv.
page: 406
Note: Vertical lines in the left margin mark lines 105-112 and 114-126.
Double vertical lines, crossed by a horizontal line, mark line 127.
- E cui afferat' ha ben per la chioma
- Sì certo, ch' ogni i
1
tolle, ch' ha
valore
- Miri, miri catuno, e ben si guardi
- Di non in tal sommettersi servaggio,
- Ch' adduce noia e spiacere e dannaggio,
-
110 E tutto quanto dir puossi di male,
- Che questa vita tolle e l' eternale.
- Oh! quanto assaporar mei'
2 fora cardi.
- O miseri dolenti sciagurati,
- O netti
3 d' allegrezza e di piacere,
- Fonte d' ogni tristizia possedere.
- Spenti di vertù tutte e di luce,
- Ponendo cura bene o' vi conduce
- Il vostro amore, ch' al malvagio conio
- Odiar via più l' areste che demonio?
-
120Ma non tanto potete; sì v' ha orbati.
- Se della mente gli occhi apriste bene,
- E lo 'ntelletto non fossevi tolto,
- Vedreste chiaro il loco, ove v' ha 'nolto.
- Ch' è tanto laido, e dissorrato
4, e
reo;
- Non savreste altro dir, che mercè Deo;
- Così doloroso è tutto ch' ei
5 tene.
- Amor, ti chiamo per lo nome quanto
Transcribed Note (page 406):
1 Cioè
gli, a lui Salv.
gli toglie ogni valore, che ha.
2
Meglio Salv.
3 Cioè
scussi, affatto privi Salv.
4
Disonorato Salv.
5 Cioè
tutto ciò ch' ei
Salv.
page: 407
Manuscript Addition: A Firenze
Editorial Description: Pencil notation written by Gabriele Rossetti to the right of line
131. The end of this line is underlined in pencil.
Manuscript Addition: + Preziosissimo ancora.
Editorial Description: Pencil notation written by Gabriele Rossetti above the first
line
of the new poem.
Note: Single vertical lines in the left margin mark lines 128-132 and
1-14.
- Per l' operare parmi ben so chenti
1
- Di che
2 ditt' ho: se gravalo ti senti,
-
130 E vuoi apporre
3 di te vegna gioia
4,
- Piacemi farlo sentenziare a Troia,
- A cui adosso il tuo affibbiasti manto.
- Si forte m' ha costretto
- Doglia, di che penando doler deggio,
- Sì como sento e chiar conosco e veggio,
- Che d' ogni il corpo meo parte tormenta,
- Ch' i' son, saccio, in dispetto
- Del Signor nostro dibonaire
5 Deo
- Per lo spiacente, che fei, fallo e reo,
- Ond' è ragion che mortai pene senta;
- Chè non già del fallir posso far menda;
-
10Onde 'l viso mi benda
- In guisa tal, quando ben penso cioe
6,
- Che parmi noe
7
- A esto mondo onor mai possa avere,
- Di che finar non mai deo
8 plangère
9,
Transcribed Note (page 407):
1 Per
chente.
2 Cioè
chente è quello, di che ho
detto
Salv.
3 Cioè
opporre Salv.
4 Cioè
apporre, che di te vegna gioia
Salv.
5
Amorevole.
6
Ciò Bisc.
7
Non; cioè
non parmi.
8
Devo.
9
Piangere.
page: 408
Note: Single vertical lines in the left margin mark lines 15-18, 20-24,
25-26, and 28-36. Double vertical lines, crossed by a horizontal line,
mark lines 25 and 27.
- Poi
1 Dio m' ha 'n dispiacere,
- E tutta per me orranza è fallita
- In esta vita,
- E lo contraro temmi
2 ed ha 'n podere.
- Poi ch' a tanta perdenza
-
20Solo m' ave condutto il meo follore
3,
- Ch' al mondo sono e a Dio in disamore,
- Como sperare alcun mai posso bene?
- Ma deo aver voglienza,
- Che la vita mi falli di presente,
- E dell' amore deggio esser temente,
- Perch' ha l' alma merlato eternai pene.
- Lo viver donque e 'l morir mi contrara
4.
- Or ecco posta amara,
- Che la follìa del meo fallo m' ha dato!
-
30Perchè fui nato,
- Poi dovea di me esser micidiale?
- Chè tanto piagat' aggiomi corale
5,
- Che la piaga è mortale
- Da non sperarne giammai guerigione.
- Ahi! che fellone
- Demonio a far tal mi condusse male.
- Tuttora in vita moro
- Del doloroso, ch' addosso aggio, assedio,
- Poi non vi posso alcun prender remedio,
- Che difesa mi vai, nè render lasso;
- Sed eo forte doloro
6,
-
60Certo neun si de' meravigliare,
Transcribed Note (page 409):
1
Volge Salv.
2
Puzza lo spigo Salv.
3 Cioè
fuor del cui.
4
Senso, sentimento.
5
Iniquo.
6
Mi doloro, sento dolore.
page: 410
Note: In the left margin, single vertical lines imark lines 61 and 62-72;
double vertical lines crossed by a single horizontal line marks line 61;
and horizontal lines, crossed by a single vertical line, mark lines
77-81.
- Poi d' ogni parte sì mi veggio odiare.
- Ma è miracol com' eo non impasso
1,
- Chè di tal non torment'alcun mainera
2
- Che senza viva spera
3;
- E se pure isperato
4 in tutto ene
5,
- Poi morte bene
- Del male aspetta, ch' ha fatto in lui porto;
- Onde la morte gli è quasi un conforto.
- Ma eo d' esso
6 m' ho torto,
-
70 Chè vita m' odia, e mone mi minaccia,
- E ciò mi caccia
- D' ogni loco, u' sperar possa diporto
7.
- Ahi! Signor Deo, com' faccio,
- Padre del tutto, for
8 nullo par bono,
- Che non ardisco a chiedervi perdono
- Del fallo meo, chè sì forte v' ho offeso;
- Di che ora mi taccio
- A non parlar volerne più avante
- Che parlat' aggio, e dettone sembiante,
-
80Che alcun mi puote ben avere inteso;
- Onde voi'
9 fine a ciò far oramai,
Transcribed Note (page 410):
1 Pisano per
impazzo.
2 Construisci,
che niuno tormenta, cioè
è tormentato dì
tal maniera
Salv.
3
Speranza; cioè
che viva senza speranza
Salv.
4 Cioè
disperato Salv.
5
È.
6
Di ciò Salv.
7
Sollievo.
8 Cioè
fuor di cui Salv.
9
Vuo' voglio.
page: 411
Manuscript Addition: Voce dal seno [?] / Piò n'ell' amar nel / Non si trattien
da / Quando dall [?]. / Sencio fosse non sul / il disperazione
Editorial Description: Pencil notation written by Gabriele Rossetti in the middle right of the page.
Note: Single vertical lines in the left margin mark lines 82-89 and 93-99. Horizontal lines
mark lines 90, 91, 92, 100, 101, 102, 103, and 104.
- Tuttochè non assai
- A tal offesa dir eo porea sovra
- Nè tal far ovra,
- Che ne potesse giammai esser mondo.
- A ciò cosi rispondo,
- Che la colpa, là unque son, mi vede,
- Sempre mi fede
1
- In quella parte, ove più mi nascondo.
-
90 Fuor di man pietra, e di bocca parola,
- D' arco saetta scola,
- Non è di saver tal che 'l penter poi
- Vaglia ad altroi,
- In guisa alcuna mostrar possa 'l vero;
- Non in tal sre'
2, se ciò fusse, dispero
3,
- Ma molto fora clero
- Che mi varrea; però che 'n cielo stelle,
- Nè in mar candelle
- D' aigua, quant' eo, non ha, pente pentero.
-
100 Ten' va, dogliosa mia canzon, mostrando,
- E mettendomi in bando
- Di tutte parte, u' pregio ed onor regna;
- E ti sovvegna
- D' esto far mai gir sempre seguitando.
Transcribed Note (page 411):
1 Cioè
fiede Salv.
2
Sarei.
3
Disperazione.
page: 412
Manuscript Addition: +
Editorial Description: pencil notation in the left margin above line 1.
Note: In the left margin, single vertical lines in the left margin mark lines 1-14 and 16. A single horizontal line
crossed by two vertical lines marks line 15.
- Se doloroso a voler movo dire
- Lo dispiacire che meco ha accontanza
1,
- Non alcun delmi
2 tornare a fallanza,
- Chè soverchianza ciò mi fa scovrire.
- E pur volendo non porìa covrire
- L' angoscia, che 'l meo cor doglioso serra,
- Che d'ogni parte gioi' mi veggio torto,
- E sempre accorto a darmi il contrar erra.
- Dico isperato
3 di mai son gioire,
-
10E del languire grande ho sicuranza
- In doloranza, ch' eo ne voi'
4 morire.
- Chi di guardarme non soliano ardire
- Avere in parte di mar nè di terra,
- Ora assai men ch'un uomo pregianmi morto
5:
- Sì gran conforto in esta pres' han guerra.
- E chi ne ha fatto ciò? il ben fuggire,
- E 'l mal seguire di quei che possanza
- Più in Pisa avìano di menar la danza;
- Non l' arditanza nel saver ferire
-
20 Di chi ditt' ho, seuza cioè fallire.
Transcribed Note (page 412):
1
Familiarità Salv.
2 Cioè
me lo dee.
3
Disperato sono di mai gioire.
4
Voglio.
5 Construisci;
ora quelli, che non soleano avere ardire
dì
guardarmi nè in mare nè in terra, ora mi pregiano
assai meno che un uomo morto.
page: 413
Manuscript Addition: minauiato di morte
Editorial Description: Pencil notation by Gabriele Rossetti in the middle right of the
page.
Manuscript Addition: Si aggiunga per pruova [?] io / seguendi sonetti.
Editorial Description: Pencil notation written by Gabriele Rossetti to the right of the
footnotes.
Note: In the left margin, a single vertical line marks lines 24-28, horizontal lines mark
lines 32-39, and a horizontal line crossed by two vertical lines marks line 29.
- Perchè montati in alta fisson serra
1
- Che non mai vis' è
2 lor falli
3 diporto;
- Nè discorforto non, dicon, li sterra
4.
- Onde a noi, ch' hanno e tienno
5 in lor podire
6,
- Ne fan sentire tanta malenanza,
- Che 'l mondo dovereane aver pesanza,
- E pietanza chi del tutto è Sire
7;
- Ch' a pace già non vuolno
8 consentire,
- Credendone far albergar sotterra;
-
30 E pensat' han di farne fare il porto
- Dentr' allo sporto, mentre ciò averra
9.
- Mercè, Signore Deo, di non soffrire
- Sia vo'
10 'n piacire più tal
soverchianza,
- Nè tant' odiosa e fera disianza,
- Come speranza loro è di complire:
- Ma di farli vo' piaccia ripentire
11.
- E il poder vostro, che tutto disserra
- Qual più ferm' è, mostrate in lor di corto,
- Non mai scorto vesi
12 altro non sferra.
Transcribed Note (page 413):
1 Ciolè
montagna Salv.
2
È sembrato loro.
3
Manchi, cioè
manchi
4 Cioè
li esilia Salv.
5
Tengono.
6
Podere.
7
Iddio Salv.
8
Vogliono.
9 Cioè
avverà Salv.
10
Voi, a voi.
11
Pentire.
12
Vedesi Salv.
page: 414
Manuscript Addition: +
Editorial Description: Pencil notation above line 1.
Manuscript Addition: nato
Editorial Description: Gabriele Rossetti's note beside line 13. In this line, “ch' è nato”
is underlined in pencil.
Note: Single vertical lines in the left margin mark lines 9-11 and 12-14.
DI NATUCCIO ANQUINO PISANO
A BACCIARONE.
Transcribed Note (page 414):
Anno 1250.
- Aldendo
1 dire l' altero valore,
- Che 'n vostro core regna a compimento
2,
- Distringemi
3 d' averne accontameto
- Per dicimento o per altro labore.
- E conoscenza aggio che in me fiore
4
- Non è lo core d'aver ciò talento:
- Ma volontà mi dona movimento,
- Ch' apparimento faccia all' alto fiore.
- Onde dimando voi; perchè 'l peccato
-
10 È più amato che 'l ben fare o dire,
- Poi che di gir savemo a perdizione?
- E ciò credo sia senza questione,
- Qual' è cagione, che ciascun ch' è nato
- Par ch' obbriato aggia il sommo Sire.
Transcribed Note (page 414):
1
Odendo, udendo Salv. Bisc.
2
A perfezione Salv. Bisc,
3
Costringemi Bisc.
4
Punto Bisc.
page: 415
Manuscript Addition: +
Editorial Description: Pencil notation in the left margin above line 1.
Manuscript Addition: nato
Editorial Description: Pencil notation by Gabriele Rossetti to the right of line 10. In this line, “se'
nato” is underlined.
Manuscript Addition: l' empio segue suo [?] / il giusto segue il [?].
Editorial Description: Pencil notation by Gabriele Rossetti to the right of lines 13-14.
RISPOSTA DI BACCIARONE
A NATUCCIO ANQUINO
- Tua scritta intesi bene e lo tinore
1:
- Conoscitore bon sarci contento
- Esser di ciò, che fu tuo piacimento
- Dimandamento farmi del follore
- Che nei più regna d' esser facitore,
- Contr' al Signore non hanno spavento;
- Parlo 'n comuno d' esto marrimento
2
- Non ched eo sento di ciò guardatore.
- Onde rispondo a te, ch' hai dimandato;
-
10 Saggio se' nato, se ben sai finire
- Là u' 'l fallire, e ben fa locagione.
- Usanza vince natura e ragione;
- Perchè fellone fa 'l malvagio usato
3
- L' uom ordinato pur a ben seguire.
Transcribed Note (page 415):
1
Tenore.
2
Smarrimento Salv. Bisc.
3
Uso.
page: 416
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation in the left margin above line 1.
Manuscript Addition: Prezoso [?] ora
Editorial Description: Pencil notation by Gabriele Rossetti written vertcially alongside the
last two stanzas.
Editorial Description: Single vertical lines in the left margin mark each stanza.
DI NATUCCIO ANQUINO
A BACCIARONE.
- A cui prudenza porge alta lumera
- Di ver sentire in delle
1 occulte cose,
- Dare al nescente
2 può vera mainera,
- E chiarir fermo delle più dubbiose.
- Ed eo da voi discreto ho ferma spera
3
- Di chiar
4 savere ciò che in me ascose,
- Ch' i' aldo
5 a' saggi dire in voce vera,
- Che ciò ch' avven, piacente, over dogliose
- Cioè cose nel mondo all' uom che regna,
-
10 Sia per miglior
6 di lui senza alcun fallo,
- E come sia non viso
7 è per mia
intenza
- Che se alcun uom risiede in vita degna
- Fora lui vita mei
8 che morte stallo
9,
- Se da ciò poi si parte e va a perdenza.
Transcribed Note (page 416):
1
Nelle Bisc.
2
Nesciente Salv. Bisc.
3
Speranza Bisc.
4
Chiaro, chiaramente.
5
Odo Salv. Bisc.
6
Per lo meglio Salv.
7
Veduto, non si cede come sia.
8
Meglio Salv.
9
Stanza.
page: 417
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation above and to the left of line 1.
Note: Double horizontal lines in the left margin mark line 11.
RISPOSTA DI BACCIARONE
A NATUCCIO ANQUINO.
- Chi nel dolore ha bona sofferenza,
- Vera prudenza regna in tale core,
- E in prosperitate canoscenza,
- Che tal sentenza vegna dal Signore.
- Di tali si può dir for di tamenza,
- A mia parvenza
1, che è per lor migliore
- Ciò che avvene, bono over doglienza,
- E chi ben penza
2 no i
3
parrà
errore.
- Che se piacer avvien lor, hanne
4 gioia,
-
10E de la noia dansi pace intera,
- Onde han lumera, e fuggon maggior pena.
- Ma quei, che orgoglio e baldanza hanno croia,
- E vuolno
5 muoia umilità vera,
- La lor mainera contrar' è di bene.
Transcribed Note (page 417):
1
A mio parere.
2 Pisano, per
pensa.
3
Gli.
4
Ne hanno.
5
Vogliono Salv.
page: 418
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation above and to the left of line 1.
DI GERI GIANNINI PISANO
A NATUCCIO ANQUINO.
- Meo fero stato nato è sì forte,
- Non credo morte sia con più dolore,
- Che d' ogni lato dato sonmi sorte,
- E non già corte piene di malore.
- Viv' affannato, pato male storte,
- Oime' che porte tienmi d' amarore,
- Non ben agiato fiato, di che torte
- Cotale scorte son dat' al meo core.
- Che gran fallire dire puoss' intero
-
10E del no chero, ch' ha esta balanza,
- Se più tardanza fa tanto 'l desiede.
- Al sommo Vero chero sua mercede
- Con pura fede, nello quale spero
- Me partagero
1 d' esta malenanza.
- Conforto porto alcuno non par Deo
2,
- Ch' eo tegno, feo la mia vita scura
- E ho paura non mai viver meo.
Transcribed Note (page 418):
1 Cioè
partagerò, mi
partirò
.
2 Cioè
per Dio Salv.
page: 419
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation above and to the left of line 1.
RISPOSTA DI NATUCCIO AQUINO
A GERI GIANNINI
- Poi sono stato convitato a corte
- Da quei che port' è dichiarire errore,
- E ha mostrato per suo dittato
1 forte
- Ch' entr' alle porte tene lui l' angore.
- Ed è peccato che dannato in torte
- Sì che isporte d' ogni gran tristore
- Più se' pregiato, e maggior grato e sorte
- E più onor t' è con vero splendore.
- Da gradire è chi in ire fassi clero,
-
10 E all' altero son mo umilianza
- Con pietanza magna ver lui chede,
- Che 'l faccia gire ov' è piacire intero
- Poscia lumero con tutta bastanza
- E allegranza somma tosto vede.
- Comporto a torto lo dolore, cheo
1
- Da poscia
2 veo
3 al mondo nulla
dura,
- Dunque rancura non deo portar eo.
Transcribed Note (page 419):
1
Dettato Salv.
2 Cioè
che ho.
3 Cioè
da poscia che, dappoichè
Salv.
4
Vedo.
page: 420
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation above and to the left of line 1.
Manuscript Addition: Sper/spero
Editorial Description: Pencil notation by Gabriele Rossetti written to the left of line 12.
Note: A single vertical line in the left margin marks the third stanza, lines 9-11.
DI GERI GIANNINI PISANO
A NATUCCIO ANQUINO
- A quei, ch' è sommo dicitore altero,
- E ched è spero
1 d' ogni tenebroso,
- Con grande umilità mercè li chero,
- Che faccia clero me, che son pensoso.
- D' amor, che renda ogni uomo lumero.
- Chi a lui 'ntero si dà, fal gioioso,
- Ed eo taupino lasso, chende
2 pero
- Del colpo fero, che mi dà nascoso.
- Sì che doglioso ne sto sempre 'n pene,
-
10 E d' ogni bene fammi aver finita,
- Regnando 'n vita, più che morte, dura.
- Ma sper
3 cura da voi, qual si convene,
- Perchè pertene a saggi' uomo compita
- Dare aita per confortar natura.
Transcribed Note (page 420):
1
Spera Bisc.
2
Che ne Salv. Bisc.
3
Spero.
page: 421
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation above and to the left of line 1.
Manuscript Addition: lo CO
Editorial Description: Pencil notation by Gabriele Rossetti to the right of line 13. In this line,
“loco” is underlined.
Note: A single vertical line in the left margin marks the last stanza, lines 12-14.
RISPOSTA DI NATUCCIO ANQUINO
A GERI GIANNINI
- Verace è il ditto, che chi ha misura,
- Sua cura dura sempre in buono stato;
- Nè può regnar giammai in lui rancura:
- Tortura è dura di vivere odiato.
- Però convene a te, che hai natura
- Non scura pura da essere amato
- Di contradiare a chi dismisura:
- Malura fura di ciò pregio onrato.
- Chi è lodato più non sei
1 convene
-
10 A lui ne vene pene, poi
2 non degno
- Si vene pegno segno in tal sentenza.
- Di ciò ch' adimandasti cura pensa,
- Che sofferenza senza nulla vene
- Al dolce bene ch' ene in amor degno.
- Al fin amore, for qual non è gioco
3,
- Non dolc' è poco loco; medicina
- Divina fina so ch' è 'l sofferire.
Transcribed Note (page 421):
1
Se gli Salv. Bisc.
2
Poichè Salv.
3 Cioè
fuori del quale non è gioia,
piacere.
page: 422
Manuscript Addition: Guittonino Sinibuldi? / (Cino da Pistoia)
Editorial Description: Pencil notation written by Gabriele Rossetti above the title of the poem. A pencil mark
connects this notation with “Si: Gui” in the title.
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation above and to the left of line 1.
DI GERI GIANNINI
A SI: GUI: DA PISTOIA
- Magna ferendo me tuba
1 in oregli
2
- D' orrato ch' ognor in te pregio regna
- Lo cor mi siringe pur volendo vegli
3,
- Com'eo pensando tuo conto divegna,
- E con ogni argomento m' apparegli
4
- Pugnando che ad amico
5 t' aggia e tegna
- In guisa ch' amistà mai non invegli
6
- Ma fra noi sempre fresca si contegna;
- Ond' ho pensato dell' accontar mostra
-
10Il dir sia pria, che 'n ciò ho vegliato e veglio,
- Parendo me
7 grand' amistanza n' esca;
- E perchè ho detto dell' amistà nostra,
- Responsion chero, qual ti semina meglio,
- Veglia
8 tuttor la mantegnamo, u
9 fresca.
Transcribed Note (page 422):
1
Tromba.
2
Orecchi Salv.
3 Cioè
che io vegli Salv.
4
M' apparecchi Salv.
5 Cioè
per amico Bisc.
6
Invecchi Salv.
7 Cioè
a me.
8
Vecchia Salv. Bisc.
9
O, ovvero Salv. Bisc.
page: 423
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation above and to the left of line 1.
DI SI: GUI: DA PISTOIA
RISPOSTA A GERI GIANNINI
- Tanto saggio e bon poi
1 me somegli
2
- Me' el mio che mi piace t' assegna
- Non per merto di tuo don, ch' i' non quegli
- Son che 'l possa sodisfar, nè s' avvegna
3;
- Ma per lo tuo valor, che m' appres' egli,
- Il faccio, ch' Amor me far ciò si degna.
- Deo
4, come 'l tuo dono a me piac' egli,
- Che for dimando
5 mel desti in insega
- Piena d'amor e senz' alcuna giostra.
-
10 Or qual è dunque l' uom, che 'l tuo conseglio
- Lassasse? non so, sed egli in ben pesca.
- Onde mi piace l' amistà poi giostra
- Tanto con le due luna per pareglio
- Fresca e veglia
6 fra noi, sia con buon' esca.
Transcribed Note (page 423):
1
Poichè.
2
Mi somigli, cioè
mi sembri
3 Cioè
si convegna Salv.
4
Dio, deh Salv.
5
Fuor di dimanda Salv.
6
Vecchia Salv.
page: 424
- Del dolore tant' è 'l soverchio fero,
- Che l' alma e 'l corpo e 'l core mio sostene.
- Che, lasso, qual fussemi più crudero,
- Se 'l vedesse, cordoglio avrìa di mene.
- Ahi! perchè fustemi piacentero,
- Donando voi me
1 gio' con ogni bene?
- Che però il dolor m' è troppo altero;
- Chi più gioi' ha, poi doglia li è più
pene.
- Vorrìa, ch' al vostro piacer piacesse
-
10 Pietade per mercè, sì che la doglia
- Mia crudel oramai tranquilla avesse.
- Ed è ragion; che 'l core ho in bona voglia
- Como di prima era nelle duresse
2:
- Padre pietoso, di pena lo spoglia.
Transcribed Note (page 424):
1 Cioè
a me.
2 Pisano
, per durezze.
page: 425
Note: Single vertical lines in the left margin mark lines 1-11 and 12-20. An arrow pointing down
and to the left is drawn next to line 13.
DI RUGGIERI D' AMICI
Transcribed Note (page 425):
Anno 1250.
- Di sì fina ragione
- Mi conviene trovare
1
- Distrettamente sì cheto e celato,
- Perchè l' opinione
- De' falsi accertare
- Non si possa, nè saver di mio stato.
- Però sono in erranza
2,
- Che Madonna dottare
3
- Mi fa sol di pensare
4
-
10Ch' aggia tanta abbondanza.
- Che sanamente eo non possa cantare.
- Donqua se la stagione
- D' Aprile disiare
- Mi face più, che 'l tempo trapassato,
- Serò in condizione,
- Tanto
5 porea gravare
- Lo meo disio, ch' è disconfortato ?
- Ben è strania pietanza
- Vedere addimorare
-
20Alla stagion, che amare
6
Transcribed Note (page 425):
1
Poetare Salv.
2
In errore Salv.
3
Dubitare, temere Salv.
4 Cioè
a pensare, per cagion di pensiero,
solamente a
pensarlo
Salv.
5Cioè
che tanto Salv.
6 Cioè
l' amare, l'amore Salv.
page: 426
Note: In the left margin, lines 28 and 29 are marked with a +, single horizontal lines mark
lines 30-33, and a single vertical lines marks lines 33-44.
- Mostra più sua possanza,
- Dui benvoglienti per un maltrattare.
- Però della dimora
- Doglio più fortemente,
- E non so ch'io giammai ben vi sia dire;
- Che se bona ventura
- Non ho più, brevemente
- La mia vita val peggio che morire.
- E ben vive, morendo,
-
30Quello, che fino amante
- Ama donna valente,
- Poi li viene in fallendo
- Di giorno in giorno di suo convenente.
- Oramai m' assicura
- La saggia e canoscenti
1,
- Ch' ella non falli per lo suo valore,
- Perchè disavventura
- Mando a' discanoscenti
2,
- Che per lor falli fanno a me fallore.
-
40Ed io in gioco e ridendo
- Canto amorosamente
- Per quella falsa gente,
- Che mi vanno inchirendo
3
- La gioia, ond' eo son fino benvogliente.
Transcribed Note (page 427):
1 Cioè
aggiamene, abbiamone Salv.
2
Che ne Salv.
page: 428
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation above and to the left of line 1.
DI BANDINO PADOVANO
Impresso nell' Allacci.
Transcribed Note (page 428):
Anno 1250.
- Di poi 'l consiglio ti dimando aiudo
1,
- E non mi prolungar poi ch' io 'l ti cheggio.
- Chè sai che qui per molto non riseggio
2:
- Chè non lo tuo, ma dogli altri refiudo
3.
- Che quel pestrige in letto non stia nudo,
- Che null' altro di lei aggio per peggio,
- Quando in la terra senza mezze il veggio,
- Rincrescimento n' aggio e 'n tutto sudo.
- Prendi oramai entrambe o l' una o l' altra
-
10 Di mie petizion, e dagli effetto,
- Sì ch' io contento ne vada almen d'una.
- Chè 'l tuo savere e 'ngegno in ciò aspetto,
- E fa per tua bontà, ch' io abbia alcuna
- Cosa da lei, che mi doni diletto.
- S' io fuss 'in loco, dov'io mo
4 son messo,
- Ti servirìa di sufficiente messo.
Transcribed Note (page 428):
1
Aiuto.
2
Risiendo: era in uffizio Salv.
3
Rifiuto.
4
Ora Salv.
page: 429
Impresso nell' Allacci.
- Di mia sentenza però non mi mudo
1
- Nè parto da volere a svoler
2 seggio
3.
- Va, e 'l tuo dire per altrui torneggio
- Prendi, se 'l tuo parlar tra me richiudo.
- Se 'l lungo tempo a te fa esser crudo,
- L' affetto del Signor per grazia preggio.
- Donno a chi 'l serve posposto traveggio
- Di molte di che tu sie esso sciudo.
- Non rende accetto respessata luna
4;
-
10Nè fa salire in ben pur lungo aspetto;
- Ma l' anima fervente, che nessuna.
- Cosa ricetta fuor che 'l puro affetto,
- Perchè già mille e mille un' ora bruna
- La vigna del Signor trai di sospetto,
- La tua promessa voglio; ma confesso,
- Che nel servi, d'amor tutto confesso,
Transcribed Note (page 429):
1
Muto.
2
Disvolere Salv.
3
Uffizio Salv.
4 Cioè
molti mesi Salv.
page: 430
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation above and to the left of line 1.
Manuscript Addition: CO
Editorial Description: Pencil notation next to line 9.
A FRA GUITTONE
- Leal Guittone, nome non verteri
1,
- Degno de laude se' maggior, chè taccio.
- Leanza sembra el consil
2, che mi cheri,
- Como tu vogli amar, che 'l cor fa ghiaccio.
- Amico caro, eo tel do volonteri,
- Avvenga che grand' ardimento faccio,
- Chè in questo fatto gran senno recheri
3,
- Ma pur dirò gioios'
4, se in
ciò te
5 piaccio.
- Ormai sta solo ed in loco celato,
-
10 E sol bellezza pensa e conoscenza
- Della tua donna, e d' altro non pensare.
- D'amor ragiona, se se' accompagnato
- Abbe tu a star con ella gioi' 'n intenza;
- Tutto cela; sì porai amare.
Transcribed Note (page 430):
1
Veritieri, veritiero.
2
Consiglio.
3
Richiedi.
4
Gioioso.
5
Ti, a te.
page: 431
DI BARTOLOMEO DI SANT' ANGELO
Impresso nell' Allacci
Transcribed Note (page 431):
Anno 1250.
- Eo son sì ricco della povertate,
- Che i' porìa fornir Roma e Parise
1,
- Genova, Pisa, Fiorenza, ed Assise
2,
- Asti, Venezia, Padua civitate;
- Perch' i' ho di possession tante fiate
- Tra nihil e niente, ed altre guise,
- Che i'recoglio
3 all' anno com' si dise
4
- Fra nulla e cica ben mille carrate.
- Ed ho in danari liberi ed in gioie
-
10Che val ben cento cifre, e fien ne gotta
5;
- E sovra ciò gli amici empio di vento.
- Sì che per spendre
6 assai non mi spavento,
- Pur ch' i briganti vegnan a dirotta
7,
- A mia ricchezza tollen
8 tutte noie.
Transcribed Note (page 431):
1
Paris, Parigi.
2
Assisi.
3
Ricolgo, raccolgo.
4
Dice.
5 Cioè
nappure una gotta, ne gutta quidem
Salv.
6
Spendere Salv.
7
A rotta, a precipizio Salv.
8
Tolleno, tolgono.
page: 432
Note: Double red horizontal lines in the left margin.
DEL GUIDICE UBERTINO D' AREZZO
A FRA GUITTONE.
Transcribed Note (page 432):
Anno 1250.
- Se 'l nome deve seguitar lo fatto,
- Vera vita è la tua, o Fra Guittone.
- Se gli è savere far vita d' uom matto,
- Ancora è bona tua conizione.
- Ma s' ella è senno perder senza accatto,
- Tutto
1 mi piaccia assai riligione,
- Io non ti cambierei di vita in patto
- Se mi guignessi assai d' orazione.
- Ancor
2 ti ponga l' uom pur a savere
-
10Ch' ha' pura coscienza e nighittosa,
- Se' dato a povertade e mal avere.
- Ed io ben ti pregio in qualche cosa,
- Perchè fair vita, quanto al mio parere,
- Leggiera a Dio, ed al mondo noisa.
Transcribed Note (page 432):
1
Tutto chè, con tutto che.
2
Ancorchè.
page: 433
Note: Red double horizontal lines are drawn on the right upper side of the page.
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation above and to the left of line 1.
Note: Single vertical lines in the left margin mark lines 1-6, 11-14, and 16-17.
DI SALADINO DA PAVIA
Transcribed Note (page 433):
Anno 1250.
- Tanto di fino amore son gaudente;
- Uomo vivente non credo che sia
- Nè 'n gio' nè 'n signorìa così
gioioso
- Sì com' eo, ch' amo l' alta fiore aulente
- Che m' inavanza di gio' tuttavia;
- Laond' eo mi legno amarte avventuroso.
- Tanto di fino amore
- Son gaudente tuttore,
- Che sopra ogni amadore
-
10D' allegro core deggiomi allegrare,
- Amando l' alta fiore,
- Donna di gran valore
- Quella che dà sprendore
- Come li raggi albore allo sguardare.
- Lo suo bel viso pare tralucente
- La stella d' oriente o'
1 eo mi smiro
2
- Sopr' ogni, giro mi fa dilettoso.
- Sì come il mare ogni aigua signoreggia,
- Così Madonna mia
- Fiore è di bellezze,
- E d' adornezze e di core amoroso.
-
30 Lo suo amoroso core,
- A cui son servidore,
- Mi donna, gran baldore,
- Che in alto loco m' ha posto in suo stato.
- Deo
1, che ben aggia Amore,
- Che fue tramezzatore
2
- Di me e dell'alta fiore,
- Che m' ha sì altamente meritato
3.
- Aggio obliato lo gravoso affanno,
- E lo gran danno, e lo mal sofferire,
-
40Che mi facea sentire dilettoso.
Transcribed Note (page 434):
1
Deh, per Dio Salv.
2 Cioè
mezzano Salv.
3
Rimeritato.
page: 435
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation above and to the left of line 1.
Note: Double red horizontal lines in the right margin mark line 1.
-
DON.
- Messer, lo nostro amore
- In gran gio' fue cominciato,
- Or lo veggio mancato da tua parte
- Lassa, lo cor mi parte di pesanza.
- Messer, lo nostro amore
- D' un' amorosa voglia fue cominciato.
- D' una mente, e d' un core, e d' un volere
- Lo nostro amore è stato.
- Ond' ho mortal dolore;
-
10Dalla tua parte veggiolo mancato.
- Che mi se' straniato
1,
- Di me non curi niente,
- Lassa, lo meo cor sente pena forte,
- Che mi conduce a morte di pesanza.
-
MES.
- Donna, per meo volere
- Già non forìa
2 mancato il
nostro amore;
- Ma fue vostro piacere
- Di darmi comiato a disonore;
- Non ti conto a sapere
-
20A servir contra grato
3 uomo a signore
Transcribed Note (page 435):
1
Alienato Salv.
2
Fora, sarìa.
3
Malgrado Salv.
page: 436
- Ch' eo ti fui servidore,
- Senza nulla cagione
- Destimi guiderdone e comiato;
- Così m' hai meritato di tua amanza.
-
DON.
- Messer, molte fiate
- Le donne, per provare i loro amanti,
- Mostransi corucciate,
- Non di cor, ma di vista e di sembianti.
- Or non vi disdegnate,
-
30Chè molte donne il fanno a' loro amanti.
- Partirò voi davanti,
- Da poi che v' è a piacere;
- Tornami a ben volere in cortesìa
- Ch' e' ho
1 gelosìa non aggi altra
intendanza.
-
MES.
- Donna, per mia leanza
- Non ti bisogna d'aver gelosìa
- Ch' eo pigli altra intendanza.
- Non fui sì meritato della tia
2,
- Saccilo
3 per certanza,
-
40Che tutto 'l tempo della vita mia
- Eo non vo' signorìa
- Di donna sì follemente,
Transcribed Note (page 436):
1
Che io ho.
2Cioè
tua Salv.
3
Sappilo.
page: 437
- Che per neente dà pene e tormente;
- Per una gioia dà mille tristanza
1.
- Donna, vostre bellezze,
- Ch' avete col bel viso,
- M' hanno si priso e miso in disianza,
- Che d'altra amanza già non aggio cura.
- Donna, vostre bellezze,
- Ch' avete col bel viso,
- Mi fan d' amor cantare.
- Tante avete adornezze,
- Gioco, solano, e riso.
-
10 Che siete fior d' amare.
- Non si porÜa trovare
- Nè donna nè donzella
- Tanto bella, che con voi pareggiasse,
- Chi tutto 'l mondo cercasse quant' el dura.
- Dura al meo core ardore
- D' uno foco amoroso,
- Che per voi, bella, sento.
- Tanto mi dà sprendore
- Vostro viso gioioso,
-
20Che m' adasta
2 il talento.
- S' eo languisco e tormento,
- Tutto in gio' lo mi conto,
Transcribed Note (page 437):
1
Tristanze Salv.
2
M' affretta Salv.
page: 438
Manuscript Addition: so portato que= / [?] di Tristano / [?] fosse quel vo / [?] della
stessa / quell' amore / [?] dubito forte.
Editorial Description: Pencil notation written by Gabriele Rossetti to the left of line 1of the new poem.
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation above “Lo buon” in line 1 of the new poem
Note: in line 2 of the new poem, the e of “eor” is crossed out in pencil and
replaced with a c.
Note: A single vertical line in the left margin marks lines 2-10 of the new poem. Multiple
horizontal lines are drawn in the left margin next to line 3.
- Aspettando quel ponto ch' eo disìo
- Di ciò che crio in voi, gentil criatura.
- Maritate e pulzelle
- Di voi son 'namorate,
- Pnr guardandovi mente
- Gigli e rose novelle
- Vostro viso ha portate,
-
30 Sì smisurato e lucente.
- Ed eo similemente
- Innamorato son di voi assai piue,
- Che non fue giammai Tristan d' Isolda
1
- Meo cor non solda se non vostr' altura.
- Lo buon pregio e lo nomo
2
- Lo eor dell' uomo face innamorare;
- Laond' eo m' innamorai,
- Donna piacente, audendovi
3 laudare.
- Lo buon pregio e lo nomo molte volte
- Fa 'nnamorare l' uomo coralmente,
- Laond' eo m'innamorai, ed hammi tolte
4
- Tutto piacere vostro amor piacente.
- Non credo che mia vita più s' adolte.
-
10Se non di voi, chiarità tralucente.
Transcribed Note (page 438):
1
Isotta
2
Nome, fama.
3
Udendovi Salv.
4
Tolto.
page: 439
Note: Single vertical lines in the left margin mark lines 11-14 and 32-33.
Manuscript Addition: Pies delle Vizue / p. 47
Editorial Description: Pencil notation written by Gabriele Rossetti to the right of lines 33-34.
- O stella d' Oriente,
- Di voi m'innamorai per nominata
1.
- Voi non siete laudata
- Quanto vi converrìa di più laudare.
- Se 'l vostro pregio laudando la gente,
- Più ch' eo non dico è vero e molto piui
2,
- Ch' aggio vedute assai donne piacente.
- In danza, ed in diporto con lor fui,
- Non credo che fosse anche, al meo parvente
3,
-
20Che di bellezza assimigliasse a vui.
- Or che siamo ambidui,
- Assai ne lodo la mia buona ventura
- Di voi, gentil criatura
- Ch'amor ne prese e fece innamorare.
- Lo 'nnamorare mi conduce a dire
- Com' eo son 'namorato, e tutto tolto
- Bellezze, pregio, e tutto bon savere.
- Cotal vaine voi tenete colto;
- Però ch' amando rinnova servere
4
-
30Di voi piacerne; ed altro non m'ha dolto
5,
- Che m' avete sì tolto
- Ch' eo non son meo in ciò che far potesse
- Quanto un ago pungesse:
- Tanto son dato in vostro comandare.
Transcribed Note (page 439):
1
Nome, rinomanza, fama Salv.
2
Più
3
Al mio parere.
4
Servire.
5
Doluto Salv.
page: 440
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation above and to the left of the first line of the new poem.
Note: A single vertical line in the left margin marks lines 1-9 of the new poem.
- In vostro comandare poi
1 son dato,
- Donna, non mi tenete a disdegnanza.
- Però, s' eo v' amo, siavi comandato,
- Chè Amor non guarda altezza, nè sbassanza,
- Se non ventura d' uomo misurato
2,
-
40 Che faccia mantener novella amanza
3.
- Donqua mercè e pietanza
4
- A voi mando chiedendo, d' amor fino
- Mercè, poi che m' avete in domino,
- D' amore mi deggiate meritare
5.
- S' eo sono innamorato e duro pene,
- Secondo che m' avvene sia meritato
6.
- Se meritato son per ben amare,
- O per servir l' amore interamente,
- Infra gli amanti già non avrò pare
- D' aver gio'
7 con disio interamente,
- Ch'eo sono messo tutto in voler fare
- Ciò che pertene
8 a Signor bon servente;
- Ond' eo spero non essere obliato.
Transcribed Note (page 440):
1
Poichè Salv.
2
Aggiustato Salv.
3
Amore Salv.
4
Pietà.
5
Rimeritare.
6
Rimeritato.
7
Gioia.
8
Appartiene Salv.
page: 441
Note: A single vertical line in the left margin marks lines 10-23.
-
10Se m' obliaste già non fora degno
- Voi
1, cui tant' amo, e cui servo mi appello,
- Che serviraggio voi, e 'l cor v' è pegno,
- Partir non può da voi; tanto gli è bello
2,
- E tanto li aggradisce il vostro regno,
- Che mai da voi partire non dev' ello,
- Non fosse
3 dalla morte a voi furato.
- Gioia aspetto da voi, e a voi la chero;
- Mercè, or non vi piaccia mia finita;
- Ch' eo fui, sono, e sempre d' esser spero
-
20 Vostro servente, tanto ch' avrò vita.
- E se tardate più, sacriate eo pero;
- Tanto nel core affanno pena e vita
- Non può, se non da voi, esser sanato.
Transcribed Note (page 441):
1Cioè
a vio Salv.
2
Gli abbella frase Provenzale,
tant m'
abelis,
Daniele,
Salv.
3 Cioè
se non fosse Salv.
page: 442
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation above and to the left of the first line of the poem.
MES.
- Donna, il cantar piacente,
- Ch' eo feci dolcemente, fue adasdato,
- Però m' è in grato farne dimostranza.
- Dimostranza in tal guisa
- Faccio del mio cantare
- Per l' adastiar, che fue tanto gravoso.
- È tal cosa indovisa
- Che sua spene ha fallare,
- E per troppo parlare
-
10Doventa l' uomo noioso:
- Però canto gioioso
- Per rallegrare mia vita e lo core,
- E far seniore di mia innamoranza.
DON.
- Messere, dal tuo canto
- S' allegra lo meo core,
- Ogni valore in gio' mi riconforta,
- E di ciò mi ramanto,
- E vivone in gioiore.
-
20 Ben aggia Amore, che tal gioi' m' apporta:
- Ond' eo mi sono accorta
- Per li malvagi, che n'hanno astio grande:
- Or fa che spande
1 canto d' allegranza.
Transcribed Note (page 442):
1
Spandi.
page: 443
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation above and to the left of the first line of the poem.
Note: A single vertical line in the left margin marks lines 1-6 and 13-15. Double horizontal
lines in the right margin mark the pagenote “Anno 1250”.
Impressa ne' Commentarj della Volgar Poesìa
del
Crescimbeni.
Transcribed Note (page 443):
Anno 1250.
- In alta donna ho miso mia 'ntendanza,
- In quella, ch' ha in balìa
- Gioia e solazzo e tutto insegnamento.
- Lo meo core in altezza s' avanza :
- Più che io non solìa
- Conforteraggio lo mio 'ntendimento;
- Chè ben conosco, ed aggiolo provato,
- Che ogni buon servire è meritato
1:
- Chi serve a bon signore, ha piacimento.
-
10A piacimento con fina leanza
- Lo mio cor s' umilìa,
- E servo là v' è tutto adornamento.
- Gli amadori lo sacciano 'n certanza,
- Che i' ho ciò che golìa
2
- Ch' io servo l'alta donna a suo talento:
- A dirlomi mandao per suo celato
3
- Ch' ogni meo bon servir li è tanto in grato
4,
- Ch' a pro d'essa verrande
5 a perdimento.
Transcribed Note (page 443):
1
Rimeritato Bisc.
2
Gola, brama Salv. Cioè
il
mio core
Crescimb.
3
Uomo segreto Crescimb.
4
A grado Crescimb.
5
Verranne Salv. Crescimb.
page: 444
Note: In the left margin, a single vertical line marks lines 19-22, double vertical lines mark
lines 23-27, and triple vertical lines mark lines 28-40.
- A perdimento perdei mia allegranza
-
20 Per ciò ch' io mi dolìa,
- Mi fa sbaudir
1 poi suo accomandamento,
- Di quella che mi tiene in sua possanza,
- Senz' ella non valìa;
- Or vivo in bona spene, e gioia sento:
- Tal forza ha l' alta donna dal suo lato,
- Che lo vìl uomo fa esser pregiato,
- E lo mutolo torna in parlamento.
- In parlamento, e 'n gioco, e 'n allegranza,
- Più che eo non solìa,
-
30Viviamo insemino senza partimento.
- Li mai parlieri
2 che metten
3
scordanza
4
- In mar di Settelìa
5
- Possan 'negare
6, e vivere a tormento:
- Cà per li fini amanti è giudicato
- Launqu' è mal parlier sia frustato;
- All' alta donna piace esto convento
7.
- Convento mi donao di sua amanza
- Un giorno ch' io salìa
- Allo giardino in suo difendimento.
-
40Una rosa mandaomi
8 per simiglianza,
Transcribed Note (page 444):
1
Sbaldire, divenir baldo Salv.
2
Maldicenti.
3
Metteno, mettono.
4
Discordia.
5Cioè
di Setalia Bisc.
6
Annegare.
7
Convenuto, accordo Bisc.
8
Mandommi.
page: 445
Note: Double horizontal lines in the left margin marklines 41-45.
- Più ch' altro aulìa;
- Ond' io lo tegno bon cominciamento
- Dall' alta donna, che m' ha assicurato
- Col suo aulente fior, che m' ha donato:
- Bon cominciare aspetta compimento.
DI LUNARDO DEL GUALACCA
A GALLO PISANO
- Come lo pesce al nasso
1,
- Ch' è preso a falsa parte
2,
- Son quei, ch' a amor s' addanno
3.
- Peggior
4 gettan che l' asso:
- Salamon, che treparte
5
- Disse lo mal ched anno.
- Al suo senno m' ha servo
- Con Amor, non conservo
6,
- Che fe' fallar Daviso
7,
-
10Lo Prefeta piacente
Transcribed Note (page 445):
1
Nassa, rete di giunchi Salv.
2 Cioè
con inganno, a inganno Salv.
3 Francese
s' addonent Salv.
4
Peggiormente Salv. cioè
peggior punto.
5
Travalica, prevalica, trapare dal Latino
trasgredietur
Salv.
6 Latino
conservum Salv.
7 Cioè
David Salv. Bisc.
page: 446
Note: A vertical line in the left margin marks lines 22-33. Single horizontal lines in the
left margin mark lines 29 and 30.
- Forse che n' è piangente
- Fora di Paradiso.
- Se lo scritto non mente
- Per femina trecchiera
1
- Sì fue Merlin diviso;
- E Sanson malamente,
- Tradillo una lacciera
2:
- Troia strusse Pariso
3
- Per Elena pargola
-
20Sì che già non par gola,
- Se la strusse l' ammiro.
- Quando d' Eva mi membra:
- Null' altra 'l cor mi membra:
- Di lor opre mi smiro
4.
- Chi vuol da lor campare
- Tagli la lor paroma,
- Ch' è piena di falsìa,
- Mentre che pon trappare
- Allor dicen
5 ch' a Roma
-
30Creden
6 vogar vasia.
- Ed io però lassòle
7,
- Ciascun è tal qual suole;
- D' esto senno non spunto.
Transcribed Note (page 446):
1
Ingannatrice.
2
Ingannatrice, da
laccio nel senso
d' inganna, insidie
3
Paris, Paride.
4
Specchio.
5
Diceno, dicono.
6
Credeno, credono.
7 Cioè
lassole, le lascio.
page: 447
Note: A single vertical line in the left margin marks lines 40-54.
- Nè non me ne rimuto,
- Nè versi ne rimuto,
- Anzi più ci prepunto.
- Chi buon senn ha, rifallo,
- E chi ben si comparte
- Vive come mar salpe
1;
-
40Chi s' innamora in fallo,
- Odit' ho in saggia parte,
- Manto di male palpe
2.
- Folle chi quivi serra,
- Chi saglie
3 in alta serra
4
- Uop' è ch' a basso ismonte.
- Amor cui fier mal colpa
5
- Tanto val che mi scolpa
- Amor guai cui amonte
6.
- La chiara a' re fu scura
-
50 Al giglio Fiorismondo,
- Lo lor detto fals' aggio
7 :
- E chi vi s' assicura
- Guardino a que' ch' ha mondo;
- D' Amor vedran lo saggio.
Transcribed Note (page 447):
1
Salpi.
2Cioè
molto di male palpa Salv.
3
Sale.
4Cioè
monte Salv. Bisc.
5
Incolpa.
6Cioè
assale Salv.
7Cioè
tengo per falso Salv.
page: 448
Note: A single vertical line in the left margin marks lines 55-66.
- Serventese, a dir esto
1
- Va, che per servir esto
- Più puro ch' oro matto,
- A quel, ch' ha nom' di Gallo,
- Se Dio di mal traggallo
2,
-
60Non creda a vista nè ad atto.
- Qual uomo è d' amor preso,
- Arrivat' è a mal porto,
- Allor no è in sua balìa.
- Dal terzoletto
3 ho appreso,
- A sua guisa mi porto
- Se alcuna mi s' imbalìa
4.
- Prendo del suo mistieri
- Quello che m' è mistieri,
- E per altro non l'amo.
-
70 Per vista che mi faccia,
- O per beltà di faccia,
- Più non abbocco l'amo.
Transcribed Note (page 448):
1
Questo, ciò Salv.
2
Traggato, lo tragga Salv.
3
Piccolo terzuolo. Proverbio
va come un
terzuolo
Salv.
4
Mi si consegna Salv.
page: 449
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation above and to the left of the first line of the poem.
DI GALLO O GALLETTO PISANO
RISPOSTA
A LUNARDO DEL GUALUCCA
- Credeami essere, lasso!
- Come quei che si parte
- Da ciò che più gli è danno.
- Or son caduto, lasso,
- Loco
1 non ebbi parte
- Trapassat' ho più danno,
- Com' è ad essere servo
- Di voi, donna, cui servo
- Di bon cor, ciò m' è viso
2.
-
10 Sì siete adorna e gente.
- Fate stordir la gente,
- Quando voi mira 'n viso.
- Ed eo ponendo mente
- La
3 vostra fresca ciera
- Ch' è bianca più che riso
4,
- Feristimi alla mente,
- E ardo più che cera,
- Levastimi lo riso.
- Le man vostre e la gola
-
20Con gli occhi mi dan gola
5
- Di più guardar, s' io miro,
Transcribed Note (page 449):
1
In tal luogo, là ove.
2Cioè
mi è avviso Salv.
3Cioè
alla.
4
Risaie, nelle maremme di Pisa Salv.
5
Desiderio, sete Salv.
page: 450
Note: Single vertical lines in the left margin mark the indented lines of each three-line
stanza after the second: lines 28-30, 32-33, 35-36, 38-39, 41-42,
and 44-45. Arrows pointing to the left are drawn next to line 29 and line 39.
- Mostran che l' altre membra
- Vaglian più: ciò mi membra;
- Pur di tanto voi smiro.
- Volea veder non pare
- Nessuna donna ruma,
- Quanto voi bella sia.
- Non trovai vostra pare,
- Cercat' ho fin a Roma
-
30 Grazie e mercè voi
1 sia.
- Le vostre beltà sole
- Lucen
2 più che lo Sole,
- Che d' amor m' hanno punto.
- Ch' io n' era sordo e muto;
- Or me ne vesto e muto,
- E canto in ogni punto.
- Lo meo cor non fa fallo,
- Se da me si diparte,
- E saglie in voi Alpe.
-
40Mai mi conforta fallo,
- Non ha loco nè parte
- Ma, più ch' arcione, in alpe
- M' ha 'l piè legato e serra,
- E poi mi stringe e serra,
- E non vuol ch' eo sormonte.
- Lo vostro Amor, ch' è colpa
Transcribed Note (page 450):
1Cioè
a voi, vi Salv.
2
Lucene, lucono, risplendono.
page: 451
Note: A single vertical line in the left margin marks lines 47-60. In the right margin, double red horizontal
lines crossed by a diagonal pencil line mark the new poem.
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation above and to the left of the first line of the new poem.
- A meve, senza colpa
- Fammi esser pian di monte.
- Lo vostro Amor m' incura
1
-
50Di vano amor m' ha mondo,
- E son più fermo e saggio
- Poi che misi in voi cura,
- Sovrana d' esto mondo,
- Che d' Amor siete saggio.
- S' al vostro amor m' arresto,
- Assai più sottil resto:
- Sì lega savio e matto.
- Di bello donna Gallo
- Ch' amo ben dico gallo,
-
60 A ciascun dico matto.
DI SEMPREBENE DA BOLOGNA
Note: Although this canzone is here attributed to Semprebene da Bologna, DGR identifies it as
the work of Prinzivalle Doria.
Transcribed Note (page 451):
Anno 1250.
- Come lo giorno quando è al mattino
- Chiaro e sereno, ed è bello a vedire,
- E gli augelletti fanno lor latino
- Cantare fino, ch' è dolce ad audire,
- E poi a mezzo giorno cangia e muta,
- E torna in pioggia la dolce venuta,
- Che mostrava;
- Lo pellegrino, che securo andava,
Transcribed Note (page 451):
1
M' inpensierisce Salv.
page: 452
Note: Vertical lines are drawn down the left side of the page.
Manuscript Addition:
medela
Editorial Description: Pencil notation by Gabriele Rossetti to the left of line 28. “medela” is
underlined in this line.
Note: A single vertical line in the left margin marks lines 23-25.
- Per la speranza del bel giorno, quello
-
10Diventa fello e pien di pesanza;
- Così m' ha fatto Amore, a mia certanza.
- Così m' ha fatto Amore certamente,
- Ch' allegramente in prima mi mostrao
- Sollazzo e tutto ben dall' avvenente;
- Alla più gente lo cor li cangiao.
- Credendomi di trar tutta mia vita
- Savio, cortese, di bella partita,
- E gir per quella baldo,
- Che passa giacinto e smeraldo,
-
20Ed ave bellezze, ond'eo disìo.
- E saccio e crio, che follìa lo tira,
- Chi lauda 'l giorno avanti che sia sira
1.
- Assai val meglio lo non cominciare,
- Che poi
2 lo fare non val ripentanza
3.
- Per voi m' ha messo, bella, Amore in mare;
- Fammi tornare a porto d' allegranza,
- Che voi m' avete tolto remi e vela
- E travaglia lo meo cor, nè medela
- Spera ei, donna mia.
-
30Poi m' hai levata la tua compagnia,
- Rendetelami, Donna, tutta in una
- Che no è in fortuna tuttavia lo Faro,
- E presso a notte vene giorno chiaro.
Transcribed Note (page 452):
1
Sera.
2
Dopo.
3
Pentimento.
page: 453
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation above and to the left of the first line of the new poem.
Note: A single vertical line in the left margin marks lines 1-4 of the new poem. Double
horizontal lines in the right margin mark the first line of the new poem.
- Più bella par la mare, e più sollazza
- Quand' è in bonazza, che quand'è turbata:
- La vostra cera, che'l meo core allazza
- Par ch' a voi plazza chè m' è corucciata:
- Chè non è donna, che sia tanto bella,
- Che s' ella mostra vista, e gronda fella,
-
40Che non disdica.
- Però vi prego, dolce mia nemica,
- Da voi si mova mercede e pietanza,
- Sì che d' erranza mi traggiate, Donna,
- Chè di mia vita voi siete colonna.
DI MINO DI FEDERICO.
Transcribed Note (page 453):
Anno 1250.
- Per forza di piacer lontana cosa
- È prossimana al core.
- Ed esso istando fore
- Lo fa sentir, che impone somiglianza;
- Ancora per natura esser non osa
- In altra parte entrando
- Ad uno loco quando
- Certanamente feci addimoranza.
- E non forza ragione
-
10Pensando che di se pinge e colora,
- Onde il cor s' innamera,
- E per essa si pone
- Tal fiata cento parti per ventora
1
Transcribed Note (page 453):
1
Ventura.
page: 454
- Sembianza, che allo cor mi rappresenta
- Madonna, i' lo richero
1
- Fra me stando in pensero.
- Compiuta gio' mi fa parer ch' io tena
2;
- Per lo che tanto forte mi talenta,
- Che s' eo ci pensi un poco
-
20 Non ha senno in me loco;
- Tener m' è avviso lei, che mi dà pena.
- Così per dolce errore
- Campo, chè non m' auccide in veritate;
- E credo che pietate,
- Di me prenda ad Amore;
- Ond' el si move a far lant' amistate.
- Donandomi conforto per inganno
- Gir tonto mi convene,
- Che di verace bene
-
30 Madonna mi consenta dilettanza:
- Che se' infrattanto mi grava d' affanno
- Aggio tuttavia fede
- Ca per sua gran mercede
- Alcuna fiata si mova a pietanza.
- Quanto più mi disdegna,
- Più sarà dolce la tenuta poi:
- Pena tornerà 'n gioi,
- Se maniera
3 divegna
- Cosa, ohe disdegnando non annoi.
Transcribed Note (page 454):
1
Richiedo.
2
Tegna.
3
Piacevole.
page: 455
DI GUGLIELMOTTO D'OTRANTO.
Impresso nell' Allacci
Transcribed Note (page 455):
Anno 1250.
- O salve, santa Ostia sacrata
- Immacolato sangue, e carne pura,
- Somma Creatura in Deo communicata,
- Di Virgo nata senza corruttura.
- Oltra misura fusti tormentata,
- Morta, lanciata
1 messa in sepoltura,
- Dalla somma Natura suscitata,
- Ed inalzata sopra ogn' altra altura.
- Tu sei quell' armatura, onde vincimo
2
-
10 L' antico primo perfido serpente
- Percuziente spirito dannato.
- Corpo sacrato in pane ti vedimo
3,
- E certo simo
4, che veracemente
- Se' Cristo Onnipotente e Deo carnato.
Transcribed Note (page 455):
1
Ferita di lancia Salv.
2
Vincemo, vinciamo.
3
Vedemo, vediamo.
4
Semo, siamo.
page: 456
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation above and to the left of the first line of the poem.
Manuscript Addition: see st. 9
Editorial Description: Pencil notation written alongside the first stanza of the poem.
Note: Single vertical lines in the left margin mark lines 1-8 and 18-20. Four closely-spaced horizontal lines
in the left margin mark line 2.
DI PUCCIANDONE MARTELLI DA PISA
Transcribed Note (page 456):
Anno 1250.
- Lo fermo intendimento. ch' eo aggio,
- Porto infra vene
1 sì celatamente,
- Che quei, che da me più crederlo sente,
- Ne sa altrettanto quanto 'l più selvaggio.
- E regna in me sì vertudiosamente
- Amor, che 'n tale loco u' lo cor aggio
- Mi fae stare, che certo non saggio
- Serìa, se stesse senza forza mente.
- Tal è lo convernente,
-
10O bona gente, per Dio non guardate
- D' amor, che 'n veritate
- Pien' è d' erro
2: mostrando gio', m' ha
dato
- Pene, di tal mi tene innamorato,
- Che da lei neente amato
- Son, signor sema pietà
- Che già non è tra cui mi ten servente,
- E grave senza colpa penitente.
- Tant' è savere in lei con grande onore,
- E gran beltà, che affina conoscenza,
-
20 Ed umiltà, che a Donna piacenza
3.
- Certo non ha valenza,
- Nè gentilezza, come dicen
2 manti,
- Chè vuole usare avanti
3 ignoranza,
-
30Ch' entrare in cor gentile.
- Troppo ha tornata a vile gran carezza,
- E la sua grande altezza in bassanza.
- Ben doveriano erranti
- Andar li buon, poichè in discanoscenza
- Tornano e'
4 amore, che fu lor mantenenza.
- Però di questo tanto mi dispero,
- Ch' eo non son buon per nessuna mainera;
- Crudele fero,
- Chè le mie pene nente m' alleggiera
5,
-
40 E fammi stare in tal loco mainero
6,
- Che sovente vi fero
- Nè chero;
- Com' a nemico m' ha mostrata cera
- Che meglio, che non era
- In qua dirieto amor gentil e puro
- Per certo m' assicura che serìa,
Transcribed Note (page 457):
1
Cotale Salv.
2
Diceno, dicono.
3
Anzi, più tosto Salv.
4
Ei, eglino.
5
M' alleggerisce Salv.
6
Mansueto Salv.
page: 458
Manuscript Addition: Begin here
Editorial Description: Pencil notation written by DG Rossetti to the left of the middle stanza on the page,
below three horizontal lines.
Note: Double vertical lines in the left margin mark lines 50-52, 54-56, and 62-66.
- Se in Madonna entrasse,
- Ed in gio' ritornasse
- Le gran pene, che lo meo cor sostene
- Tuttavia; faria bene,
-
50Ched io d' altro non curo,
- Se non di lei servir ch' è luce e spera,
- Che 'n tutto dell' amor non mi dispera.
- Entra in Madonna, Amor, ch' è in gentil loco,
- E partiti da volontà non fina
- Di tutto bella troverai redina
1,
- E sì raffinerai com' oro al foco.
- Chè noi vedèn
2 ched uom, che
s'attaupina
3,
- Già non li piace sollazzo nè gioco,
- E chiamasi contento d' uno poco :
-
60 Tale natura ha volontà meschina.
- E sì ti parrà fina
- Amore, se risurgi la mia mente;
- E sì forte seguente ti parraggio,
- Che farai accordanza
- Con lei di darmi amanza di campare,
- Chè non folle pensare d' ella faccio;
- Ma tuttor mi procaccio star selvaggio
- Di lei nascosamente,
- Che mi diven
4 com' uomo ch e camina
-
70 Che cela l' ora a tal che seco mina
5.
Transcribed Note (page 458):
1
Reina Salv.
2
Vedemo.
3
Si tapina Salv.
4
M'avviene.
5
Mena.
page: 459
- Tal non credea che fosse convenenza,
- Che in voi m' intendesse sì corale
1,
- E ben savesse come amor m'assale,
- Già non sa bene di me riprendenza,
- Ch' eo non sono innamorato tale.
- Che eo da voi mi faccia partenza.
- Mercè, Madonna: aggiate provedenza
- D' alleggiare lo meo gravoso male.
- Da che poco mi vale
-
80 Lo pur tanto chiamare voi
2 mercede,
- S' eo fosse uom senza fede,
- Dovreste aver mercede
- Alquanto dello molto meo tormento.
- Ben aggio speramento
- Che non mi fia grave,
- Chè 'l cor crede
- Amor che farà accordanza
- Fin aguale
3
- D' entrare in vostro core naturale
4.
Transcribed Note (page 459):
1Cioè
coralmente.
2Cioè
a voi Salv.
3
Ora.
4
Naturalmente.
page: 460
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation above and to the left of the first line of the poem.
Note: Double vertical lines in the left margin mark lines 3-6, 9-14, 15, 17-18, 19-20, and
21-22.
- Tuttora aggio di voi rimembranza
- E disianza, donna mia valente.
- Tuttor mi membra e disio vedere
- La piacente beltà, Donna amorosa,
- Che 'n voi fa porto con tutto savere,
- Cera avvenente fresca e graziosa.
- La rimembranza tenemi in piacere,
- E lo disio 'n gran pena angosciosa,
- Se non vi veo, disiato amore,
-
10In cui lo core legno con la mente.
- Quando vi veo, donna, in cui speranza
- Tegno con tutta fina benvoglienza
- Aggio allegranza, gioia, e beninanza,
- E donami valor con gran piacenza
- La vostra angelicale sembianza
- Che 'n ver me fate senza percepenza
1,
- Delli noiosi e delli mal parlieri
2,
- Che di voi e di me parlan malamente,
- Poi de' sembianti tant' aggio allegrezza
-
20Ben averia, osassela mostrare.
- Lo mio disio fermai' ho 'n tale altezza,
- Che di gran gio' viverò senza pare.
Transcribed Note (page 460):
1
Senz' avvedermene Salv.
2
Maldicenti.
page: 461
Note: Double vertical lines in the left margin mark lines 25-26, 31-36, 37-38, and 39-40.
- Pregovi per la vostra gentilezza
- Che non vi spiaccia lo meo innamorare.
- Quando mi donerete più podere
- Meglio servire vi porò sovente.
- Entr' allo cor m' entrao con tal dolzore
- Lo primo isguardo di voi, donna mia,
- Che m' infiammao di tanto fino amore,
-
30Che monta in me cos𠇬 ciascuna dia.
- Che in nulla guisa, Donna di valore,
- A compimento
1 contar lo porìa
- Lingua, che parli, tant' aggia abondanza
- Com' io sono ver voi lealemente,
- Ben mi laudo d' Amor, che m' ha donato
- Voler cotanto altero intendimento
2.
- Che m' ha di tale donna innamorato
- Ched è somma di tutto piacimento.
- Poichè sà altamente m' ha locato
-
40Faccia che piaccia lo meo servimento.
- A quella, che in sua balìa mi tene,
- E la mia spene v' aggio interamente.
Transcribed Note (page 461):
1
A perfezione Salv.
2Cioè
amore Salv.
page: 462
- Madonna, voi isguardando, sentii amore
- Che dentro dallo core
- Mi fue molto piacente;
- Cotanto umilemente
- In ver me si mostrao.
- E lo cor m' infiammao.
- Ver lui mi misi a gir con gran baldore
1,
- Credendo avere onore
- Da lui al meo vivente:
-
10Ello veracemente
- Di voi m' innamorao.
- Ben m' onorao di tanto che 'n altura
- Mise in me la mia cura;
- E quando m' allacciao.
- Credetti, che facesse a voi volere
- Ciò che mi fosse gioia e gran piacere.
- Poi cui lo nome Iroor lauto avvenente
- E tuttor manta gente
-
50 Aggio odite
1 laudare,
- Non mi dovresti fare
- Mostrar tant' argoglianza.
- A mia donna, che nente
- Cura, perchè non sente
- Delle mie pene amare,
- Falline
2, Amor, saggiare,
- Ch' aggia di me pietanza,
- E mostrimi sembianza
- D' alcuna benvoglienza,
-
60 Che dalla mia intendenza
- Aggia bona speranza,
- Poi m' arai ristaurato delle pene,
- E tutto lo meo mal tornato in bene.
Transcribed Note (page 465):
1
Scoppiamente, crepacuore Salv.
1
Stravaganza Salv.
page: 466
Impresso nelle Note al Ditirambo del Redi
Note: [Valeriani and Lampredi,
eds.]
- Similemente, gente
1 criatura,
- La portatura
2 pura ed avvenente
- Fate piacentemente per natura
- Sì che 'n altura cura vo'
3 la gente;
- Ch' allor parvente
4 nente
5 altra figura
- Non ha fattura dura certamente:
- Però neente sente di ventura
- Chi sua pintura scura, vo' presente
6.
- Tanto doblata data v' è bellessa
7,
-
10 E adornessa
8 messa con piacensa,
- Ch' ogna che i
9 pensa sensa permirata.
- Però, amata, fat' a vo' in altessa
10,
- Che la fermetta
11 d' essa conoscensa
- In sua sentensa ben sa onorata.
Transcribed Note (page 466):
1
Gentile.
2
Portamanto.
3
Voi.
4
Apparente, apparentemente.
5
Niente.
6
Voi presente, cioè
alla
vostra presenza.
7
Bellezza: stante la rima non si è mutato il
dialetto
Pisano
Bisc.
8
Adornezza.
9 Cioè
li, a lei, o vi.
10
Altezza.
11
Fermezza.
page: 467
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation above and to the left of the first line of the poem.
Manuscript Addition: ed a mi megli
Editorial Description: Gabriele Rossetti's truncated note beside line 18, marked so as to be inserted between “E” and
“me” at the beginning of the line.
Note: Single vertical lines in the left margin mark lines 1-12, 13-16, and 17-20.
- Signor senza pietanza, udit' ho dire,
- Deve tosto fallire,
- E vana divenir sua signorìa.
- Senza pietà, mia Donna, siete Sire
1;
- Penser
2 ho di partire
- Meo core e mente da tal gollìa
3;
- Chè solo v' ingegnate me schernire:
- Tempestare, e languire,
- E tormentar mi fate notte e dìa:
-
10Talor mostranza fatemi in servire;
- Ma non puote granire
4,
- Siccome fior, che vento lo disvia.
- L' albore e 'l vento siete veramente,
- Che fate 'l fior; potetelo granare,
- Poi fatelo fallare,
- E vana divenire la mi speranza.
- Deo vi lassi trovar miglior servente,
- E me Signor
5, che saccia meritare
6:
- Chè topp' è greve amare
-
20Lo mio, se per servir ho malenanza.
Transcribed Note (page 467):
1 Cioè
signore, siete signore senza
pietà.
2
Pensiero Salv.
3 Cioè
ho pensiero di dipartire il cuore e la
mente da
tal follìa
Bisc.
4
Granare Salv.
5 Cioè
miglio signore.
6
Rimertare.
page: 468
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation above and to the left of the first line of the poem.
DI NOCCO DI CENNI DI FREDIANO
DA PISA.
Transcribed Note (page 468):
Anno 1250.
- Greve
1 di gioia
- Può l' uom malenanza
- Far per forza mostranza
- In vista ben, se 'l cor d' ess' è ripieno.
- Simil
2 di noia
- Far puote allegranza,
- Stando in fera dottanza,
- Che pur le pene, ch' ha, sempre li stieno.
- Siccome l' albor
3 può far che, selvaggio
-
10Frutto per sua natura
- Mai bon per se tanto di suo lignaggio
- Se non che insetatura
4
- Ch' è di lui fatta il fa, ed e' 'l notrica.
- Donque non per se mica
- Lo fa, ma 'l suo calor; nasce il fior pria,
- Onde poi 'l frutto viene:
- Così giammai eo non porìa mostrare
- Ch' avesse gioi' nè bene,
- Mentre voi, donna, mi faceste stare
-
20Com' ora in tante pene.
- Ma datemi pur tanto un solo ramo
Transcribed Note (page 468):
1
Difficilmente.
2
Similmente.
3
Albero.
4
Annestatura Bisc.
page: 469
Manuscript Addition: giuramento
Editorial Description: Gabriele Rossetti's note to line 39. There is a “+” in pencil to the
right of this line,
and “per l' arra” is
underlined in pencil.
Note: A single vertical line in the left margin markes lines 37-38.
- Di quel frutto, ch' eo bramo,
- Vedrete in gioi' montarmi,
- Com' uom, ch' a gio' s' attene
1.
- Aggio provista
-
50Assai d' albor venire,
- Che in fior mostra gioire,
- E fanne assai, e pochi a ben ne stende;
- Ma poi con quista
3
- L' altra non fiorire
- Frutto per ben seguire
- Ciò che dimostra in fior, che 'n frutto rende.
- Così s' ei mostra di dare allegranza,
- E poi la torna a noia
- Convien, se pregio vuol, che tal gravezza
-
60 Ristori per gran gioia.
- E se ciò non facesse, non sre'
4 degno
- Arbor, mostrando segno
- In fior in frutto fare, e poi fallire;
- Ma i' sre'
5 laida mostranza.
- Così dir posso di voi, donna gente,
- Che da voi mi fu data
- In prima vista d'aver gioi' piacente,
- E doglia or m' è tornata.
- Se voi ristoramento a me non date,
Transcribed Note (page 470):
1
Tratto.
2
Ingegnommi, ingannommi.
3
Questa.
4
Sare', sarei.
5
Sarei.
page: 471
Manuscript Addition: Costui era stato / [?] / il Purganti dal [?] / gola.
Editorial Description: Pencil notation written by Gabriele Rossetti to the right of the title of the new poem.
-
70Certo fallo operate,
- Perchè per viste di gioi' me venire
- Fatto avete in pesanza.
- Onde vi prego, donna, che mercede
- Vi stringa per pietade
- A far considerar quant' ho 'n voi fede:
- Chè adesso in veritade
- Mi tornerete in gioì' ogni dolore,
- O ver di man d' amore,
- Cui mi metteste, m' avrete tornando
-
80 In mia primera essenza
1.
DI BONAGGIUNTA URBICIANI
DA LUCCA.
Transcribed Note (page 471):
Anno 1250.
- Fino Amor mi conforta,
- E lo cor m' intalenta
2
- Ch' io non penta di voi, s' io 'nnamorai.
- Ed io, perseverando
- La ricca incomincianza,
- Condott' ho la speranza
- Al giorno ch' io sperava.
- Non credo dispregiando
-
20 Che voi contra onoranza
- Commettessi fallanza
- Ch' io non la domandava.
- Cà ciò, ch' io desiava,
- Non era for di bono intendimento;
- Ma a vostro accrescimento;
- Nè a bona donna non disconvene,
- S' amor la sforza bene,
- Che tal val molto, che nulla varrìa,
- Per innamoramento
-
30 Di donna, che golìa
1 cognoscimento.
- Novellamente amore
- D' una donna piacente
- Mi rallegra e conforta,
- Da poi che suo valore
- Mi s' ha fatto servente.
- Che tanto pregio porta
- D' esser la meglio accorta tuttavia
- Di null' altra che sia;
- La cui alta piacensa
1
-
10 Divisar non si pensa;
- Ell' è quella ch' ha morta villanìa,
- L' orgoglio e la follìa.
- E senno e canoscenza
- Da lei prende crescenza.
Transcribed Note (page 473):
1 Lucchese, per
piacenza Salv.
page: 474
Editorial Description: Double vertical lines in the left margin mark lines 18-20 and 25-27.
- La beltà, che mantene,
- Se pare
1 in nulla parte
- Ogni beltà dispare.
- Chi più mente la tene
2,
- Più fatta par per arte,
-
20Tuttor più bella pare;
- E lo suo risguardare gaio e gente
3,
- Cui colpa
4, cuoce e sente
- Di sì dolce ferita,
- Ch' ende
5 vien gioia e vita;
- E più per lo parlare suo piacente;
- Così è ben partita,
- Ch' a dir non srìa
6 finita.
- Per lo piacer, m' ha vinto;
- Per lo parlar, distretto
7;
-
30 Per l' operar, conquiso;
- Per la beltà, m' ha cinto;
- Che 'l core dallo petto
- Par che mi sia diviso,
- Com' albore succiso.
- Tanto ten
8 sua vertute,
- Ben vive in tal manera,
Transcribed Note (page 474):
1
Appare Salv.
2Cioè
tiene a lei Salv.
3
Gentile Salv.
4
Colspisce Salv.
5Cioè
che ne Salv.
6
Sarìa.
7
Imprigionato Salv.
8
Tiene.
page: 475
- Ca
1 vivendo par che pera.
- Ma l' amoroso viso, che mi tene
- In sospiri ed in pene,
-
40 Non credo che soffèra
2,
- Che per lui morte mi fera.
- Oramai lo meo core,
- Che stava in gran pensieri
- Finora per voi, dolce donna mia,
- Ca di e notte penava
- Facendo sì gran dimora,
- Che disiando perìa,
- E l' angoscia m' ancidìa.
- Quando mi rimembrava
- Del vostro amor, che mi dava
-
10 Solazzo e tutto bene,
- Al cor soffrìa gran pene.
- Madonna, la pesanza
- Vostra m' accora, quando mi rimembra
- Com' io mi partìa doglioso,
- Memrando la gioia nostra,
- Ch' avavamo
2, bella, insembra
3
- Lo cor mi stava pensoso.
- Amor vuol ch' eo stia gioioso
-
30Quando a voi, bella, torno,
- Quando serìa lo giorno,
- Che 'l vostro dolcior, bella, eo senta,
- E lo meo male abenta
4.
- Canzonetta mia gioiosa,
- Per lo ben, ch' Amor ti manda
- Partiti e vande
5 allo regno
- Alla ben avventurosa;
- E dille, se t' addomanda,
- Ch' io pena pato e sostegno,
-
40E contento non mi tegno
- Di gran ricchezza avere
- Senza lo suo volere:
- Che Amor m' ha preso e distretto
- Assai più ch' io non v' ho detto.
Transcribed Note (page 476):
1
Sarìa Salv.
2
Avevamo.
3
Insieme Salv.
4
Abenti, riposi, abbia requie, posa.
5 Cioè
va indi, vanne Salv.
page: 477
- Quando veggio la rivera
- E le pratora fiorire,
- E partir lo verno, ch' era,
- E la state rivenire,
- E gli augelli in ischiera
- Cantare e risbaldire
1,
- Non mi posso sofferire
2
- Di non farne dimostranza,
- Ch' io, aggio udito dire
-
10Ch' una grande allegranza
- Non sì può ben covrire
3;
- Cotanto s' innavanza
4.
- E l' amanza per usanza
- Ch' ho della frescura,
- E gli olori con de' fiori
- Rende
5 la verdura,
- Sì m' incora ed innamora
- Che mi disnatura.
- Ond' io trovo
6 novi canti
-
20Per solazzo degli amanti,
- Chè ne cantin tutti quanti
Transcribed Note (page 477):
1
Rallegrarsi Salv.
2
Contenere Salv.
3
Coprire Salv.
4
S' inoltra Salv.
5 Cioè
che rende.
6
Compongo.
page: 478
- Chi trova cagione
1
- Fa contra ragione,
- Ch' or è la stagione
- Di far rimissione
2.
- Acciò che sia conforto
- Lo tempo ch' è passato.
- Di quelle, ch' han diporto
- Di core innamorato,
-
30 Che non de' già esser morto
- Chi di bon core è amato.
- Voi, pulzelle novelle,
- Sì belle, assai voi intendete;
- Maritate, che amate
- Lungamente state sete;
- Dagli amanti davanti
- Con tanti più non v' attenete.
- Rendete le fortesse
3,
- Chè noi vegnàn
4 per esse:
-
40Non state più in duresse
5,
- Chè l' altesse
6 son duresse
7
- Che voi dimostrate.
- E faresse e crudelesse
8
- Quando disdegnate.
Transcribed Note (page 478):
1
Scuta.
2 Cioè
di rilasciarsi Salv.
3
Fortezze, cioè
arrendetevi Salv.
4
Vegnano.
5
Durezze Salv.
6
Altezze, alture Salv.
7
Durezze.
8
Ferezze e crudelezze.
page: 479
Note: Single vertical lines in the left margin mark lines 1-7 and 8-10 of the new poem.
- Se paresse a voi stesse
- Or non v' amantate
1.
- E vivete in allegranza,
- E compiete la speranza
- Di color, che v' han fidanza,
-
50 Per l'altera primavera,
- Ch' è 'l tempo gaudente,
- E la spera
2 è la cera
- Chiara della gente.
- Similemente onor, come piacere,
- Al mio parer s' acquista e si mantene,
- E amburo
3 hanno un core ed un volere,
- Come savere alli buon si convene.
- Donqu', a dire lo come,
- Amburo han più d' un nome,
- Dapoichè insieme
- Sono d' una speme,
- E d' un sentire
4, e d' uno intendimento
-
10Però che son due cose in un volere.
- E piacere vene
- In prima bene,
- Onde onor cresce ch' è suo compimento,
Transcribed Note (page 479):
1 Cioè
non vi mantellate; così il
Velluti Salv.
2
Speranza Salv.
3
Ambi, ambidue.
4
Setimento Salv.
page: 480
Note: Double vertical lines in the left margin mark lines 23-36.
- E 'n prima, che 'l piacere, è lo ubidire,
- Onde il servir si move ogni stagione
- E non è alcun saver da più salire
- Senza 'l soffrir
1 per nessuna ragione.
- Ma sofferire è tale,
- E tanto monta e vale,
-
20 Che fa compire
- Ogni desire,
- E d' ogni bene è somma e sentenza,
- Canoscenza si move da senno intero,
- Come dal Cero, quand' arde, lo sprendore,
- E tutte cose, non son
2 di stato altero,
- Di lei nascono e nascono a tuttore.
- Alla sua signorìa
- Si regge cortesìa,
- Tutta larghezza
3,
-
30 Tutta prodezza,
- Pregio, leanza, e tutto valimento.
- Quel corpo là u si cria
4,
- Giammai non fallerìa
- Nè per ricchezza,
- Nè per grandezza:
- Tanto la guida fino insegnamento.
Transcribed Note (page 480):
1 Vuol dire
non v' è alcun modo da
avanzarsi, se non
per soffrire
Salv.
2 Cioè
che non sono.
3
Liberalità Salv.
4
Crea.
page: 481
Note: Double vertical lines in the left margin mark lines 37-40 and 47-52.
- Tant' è l' uom da pregiare
- Di conoscenza,
- E di valenza,
-
40Quanto opra per ragione.
- E tant' è da biasmare,
- Quant' ha potenza,
- E intendenza,
- E non fa menzione
- Per vivere in orranza
- E lontana
1 contanza
2,
- E per potere
- Tra li buoni capere
3
- E conquistar l' onor che s' abbandona
-
50Per la dismisuranza
- Della malvagia usanza,
- Che fa valere
- Poco d' avere
4
- Più che bontà, nè
5
pregio di persona.
- Se l' onor vi parlasse,
- Signor, ch' andate,
- E cavalcate
- A giusa di maggiori,
- Non sarìa chi l' aspettasse,
Transcribed Note (page 481):
1
Lunga Salv.
2
Contezza, fama Salv.
3
Capire
4 Cioè
poca ricchezza Salv.
5 Per
o, ovvero Salv.
page: 482
Note: Double vertical lines in the left margin mark lines 1-6, 7-8, 9-12, and 15-22.
Note: Double red horizontal lines in the left margin mark the beginning of the poem.
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation above and to the left of the first line of the poem.
-
60Se ben guardate,
- Quel ch' oprate
- Ver lui nei vostri cori.
- Gioia, nè ben non è senza conforto,
- Nè senza rallegranza,
- Nè rallegranza senza fino amore.
- Ragion è, chi venir vuole a bon porto
- Della sua disianza,
- Che in amoranza metta lo suo core;
- Chè per lo fiore spera l' uomo frutto,
- E per amor ciò ch' è desiderato.
- Perchè l' amore è dato
-
10A gioia e a conforto senza inganno.
- Che se patisse inganno, fora strutto
- Lo ben d' amor, che tanto è conservato;
- Nè fora disiato,
- Se avesse men di gioia che d' affanno.
- Perchè serìa fallire a dismisura
-
30Alla pintura andare
- Chi può mirare la propria sustanza.
- Chè di bel giorno vist' ho notte scura
- Contra natura fare,
- E traportare 'l bene in malenanza
1;
- Onde bastanza fora, donna mia,
- Se cortesìa mercede in voi trovasse,
- Che l' affanno passasse,
- E ritornasse in gioia ed in piacere,
- Chè troppo sofferir mi contrarìa,
-
40Com' uom, ch' è 'n via per gir, che dimorasse
- E 'nanti non andasse
- Nè
2 ritornasse contra suo volere.
- Sovente, Amore, aggio visto manti
2,
- Ch' alle lor donne non hanno leanza,
- E non cognoscon ciò, che a loro è dato,
- E che leali chiamanosi amanti,
- E non veggion ch' amor mette in bassanza,
- Per cui sto
3 mondo par che sia avanzato.
Transcribed Note (page 485):
1 Vuol dire,
che l' uno all' altro è
incompatible
Salv.
2
Molti Salv.
3
Esto, questo.
page: 486
Note: Double vertical lines in the left margin mark lines 10-12, 14-18, and 23-30.
- Ma s' eo voglio tacer lo mio stato
- Fallerò in oblianza
- Incontr' al meo volire;
-
10 Cà s' eo voglio ver dire
- In sì gran guisa per lui so' allocato
- Ch' apres'
1 degli altri par ch'eo sia montato
- Più che nulla gioia ciò m' è viso,
- Sì ricco dono Amor m' ha donato,
- Che me ne fa tuttora in gioia stare;
- Che 'nfra esti amanti m' ha si bene assiso,
- E più che meo servir m'ha meritato.
- Cotale dono non si de' celare,
- Per ciò m' è viso, e cinto ho ben visare,
-
20 Ch' Amor m'ha sì arricuto
2
- In tutto 'l meo volere
- E dato m' ha a tenere;
- Più ricca gioia mai non fue veduta;
- Di ciò mi voglio, s'io posso avanzare.
- Ricco mi tegno sovra ogn' altro amante,
- A tal signore preso aggio a servire,
- Da cui larghezza e gioia par che vene,
- E non mi traggo a rieto, ma più avante,
- Perch 'io li possa a tuttora piacire,
-
30 Cioè l' amor, che in sua balìa mi tene,
- E non mi lassa, e tienimi in gioia e 'n bene.
- E per leal servire,
Transcribed Note (page 486):
1
Appresso, rispetto Salv.
2
Arricchito Salv.
page: 487
Note: Double vertical lines in the left margin mark lines 33-34, 40-44, and 47-48.
- Che la mia donna vuole
- Ch' eo le serva in possanza
1,
- E non mi deia
2 di ben far partire;
- Però tuttora di lei mi sovvene.
- Di lei sovvemmi, che ten lo meo core,
- E non mene porìa giammai partire,
- Però ch' eo serìa corpo senza vita;
-
40 Che m' ha donato a quella, ch' e fiore
- Di tutte l' altre donne, al mio parire,
- E da cui mulo fiore fa partita.
- E voglio ben servire
- Ch' eo l' aggio lungo tempo ben servita,
- In tutto 'l mio talento
- Che li sia piacimento;
- Infra esti amanti possolo ben dire,
- Che amerolla di tutta gio' compita.
- Infra le gioi' piacenti
- Considerando sono
3
- A ciascuno amadore
4
- Li dolci intendimenti
- Onde si move dono
5,
Transcribed Note (page 487):
1 Cioè
quanto posso Salv.
2
Deggia Salv.
3 Cioè
sto considerando Salv.
4 Construisci così
sto considerando nelle
gioie che piaciono
agl' innamorati
Salv.
5 Cioè
grazia Salv.
page: 488
Note: Double vertical lines in the left margin mark lines 11-20.
- Che merita
1 l' amore;
- Ed io n' aggio lo core sì temente
- Per voi, che 'nfra la gente
- Siete como diamante prezioso
-
10 Fra l' altre donne tanto grazioso.
- Sí grazioso appare
- Alla mia percepenza.
- La gio', che 'l core spera,
- Deggia considerare
- Con senno e con piacenza
- Siccom' eo l' aggio intera,
- E non lassar mainera
- Che sia pur coralmente laudata.
- Chè me l' ha straniata
2
-
20 Sì forte l' amoroso intendimento,
- Ch' eo non porìa mostrar com' eo lo sento.
- Sentomi sì gioioso,
- Quando mi penso bene
- La gio' ch' eo deggio avere.
- E m' accende la spene,
- Vivonde
3 coraggioso,
- Un sì fero volere,
- Che mi tolle 'l savere e l'entendanza
4 :
- Cotanta è l' abondanza
Transcribed Note (page 488):
1
Rimerita, premia.
2
Alienata.
3 Cioè
Onde vivo.
4
Intelletto.
page: 489
-
30 Dell' amoroso foco, che m' incende,
- Membrando l' alta gio' che 'l core attende.
- Attendo di compire,
- E vado soggiornando
- In questo mio viaggio;
- E s' eo per tosto gire
- Potesse, come stando,
- Compier lo mio viaggio
- Farea questo passaggio in tal manera,
- Che falcon di rivera
-
40 Appena credo che avanti mi gisse
- Per fin che 'l meo viaggio si compisse.
- Compita, amorosa,
- Avvenente, cortese
- Donna delle migliori,
- Per cui vive gioiosa
- La contrada Lucchese,
- O'
1 pareno
2 li fiori.
- In ver li nostri amori, che son tanti,
- Li amorosi sembianti
-
50 Continuati son di gio' compita;
- Chè non mentisce l' amorosa vita.
Transcribed Note (page 489):
1
Ore.
2
Parono, paiono, appaiono.
page: 490
Editorial Description: Double horizontal lines in the left margin mark the first line of
the poem.
- Sì altamente bene
- Fin' Amor m' invitao,
- Madonna, in voi servire
- E quando mi sovvene
- L' agio
1, che mi donao,
- Getto un gran sospire
2
- Ch' a tutto al sno volere
- Leale mi trovao;
- Però mi meritao
3
-
10 Dello suo ben volere
4.
- Ch' a giammai non partire
- Colui ni accompagnao,
- Ben me ne securao
5
- Speranti a non fallire
6.
- Speranza m' è falluta:
- Ormai non siete mia
- Molto ne son dolente.
- Donna non è tenuta
- Mutare compagnìa,
Transcribed Note (page 490):
1 Cioè
il comodo Salv.
2
Sospiro Salv.
3
Meritò, rimeritò Salv.
4
Benevolenza Salv.
5
Sicurò, assicurò Salv.
6 Cioè
infallibile Salv.
page: 491
-
20 Poi ama malamente.
- Non è tanto valente;
- Par che donna non sia,
- Poichè falla una via
1
- Allo suo benvogliente.
- Non ha donna neente
- Gioia, nè cortesia;
- Ogni cosa l' è ria,
- E falla
2 scanoscente.
- Bella, poichè fallìo
-
30 Lo vostro gaio core,
- Aven'
3 d' altro pensieri,
- Da voi si dipartìo
- La bellezza e l' onore,
- E non se' quella ch' eri.
- Che tutta gioi' in voi peri
4.
- Poichè falliste amore,
- E tornata è in dolore
- La gio', che fu in primeri
5,
- Già fue
6: sì volentieri
-
40 Comandavi a tuttore
- Vostro bon servidore,
- Non come lusinghieri
7.
Transcribed Note (page 491):
1
Una fiata, una volta Salv.
2 Cioè
la fa Salv.
3 Cioè
avendo, come
Calen'per Calende di Maggio Salv.
4
Pere, muore.
5
In primiero, prima, in prima.
6
È svanita.
7
Adulatore Salv.
page: 492
- Detto m' era sovente,
- E fede non ci dava
- Cunqua
1 me lo dicea :
- Qual era conoscente
- Peggio me ne contava,
- E non mi sgomentava;
- Tutto tenea in bugia
2 :
-
50 Bella, tanto t' amava,
- Ch' io non lo mi pensava
- Di voi audir follìa.
- Or me n' hai messo in via
- Madonna, cui amava
- Ch' io certo folliava
3
- Di voi audir follìa.
- Del vostro onor mi pesa,
- Che tanto este abassato.
- Ch' eri d' alto paraggio
4.
-
60 Perdut' aggio una 'ntesa
5.
- Un amor m' ha mandato
- Lo danno, e lo dannaggio.
- Sì alto cangio
6 n' aggio,
- Anche che
7 sia privato,
Transcribed Note (page 492):
1
Chiunque, cioè
a chiunque
Salv.
2Cioè
per bugìa Salv.
3
Folleggiava Salv.
4
Parentaggio Salv.
5
Avviso; noi diciamo dare l' intesa Salv.
6
Cangiamento; così
color
cangio
per
cangiante Salv.
7 Cioè
ancorchè Salv.
page: 493
- Tegnomi incoronato
1
- Dello suo signoraggio.
- Non è leggier caraggio
2;
- Però me li son dato;
- Presemi lì peccato,
-
70 Che m' era fatto oltraggio.
- Or foss' eo in quel loco,
- E fostevi u' sai;
- In quell' aigua rosata.
- Vedreste il nostro gioco,
- Lamentere' mi
3 assai
- Davanti alla 'nsegnata
4.
- Solo a quella fiata
- Per veder vorrei io
- E poi non più giammai,
-
80 Poi tal donna m' è data
- Sopra l' altre 'nsegnata
5,
- E tutte quante obrìo,
- E d' altra non curai,
- Poichè l' ebbi adonata
6.
- Anco sto in gio' di vue
7.
- Del vostro adonamento
8,
Transcribed Note (page 493):
1
Onorato, bello, adorno Salv.
2
Core.
3
Mi lamenterei.
4
Saputa, ammaestrata, conforme allo Spagnuolo
ensen-
nada
Salv.
5
Saputa, ammaestrata Salv.
6
Abbattuta, vinta, dal Provenzale Salv.
7 Cioè
di voi.
8
Abbattimento.
page: 494
Note: Red double horizontal lines in the left margin mark the first line
of the new poem.
- Ch' io porto in rimembranza
- Del nostro amor che fue
- Solazzo e piacimento
-
90 Con grande allegranza.
- Ch' io di voi minoranza
1
- Nè dico, nè consento.
- Cantando mi lamento;
- Quest' è la mia vengianza
2.
- Vorrea vostra onoranza
- Che per confortamento
- Allo mio partimento
- Non fosse disturbanza.
- Molto si fa biasmare
- Chi loda lo suo affare
- E poi torna a neente.
- E molto più disvia
- Chi usa pur follia,
- E non è conoscente.
- Quand' uomo ha più balìa,
- Più de' aver sofferenza,
- Per piacere alla gente.
Transcribed Note (page 494):
1
Seemamento, detrazione Salv.
2
Vendetta Salv.
page: 495
Note: Red double horizontal lines are drawn on the right edge of the page,
next to line 26.
-
10 Molti son che non sanno
- Ben dire nè operare,
- E se hanno pregio un anno
- Non è da corucciare,
- Chè tutto torna a danno;
- Falso pregio durare
- Non porìa lungamente.
- Radice è di viltade,
- Ch' a tutti ben dispiace,
- Lodare uom sua bontade.
-
20 Prodezza chi face,
- Quei che lauda, ne cade:
- Quei che la tace,
- Ne cresce fermamente.
- Nessuno è più ingannato
- Che della sua persona;
- Chè tal si tien biasmato,
- Che Dio li dà corona,
- E tal si tien laudato,
- Che lo contraro dona
-
30 A lui similmente.
- Qual uomo è laudatore
- Dello suo fatto stesse
1,
- Non ha ben gran valore,
- Nè ben ferme prodesse
2.
Transcribed Note (page 495):
1 Per
stesso Salv.
2 Per
prodezze.
page: 496
Note: Double vertical lines in the left margin mark lines 45-48.
Manuscript Addition: Knife unclasp / asp
Editorial Description: Pencil notation written by DGR to the right of
lines 50-51.
- E quei ch' hanno bon core
- Tante loro arditesse
1,
- E sonne
2 più piacente
3.
- Valor non sta celato
- Nè pregio, nè grandessa
4,
-
40 Ned' uomo innamorato
- Nè ben grande allegressa
5:
- Como 'l foco appigliato,
- Quando la fiamma ha messa,
- Si mostra grandemente.
- Strugga Dio li noiosi,
- Li falsi isconoscenti
6,
- Che vivono odiosi
7
- Di quei che son piacenti.
- Davanti so'
8 amorosi,
-
50 Dirieto son pungenti,
- Come aspido serpente,
- Che stan su per li banchi
9,
- E fanno lor consiglio,
- De' dritti fanno manchi,
Transcribed Note (page 496):
1 Per
arditezze.
2
Ne sono.
3
Piacenti.
4
Grandezza.
5
Allegrezza.
6
Sconoscenti.
7 Cioè
che portan odio a quei ec.
8 Cioè
sono.
9
Pancacce Salv.
page: 497
Note: Double vertical lines in the left margin mark lines 59-53.
Note: Double horizontal lines in the right margin mark the first line of
the new poem.
- Nero di bianco giglio,
- E non ne sono stanchi
- Ond' eo mi maraviglio
- Come Deo lo consente.
- Traccia han di cortesìa
-
60 Ha onta de' noiosi,
- Salutan tuttavia,
- Confortan li amorosi,
- E dicon ch' Amor sia;
- Li lor bon cor gioiosi
- Vedran certanamente.
Note: Although this canzonetta is here attributed to Bonaggiunta Urbiciani, DGR identifies it
as the work of Pier Moronelli.
-
20Sicchè giocando,
- Posso perire,
- E mal soffrire,
- Como l' astore
- Che pezz' ha
2 è priso
- E mal guardato,
- E allora quando
- Lo va vedere,
- E per tenere
- Lo suo Signore
-
30Trovalo impiso,
- E diffilato
3.
- Donqua, Madonna.
- Se voi m' amate,
- Or mi guardate.
- Di me aggiate,
- Bella, pietate.
- Non mi lassate
- Tanto obliato.
Transcribed Note (page 498):
2
Meno.
1 Cioè
tempo fa Salv.
o Cioè
disteso Salv.
page: 499
- Se voi, Madonna,
-
40Ben mi volete,
- Come dicete,
- Di ciò son fello,
- Ch' io pur aspetto
- Bocca parlando
1.
- Ben par che voi
- Vi dilettiate
- Di me ch' amate,
- Como 'l zitello
- Dell' augello
-
50Va dilettando
- Finchè l' auccide.
- Tanto lo tira
- E poi lo mira,
- Forte s' adira,
- E tosto gira,
- Tralli dell' ira,
- E va giocando.
- La mia amorosa mente,
- Quando voi, bella, sente,
- Non può in altro pensare,
- Se non di voi piacente:
- Tanto siete avvenente,
- E d' amoroso affare.
- Però, bella, mi pare
- Vedere così voi,
- Come fosse una gioi',
-
10Ch' ha nome somigliante
2,
- Che mi pare davante
3.
Transcribed Note (page 500):
1
Fussi.
2 Cioè
a voi; forse chiamavasi
Diamante, o Mar-
gherita
Salv.
3
Appare.
page: 501
Note: Double vertical lines in the left margin mark lines 15-22, 23-33,
and 34-36.
Note: The footnote referents in the poem are incorrectly numbered.
- Pensieri e pensamento,
- E amoroso talento,
- M' adobla lo tormento.
- E poi che m'addormento,
- Forte mi dispavento.
- Risguardami la mente,
- E dicemi, indormente
1?
- Dolente, non dormire;
-
20Levati, a va vedire
2;
- Chè nullo amor s' acquista,
- Se non per dolce vista.
- Risvegliomi infiammato,
- Chè al sonno fui tentato
- D' amor, che mi soddoce
1.
- E poi ch' eo fui svegliato
- Rivolsimi in quel lato
- Là 'nde
3 venìa la voce,
- E parvemi una luce,
-
30Che lucea quanto stella;
- La mia mente era quella,
- Ch' al sonno mi tentava
- Di voi, bella, ch' amava.
- Perdut' ho lo dormire
- Desiando vedire,
- Bella, lo vostro viso.
Transcribed Note (page 501):
1
Indormenti? ti addormenti?
2
A vedere.
3 Cioè
seduce Salv.
page: 502
Note: Double vertical lines in the left margin mark lines 37-44, 46-50,
and 51-55.
- Donqua posso ben dire,
- Che m' ha fatto infollire
- Amor, che sì m' ha priso.
-
40E poi con dolce riso,
- Quando voi mi sguardate,
- Così m' alluminate,
- Che mi torna in dolzore
- Lo mal, ch' aggio d'amore.
- Così mi traie
1 Amore
- Lo spirito e lo core,
- Madonna, in voi amando,
- Sicchè lo mio sentore
2
- Gli occhi miei di fore
-
50Mandino voi guardando.
- Adonqua dico intando
3,
- Perchè lo dice Amore,
- Son quello che lo core,
- Io che t' alluminai,
- Ora difendo e or m' hai.
- Tal è la fiamma e il focco
- La' nd
4 eo incendo e coco, dolce Sire
- Che ismarrire mi fate
- E la mente e lo core,
Transcribed Note (page 502):
1
Tragge, trae.
2
Sentimento Salv.
3
Intanto.
4
Là onde Salv.
page: 503
- Sì che tutto per voi
- Mi distruggo e disfaccio,
- Così come si sface
- La rosa e lo fiore
- Quando la sovraggiunge
-
10O la freddura, o 'l ghiacchio.
- Così son preso al laccio
- Per la stranianza
- Nostra inprimera
1.
- Come la fera,
- Amorosa di tutta la gente.
- Tant' è 'l foco e la fiamma,
- Che nel meo core abbonda,
- Che non credo che mai
- Si potesse attutare.
-
20E non è nullo membro
- Che non mi si confonda;
- E non veggio per arte
- Ove possa campare,
- Com' quel che cade allo mare,
- Che non ha sostegno, nè ritenenza,
- Per la crescenza
- Dell' onda che vede frangente.
- Se mi sete sì fera
- Com' parete in vista e noiosa
-
30Secondo la ria dimostranza,
Transcribed Note (page 503):
1
Primera, prima Salv.
page: 504
- Aucidetemi adesso,
- Ch' eo vivo più trista,
- Che quand' eo fosse morta;
- Se la buona speranza,
- Ch' eo aggio di voi, mi rinfragesse.
- S' eo in aucidesse
- Restersene poi penitente.
- Eo non v' oso guardare
- Nè in viso, nè in ciera,
-
40Nè mostrarvi sembianti,
- Come far solìa;
- Che mi fate una vista
- Mortale crudera
1
- Com' eo fosse di voi
- Inimica giudera
2.
- Ed esser non dovrìa
- Perch' io ci colpasse,
- Chè la cagione
- Dell' offensione
-
50Non fue che montasse neente.
- Avvegnachè partenza
- Meo cor faccia sentire,
- E gravosi tormenti sopportare,
- Non lasceraggio, senza
Transcribed Note (page 504):
1
Crudele Salv.
2
Giudea Salv.
page: 505
Note: Vertical lines in the left margin mark lines 21-23 and 24-26.
Manuscript Addition: [?] servirmi ora
Editorial Description: Pencil notation by Gabriele Rossetti written vertically in the
left margin next to lines 21-29.
- Dolce cantare e dire,
- Una così gran gioia trapassare.
- Nè rallegrare altrui così faraggio
- Del meo grave dannaggio
- Lo pianto in allegranza convertire.
-
10Siccome la Balena
- Di ciò, che rende e mena,
- La parte ove dimora fa gioire.
- La gioi', ch' eo perdo, lasso!
- Mi strugge e mi consuma,
- Como candela ch' al foco s' accende;
- E sono stanco e lasso :
- Meo foco non alluma;
- Ma quanto più mi affanno, men s' apprende :
- E non risplende alcuna mia virtude.
-
20Avanti si conchiude
- Sì come l' aire quando va tardando,
- E come l' aigua viva,
- Ch' allora è morta e priva,
- Quando si va del corso disviando.
- Credo, che non farae
- Lontana dimoranza
- Lo core meo, che tanta pena dura.
-
40Mentre che viverae
- Serà fuor di speranza
- D' aver giammai sollazzo nè ventura.
- Ma se natura, che 'nd' ha
2 lo podere
- N' avesse lo volere,
- Appena mi porìa donar conforto,
- Come l' augel che pia
3,
- Lo meo cor piange e cria
4
- Per la malvagia gente che l' ha morto.
- Fina consideranza
- M' ha fatto risentir, chè avea dormuto,
- Dello gioioso meo innamoramento,
- Com' uomo mentre avanza
- Che cela lo procaccio e stanne muto,
- Non s' attutasse per dimostramento.
- Eo non lo celeraggio in tal mainera
- Ch'eo n' aggia riprendenza per ragione,
- Ma sì, che in allegranti lo meo dire
-
10 Si possa convertire,
- Celando per l' altrui riprensione,
- Canteraggio della mia gioia intera.
- Così la disianza
- Verrà compita, e non sera smarruto
- Lo meo acquistar per folle pensamento,
- Ch' ell' ha a dismisuranza,
- Ed ha lo core tanto combattuto,
-
30Non mi darà gravoso movimento.
- E se la gioia non torna guerrera
- Faraggio ricca la mia intenzione,
- E tutto tempo giammai non partire;
- Così senza fallire
- Seraggio fora della condizione,
- Ch' agli amadori è troppo cruda e fera.
- Ed è la sua piacenza folte e fera
- Di gran guisa, che fra la pensagione
-
40 Ne nasce erranza, e falla dismarrire,
- Vedendola partire,
- E a me medesmo dà per istagione
- Una sembianza, che mi pare spera.
page: 509
Note: Double vertical lines in the left margin mark lines 1-4, 8-12,
13-15, and 20-22. In line 19, a single vertical mark separates
“maniera,” from “che”.
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation above the first line of the poem.
Manuscript Addition: Pal Purgatorio
Editorial Description: Pencil notation by Gabriele Rossetti written vertically to the left
of lines 1-6
Manuscript Addition: Amer
Editorial Description: Pencil notation to the left of line 7. In this line, parentheses
are drawn in pencil around the word
“Poichè” .
Impressa nelle Rime Antiche.
- Ben mi credeva in tutto esser d' Amore
- Certamente allungato;
- Sì m' era fatto selvaggio e straniero :
- Or sento che in erranza era il mio core,
- Che non m' avia
1 obliato,
- Nè riguardato il mio coraggio fero.
- Poichè servo m' ha dato per servire
- A quella, a cui grandire
- Si può somma piacenza,
-
10 E somma conoscenza;
- Chè tutte gioie di beltate ha vinto,
- Siccome grana vince ogn' altro tinto.
- Amor, lo tempo, ch' era senz' amanza
- Mi sembra in veritate,
- Ancor
1 vivessi, ch' era senza vita:
- Chè a viver senz' amor non è baldanza,
- Ne possibilitate
-
30D' alcun pregio acquistar gioia gradita.
- Onde fallisce troppo oltra misura
- Qual uom non s' innamura:
- Chè Amore ha in se vertode
2;
- Del vil' uom face prode;
- S' egli è villano, in cortesìa lo muta;
- Di scarso, largo a divenir lo aiuta.
- Dunque m' allegro certo a gran ragione,
-
50Ch' io mi posso allegrare
- Poi sono amato, ed amo sì altamente.
- Anzi in servir mi trovo guiderdone
- Sì soave umiliare
- Ver me, per darmi gioia, l' avvenente.
- Però più graziosa è la mia gioia,
- Ch' ha laccio senza noia:
- Chè non è costumanza,
- Così gran dilettanza
- Ch' Amore giammai desse a nullo amante:
-
60Però m' allegro senza simigliante.
- Considerando tutto quel ch' è detto
- A quel, ch' è a dir, rispetto
1,
- È l' ombra, al mio parere:
- Chè non mi par sapere,
- Se di sua forma parlare volesse
2
- Che solo un membro laudare potesse
3.
Transcribed Note (page 511):
1 Cioè
rispetto a quel, ch' è a
dire, è un' ombra quel
ch' è detto.
2
Volessi.
3
Potessi.
page: 512
A GUIDO GUINICELLI
La cui risposta è a facce 112.
Impressa nella Bella Mano.
- Voi ch' avete mutata la mainera
- E gli piacenti detti dell' amore,
- Della forma, dell' esser là dov' era,
- Per avanzare ogn' altro trovatore
1,
- Avete fatto, come la lumera,
- Ch'alle scure partite
2 dà sprendore,
- Ma non quine
3 ove luce la sua spera
- La quale avanza e passa di chiarore.
- E voi passate ogn' uom di sottiglianza
4,
-
10 E non si trov' alcun, che bene ispogna
5:
- Tant' è iscura vostra parlatura.
- Ed è tenuta gran dissimiglianza,
- Ancor che 'l senno vegna da Bologna,
- Traier
6 canzon per forza di scrittura.
Transcribed Note (page 512):
1
Poeta.
2
Partita, parte Salv.
3
Qui.
4
Sottigliezza, maestrìa Salv.
5
Esponga.
6
Tragger, trarre.
page: 513
Manuscript Addition: (+)
Editorial Note: Pencil notation above and to the left of line 1.
Note: Double red horizontal lines in the right margin mark the first line
of the poem. A single vertical line in the left margin markes lines 12-14.
- De' uomo alla fortuna con coraggio
- Istar più forte quando incontra gli ene
1:
- E quanto più li cresce e fa dannaggio,
- Allora più conforta la sua spene.
- E questo aggio veduto per usaggio,
- Che 'l bene e'l male l' uno e l' altro avvene.
- Per me lo dico, che provato l' aggio,
- Chiunqua si sconforta, non fa bene.
- Ben ci dovemo dello mal dolire,
-
10 Tempo aspettare, e prendere conforto,
- Sicchè lo male non tanto rincresca.
- Eo disiando pensaimi morire;
- Ventura m' ha condotto a sì buon porto,
- Che tutte le mie pene in gioi' rifresca.
Transcribed Note (page 513):
1
È Bisc. Salv.
page: 514
Editorial Description: Red horizontal lines are drawn to the right of line 1.
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation above and to the left of line 1. The first letter of
this line, “F”, is underlined.
- Feruto sono, e chi è di ferente
- Guardi che non m' ancida al disferrare
1,
- Ch'eo ho veduto perire molta gente,
- Non nel ferire, ma nel ferro trare.
- Però feruto voglio star tacente,
- Portar lo ferro per poter compare:
- Chè per soffrenza divien uom vincente,
- Ch' ogni cosa si vince per durare.
- Però chero mercè a voi, mia spera,
-
10Dolce mia donna, e tutto mio conforto;
- Non disferrate mia mortal feruta.
- Mercè, per Dio: non vi piaccia ch' i' pera;
- Per sofferenza tosto aspetto porto:
- Per lunga pena il mio cor non si muta.
Transcribed Note (page 514):
1
Al cavare del ferro Bisc.
page: 515
Editorial Description: Red horizontal lines are drawn to the right of line 1.
Impresso nella Bella Mano.
- Qual uomo è in su la rota per ventura,
- Non si rallegri perchè sia innalzato;
- Chè quanto più sì mostra chiara e pura,
- Allor si gira, ed hallo disbassato.
- E nullo prato ha sì fresca verdura,
- Che li suoi fiori non cangino stato:
- E questo saccio, che avvien per natura,
- Più grave cade chi più è montato.
- Non si dee uomo troppo rallegrare
-
10 Di gran grandezza, nè tenere in spene;
- Ch' ell' è gran doglia allegrezza fallire.
- Anzi si deve molto umiliare;
- Non far soperchio, perch' aggia gran bene;
- Chè ogni monte a valle de' venire.
page: 516
Manuscript Addition: (+)
Editorial Description: Pencil notation above and to the left of line 1.
Note: A single vertical line in the left margin markes lines 12-14.
- Uomo, ch' è saggio nello cominciare,
- Molto gran bene ne gli può seguire;
- Acciò che saccia ben perseverare,
- Chi ben comincia dovrìa ben finire.
- Non vale incominciar senza durare,
- Nè guadagnare senza ritenire.
- Aggio veduto uom molto acquistare,
- In poco tempo tutto impoverire.
- Per me lo dico, a cui è divenuto
1,
-
10 Ch' aggio perduto per mal ritenere
- Quel ch' acquistai in piccolo termino
2,
- Lasso, taupin
3! non val se son pentuto:
- Chi vuol durare, de' misura avere;
- È attenenza
4 di buon senno e fino.
Transcribed Note (page 516):
1
Divenuto, avvenute.
2
Termine, tempo.
3
Tapino.
4 Cioè
continenza.
page: 517
- 'Nel tempo avverso uom de'prender conforto,
- E con franchezza inardir lo suo core,
- Chè vilitate non li dia isconforto,
- Perchè perisca per troppo timore.
- Neiente vale chi se giudica morto,
- Se non contrasta, quanto può, 'l martore:
- Chè il tempo muta ispessamente porto,
- E torna in allegrezza lo dolore.
- Così spero in allegrezza tornare,
-
10 E per soffrenza vincer lo tormento,
- Ch' aggio patuto e pato per soffrire.
- L'aulente fior, che solea sormontare
- Ogn' altra di fin pregio e valimento,
- Suo sfogliamento ornai de' rinverdire.
Transcribed Note (page 517):
1
Patisco.
page: 518
Note: The footnote referents in the sonnet are incorrectly numbered.
- A me addovene, come allo zitello
- Quando lo foco davanti li pare,
- Ch
ò
é tanto li
risembla
1 chiaro e bello,
- Che stendive
2 la mano per pigliare.
- E lo foco lo 'ncende, e fallo fello;
- Chè non è gioco lo foco toccare.
- Poich' è passata l' ira, allora e
2
quello
- Disìa in ver lo foco ritornare.
- Ma eo, che traggo l' aigna dello foco,
-
10 E no'
3 è null' nom, che lo potesse
fare,
- Per lagrime, ch' eo getto, tutto coco,
- Chiare, e salse quanto acqua di mare;
- Candela, che s' apprende senza foco,
- Arde, e incende, e non si può ammortare
5.
Transcribed Note (page 518):
1
Risembra, sembra.
2 Cioè
vi stende.
3
Anche, ancora.
4
Non.
5 Cioè
ammorzare Salv.
page: 519
Manuscript Addition: [?] fiore detto la
fiore cento volte da questi
poeti; / esser la
rosa del Paradiso di
Dante; e [?] non sia Rosa Croce / (+)
Editorial Description: Pencil notation written by Gabriele Rossetti above the first line of the poem.
- Tutto lo mondo si mantien per fiore :
- Se fior non fosse, frutto non serìa:
- Per lo fiore si mantene amore,
- Gioia e allegrezza, ch' è gran signorìa,
- E della fior son fatto servidore,
- Sì di bon core, che più non porìa.
- In fiore ho messo tutto il meo valore;
- Se il fiore mi fallisse, ben morrìa.
- Eo son fiorito, e vado più fiorendo :
-
10 In fiore ho posto tutto il mio diporto :
- Per fiore aggio la vita certamente.
- Com' più fiorisco, più in fior mi 'ntendo
1:
- Se fior mi falla, ben serìa morto:
- Vosta mercè, Madonna, fioro aulente.
Transcribed Note (page 519):
1 Cioè
m'innamoro Salv.
page: 520
Note: Double horizontal lines in the left margin mark the first line of
the poem.
- Dentro dalla nieve
1 esce lo foco,
- E dimorando nella sua gialura
2
- E vincela lo Sole a poco a poco,
- Divien cristallo l' aigua: tant' è dura.
- E quella fiamma si parte da loco,
- E contra della sua prima natura.
- E voi, Madonna, lo tenete a gioco;
- Com' più vi prego, più mi state dura.
- Ma questo aggio veduto pur istando
3,
-
10L' acerbo pomo in dolce ritornare;
- Ma già vostro cor non s' innamora.
- La dolce cera vede pnr ch' amando
- Cli augelli vi convitano
4 d'amare:
- Amar convene la dolce criatura.
Transcribed Note (page 520):
1
Neve.
2
Gelo Bisc.
3 Per
istare, cioè
essere.
4 Cioè
v' invitano Salv.
page: 521
Note: Double horizontal lines in the right margin mark the first line of
the poem.
- Saver, che sente un picciolo fantino,
- Esser devrìa in Signor che son seguiti.
- Schifa lo loco, ov' ello sta al dichino,
- E teme i colpi, i quali ha già sentiti.
- Chi sì non fa, può perder lo dimino,
- E li seguaci trovasi periti:
- Però muti voler chi non l' ha fino,
- E guardi a' tempi, che li son transiti.
- Cà pentimento non distorna il fatto:
-
10Meglio è volontà stringer, che languire:
- Che contra face, ciò, ch' eo dico, sente.
- Lo saggio apprende pur senno dal matto:
- Uom, ch' ha più possa, più dee ubidire:
- Catel
1 battuto fa Leon temente.
Transcribed Note (page 521):
1
Cagnuolo, cagnolino.
page: 522
Note: Double red horizontal lines in the left margin mark the first line of
the poem.
Note: Double vertical lines in the left margin mark lines 1-3.
Impresso nella Bella Mano.
- Chi va cherendo guerra, e lassa pace,
- Ragion è che ne pata penitenza:
- Chi non sa ben parlar, me' fa, se tace:
- Non dica cosa, altrui sia spiacenza.
- Chi adasta lo vespaio, follìa face;
- E chi riprende alcun senza fallenza
- E' fra cent' anni si trova verace;
- Chi ha invidia di se, d' altrui mal penza
1.
- Se voi sapeste quel ch' io so di voi,
-
10Voi n' avereste gran doglienza al core;
- E non direste villanìa ad altrui.
- Però ne priego ciascuna di voi,
- Se avete il mal, tenetelo nel core;
- Se nol volete udir, nol dite altrui.
Transcribed Note (page 522):
1
Pensa.
page: 523
Manuscript Addition: Alzato al grado di Pontifica.
Editorial Description: Pencil notation written by Gabriele Rossetti above the first line of the poem.
Note: Double red horizontal lines in the right margin mark the first line
of the poem.
Impresso nella Bella Mano.
- Movo di basso, e voglio alto montare,
- Come l' augel, che va in alto volando.
- Stendo le braccia; sì voglio alto andare,
- Come la rota in su mi va portando:
- Nell' alta sedia mi voglio posare,
- A tutta gente signoria menando.
- Nulla persona mel può contrariare,
- Chè la ventura mi vien seguitando.
- In cima della rota son locato;
-
10 È dislocato chi la solea avere,
- E a me è data la sua signorìa.
- Ben aggia chi m' ha messo in tale stato:
- Ch' unque miglior non lo poirìa avere :
- Chè aggio tutto lo mondo in balìa.
page: 524
Impresso nella Bella Mano.
- Li vostri occhi, che m' hanno divisi
- Gli spiriti, che son dentro nel core,
- Ed escon fuori con si gran tremore,
- Ch' io ho temenza che non siano ancisi.
- E poco stando un sospiro sì misi
- Per te, ch' hai messa l'anima in errore:
- E sembra ban, nella virtù d' amore
- Guardando gli atti suoi così assisi.
- Ella è saggia, e di tanta beltate,
-
10 Che qual la vede, conviene che allora
- Mova sospiri di pianto d' amore.
- Però lo dico a chi ha gentil core,
- Che tegna mente, come ella onora
- Ciascuna gente, ch' ha in se nobiltate.
Note: Page image is not avaliable.
Impresso nella Bella Mano.
- Con sicurtà dirò , poich'io son vostro,
- Ciò che addivene de' vostri dettati,
- Che in do' sonetti, in quantità trovati
1
- Scedi malvagi spiriti hanno adosso.
- Per la pietà de' quali io mi son mosso,
- E dalla nostra Donna gli ho menati,
- E con divozion raccomandati,
- E raccomando sempre quanto posso.
- Ma non son certo, perchè s'addovegene,
-
10 Che per meie preghi partiti non sono,
- Se pexxato, che sia in lor, non noce;
- Perchè mie preghiere non son degne,
- Però vi prego, sende
2 fate alcuno,
- Che non mova a neun mai mala voce.
Transcribed Note (page 525):
1
Composti.
2 Cioè
se ne.
page: 526
- Vostra piacenza tien più di piacere
- D' altra piacente; però mi piacete.
- E la valenza avete in più valere
- D'altro valor; però tanto valete.
- Se conoscenza avete in conoscère,
- Chè conoscenti cose conoscete,
- Non è parenza, ch' al vostro parere
- S' appareggiasse: sì gaia parete.
- Altera sovra l' altre inalturate
1,
-
10 Lo meo volere vuol ciò che volete;
- Così vostra volenza a se mi traie
2.
- Clera
3 sovra le altre rischiarate,
- D'uno sprendore sprendente isprendete,
- Che più riprende che del Sol li raie
4.
Transcribed Note (page 526):
1
Inalterate, inalzate.
2
Tragge, trae.
3
Chiara.
4
Rai, raggi.
page: 527
- In prima or m' è novelta
1 bona giunta,
- La qual m'appunta intra detto ch' appare,
- Ch'odo che madr' e figli' ha bona giunta
- Ch' era disgiunta per catun mal pare.
- Ella per gioi' fallir sì bona giunta
- Che non è cunta
2 simile nè
pare
3,
- È 'l figlio per pensier Ser Bonagiunta
- Peggior la punta mortal; ciò mi pare.
- Posso laudarne 'l vostro gran savere,
-
10 E 'l bon voler, che 'n ben far non s' allassa,
- Nèd amor cassa per parole sparte.
- Ogni allegrezza facciolvi a savere,
- E 'l meo poter di voi servir non lassa,
- Nè mai disquassa per lontana parte.
Transcribed Note (page 527):
1 Cioè
novella tua Salv.
2
Conta.
3
Eguale.
page: 528
Note: A single vertical line in the left margin marks lines 1-4.
- Vanne, Sonetto, in cà
1 de' Lambertini
- Ad un donzel di pregio, ch' ha nom'
2 Simo
3;
- E non ne domandar; guarda, tra' fini,
- E puoi 'l conoscer pure al più soblimo
4.
- E siccome s' avven
5, vuo' che lo 'nchini,
- E mostrali sottil ciò che ti sprimo
6,
- Come non deggia seguir li Dolfini;
- Ed egli è saggio intenderà che
7 eo rimo
8.
- E poi li dona questo Son
9 piegato,
-
10 E di che 'l porga al buon Sammaritano,
- In quella parte che me' crede vaglia.
- Ogni servizio bon trovo laudato.
- Di cio, che 'ntende, mettomi in sua mano;
- E se 'l consente, non creder mi svaglia.
Transcribed Note (page 528):
1
Casa.
2
Nome.
3
Simone.
4
Sublime.
5
Si conviene.
6
Esprimo.
7
Ciò che, quid Salv.
8
Scrivo in rime.
9 Cioè
Sonetto Salv.
page: 529
Note: In the left margin, double vertical lines mark lines 1-4 and a single
vertical line marks lines 5-14.
- Amore in se 'ncrescenze divisate
1
- E temperate in grado ne la fanno,
- Ed agli amanti a temporal
2 son date,
- Ed allocate meno in ben, ch'n danno.
- Ond' eo vi prego, che con veritate
- Vostra bontate mostrimi com' vanno,
- Od una almen, qual m' è più scuritate,
- Per mie pensate
3 che mi trano
4
a 'nganno.
- La quale
5 Amor comincia prima a dare,
-
10 Poi ch' ad amare messo ha per piacire,
- Com' è 'l voler di se
6, la gente umana
?
- E non vi sia ispiacenza lo pensare
- Per me, che stare voglio ad ubidire
- Vostro piacer, com' so, a mente sana.
Transcribed Note (page 529):
1
Diverse.
2
Tempo.
3
Pensieri.
4
Traggono.
5 Cioè
quale.
6 Cioè
suo.
page: 530
Note: Doube vertical lines crossed by double horizontal lines in the left
margin mark line 12.
DI GONNELLA DEGL' INTERMINELLI
DA LUCCA
A BONNAGIUNTA URBICIANI.
- Una ragion, qual eo non saccio, chero:
- Ond' è che ferro per ferro si lima?
- È natura di vena o di tempero
1 ?
- O mollezza di quel che si dicima
2 ?
- Cresce e dicresce, corrompe e sta intero
- Per sua natura, sì com' fue di prima?
- Parlàra
3 più latin, se non
ch' eo spero
- Che tutto sa chi è dottor di rima
4.
- Sentenza aspetto, e di ciò mi confido:
-
10 Per essa proverò per argomento,
- Che senno e natural ragion non falla.
- D' ogn' arte dell' Alchima mi diffido;
- Ed uom, che muta parlar per accento,
- Non trae per senno al foco la farfalla.
Transcribed Note (page 530):
1
Tempera Salv.
2 Cioè
si sima Salv.
3 Cioè
parlerìa Salv.
4 Cioè
poeta Salv.
page: 531
DI BONNAGIUNTA URBICIANI
A MESSER GONNELLA.
- Della ragion, che non savete, vero
- Di ragion è che 'l mio parere estima,
- L'un ferro vince l'altro per aciero
1,
- Cioè lo fior del ferro, che si sprima
- Per foco, finch' è bianco ch' era nero,
- E mettesi dal taglio e dalla cima,
- E cresce in dello stato primero
- Sì ch' altro ferro da lui non strima.
- Sentenza dia l' augel che fece il nido,
-
10 Quando la gran freddura fi col vento,
- Ca per lo caldo ciascun ride e balla.
- Io saccio che di giorno in giorno grido
- Lo contrario del nostro piacimento,
- Se non m' ammollo, tal voler m' avvalla
2.
Transcribed Note (page 531):
1
Acciaro Salv.
2
Non è che un bisticcio Salv.
page: 532
DI GIONNELLA DEGL' INTERMINELLI
A BONNAGIUNTA URBICIANI.
- Pensavati non fare indivinero
- Sì com' tu fammi, che voi che si sprima
- Per avventura, e non per maestero
1
- Lo tuo riposo e t' ange ch' i! reprima.
- Poi ch' eo sperava non esser fallero
- Tal senno, che si dice che sublima.
- Chi bene intende, puote di leggero
- Risposo dar, che per lui si diprima.
- Ingegno aiuta l' arte, e ciò dicido,
-
10 Onde natura apprende affinamento.
- Folle fora chi cher
2 ragione e falla.
- Ma assai che chero e sovente mi strido,
- Ver arte ond' è che non ha apprendimento
- Asel
3 di monte pelle eqno di stalla
4.
Transcribed Note (page 532):
1
Magistero Salv.
2
Chiede Salv.
3
Asello, asinello Salv.
4
Altro bisticcio come sopra Salv.
page: 533
Manuscript Addition: +
Editorial Description: Pencil notation next to the second line of the header.
Note: A single vertical line in the left margin marks lines 7-11.
DI BONNAGIUNTA URBICIANI
A GONNELLA DEGL' INTERMINELLI
- Naturalmente falla lo pensero,
- Quando contra ragion lo corpo opprima.
- Como fa l' arte, quand' è di mistero
- Vuole inantir
1 natura si portima.
- Perchè natura dà ciò, ch' è primero,
- E poi l' arte lo segue e lo dicima.
- Ma ha più d' arte chi è più ingegnero,
- E meno chi più sente dell' Alchima.
- Onde l' Alchima verace non crido,
-
10 Perchè formata di transmutamento
- Di sì falsi color tra le metalla.
- Ma s' è ver arte, non s' apprende; fido
- Che sia peccato contra parimento,
- Chè non è frutto se non è di talla.
Transcribed Note (page 533):
1
Innalzare dal Provenzale
enantir,
enautir
Salv.
page: 534
DI BONODICO NOTAIO DA LUCCA
A GONNELLA DEGL' INTERMINELLI
- Non so ragion, ma dico per pensero,
- Però lo ferro per ferro si strima,
- Che sua vertuta per artificero
- Per più durezza di quel che dirima.
- Tolle, perde, mula, e sta primero,
- La sua maniera per atto si sprima.
- Latino
1, come sento, respondero
2
- Ben sa chiunqu' è ch' accidente stima.
- In cui è la sentenza mi raffido,
-
10 Che sia prova d' ogni approvamento.
- Lo ver, tempre verace, non si malla.
- Per arte molte campane saucido
- D' altrui non m' assicuro, nè spavento;
- Per allumar lo parpaglion si calla
3.
Transcribed Note (page 534):
1
Chiaramente Salv.
2
Risponderò.
3 Cioè
si cala; siccome dicon gli Ebrei
è callato il goi
Salv.
page: 535
DI BARTOLOMEO NOTAIO DA LUCCA
A BONODICO.
- Vostro saver provato m' è mistieri,
- Poi
1 mi so'
2 in tutta
dubitanza;
- Di dui amanti molto piacenteri,
- Ch' aman di fino core un' alta amanza:
- L' uno ha baldezza, e mostra volentieri
- Ciò che gli avven per lei con arditanza:
- L' altro è dottoso, e biasma li parlieri
- Ch' alla sua donna contan lor pesanza:
- A cui deggia
3 donar suo intendimento
4
-
10 La gentil donna, che di ciò è saggia?
- Ch' io nond' ho
5 conoscenza in veritate:
- Però vi prego, chiaro intendimento
- Per vostra bontà tostamente n' aggia,
- Scrivendomi di ciò la veritate.
Transcribed Note (page 535):
1
Poichè.
2
Sono Salv.
3 Cioè
debbe Salv.
4
Amore Salv.
5 Cioè
non ne ho.
page: 536
DI BONODICO NOTAIO DA LUCCA
A BARTOLOMEO NOTAIO.
- Già non sete di senno sì leggieri,
- Che v' abbisogni il meo per far certanza:
- Ma piacque voi
1 di metterv' in penseri
- Di ciò, che dite d' altrui innamoranza.
- S' eo vi rispondo cond'
2 aggio sentieri
3,
- Ragion, ch' è in voi, damende
4 baldanza.
- Poichè Amor nasce e regna per piaceri,
- E per altra verni non fa mutanza;
- Amar non può contr' al suo piacimento
-
10 Donna valente, col fin amor saggia
5.
- Voi ne savete il ver, che mi negate.
- Altro non vo'
6 dichiaro, ch' eo non sento.
- Non richerete
7 in me più ch' eo non
n'aggia
- S'eo vi discrivo, farlo voi mandate
8.
Transcribed Note (page 536):
1
A voi, vi.
2 Cioè
come de, come ne Salv.
3
Sentimento.
4 Cioè
dammene Salv.
5
Prova, esperimenta.
6 Cioè
a voi, vi.
7
Richiedete Salv.
8
Comandate Salv.
page: 537
A GONNELLA DEGL' INTERMINELLI
DA LUCCA.
- Certo non si convene
- Pregiar donna, se amore
- Non la vince o mercede.
- Donqua com' si mantene
- Lo leale amadore,
- Che vuol servire in fede?
- Chè, per laudar, menzogna non de' dire.
- E fora fallire
- Donna laudare, cui non stringe amanza,
-
10 O per bon ciausimento
1, o per pietanza.
Transcribed Note (page 537):
1
Scelta Salv.
Fino del Tomo I.
page: 538
page: 539
- Arrigo Testa da Lentino. . . . . . . , .
178
- Bacciarone di Messer Baccone da Pisa
401.
415.
417.
- Bandino Padovano. . . . . . . . . .
428
- Bartolomeo, o Meo, o Mino, de'Maconi
da Siena. . . , . . . . . :
, , . . .
165
- Bartolomeo di Sant' Angelo. . . . . .
431
- Bartolomeo Notaio da Lucca. . . . . .
535
- Bonaggiunta Monaco. . . .
114
- Bonodico Notaio da Lucca. . . .
534
536
- Bonagiunta Urbiciani da Lucca
471.
531.
533
- Cuillo d'Alcamo. . . . . . .
1
- Enzo Re. . . . . . . . . .
168
- Fabbruzzo da Perugia. . . . . . . . .
135
- Farinata degli Uberti. . . . . . . . . . .
136
- Federigo Seconodo Imperadore. . . . . . .
54
- Folcacchiero de' Folcacchieri Sanese .
15
- Francesco d' Assisi (Santo). . . . . .
19
- Gallo o Galletto Pisano. . . . .
443
449.
- Geri Giannini Pisano. . . . . . .
418
420
422
- Giudice Ubertino . , . . : . . . . . . .
432
page: 540
- Gonnella degl' Interminelli da Lucca.
530
532.
537.
- Gualperitino da Coderta. . . . . ., . . . . .
113
- Guerzo da Montecanti o Montesanti. .
123
- Gugliemotto d' Otranto. . . . . . . . . .
455
- Guido delle Colonne. . . . . . .
181
- Guido Guinicelli. . . . . . . .
69
- Iacopo Notaro da Lentino. . . . . .
249
- Iacopo o Giacomino Pugliesi da Prato
230
530.
532.
537
- Inghilfredi Siciliano. . . . . . .
136
- Lanzalotto o Lancellotto Siciliano.
164
- Lodovico della Vernaccia. . . . . .
18
- Lotto di Ser Dato Pisano. . . .
390
- Lunardo del Gualacca. . . . . .
445
- Mazzeo, o Matteo, o Masseo di Ricco
da Messina. . . . . .
320
- Mino di Federico. . . . . . .
453
- Natuccio Anquino Pisano. . . . .
414
416.
419.
421.
- Nocco di Cenni di Frediano da Pisa.
468
- Noffo Notaio d' Oltrarno. . . . . .
154
- Odo delle Colonne. . . . . .
197
- Pannuccio dal Bagno Pisano. . . . . .
335
- Piero delle Vigne Capuano. . . . . . .
39
- Polo. . . . . . . .
127
- Pucciandone Martelli da Pisa. . . . . .
456
- Ranieri da Palermo . . . . . . . . .
115
page: 541
- Ranieri de' Sammaritani . . . .
125
- Rinaldo d' Aquino . . . . .
210
- Ruggieri d' Amici. . . . . . . .
425
- Ruggierone da Palermo, . . . . . .
119
- Saladino da Pavia . . . . . . . .
433
- Semprebene da Bologna . . . . . .
451
- Si: Gui. da Pistoia . . . . . .
423
- Stefano Protonotario da Messina . . . . .
202
- Tommaso di Sasso da Messina . . . . . . .
205
page: 542
page: 543
Manuscript Addition: G. di Colonna
Editorial Description: Pencil notation by DGR written the right of “194”, along with a
dash in the left margin.
Manuscript Addition: Re Enzo
Editorial Description: Pencil notation by DGR written the right of “172”; a pencilled dash
is drawn in the left margin.
Manuscript Addition: Re Enzo
Editorial Description: Pencil notation by DGR written the right of “168”; a pencilled dash
is drawn in the left margin.
Manuscript Addition: R. D'Aquino
Editorial Description: Pencil notation by DGR written the right of “219”; a pencilled dash
is drawn in the left margin.
Manuscript Addition: G. di Colonna
Editorial Description: Pencil notation by DGR written the right of “185”; a pencilled dash
is drawn in the left margin.
-
A cui prudenza porge alta lumera .
416
-
Al cor gentil ripara sempre Amore .
91
-
Aldendo dir l' altero valore. . . . .
414
-
All' a're chiaro ho bisto pioggia dare.
293
-
Allegramente eo canto . . . . .
115
-
Altissimo Signore. . . . .
37
-
Amando con fin core e con speranza.
49
-
Amando lungamente. . . . .
280
-
A me addovene come allo zitello . . . . .
518
-
Amore che lungiamente m' hai menato .
194
-
Amore da cui move tuttora e vene. .
44
-
Amore di caritate. . . . .
22
-
Amore avendo interamente voglia. . . . .
320
-
Amore è un disio che vien dal core. . . . .
308
-
Amore gli occhi di costei mi fanno . . .
309
-
Amore ha in se 'ncrescenze divisate . . . . .
529
-
Amore in ciu disio ed ho fidanza. . . . .
39
-
Amore fa come il fino uccellatore. . . . .
172
-
Amore m'accide: perche? perch'io amo.
312
-
Amore mi fa sovente. . . . .
168
-
Amor non vuol ch' io clami. . . . .
263
-
Amorosa donna fina. . . . .
219
-
Ancor che l' aigua per lo foco lasse.
185
page: 544
Manuscript Addition: [indecipherable]
Editorial Description: Pencil notation to the right of “87”; a pencilled dash
is drawn in the left margin.
Manuscript Addition: Di Ricco +
Editorial Description: Pencil notation by DGR written the left of “Chi conoscesse sì la
sua fallanza”; there is another “+” drawn to the
right of “334”.
Manuscript Addition: Urbiciani -
Editorial Description: Pencil notation by DGR written the left of “Chi va cherendo guerra e lassa
pace”; there are pencil dashes drawn on each side of the line.
Manuscript Addition: [indecipherable]
Editorial Description: Pencil notation by DGR written to the right of
“100”; a pencilled “+”
is drawn in the left margin.
Manuscript Addition: Sempre bene
Editorial Description: Pencil notation by DGR written the right of “Come lo giono quando è
al mattino”; a pencilled “+”
is drawn in the right margin.
-
Angelica fignra e combropata. . . . .
306
-
A quie ch' è sommo dicitore altero. .
420
-
Assai cretti celare. . . . .
41
-
Assai mi piacerìa. . . . .
202
-
Audite forte cosa che m' avvene. . . . .
136
-
Avvegna ched eo m' aggio più per tempo.
87
-
Avvenachè partenza. . . . .
504
-
Ben m' è venuta prima al cor doglienza .
253
-
Ben mi credeva in tutto esser d' amore.
509
-
Ben mi deggio allegrare. . . . .
119
-
Blasmomi dell' Amore . . . . . . .
210
-
Certo mi par che far dea buon Signore.
296
-
Certo non si convene. . . . .
537
-
Chiar' ha in se valore. . . . .
378
-
Chi conoscesse sì la sua fallanza . .
334
-
Ch' i' core avessi mi potea laudare. . . . .
105
-
Chi nel dolore ha bona sofferenza . .
417
-
Chi non avesse mai veduto foco . . .
298
-
Chi va cherendo guerra e lassa pace .
522
-
Chi vedesse a Lucia un var cappuzzo. . . . .
100
-
Come Asino sape . . .
136
-
Come in Samaria nato for di fe' .
125
-
Come lo giorno quando è al mattino .
451
-
Come lo pesce al nasso. . . . .
445
-
Come lo Sol lo giorno fa schiarire .
164
-
Como l' argento vivo fugge 'l foco . .
305
-
Con gran disio pensando lungamente .
81
-
Conoscenza penosa e angosciosa . . .
138
page: 545
Manuscript Addition: Federigo
Editorial Description: Pencil notation by DGR written the left of “66”; there is a
penciled dash drawn in the left margin.
Manuscript Addition: Urbiciani
Editorial Description: Pencil notation by DGR written the left of “513”; there is a
penciled dash drawn in the left margin.
Manuscript Addition: Lentino
Editorial Description: Pencil notation by DGR written the left of “302”; there is a
penciled “+” drawn in the left margin.
Manuscript Addition: Federigo
Editorial Description: Pencil notation by DGR written the left of “55”; there is a
penciled dash drawn in the left margin.
Manuscript Addition: Lentino
Editorial Description: Pencil notation by DGR written the left of “285”; there is a
penciled “+” drawn in the left margin.
-
Con sicurtà dirò poi ch' io son vostro .
525
-
Considerando la ver partenza . . . .
351
-
Contra lo meo volere . . . . . . . . .
78
-
Cotale giuoco non fu mai veduto . .
311
-
Credeami essere lasso. . . . .
449
-
Dal cor mi vene . . . .
265
-
Dal meo voler dir l' ombra. . . . .
141
-
D' amoroso paese. . . . .
207
-
Deh che fer pesanza. . . . .
114
-
Della mia disianza. . . . .
66
-
Del dolore tant' è 'l soverchio fero . .
424
-
Della fera infertà e angosciosa . . . .
390
-
Della primavera. . . . .
58
-
Della ragion che non savete vero . .
531
-
Dentro dalla nieve esce lo foco . . .
520
-
De' uomo alla fortuna con coraggio . .
513
-
Diamente nè smeraldo nè zaffino . . .
302
-
Di dir già più non celo . . . . . .
368
-
Di dolor mi conviene cantare . . . .
55
-
Di mia sentenza però non mi mudo .
429
-
Di po 'l consiglio ti dimando aiudo .
428
-
Di sì alta valenza a signorìa . . . .
338
-
Di sì fina ragione. . . . .
425
-
Distretto core e amoroso. . . . .
197
-
Dolce cominciamento. . . .
285
-
Dolendo Amico di gravosa pena . . .
385
-
Dolente lasso già non m' assicuro . .
110
-
Dolorosa dolgioenza in dir m'adduce . .
361
page: 546
Manuscript Addition: Saint Angelo
Editorial Description: Pencil notation by DGR written the left of “Eo son sì ricco
della povertate”; there is a penciled dash drawn in the right margin.
Manuscript Addition: Urbiciani
Editorial Description: Pencil notation by DGR written the left of “Feruto sono e chi è
di me ferente”; there is a penciled dash drawn in the right margin.
Manuscript Addition: Urbiciani
Editorial Description: Pencil notation by DGR written the left of “Gioia nè ben non
è senza conforto”; there is a penciled dash drawn in the
right
margin.
Manuscript Addition: G. di Colonna +
Editorial Description: Pencil notation by DGR written the left of “Gioiosamente canto”.
Manuscript Addition: D' Inghelterre
Editorial Description: Pencil notation by DGR written the left of “Greve puot' uom
piacere a tutta
gente ”. There is pencil dash drawn in the right margin.
-
Donna amorosa. . . . . . .
497
-
Donna di voi mi lamento. . . . . . .
240
-
Donna eo languisco e non so qual spe-
ranza. . . . . . .
287
-
Donna il cantar piacente. . . . . . .
442
-
Donna l' amor mi sforza. . . . . . .
85
-
Donna per vostro amore. . . . . . .
235
-
Donna vostre bellezze. . . . . . .
437
-
Donna vostri sembianti mi mostraro. . . . . . .
318
-
D' un amoroso foco. . . . . . .
117
-
Eo son sì ricco della povertate. . . . . . .
431
-
Fals' indivini ha tal tempo che in danno .
126
-
Feruto sono e chi è di me ferente . .
514
-
Feruto sono isvariatamente. . . . . . .
310
-
Fina consideranza. . . . . . .
507
-
Fino amor mi conforta. . . . . . .
471
-
Fior di beltà e d' ogni cosa bona . .
397
-
Fra l'altre pene maggior crego sia .
104
-
Gentil donzella di pregio nomata: . .
106
-
Già lungamente Amore. . . . . . .
283
-
Gioia nè ben non è senza conforto .
482
-
Già non sete di senno sì leggeri. . .
536
-
Gioiosamente canto. . . . . . .
190
-
Greve di gioia. . . . . . .
468
-
Greve puot' uom piacere a tutta gente .
144
-
Guardando il basalisco velenoso . . .
299
-
Guiderdone aspetto avire. . . . . . .
227
-
In alta donna ho miso mia 'ntenanza .
443
page: 547
Manuscript Addition: R. d'Aquino
Editorial Description: Pencil notation by DGR written the right of “221”; there is a
penciled dash drawn in the left margin.
Manuscript Addition: Lentino
Editorial Description: Pencil notation by DGR written the right of “319”; there is a
penciled “+” drawn in the left margin.
Manuscript Addition: Guinicelli
Editorial Description: Pencil notation by DGR written the right of “111”; there is a
penciled “+” drawn in the left margin.
Manuscript Addition: Pugliesi
Editorial Description: Pencil notation by DGR written the right of “245”; there is a
penciled dash drawn in the left margin.
Manuscript Addition: Pugliesi
Editorial Description: Pencil notation by DGR written the right of “247”; there is a
penciled “+” drawn in the left margin.
-
In amoroso pensare. . . . . . .
221
-
In foco l'amor mi mise. . . . . . .
19
-
Infra le gioi' piacenti. . . . . . .
487
-
In prima or m' è novelta bona giunta .
527
-
In quanto la natura. . . . . . .
83
-
In un gioioso stato mi ritrovo. . . . . . .
161
-
In un gravoso affanno. . . . . . .
225
-
Io m' aggio posto in core a Dio servire .
319
-
Io vo' del ver la mia donna lodare .
111
-
Isplendiente. . . . . . .
245
-
La bella stella che il tempo misura .
96
-
La ben avventurosa innamoranza . . .
325
-
La dilettanza ch' ho del mio disire . .
154
-
Lo dolce ciera piacente. . . . . . .
247
-
La dolorosa e mia grave doglienza .
348
-
La dolorosa noia. . . . . . .
356
-
Ladro mi sembra Amore poi che fese .
128
-
La gran nobilitate. . . . . . .
132
-
La gran sovrabbondanza. . . . . . .
371
-
La innamoranza disiosa. . . . . . .
274
-
Lamentomi di mia disavventura . . . .
107
-
La mia amorosa mente. . . . . . .
500
-
La mia gran pena e lo gravoso affano .
192
-
La mia vita è sì forte dura e fera. .
181
-
L' amoroso vedere. . . . . . .
205
-
Lasso di far più verso. . . . . . .
389
-
Lasso sovente sent' e' che natura . . .
383
-
Lasso taupino in che punto crudele .
374
page: 548
Manuscript Addition: Di Ricco -
Editorial Description: Pencil notation by DGR written the left of “Lo gran valore e lo pregio
amoroso”; there is a penciled dash drawn in the right margin.
Manuscript Addition: Lentino -
Editorial Description: Pencil notation by DGR written the left of “Lo viso mi fa andare
allegramente”.
Manuscript Addition: Lentino -
Editorial Description: Pencil notation by DGR written the left of “Madonna mia a voi
mando”.
Manuscript Addition: Lentino
Editorial Description: Pencil notation by DGR written the left of “Maravigliosamente”.
Manuscript Addition: Lentino
Editorial Description: Pencil notation by DGR written the left of “Messer lo nostro
amore”; there is a penciled dash drawn in the left margin.
-
Leal Guittone nome non verteri . . .
430
-
Li vostri occhi che m' hanno divisi . .
524
-
Lo badalisco allo specchio lucente . .
290
-
Lo buon pregio e lo nomo. . . . . . .
438
-
Lo core innamorato. . . . . . .
323
-
Lo fermo intendimento ch' eo aggio. . . . . . .
456
-
Lo fin pregio avanzato. . . . . . .
69
-
Lo giglio quando è colto tosto è passo .
314
-
Lo gran valore e lo pregio amoroso .
331
-
Lontano amore mi manda sospire . .
238
-
Lo viso e son diviso dallo viso . . .
292
-
Lo viso mi fa andare allegramente .
291
-
Lo vostro bel saluto e gentil guardo .
108
-
Madonna dello mio innamoramento .
327
-
Madonna dimostrare. . . . . . .
75
-
Madonna dir vi voglio. . . . . . .
249
-
Madonna ha in se vertute con valore. .
304
-
Madonna il fine amore ch' eo vi porto
71
-
Madonna mia a voi mando. . . . . . .
255
-
Madonna voi isgardando sentii amore
462
-
Madonna vostr' altero piacimento . . .
335
-
Magna ferendo me tuba in oregli . .
422
-
Magna medela a grave e perigliosa.
394
-
Maravigliosamente. . . . . . .
257
-
Membrando ciò che Amore. . . . . . .
260
-
Meo gero stato nato è sì forte . . . .
418
-
Messer lo nostro amore. . . . . . .
435
-
Molti amadori la lor malattia. . . . . . .
316
page: 549
Manuscript Addition: Urbiciani
Editorial Description: Pencil notation by DGR written the right of “494”; there is a
penciled dash drawn in the left margin.
Manuscript Addition: Pugliesi
Editorial Description: Pencil notation by DGR written the right of “230”; there is a
penciled “+” drawn in the left margin.
Manuscript Addition: R. d'Aquino
Editorial Description: Pencil notation by DGR written the right of “223”; there is a
penciled dash drawn in the left margin.
Manuscript Addition: Federigo
Editorial Description: Pencil notation by DGR written the right of “64”; there is a
penciled dash drawn in the left margin.
-
Molto si da biasmore. . . . . . .
494
-
Morte perchè m' hai fatto sì gran guerra
230
-
Movo di basso e voglio alto montare
523
-
Naturalmente falla lo pensero. . . . . . .
533
-
Nel tempo avverso uom de'preder
conforto. . . . . . .
517
-
Non pensai che distretto. . . . . . .
165
-
Non si cangi la dina benvoglienza . .
130
-
Non so ragion ma dico per pensero .
534
-
Non spero che giammai per mia salute
155
-
Nova m' è volontà nel cor creata . .
401
-
Novellamente Amore. . . . . . .
473
-
O caro padre meo di vostra laude .
101
-
Ogni uomo ch' ama de' amar su' onore
303
-
Oi lassa innamorata. . . . . . .
199
-
Oi lasso non pensai. . . . . . .
121
-
O padre meo pognam che mi cacciassi
113
-
Oramai lo meo core. . . . . . .
475
-
Oramai quando flore. . . . . . .
223
-
Or come puote sì gran donna entrare
301
-
Or fuss' eo il gran Tartaro o Soldano .
123
-
O salve santa Ostia sacrata . . . . .
455
-
Pensavati non fare indivinero . . . .
532
-
Peggiore stimo che morso di capra .
388
-
Per gli occhi miei una donna ed amore . . . . .
300
-
Per forza di piacere lotana cosa . . .
453
-
Per la fera membranza. . . . . . .
64
-
Però che Amore non si può vedere.
53
page: 550
Manuscript Addition: G. di Colonne -
Editorial Description: Pencil notation by DGR written the left of “Poi non mi val mercè
nè ben servire”.
Manuscript Addition: Urbiciani
Editorial Description: Pencil notation by DGR written the left of “Qual uomo è in sulla
rota di ventura”; there is a penciled dash drawn in the right margin.
Manuscript Addition: Pugliesi -
Editorial Description: Pencil notation by DGR written the left of “Quanto veggio
rinverdire”.
Manuscript Addition: L. d'Alcamo +
Editorial Description: Pencil notation by DGR written the left of “Rosa fresca
aulentissima”; there is a penciled “+” drawn in the
right margin.
Manuscript Addition: Di Ricco +
Editorial Description: Pencil notation by DGR written the left of “Sei anni ho
travagliato”; there is a penciled “+” drawn in the
right margin.
Manuscript Addition: L. d. Vernaccia
Editorial Description: Pencil notation by DGR written the left of “Se 'l subbietto preclaro o
Cittadini”; there is a penciled dash drawn in the right margin.
-
Per soffrenza si vince gran vittoria .
295
-
Poichè mia voglia verca. . . · . . .
365
-
Poichè tanto in ver me umilìate . . .
131
-
Poichè ti piace Amore. . . . . . .
54
-
Poi contra voglia dir pena convene.
345
-
Poi la noiosa erranza m' ha sorpriso
146
-
Poi le piace che avanzi suo valore .
214
-
Poi non mi val mercè nè ben servire
183
-
Poi sono stato convitato a corte . . .
419
-
Poi tanta canoscenza. . . . . . .
47
-
Prega chi dorme ch' oramai si svegli
387
-
Pure a pensar mi par gran maraviglia
102
-
Qual uomo è in sulla rota di ventura
515
-
Quando Roma non era in tanto caro
18
-
Quando valore e senno d' uom si mostra
382
-
Qando veggio la rivera. . . . . . .
477
-
Quando veggio rinverdire. . . . . . .
243
-
Quand' uomo ha un bono amico leìale
307
-
Quant' aggio ingegno e forza in veritade
381
-
Rappresentando a canoscenza vostra
386
-
Rosa fresca aulentissima. . . . . . .
1
-
Saver che sente un picciolo fantino .
521
-
Se alcun volesse la cagion savere .
124
-
Se blasmo fosse onore. . . . . . .
159
-
Se doloroso a voler movo dire . . .
412
-
Sei anni ho travagliato. . . . . . .
329
-
Se 'l nome deve seguitar lo fatto. . . . . . .
432
-
Se 'l subbietto preclaro Cittadini .
18
page: 551
Manuscript Addition: Re Enzo
Editorial Description: Pencil notation by DGR written the right of “171”; there is a
penciled dash drawn in the left margin.
Manuscript Addition: Lentino
Editorial Description: Pencil notation by DGR written the right of “278”; there is a
penciled dash drawn in the left margin.
Manuscript Addition: Guinicelli
Editorial Description: Pencil notation by DGR written the right of “103”; there is a
penciled dash drawn in the left margin.
Manuscript Addition: Salindino
Editorial Description: Pencil notation by DGR written the right of “433”; there is a
penciled dash drawn in the left margin.
Manuscript Addition: Re Enzo
Editorial Description: Pencil notation by DGR written the right of “177”; there is a
penciled “+” drawn in the left margin.
Manuscript Addition: Guinicelli
Editorial Description: Pencil notation by DGR written the right of “93”; there is a
penciled dash drawn in the left margin.
Note: The e of “impera” in the third line is upside-down.
-
S' eo sono innamorato e duro pene .
440
-
S' eo trovasse pietanza. . . . . . .
171
-
Se quei che regna in signorìa e impera
384
-
Sì alta amanza ha presa lo meo core
294
-
Sì altamente bene, . . . . . .
490
-
Sì alto intendimento. . . . . . .
148
-
Sì come il sol che manda la sua spera
315
-
Sì como il balenato foco acciso . . .
127
-
Sì como 'l parpaglion ch' ha tal natura
297
-
Sì como quel che porta la lumera .
129
-
Sì dilettosa gioia. . . . . . .
341
-
Sì forte m' ha costretto. . . . . . .
407
-
Signori udite starno malefizio. , . . :
313
-
Signor senza pietanza udit' ho dire . .
467
-
Similemente onor come piacere . . . .
479
-
Similemente gente criatura. . . . . . .
466
-
S' io doglio non è meraviglia. . . . . . .
278
-
Sì son io angoscioso e pien di doglia .
103
-
Sovente Amore aggio visto manti . .
485
-
Sperando lungamente in accrescenza
484
-
Tal è la fiamma e il foco. . . . . . .
502
-
Tanto di fino amore son gaudente . .
433
-
Tanto saggio e bon poi me somegli .
423
-
Tanto sono temente e vergognoso . .
317
-
Tempo vien di salire e di scendere .
177
-
Tegno di folle impresa allo ver dire.
93
-
Troppo son dimorato. . . . . . .
276
-
Tua scritta intesi bene e lo tinore .
415
page: 552
Manuscript Addition: Falcachiero +
Editorial Description: Pencil notation by DGR written the left of “Tutto lo mondo vive senza
guerra”.
Manuscript Addition: Pugliesi -
Editorial Description: Pencil notation by DGR written the left of “Tutto la dolce
speranza”.
Manuscript Addition: R. d'Aquino -
Editorial Description: Pencil notation by DGR written the left of “Venuto m' è in
talento”.
-
Tutto lo mondo si mantien per fiore.
519
-
Tutto lo mondo vive senza guerra .
15
-
Tuttora aggio di voi rimembranza . .
460
-
Tuttora la dolce speranza. . . . . . .
233
-
Vanne Sonetto in Cà de' Lambertini .
528
-
Vedete s' è pietoso. . . . . . .
169
-
Vedut' ho la lucente stella diana . . .
109
-
Venuto m' è in talento. . . . . . .
216
-
Verace è il ditto che chi ha misura .
421
-
Una ragion qual eo non sacchio chero .
530
-
Un giorno avventuroso. . . . . . .
150
-
Uno disìo d' amore sovente. . . . . . .
151
-
Uno possente sguardo. . . . . . .
51
-
Voi ch' avete mutata la mainera . . .
512
-
Volendo dimostrare. . . . . . .
158
-
Uomo ch' è saggio nello cominciare .
516
-
Uomo ch' è saggio non corre leggiero.
112
-
Uomo non prese ancor sì saggiamente.
135
-
Vostra orgogliosa cera. . . . . . .
118
-
Vostra piacenza tien più di piacere . .
526
-
Vostro savere provato m' è provato mistieri . .
535
page: 553
Note: The ERRATA appear in the left hand column, with the corresponding CORRIGE in the right
hand column.
ERRATA CORRIGE
- Pag.
8
lin. 6 zittello / zitello
-
47 11 sorò / sarò
-
55 5 ehe / che
-
78 3 E'l / El
-
ivi 21 Cà / Ch' a
-
209 4 Dagli / Dàgli
-
344 3 couservo / conservo
-
375 23 Che di / Ched i
-
445 12 treparte 5 / traparte 5
-
454 26 ohe / che
-
486 14 arricuto / arriccuto
-
518 3 Chò / chè
NELLE NOTE
- Pag.
111 lin. 2
Priviere /
Riviere
-
289 3
nreca /
greca
-
321 5
tormento /
tormentato
-
368 4
Da vento sofia /
Da
vento, soffia
-
445 5
trasgredietur /
transgreditur
-
476 1
Ore /
Ove
page: 554
page: end
Note: Willaim Michael has written over an undecipherable pencil notation at the top center of
the page. The pencil notation is a name and address.
Manuscript Addition:
W.M. Rosetti / from Gabriel's books / 1882.
This book belonged to my
Father, & was / greatly used by Gabriel in translating / his
“Early Italian Poets”. As I valued / it highly on this account, I
selected / it under the clause of Gabriel's will wh. / authorized me to choose any
particular / object his property. The pencil-marks (or / the great majority of these)
were made by my Father: / but the names / written in the / Indices of first Lines are by
Gabriel–also the / writing on final fly leaf. / W.M.R.
Editorial Description: Pen notation is written in the center of the page.
Manuscript Addition: All the pencilled marginal notes / in English are evidently written by / D. G. R. ;
those in Italian by Gabriele Rossetti. / H.R. a. / 1939
Editorial Description: Pen notation is written at the bottom of the page.
page: end paste
Manuscript Addition: HRa / 1919 / from Papa's books
Editorial Description: The following pencil notation is lightly written on the top center of the page.